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PROGRAMMA E NOTIZIARIO

Biografia e presentazione dei lavori cliccando sul nome dell'autore

INCONTRI E SERATE

 
Primavera 2006 Autunno   2006 Primavera 2007 Autunno   2007 Primavera 2008

Autunno   2008

Primavera 2009

Autunno   2009

     

PRIMAVERA 2010




Lunedì 15 Febbraio ANDREA SPAGGIARI PRESENZE (Canada)
POI IL GIORNO



Lunedì 22 Marzo STEFANO ANZOLA LUNGO LE VIE DEL TINKAT (Etiopia)
TRACCE (Etiopia)



Lunedì 19 Aprile GIANNI ROSSI VIVI NELLA MIA ASSENZA
CURANDEROS



Venerdì 14 Maggio

Bassi, Bianchini, Bolondi, Bovina, Carli, Davighi, Gibertini, Montali, Negri, Pinardi, RAL '81, Rossi, Spaggiari

FOTOGRAFIA EUROPEA 2010
Sabato 15 maggio presenta: L'INCANTO



     

AUTUNNO 2009




Lunedì 12 Ottobre GAETANO POCETTI OLTRE LA DUNA
LA CITTA'  PERDUTA



Lunedì 9 Novembre LAURA MOSSO CAMMINI
ROBERTO PUATO IL BRIVIDO DI ATOCHA



Lunedì 14 Dicembre ENRICO BERNASCONI LE PASSANTI
INTIME PERCEZIONI



     

PRIMAVERA 2009




Lunedì 19 Gennaio ARRIGO BARBIERI GENOVAGANDO
PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E DELLA MAJELLA



Lunedì 16 Febbraio GIORGIO ALLOGGIO IL ROSSO
SAURO FIORANI NEL VENTRE DEL MOSTRO



Lunedì 16 Marzo IMERIO RAFFAINI MOTHER EARTH
JOHAN WERBROUCK (Belgio)  SIRJA LAMIA, the Night Born Vampire



Lunedì 20 Aprile GIGI MONTALI MIRAGGIO BLU'
QUETZAL



Lunedì 25 Maggio VINCENZO FILECCIA PENDOLANDO
INDIAN MARKET
     

AUTUNNO 2008


Lunedì 13 Ottobre RAL 81' (Bencivenni, Fontana, Roger) LIBERA USCITA
DASTIN



Lunedì 24 Novembre ANTONIO MANGIAROTTI LOMELLINA 2008
TOCCATA



Lunedì 15 Dicembre ANDREA E PAOLO COLLEONI X-MAS FAILURE
CANENERO

PRIMAVERA 2008


Lunedì 21 Gennaio ERMANNO FORONI SIERRA LEONE: SCARPETTE BIANCHE



Lunedì 11 Febbraio ANDREA PIVARI CRITTERS (CREATURE)
PRECIOUS WATER



Lunedì 3 marzo  STEFANO NEGRI ASPETTANDO IL NIRVANA



Lunedì 31 marzo CLAUDIO TUTI SPAVENTAPASSERI
1976 ...



Lunedì 21 Aprile DAVIDE NIGLIA QUESTO DOVREBBE ESSERE UN FUNERALE?
QUANDO FU IL GIORNO DELLA CALABRIA



Lunedì 26 Maggio GIANCARLO BARTOLOZZI IL SOGNO
AETERNA MONUMENTA



Lunedì 9 Giugno ROBERTO SANTINI COS'è MAI LA VITA?
LA MELA

AUTUNNO 2007


Lunedì 8 Ottobre WALTER TURCATO LE NUVOLE
    GOD OF THUNDER (ETNA)



Lunedì 29 Ottobre STEFANO ANZOLA UN SALTO PER FASUM (ETIOPIA)



Lunedì 19 Novembre GUIDO FORINO PERU'... DOVE LA STORIA VIVE
    UNA PROFEZIA SCOLPITA NELLA PIETRA



Lunedì 17 Dicembre GIANNI ROSSI IL CIRCO ... IMMAGINI DEL PRESENTE, RICORDI DEL PASSATO
    HAPPY DAYS

PRIMAVERA 2007


Lunedì 22 gennaio FERNANDO BASSI INDIA
    INDIA, TSUNAMI ED ALTRE STORIE



Lunedì 12 febbraio ERMANNO FORONI BLOCCO 18
     



Lunedì 5 marzo ENRICO DONNINI ...MI SONO INNAMORATO DI TE...
    LUCE SMARRITA



Lunedì 26 marzo LORENZO DAVIGHI CAREZZE
    L'UOMO VIVO



Lunedì 16 aprile LA LANTERNA DI MOCABALù I PESCATORI NEL GOLFO DEL BENGALA
    CALCUTTA, SPECCHIO DELL'INDIA



Lunedì 28 maggio GIGI MONTALI UN GIORNO, UNA VITA, LA VITA IN UN GIORNO
    UN ANNO DOPO



Lunedì 11 giugno GAETANO POCETTI SOLI
    IL PARADISO NASCOSTO

AUTUNNO 2006


Lunedì 9 Ottobre 2006 LORIS FONTANA L’EDEN RITROVATO  
DALL’ALBA AL TRAMONTO



Lunedì 6 novembre ARRIGO BARBIERI LE VALLI DEI DOSSI E DELLE ACQUE
I MAGICI SIBILLINI



Lunedì 27 novembre STEFANO MALFETTI BANHOFF
UN GIORNO COME UN ALTRO



Lunedì 18 dicembre LUCA PASTORINO HAKUNA MATATA (TANZANIA)
     

PRIMAVERA 2006

     
Lunedì 23 gennaio STEFANO NEGRI L'EREDITA' SEGRETA



Lunedì 20 febbraio C.F. S.GIOVANNI IN PERSICETO VENEZIA - BIENNALE 2005
IN ATTESA DI . . .
FLATUS VOCIS



Lunedì 20 marzo GIANCARLO BARTOLOZZI RIFLEXIA
INSHALLAH



Lunedì 3 aprile LUCA PASTORINO CONTRAPPUNTO (BURKINA FASO)



Lunedì 8 maggio LUCIANO BOVINA GENTE D'ETHIOPIA
ALL'OMARINO IGNOTO



Mercoledì 31 maggio GABRIELE PINARDI AHOJ  SLOVACCHIA
GAUDI'


BIOGRAFIA E PRESENTAZIONE DEI LAVORI

A cura degli autori


Lunedì 23 gen. ore 21

Stefano Negri

 

L'EREDITA' SEGRETA

Recensione

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Lunedì 20 febb. ore 21

Bencivenni, Fontana, Roger, Serra, Calzati

del Circolo "IL Palazzaccio" di S.Giovanni in Persiceto

            VENEZIA - BIENNALE 2005

            IN ATTESA DI . . .

            FLATUS VOCIS

Recensione

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Lunedì 20 marzo ore 21

Giancarlo Bartolozzi

RIFLEXIA
INSHALLAH
Nasce fotografo: stampa da sé utilizzando la propria camera oscura, partecipa con successo a diversi concorsi nazionali. Presto passa alle ricerche con diapositive in dissolvenza attraverso la multivisione. Approda all'Officina di Arti Visive nel 2000 per scambiare interessi, opinioni, esperienze. Il linguaggio della multivisione, la manipolazione delle immagini unite a brani musicali, gli è particolarmente consona per la libera espressione. La sua ricerca si basa su emozioni talvolta dettate da un brano musicale, talvolta dal vissuto quotidiano, o da immagini che passano nella mente suggerendogli idee da elaborare. Ama viaggiare per avere maggiori stimoli visivi, ma trova ispirazione anche dal mondo che lo circonda o dall'introspezione. Conoscitore del mezzo, cura personalmente , attraverso l'attrezzatura in suo possesso, ogni fase di realizzazione delle opere. Ha iniziato da poco a produrre audiovisivi col sistema digitale.
RIFLEXIA (4' min. 16")

Venezia: un fantasma sulle sabbie del mare. Così debole, così silenziosa, così spoglia di tutto all’infuori della sua bellezza, che qualche volta quando ammiriamo il suo languido riflesso nei canali, rimaniamo incerti quale sia la città e quale l’ombra.
INSHALLAH (8 min 03")

 

A sud di Marrakech dove si nasconde un passato di memorie, di presenze magiche, quando storia e leggenda erano un’ unica cosa. L’incontro con una natura la cui bellezza obbliga a spalancare gli occhi, con un silenzio che costringe a tacere per ascoltarlo. E poi l’uomo che vive, che crea, che costruisce incredibili villaggi cinti da muraglie di ocra rossa che si fondono perfettamente con il paesaggio tutto intorno. 

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Lunedì 3 aprile, ore 21

Luca Pastorino

CONTRAPPUNTO (BURKINA FASO)
Suoni, canti, danze e riti fanno da contrappunto alla quotidianità e al duro lavoro.

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Lunedì 8 maggio ore 21

Luciano Bovina

GENTE D'ETHIOPIA
ALL'OMARINO IGNOTO

www.lucianobovina.com

I primi contatti con la fotografia, li ha avuti, ventenne, come assistente fotografo imbarcato sulla nave oceanografica “Staffetta”. In seguito collabora con l’agenzia fotografica Attualfoto realizzando servizi nell’ambiente della Formula Uno e dei Rally. Entra poi nel cinema e realizza come cine-operatore per Autosprint più di 80 filmati di Gran Premi. La continua ricerca del nuovo, l’interesse alla conoscenza di popoli ed etnie diverse, l’amore per i grandi spazi, lo indirizzano sempre più verso il reportage e il documentarismo puro, che tutt’ora segue. Dal 1983 al 1990 ha fatto parte della troupe mobile “Jonathan “di Ambrogio Fogar, amichevolmente chiamato dai suoi colleghi : “Nomade con la cinepresa”. In oltre trent’anni, ha collaborato alla realizzazione di oltre 59 documentari per la televisione italiana ed estera e importanti servizi fotografici in ben 63 nazioni diverse. Nel gennaio-febbraio 2005, e nel recente gennaio-febbraio 2006 ha ultimato un filmato nella Siberia invernale. In collaborazione con fotografi del Leica Group ha terminato un reportage fotografico per “Città d’arte della pianura padana”. Nell’anno 1996 vince uno dei più prestigiosi premi fotografici: “Nikon Photo Contest International GRAND PRIZEaggiudicandosi il primo premio assoluto su 56.454 fotografie, provenienti da 53 nazioni. A Natale uscirà il suo nuovo libro fotografico. 
 GENTE D'ETHIOPIA (40 min.) 

“Gente d’Ethiopia” e’ stata considerata dai critici di audiovisivi tra le opere di Luciano Bovina, la più completa degli ultimi anni.  Un ampio reportage supportato da splendide immagini e sostenuto da una colonna sonora avvolgente e un commento parlato molto personale e significativo. Un viaggio nel tempo, nel tempo trascorso dall’umanità, ma anche dal tempo trascorso dall’autore e la generazione che lo ha preceduto. L’Etiopia dal misterioso passato ma anche dal drammatico presente. L’Etiopia degli spazi immensi, l’Etiopia misteriosa della famosa Arca dell’alleanza, l’Etiopia mistica e religiosa di Axum e Lalibela che si contrappone alla variegata mescolanza d’antiche etnie presenti nelle zone remote della valle dell’Omo River, dove vivono “le ultime popolazioni dell’Africa”. In questo piccolo microcosmo ha avuto inizio il lungo e affascinante cammino dell’uomo, milioni di anni fa. Un Paese di una bellezza straordinaria, un caleidoscopio socio-culturale sovrapposto a quello ambientale ha creato un’alta varietà di paesaggi superbi, di insediamenti e situazioni economico-politiche che suscitano interesse. Luoghi abitati da popolazioni seminomadi la cui vita sociale è ancora legata a riti antichi che per molti significano la preistoria dell’uomo, la vita selvaggia, l’antichità remota. Un’Ethiopia che cattura coi suoi mille tentacoli, coinvolge coi suoi mille problemi, conquista il cuore coi suoi mille misteri che ancora si celano nella sua terra, terra in cui tutti noi affondiamo le radici della nostra storia.
ALL'OMARINO IGNOTO (5 min.)
 

Immagini inusuali supportate da un dialogo tra l’autore e la propria coscienza. (Audiovisivo vincitore della coppa DIAF, al congresso FIAF 2005)

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Mercoledì 31 maggio h 21

Gabriele Pinardi

AHOJ  SLOVACCHIA
GAUDI'
Acquista la sua prima macchina fotografica nell’estate del 1986 e da  qui inizia il suo percorso fotografico, tra alti e bassi. Si ispira ai surrealisti della pittura come Salvador Dalì, differenziandosi con un surrealismo di tipo concettuale. Affascinato dal diaporama inizia questa via crucis infinita e prendendo spunto dai grandi del cinema realizza lavori basati soprattutto sul messaggio e sull’impatto piuttosto che sul senso estetico della fotografia “pura”. I riconoscimenti avuti nei concorsi gratificano il suo impegno. Tra questi citiamo il buon piazzamento ottenuto con il GIOCATTOLO ROTTO a Epinal in Francia, e il 2° posto all’Eurofestival di Florange in Lussemburgo, il 2° posto con L’INGANNO ottenuto a Cirenceter in Inghilterra presso la Royal Photographic Society, e infine con il suo  lavoro IL LADRO DI RICORDI, il 1° premio nel Geoffry Round Trophy sempre in Inghilterra, ultimamente con  LA CASA DELL’OBLIO il 2° premio nel concorso nazionale Diaf  e inoltre la menzione d’onore in Irlanda a Dublino.
AHOJ  SLOVACCHIA

Lasciarsi trasportare senza pregiudizi è il modo migliore per entrare nell’opera! La Slovacchia è un paese dell’ex blocco sovietico con tutte le sue molteplici  contraddizioni, il degrado dell’edilizia di “massa”, le regge dell’epoca asburgica, la desolata campagna per lo più incolta, i grandi boschi (il 45 % della superficie è boschiva), le miniere e tanto altro ne fanno oltre alla cultura di grande ospitalità, un paese molto interessante per chi come me è abituato lavorando a Milano con ritmi di vita molto frenetici: sembra che qui le lancette del tempo girino molto lentamente, sembra di rivivere la vita come la si viveva tanto tempo fa… La scelta per il montaggio del lavoro è stata quella di dare l’impressione allo spettatore di essere in sintonia con le varie sequenze che scorrono con dialoghi a volte incomprensibili come se sentissimo un flusso di vari pensieri indistinti, questo per rendere più reale il fatto che stiamo camminando fra la gente di un paese straniero e spesso quindi incomprensibile… PS le zone fotografate sono protette dell’Unesco come patrimonio da tutelare.

GAUDI'

L’estroso architetto spagnolo e le sue opere barcellonesi tra cui l’incompiuta Sagrada, sono viste come un flusso continuo di suoni e immagini con una ritmica incalzante, un “full immersion “ tutto in apnea.

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INCONTRI E SERATE - AUTUNNO 2006
Lunedì 9 Ottobre, ore 21

LORIS FONTANA

L’EDEN RITROVATO
DALL’ALBA AL TRAMONTO       
Il feeling con la fotografia è dell’inizio anni ‘70 entrando a far parte del Circolo Fotografico “Il Palazzaccio” di San Giovanni in Persiceto, sorto nel 1960, uno dei più longevi della provincia. Segue il percorso dei tempi: bianco e nero e tanta camera oscura, partendo da un ingranditore autocostruito con un bidone da conserva, macchina a soffietto e tanti coriandoli 7x10. Percorso classico la partecipazione ai concorsi fotografici FIAF, poi si affievolisce lo stimolo (stesse foto che girano per anni). Opta per l’audiovisivo, considerandolo un completamento ideale per esprimere il proprio “messaggio”. Collabora in varie occasioni alla documentazione di pubblicazioni e ricerche per il Comune di San Giovanni in Persiceto e la Provincia. Al digitale ha creduto subito, la creatività già in ripresa e la successiva possibilità della “camera chiara digitale” gli ha dato nuovi stimoli creativi. Fa parte del gruppo DIAF e con piacere del GAD di Reggio Emilia.
L’EDEN RITROVATO (7 min. 30 sec.)
Molte persone sono spesso alla ricerca del proprio Eden ideale. Questa potrebbe essere una di queste storie ... o anche la mia. Attirato dal fascino della città, poi ne subisce la frenesia e il caos… quindi fugge per ritrovare il luogo dei ricordi, dove finalmente ritrova la propria spensieratezza e immerso nel suo Eden … infine sogna.
DALL’ALBA AL TRAMONTO (12 min.)      
Eventi che si susseguono sull’arenile scandiscono un percorso di tempo e di immagini che mutano nei colori e nella luce che va dall’Alba al Tramonto.

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Lunedì 6 novembre, ore 21

ARRIGO BARBIERI

LE VALLI DEI DOSSI E DELLE ACQUE
I MAGICI SIBILLINI
Fotonaturalista. E’ vicepresidente del Circolo Fotografico “L’IMMAGINE” di Castelnuovo Rangone (Modena), socio del G.A.D. di Reggio Emilia e del fotoclub COLIBRì di Modena. Da alcuni anni svolge una attività di ricerca sul paesaggio: Forma, Colore, Luce, Essenza. Ha ricevuto lusinghieri consensi nell’ambito di diversi incontri col mondo fotoamatoriale e presso Circoli Fotografici. Una galleria delle sue immagine è presentata nei siti internet www.focherini.it, www.valledeidossi.it, www.fotoclubcolibrì.it. Attrezzatura usata: fotocamera Contax RTS III; obiettivi Carl Zeiss dal 15 mm. al 300 mm. con Mutar II2X. Pellicole di bassa sensibilità: 50 ASA.
LE VALLI DEI DOSSI E DELLE ACQUE (9 minuti)
I MAGICI SIBILLINI (9 minuti)

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Lunedì 27 novembre, h. 21

STEFANO MALFETTI

BANHOFF
UN GIORNO COME UN ALTRO

Nato a Terni nell’aprile del 1959 risiede a Firenze da ormai 30 anni. Appassionato d’arte fin da ragazzo ha trovato nella fotografia il modo di esprimere le proprie sensazioni. La frequentazione del Gruppo Fotografico il Prisma, dove ricopre la carica di Vice Presidente dopo averlo guidato per sei anni, gli ha permesso di confrontare le proprie idee e esperienze fotografiche con altri appassionati, contribuendo alla sua crescita fotografica. 

Ha esposto i suoi lavori in molte città d’Italia e in alcune paesi extraeuropei. Manifestazione contemporanee (Catania – Scandicci – S. Benedetto del Tronto); Omaggio a Klimt (Firenze – Misterbianco – S. Benedetto del Tronto - Figline Valdarno); Stazione Fi SMN (Firenze – Figline V.no – Livorno); Transiti (Museo della fotografia Caltagirone – Firenze - Prato); Tatoo (Fasano – Prato); Acquerelli (Firenze rassegna regionale circoli F.I.A.F. – S.Benedetto del Tronto – Imperia); Mutazioni (Scandicci -  Terni); Singapore Collettiva autori A.N.A.F.; Vietnam Collettiva autori A.N.A.F.; Arabia Saudita Collettiva autori A.N.A.F.

Ha collaborato alla pubblicazione del libro “I possedimenti contadini” edito dal comune di Scandicci. Alcune sue immagini sono state pubblicate all’interno delle riviste del settore. Nel 1996 è stato selezionato con un’immagine del portfolio “Omaggio a Klimt” al  Polaroid Italian Photograph Awards. La partecipazione ai concorsi fotografici nazionali gli ha permesso di ottenere importanti riconoscimenti; presente nelle statistiche delle due maggiori organizzazioni fotografiche nazionali F.I.A.F. e A.N.A.F., da quest’ultima ha ricevuto per due volte l’onorificenza ORGANAF per meriti organizzativi e l’onorificenza TECANAF per meriti artistici. Negli ultimi anni la sua produzione fotografica si è indirizzata alla realizzazione di portfoli e lavori completi, con alcuni dei quali realizza audiovisivi. Fotografa sia in B/N che a colori e ultimamente è passato all’utilizzo di apparecchiature digitali. 

BANHOFF (5 minuti)
La voce dell’annuncio di un treno in arrivo, di un treno in partenza, rompe il rumoroso silenzio di una stazione. Quante persone, quante sensazioni diverse in ognuno di loro, la gioia di un arrivo, la malinconia per una partenza. La stazione, luogo tetro e cupo, si anima della moltitudine di genti che la popolano. La stazione è il mio luogo di lavoro, ci passo gran parte della giornata, ho l’occasione di vedere, conoscere e magari cercare di capire il suo popolo. Cosa penserà il clochard che vive giorno dopo giorno nel suo angolo, che penserà, come vedrà tutta la gente che ignorandolo gli scorre davanti, ma poi chi dei due ignora l’altro? L’uomo con il giornale in mano attento a leggere l’ultima notizia sul suo quotidiano, il manager in continua simbiosi con il suo telefonino, il bacio innocente di una giovane coppia o soltanto chi si siede su una panchina per riposarsi. Questo lavoro cerca di raccontare tutte questi aspetti, un lavoro non chiuso, un working in progress perché ogni giorno potrebbe essere arricchito di nuovi personaggi e nuove storie.
UN GIORNO COME UN ALTRO (13 minuti)
Ho avuto la fortuna di partecipare alla realizzazione del cortometraggio “Un giorno come un altro” del giovane regista fiorentino Leandro Giribaldi. Il film tratto da un racconto di Arthur Schnitaeler si svolge nella Firenze di fine ottocento. Partecipare alla realizzazione di un film, vivere nell’ambiente cinematografico è stata un’esperienza molto emozionante. Con le immagini scattate ho cercato di ricostruire la storia usando le musiche originali e ottenendo la collaborazione di un attore del cast, Riccardo de Felice, che ha commentato le mie immagini come voce fuori campo. Il compito più difficoltoso è stato quello di far entrare nella durata di un audiovisivo l’intera trama del film senza snaturarne il significato. L’uso del bianco e nero è per coerenza con la pellicola.

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Lunedì 18 dicembre, ore 21

LUCA PASTORINO

HAKUNA MATATA (TANZANIA)

Luca Pastorino nasce il 21 ottobre 1960 a Parma dove ancora oggi vive e lavora. Fotografa  da circa 15 anni ed e'  tra i fondatori del circolo "Parma fotografica". Da alcuni anni ama raccontare le sue esperienze di viaggio attraverso gli audiovisivi e cerca, mediante questo mezzo espressivo, di trasmettere ai fruitori le proprie emozioni. Ha realizzato numerosi audiovisivi fotografici di grande successo, alcuni dei quali premiati in concorsi nazionali. Di seguito, in ordine cronologico, i lavori fino ad oggi realizzati:

Una giornata qualunque (New York) - Da un viaggio in Mali - People (Etiopia) – Tracce… d’indiani - Terraeacqua (Lungo la Costa degli Schiavi) - Nostalgia delle origini (Namibia) - Oltre il tempio…e il tempo (Kathmandu) - Sopravvivendo, Guatemala - La vita non è un film (Rajastan) - Dal sogno alla realta’ (Bolivia) - Nella Citta’ delle vedove, ricordando la vita (india) – Contrappunto (Burkina Faso) - Hakuna matata   (Tanzania) - Uomini e fantasmi (Yemen)

HAKUNA MATATA (TANZANIA)
La felicità è un arte, risiede nelle cose più  semplici:  una caccia produttiva, la riuscita della pesca, la danza quale momento di gioia collettiva. La vita scorre lenta e trae nutrimento da questa felicità; così come l’albero si nutre e cresce grazie alla linfa, allo stesso modo l’uomo costruisce la propria esistenza attraverso la felicità; con la sua presenza l’uomo vive.

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Lunedì 22 genn. 2007, h 21

FERNANDO BASSI

INDIA
INDIA, TSUNAMI ED ALTRI RACCONTI

Appassionato di fotografia da sempre, ha trovato in questo mezzo il modo di raccontare esperienze di viaggio con immagini che prediligono soggetti umani; fermo nella convinzione che un tramonto può, sì, comunicare emozioni, ma che gli occhi di un bambino che ti attraversano l’anima  ti fanno sentire che sei in un posto unico al mondo. E’ iscritto al GAD dallo scorso anno  e come presidente dell’Associazione Culturale “Spazio Aperto” di Rolo organizza, da più di un decennio, la rassegna ITINERARI D’AUTORE ove diversi viaggiatori-fotografi (alcuni conosciutissimi al GAD) possono proporre le loro opere ad un pubblico non esperto ma aperto e disposto ad emozionarsi. Collabora da alcuni anni con sue immagini alla realizzazione del calendario dell’ISI e, come cineoperatore, ha realizzato nel 2003 un documentario  per il PIME di Milano sull’esperienza delle adozioni a distanza di Padre Colombo nell’Andhra Pradesh in India.

INDIA  
 
 

<< L’India è l’ultimo baluardo contro la globalizzazione, l’unica cultura ancora in grado di resistere contro l’avanzata maniacale del materialismo >>. So che rischio di essere frainteso   ( << Ah, tu sei contro lo sviluppo, vuoi che gli indiani restino poveri!>>),  ma lo dico sperando di aver ragione. Se l’India, << guru delle nazioni>>, come la vedeva un grande saggio indiano all’inizio del secolo, salva la sua identità, ce ne verrà qualcosa anche a noi. TIZIANO TERZANI      

INDIA, TSUNAMI ED ALTRI RACCONTI
 
 

Da due giorni l’esercito ha tolto i blocchi sanitari. "Vedi se trovi qualcuno per coordinare eventuali aiuti" mi aveva detto Padre Colombo sapendomi in partenza per le zone costiere del Tamil Nadu frustate alcuni giorni prima da un’onda che aveva portato via interi villaggi. Sulla costa tra i due fiumi l’onda era stata clemente… Solo poche centinaia di morti… Più a sud no.… A Velanganni e Nagapattinam è arrivata altissima. Cicatrici profonde, barche capovolte, vite rovesciate. Immagini forti, una tragedia immensa. Dodici  giorni dopo l’onda. Quattro giorni fra tendopoli, relitti, disperazione e coraggio.

 

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Lunedì 12 febb. 2007, h 21

ERMANNO FORONI

BLOCCO 18
 
Nasce a Reggio Emilia nel 1958 e si accosta alla fotografia intorno al 1985. Da subito pone particolare attenzione ai temi sociali, dell'emarginazione, dello sfruttamento del lavoro minorile, della condizione femminile e più in generale del disagio in cui vivono le popolazioni dei cosiddetti terzo e quarto mondo. Il primo materiale fotografico raccolto in Brasile nel 1986 è emblematico: la scoperta della realtà delle Favelas e l’incontro con i Garimperos, i cercatori d’oro della Sierra Pelada, nella miniera d'oro a cielo aperto. Da quel viaggio l’interesse per la fotografia si trasforma in passione ed impegno sociale. A seguito di questa esperienza brasiliana, intraprende un gran numero di viaggi lunghi ed avventurosi, da cui scaturiscono reportage fotografici di grande intensità espressiva e di notevole valore documentario. I reportage di viaggio di Ermanno diventano così diari di viaggio, suggestivi racconti che si dipanano attraverso le immagini.

1992: SARAJEVO in pieno evento bellico; 1994: SUD AFRICA la difficile convivenza tra bianchi e neri; 1995: INDIA le difficoltà del vivere quotidiano e il rito della cremazione; 1996: IRIAN JAJA la testimonianza sulle tribù primitive dei Dani e dei Korowai. 1997:  BANGLADESH è in questo paese che matura la sua predilezione per la fotografia in bianco e nero. Realizza la sua prima mostra ottenendo subito un successo di critica e pubblico. 1998: EL SALVADOR la processione del santo Patrono della capitale; 1999: ROMANIA la valle dei minatori; 2000: BOLIVIA prosegue la sua ricerca sulla vita dei minatori. Dopo le miniere di carbone della Romania si cala nelle miniere d'argento di Potosi; 2001: ROMANIA a Bucarest fotografando la vita di persone che vivono nei tombini; 2002: AFGHANISTAN E PALESTINA; 2003: KENYA la discarica di Korogocio; 2003: CONGO Uganda la vita di un piccolo paese; 2004: MADAGASCAR le miniere di zaffiri; 2005: CONGO miniere per l'estrazione del coltan.

BLOCCO 18  
 
  Nel 2006 fotografa SIGHET un piccolo paese in ROMANIA, al confine con l'Ucraina, nella regione del Maramures, uno dei centri cresciuti sotto il governo di CEAUSESCU, in un affastellarsi di case dormitorio e infrastrutture fatiscenti. Gli scatti di Ermanno rendono, meglio di qualsiasi parola o racconto, le condizioni di abbandono e di emarginazione sociale di questo paese, legate alla difficile situazione economica, alla disoccupazione diffusa e al grave disagio sociale.
 
 

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Lunedì 5 Marzo '07, ore 21

ENRICO DONNINI

...MI SONO INNAMORATO DI TE... (Firenze, luoghi di arte e poesia)
LUCE SMARRITA

Nasce e vive a Firenze.  Gli studi ed il lavoro privilegiano un indirizzo tecnico-giuridico, ma fin da giovane Enrico Donnini guarda con particolare interesse al mondo dell'immagine. Ritiene infatti che il linguaggio della fotografia, oltre ad essere "strumentale" per molte attività umane, è anche e soprattutto "comunicazione". Comunicazione intesa come mezzo e possibilità per manifestare emozioni e sentimenti con autonoma efficacia , diversa da quella ottenibile con altre forme di espressione, come la parola detta o scritta.

         L'avventura fotografica di Enrico comincia presto, con una modesta (ma non dimenticata) fotocamera tutta italiana, la “Condor” delle Officine Galileo di Firenze. Poi, per un certo periodo, alla passione fotografica si aggiunge quella per il cinema a passo ridotto: è così che il nostro, diventato socio del Fotocineclub “Il Marzocco” di Firenze, realizza - con buoni risultati - oltre quaranta film a passo ridotto.

          Nel 1983 Enrico Donnini si iscrive al Gruppo Fotografico “Il Cupolone”, associazione fotografica fiorentina ben nota in Italia a tutti gli appassionati. E qui, complice forse la definizione e la luminosità delle immagini fotografiche rispetto a quelle ottenute con le pellicole a passo ridotto, realizza i primi audiovisivi fotografici.

          Nei suoi lavori, Donnini tratta gli  argomenti più diversi. Sempre però cerca di privilegiare “la sequenza” concepita come precisa volontà di raccontare sempre qualcosa, con un progetto chiaro e leggibile e con buone fotografie. Dal 1986 ad oggi Enrico Donnini effettua oltre quattrocento proiezioni presso circoli fotografici, associazioni culturali, meeting fotografici in Italia e all’estero ricevendo ovunque ambiti riconoscimenti. Cura personalmente tutte le fasi dei propri lavori. E' socio del G. F. Il Cupolone, dell’Officina Arti Visive Fotoclub K2 (ambedue di Firenze), dell’AIDAMA (Associazione Italiana degli autori di multivisione artistica), dell’A.I.F. (Associazione Italiana Fontoamatori). Fa parte del direttivo del Dipartimento Audiovisivi Fotografici (DI.A.F.) della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF).

          Fra i numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali che al nostro sono stati assegnati, Enrico ama ricordare il “Premio Immagini, cultura e spettacolo” – considerato nell’ambiente come un vero e proprio “premio alla carriera” - assegnatogli nel 2003 dallo team “Lido Andreella Photo” di Busto Arsizio che organizza ogni anno - a Busto Arsizio - la manifestazione “ Dia sotto le stelle”, punto d’incontro e di riferimento per tutti coloro che amano gli audiovisivi fotografici.
...MI SONO INNAMORATO DI TE... (Firenze, luoghi di arte e poesia) - durata 7'
 
  …“ perché l’armonia delle colline, la serenità dei dintorni, i monti che sfumano nell’azzurro che da lì posso ammirare mi aiutano a credere ancora nei sogni.”
LUCE SMARRITA - durata 3'
 
  Nonostante l’inizio, non è un lavoro triste. Anzi. Le immagini del “Magico Carnevale” di San Felice sul Panaro – leggibili nella loro disarmante umanità ed intimità – dallo schermo allo spettatore volano lievi come farfalle. Per tutti coloro che hanno paura di non avere più davanti a sé la libertà e la vita.
 

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Lunedì 26 Marzo '07, ore 21

LORENZO DAVIGHI

CAREZZE
L'UOMO VIVO

Nato a Salsomaggiore Terme ove tuttora risiede, presidente del locale C.F. ZOOM. Promotore di diverse iniziative fotografiche fra le quali il famoso “ IMMAGINI SOTTO LE STELLE” rassegna di diaporama d’Autore giunto alla 18° edizione. Cinque seminari della DIAF (Dipartimento Audiovisivi Fotografici) tenutisi a Salsomaggiore e Tabiano Terme, diversi concorsi fotografici nazionali e locali, corsi di fotografia, collaborazioni con gli Enti Pubblici locali, mostre fotografiche di autori a livello nazionale ed internazionale e mostre storiche del territorio parmense. Da alcuni anni, le immagini degli avvenimenti sportivi, fra cui la nota “MARATONA NELLE TERRE VERDIANE” fanno parte dell’archivio del territorio.

Numerosi sono stati i riconoscimenti avuti nei concorsi nazionali ed internazionali sia nel campo del diaporama che in quello fotografico. Degno di nota è il premio conseguito a Campogalliano nell’anno 2000 nell’ 8° concorso fotografico internazionale come migliore autore assoluto. Nel 2002 gli è stato conferito dalla FIAF   (Feder. Italiana Associazioni Fotografiche ) il riconoscimento di “Benemerito della Fotografia Italiana”.

Numerose immagini sono esposte nella mostra permanente allestita all’interno delle Terme Berzieri di Salsomaggiore denominata “ARTE alle TERME”. Note sono le personali (SORRIDI, SEMPLICEMENTE DONNA, SEMPLICEMENTE PAOLA, COLLEZIONE PRIVATA e NEW ECONOMY), alcune sono ancora oggi itineranti in città Italiane. Sue sono le immagini per il 2006 per il calendario del comune di Soragna .

Nei prossimi giorni in tutte le edicole di Salsomaggiore si potranno acquistare  le figurine di due album che faranno parte della storia sportiva della città Termale con le oltre 1800 immagini  scattate tra giovani e veterani di tutti gli sport. Noti sono pure i  calendari (1991-1996) dedicati alla Salsomaggiore recente. Con l’aiuto di Roberto Tanzi, la storia della città di Salsomaggiore Terme è illustrata e descritta in altri 7 calendari che sono diventati oggetto da collezione, ma ancor più quelli dal 2000 al 2007 con immagini di nudo femminile in un nebbioso bianco e nero, filtrato attraverso uno sguardo mai ammiccante che ha sfumato particolari, accentuato visi, destrutturandone le forme talvolta sognanti, in tutta la sua massima espressione nell’ essere semplicemente DONNA.

CAREZZE
 
 

Raccontare storie. Ecco ciò che rende la gente unica. Gli uomini, le donne raccontano storie, ascoltano storie, sono, loro stessi, storie. Di incontri, di abbandoni… emozioni che bersagliano e abbagliano nel farsi e nel concludersi. Lieto e amaro. La più bella, la più raccontata, quella che non smette mai di appassionare e far riflettere è la storia di un amore. Iniziato e finito, impossibile, oltre le cose.

È ciò che Lorenzo Davighi racconta. Due ragazze che s’incontrano e come navi nel mare, aerei nel cielo, navigano, volano, per un po’ affiancate, per infine proseguire il viaggio in altre direzioni. Resta il ricordo? Il desiderio del ritorno? Restano le carezze, la coccola ingenua d’un regalo che tenta di riaccendere una passione spenta.

Davighi suggerisce tutto questo con la semplicità (non la banalità) e il garbo delle immagini, con la ruvida dolcezza della musica di Gianna Nannini. Corpi che si attraggono e si respingono come calamite, sorrisi e ritrosie, pena e gioia, dolcezza e amarezza, timidezza ed ansia. Corpi che si fanno persone, identità. Giovani donne con insicurezze, fragilità, ma anche con la forza di lasciarsi un amore alle spalle e di conservare la nostalgia del ricordo senza perdersi... per potersi raccontare ancora.

Guardano lontano, davanti a sé, perse nei loro pensieri, nelle loro emozioni. Il fotografo è un’ombra impalpabile, altra, incapace di turbare, anche solo col rumore dello scatto, l’intimità che si va costruendo. Né l’intento delle ragazze è quello di civettare con l’obiettivo. Non ci sono giochi maliziosi destinati a chi guarda, ma solo due persone che s’incontrano condividendo un attimo di intensità.

Chissà se Davighi si è ricordato di “La natura ambigua dell’amore” di Denys Arcand. Un bel film, una bella storia, dove un regalo non colto, un amore disperso, chiude il breve viaggio di due persone. 

Roberto S. Tanzi
L'UOMO VIVO
 
 

Dalla nebbia che si dirada compaiono dei fantasmi:

sembrano angeli, ma anche diavoli

entrambi lo vogliono

diverse figure in un'interminabile processione

piangono, ricordano, commentano,

camminano lentamente e poi si fermano a guardare

con stupore persone e cose

c'è una sensazione di presagio nell'aria

e il silenzio ne avvisa la presenza

la città ha preso il colore dei sogni,dei ricordi

e di tutto ciò che è stato

amore e sventura...

infine è festa

l'uomo è ancora vivo

 

Recensione

 

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Lunedì I6 Aprile '07, ore 21

LA LANTERNA DI MOCABALU'

 

I PESCATORI DEL GOLFO DEL BENGALA

CALCUTTA, SPECCHIO DELL'INDIA

Cos'è? E' un sodalizio tra due coppie di amici, fotografi, appassionati di viaggi e "patiti" dell'audiovisivo che, sotto questo "marchio", hanno prodotto una serie di lavori in comune. Il nome scelto vuole evocare suggestioni d'altri tempi riconducendoci alla vecchia lanterna magica, primo strumento di proiezione mentre MOCABALU' altro non è che un acronimo (le prime due lettere dei cognomi degli autori). Chi sono? In ordine: Carlo Moscardi, Mauro Carli, Cristina Bartolozzi, Sandra Lumini.

CARLO MOSCARDI: di Prato. Si avvicina alla fotografia seguendo la passione della moglie Cristina. E’ iscritto al GF Imagoclub di Prato. Si ritrova particolarmente nella foto di viaggio,  privilegiando la gente. Nel 2002 pubblica insieme alla moglie un libro fotografico dal titolo “OLTRE IL FIUME” sull’Ecuador. Nel 2004 in Inghilterra vince, con la squadra italiana FIAF, la coppa del mondo per Diapositive. Costruisce insieme alla moglie gli audiovisivi ed è passato al montaggio delle presentazioni in digitale.

MAURO CARLI: nato a Firenze, vive a Sesto Fiorentino. I suoi primi scatti risalgono agli anni 70. Dal 1987 è  responsabile della sezione fotografica  “ARCA foto spazioimmagine”. Appassionato di audiovisivi fotografici, nel 1987 ha dato vita alla Rassegna del Diaporama, a Firenze, ora alla XX° edizione. Ha realizzato numerosi audiovisivi vincendo premi nazionali importanti. Socio FIAF e collaboratore del DI.A.F., ha ricevuto l’onorificenza di B.F.I. (Benemerito della Fotografia Italiana). Ha partecipato con successo a concorsi fotografici e allestito varie mostre. Alcune sue immagini sono state selezionate per il campionato del mondo FIAP in Gran Bretagna nel 2004 e in ANDORRA nel 2005.

CRISTINA BARTOLOZZI: di Prato. Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Firenze ove ha maturato la sua passione fotografica. Dal 1978 è iscritta al Gruppo Fotografico Imagoclub di cui è stata Presidente per 13 anni. Delegato Provinciale FIAF dal ’96, è ora Delegato Regione FIAF della Toscana. Ha realizzato mostre, audiovisivi, corsi fotografici e pubblicato un libro fotografico  dal titolo ”OLTRE IL FIUME”. Ha organizzato congressi FIAF e FIAP (Prato – 2001) e Portfoli fotografici (dal 2004 al 2006 a Prato). Ha ricevuto dalla Federazione il titolo di BFI (Benemerito della Fotografia Italiana) e, per meriti artistici, quello di AFI (Artista Fotografo Italiano).

SANDRA LUMINI: di Sesto Fiorentino. Condivide da anni la passione fotografica con il marito Mauro e, insieme a lui, fa parte del Fotoclub ARCA Spazioimmagine di Firenze. Ha ottenuto lusinghieri risultati in concorsi nazionali e internazionali.  Ama viaggiare e  si documenta a fondo prima di un nuovo itinerario tanto da essere considerata "segretaria di redazione" nel sodalizio di "La lanterna di Mocabalù". Partecipa attivamente alla realizzazione degli audiovisivi del gruppo con le sue belle immagini e con una critica pertinente e costruttiva.

   
I PESCATORI DEL GOLFO DEL BENGALA (6' 30" - 2005)
 
 

Tra le città di Puri e di Konark, in balia dei capricci del tempo e del mare su una lunga striscia di spiaggia si adagia, con le capanne ammassate le une vicino alle altre, il “Villaggio dei pescatori”. Un agglomerato di circa 50.000 persone totalmente dedite alla pesca, loro unica risorsa. Fin dalle prime luci del giorno la spiaggia si anima e diventa un caleidoscopio di colori: le barche, le reti, la gente. Tra le capanne le donne preparano i cibi, i bimbi giocano, gli uomini riparano le reti. Gesti quotidiani ripetuti all’infinito. Nell’aria il fumo si mescola agli odori ed ai rumori. Questa è la vita del villaggio.

CALCUTTA, SPECCHIO DELL'INDIA (8' 15" - 2006)
 
 

Pensando all’India, dalla mente affiora subito un nome: Calcutta. Non la ricca Delhi o l’industrializzata Bombay, non la sacra Varanasi o l’aristocratica Madras. Solo Calcutta. La città dove le contraddizioni sono più evidenti: la ricchezza è enorme, la povertà estrema. Profughi, ricchi solo di Bambini, vivono per le strade sotto teli di plastica, quartieri in cui artigiani “inventati” lavorano giorno e notte, mercati colorati templi affollati. Traffico, a dir poco, impossibile per noi occidentali tra risciò scampanellanti, taxi e bus sferraglianti. La suggestione dell’Hoogli, le abluzioni mattutine e Suor Teresa, elevata a simbolo. E cosi Calcutta, sinonimo anche di cultura, religione, tradizioni è diventata nell’immaginario comune lo specchio dell’India.

 

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Lunedì 28 maggio '07, h 21

GIGI MONTALI

UN GIORNO, UNA VITA, LA VITA IN UN GIORNO
UN ANNO DOPO

Nato a Parma nel 1962, si avvicina alla fotografia solamente a 26 anni, ma l'amore per la stessa diventa instancabile e ancora adesso appena ha un attimo di tempo prende la macchina e va in cerca di immagini. Presidente del G.F. Color's Light Colorno, con lo stesso organizza mostre fotografiche e proiezioni estive cercando di promuovere la cultura fotografica. Fa parte del consiglio nazionale A.N.A.F. ed è anche iscritto al D.I.A.F, per una fotografia senza bandiere dove lo spirito deve essere solamente fare cultura e promuovere attività. Vuole fotografare la vita quotidiana e la natura nella sua bellezza, senza modificare cose o persone. Utilizza pellicole diapositive a colori. Ama conoscere altre culture per cui, quando è possibile, trascorre le ferie in altri Paesi, raccogliendo immagini per poter raccontare poi i suoi viaggi attraverso le proiezioni di diapositive.

MOSTRE FOTOGRAFICHE PERSONALI: Casalmaggiore (CR), Colorno (PR), Cremona, Ravenna, Catania e Parma.

MOSTRE FOTOGRAFICHE COLLETTIVE: Reims (F), Milano, Cremona, Graz (A), Fidenza (PR), Salsomaggiore (PR) e Colorno (PR).

AUDIOVISIVI: Il mito Harley; Un mare di tulipani; Highlands Scozia '99; Sul molo di Santa Maria (CapoVerde; Souvenir du Maroc; Passaggio a Cuba; Autunno (immagini padane); Madonnari a Curtatone; Sicilia di mare e di terra; Un giorno a Pompei; Perù Rail; L'altro Egitto; Acuna Matata (Zanzibar); Atmosfere bretoni; Vi racconto il  Rajasthan; Hanoi; Puzzle Vietnamita; Un anno dopo (Londra '06).

Ha realizzato uno splendido sito internet di cui lui stesso è webmaster: www.gigimontali.it

LA VITA IN UN GIORNO, UN GIORNO, UNA VITA...
 
 

A Le Grazie nei pressi di Mantova il 15 di agosto di ogni anno, in occasione della festa dell’Assunta, si svolge un raduno di "madonnari", forse il più famoso al mondo.

L’arte dei madonnari è effimera, in quanto l’opera creata con tanta fatica si dissolve con la prima pioggia. Sembra quasi un racconto della vita condensato in un giorno: ci si mette molta fatica a costruirla e basta un niente per farla finire.

Nella parte iniziale si vede la costruzione del disegno che lentamente appare sul manto bituminoso. Quando questo è terminato diventa quasi una cosa sola con il suo autore ma basta un temporale e tutto si dissolve, in un gioco di trasparenze e fusione tra reale ed irreale, tra disegni e persone.

UN ANNO DOPO

(Durata: 10 min)

 
 

Londra è sempre stata e sempre sarà la città multirazziale per eccellenza. Sicuramente l’attentato del luglio 2005 ha rotto un meccanismo che funzionava alla perfezione, ad un anno dall’attentato la vita della città è tornata alla normalità ma quando si entra in metropolitana il pensiero torna alle immagini che ci hanno segnato, immagini di sangue e di paura. La domanda che corre spontanea è perché in una città così cosmopolita c’è chi ha rifiutato la possibilità di integrarsi ed ha iniziato a fare il terrorista ? La proiezione cerca di raccontare una giornata Londinese che inizia dalle corse nel parco la mattina fino al ritorno a casa dal lavoro. Le immagini sono state scattate nel luglio del 2006.

 

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Lunedì 11 giugno '07, h 21

GAETANO POCETTI

SOLI
IL PARADISO NASCOSTO (Myanmar - Birmania)

Nasce a Cortona (Arezzo) nel 1955. Sin da ragazzo sviluppa la passione per la fotografia e diventa fotografo per professione a 32 anni. E' fotografo ritrattista,  matrimonialista e  fotografo dei Musei MAEC e Diocesano di Cortona; riproduzioni d'arte sono presenti anche in pubblicazioni Electa (Pietro Berrettini detto il Cortona e l'iconografia di Santa Margherita da Cortona). E' socio fondatore del Fotoclub Etruria dal 1971, in collaborazione con il quale ha organizzato numerose manifestazioni fotografiche, festivals e concorsi per audiovisivi. Iscritto alla FIAF e al DiAF, è stato insignito della onorificenza AV-BFI (Benemerito della Fotografia Italiana).

SOLI (Durata 4' 10" - audiovisivo digitale)
 

   
IL PARADISO NASCOSTO  

(Durata 9 minuti - audiovisivo digitale)

 
 

La speranza di uscire da un secolare isolamento e l'anelito di libertà del popolo birmano sono racchiusi nella fede, nella fierezza e nel sorriso dell'anima.

 

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Lunedì 8 ottobre '07, h 21

WALTER TURCATO

LE NUVOLE
GOD OF THUNDER (ETNA)

www.turcatowalter.it

      Nato a Rho (Mi) nell'aprile '57, fotografa per passione dal 1976, alternando periodi di sola progettazione dell'immagine a periodi finalizzati alla partecipazione a concorsi fotografici nei quali ha conseguito ottimi risultati. Nel 1986 e nel 2004 ha rispettivamente ottenuto le onorificenza FIAF A.F.I. - Artista Fotografo Italiano - e  B.F.I. - Benemerito della Fotografia Italiana. E’ presidente del G. F. San Paolo di Rho di cui cura programmazione e immagine.
      Nel 2000 ha curato la realizzazione della monografia FIAF “L’Ottavo giorno” dedicata ai 20 anni del Gruppo Fotografico. Nel 2003 la FIAF gli ha assegnato la prima “Stella” - sezione portfolio - per le ammissioni conseguite in Concorsi Nazionali patrocinati. Nel 2005 ha prodotto un reportage sullo Sciacchetrà (vino delle Cinque Terre) che è stato inserito nel libro “Immagini del gusto”, prodotto da Slow Food in collaborazione con Fiaf. Nel 2007, la FIAP gli ha conferito l'onorificenza AFIAP (Artiste de la FIAP) per meriti fotografici in campo internazionale.
      E’ orientato verso una fotografia molto personale ottenuta sia con una ricerca rigorosa in fase di ripresa, sia con successive manipolazioni ed interventi/elaborazioni (ora elettroniche).
Iscritto al DIAF (Dipartimento Audiovisivi Fotografici della Fiaf) fin dal suo nascere, per alcuni anni ha realizzato audiovisivi in analogico con tre proiettori e ora realizza videoproiezioni digitali: due di queste, nel 2006 e 2007, si sono aggiudicate la Coppa DIAF.
      Sue immagini sono presenti in 19 diverse annate dell’Annuario FIAF, sulle monografie Fiaf “Il paesaggio fotografico”, “Foto creativa”, “Foto digitale”, “Forme del nudo”, su riviste di settore e cataloghi di Concorsi Nazionali, su diversi portali internet.
LE NUVOLE

Durata: 6’ 00” - anno 2007 - digitale

 
  Parlare delle nuvole guardando un campo di papaveri ...
   
GOD OF THUNDER (ETNA) Durata: 3’ 20” – anno 2006 – digitale
 
  Impressioni da una breve gita sull’Etna
 

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Lunedì 29 ottobre '07, h 21

STEFANO ANZOLA 

UN SALTO PER FASUM (ETIOPIA)

Stefano Anzola nasce  il 30 ottobre 1957 a Colorno, dove ancora oggi vive e lavora. Fotografa dal 1980 ed è iscritto al circolo fotografico Color's Light.

Sito web: www.stefanoanzola.it 

Presentare il lavoro fotografico di Stefano Anzola risulta allo stesso tempo semplice e complicato. Semplice, perchè l'opera complessiva si identifica talmente con la personalità lineare, a tratti ruvida dell'autore; complicato, perchè la varietà dei temi trattati e le diverse tonalità che qua e là affiorano incrinano l'apparenza granitica dell'insieme.

Anzola è un viaggiatore infaticabile, curioso, onnivoro ai limiti del cannibalismo: il suo modo di fronteggiare la realtà e soprattutto le persone che incontra rivela una forza che par quasi plasmare i soggetti. Non si notano nel suo lavoro pregiudizi di tipo ideologico o attitudini sociologistiche; la realtà è là, davanti alla macchina fotografica che si trasforma quasi in una mano vigorosa che tocca, che afferra, che si impossessa del mondo esterno.

E' la vena realistica rifacentesi ad una secolare tradizione artistica, tutta emiliana e padana, che determina la "facilità dello sguardo d'insieme dell'opera, eppure ... eppure affiorano con discrezione, direi quasi con umiltà, tonalità diverse, quasi velature che attenuano la vividezza dei colori. Lo stupore sussurrato per uno spettacolo naturale, un'emozione simpatetica davanti ad un gesto o uno sguardo, una commozione mai declamata di fronte alla povertà; non c'è compiacimento voyeristico nè pauperismo corrivo.

Fotografando in Paesi in cui domina la miseria, l'autore non la trasforma in soggetto pittoresco nè in "pesce in faccia" al fruitore, ma con animo positivo, quasi fraterno, sa cogliere piuttosto la dignità con cui essa viene quotidianamente affrontata, affidando magari al sorriso di un bimbo, insieme alla speranza, il valore universale, malgrado tutto, di ogni vita vissuta.

G. Marchetti

 
   

UN SALTO PER FASUM (ETIOPIA)           Durata: 15’ 00” – anno 2007 – digitale

 
 

Salto del toro, rito etiope d’iniziazione dove un giovane salta una fila di tori per diventare adulto ed entrare a far parte dei ragazzi da corteggiare. Un audiovisivo puntato sul corteggiamento dei giovani etiopi, secondo le loro tradizioni a volte con metodi molto particolari.

 

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Lunedì 19 novembre '07 - h 21

GUIDO FORINO

PERU' ... DOVE LA STORIA VIVE
UNA PROFEZIA SCOLPITA NELLA PIETRA

Nato a Torino nel 1951, è attualmente residente nel comune limitrofo di Collegno. Nel 1970, all’età di 19 anni,  compra una Reflex Yashica TL Electro X e inizia a scoprire la gioia di fotografare. Ma è soprattutto dopo il matrimonio, a 24 anni, che il suo percorso fotografico assume una svolta definitiva. 

Grazie infatti alla sua grande passione per i viaggi, condivisa con la moglie, inizia a percorrere le strade dell’Europa, del nord Africa, del Nord e Sudamerica e dell’estremo Oriente sino a raggiungere le lontane terre dell’Australia. Un viaggio fra le immagini del mondo, che anno dopo anno lo portano sempre più alla ricerca di nuovi paesi, permettendogli di esprimere soprattutto la sua fotografia di reportage.

Nel 2000 entra a far parte del DIAF ed inizia a progettare i primi Audiovisivi, realizzando uno dei suoi sogni nel cassetto. Attualmente è socio del Circolo Fotografico Dipendenti Comunali di Torino, dove si impegna per la divulgazione di questa affascinante arte fotografica.

   
PERU' ... DOVE LA STORIA VIVE            
 

Durata: 11’ 30” – 2005 – analogico

 
 

Un passaggio in Perù alla ricerca della città perduta, attraverso gli elevati altipiani andini, con un pensiero rivolto all'impero Inca e alla conquista spagnola.

   
UNA PROFEZIA SCOLPITA NELLA PIETRA
  Durata: 8’ 53” – 2007 – digitale
 
 

Giungla, umidità, radici secolari in un paese, la Cambogia, devastato da uno dei più grandi genocidi della terra. Templi, enormi statue, chilometri di bassorilievi costruiti mille anni prima, che sembravano annunciare che sarebbe successo qualcosa di pazzesco. Una profezia scolpita nella pietra.

 

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Lunedì 17 dicembre '07 - h 21

GIANNI ROSSI

HAPPY DAYS
IL CIRCO, immagini del presente, ricordi del passato

Appassionato di audiovisivi fotografici e di viaggi, ha realizzato il suo primo diaporama nel 1984. A questo sono seguiti una cinquantina di altri lavori che ha proiettato con successo nel corso di rassegne pubbliche e manifestazioni culturali. Ha conseguito numerosi riconoscimenti in concorsi per audiovisivi a livello nazionale e internazionale.

E' stato per anni presidente del C. F. Mirandolese, promovendo iniziative culturale di grande interesse. Fa parte dello staff del G.A.D. (Gruppo Amatori Diapositive) di Reggio Emilia come organizzatore e moderatore delle serate. I suoi articoli sul tema dell’audiovisivo vengono pubblicati regolarmente sui notiziari del settore. Organizza workshops e tiene corsi didattici, con riferimento sia ai contenuti generali che all’allestimento con tecnologia digitale.

Cura personalmente il suo sito internet www.giannirossi-fotoviaggi.com ricco di immagini, articoli, recensioni. Un importante punto di riferimento per gli appassionati di fotografia.

   
HAPPY DAYS
  Durata: 3’ 03” – 2007 – digitale
 
 

E’ Natale: le vetrine colme di regali, l’illuminazione delle vie ci ricordano che è giunto un momento di grande gioia. Giorni felici, ma non  per tutti. C’è infatti chi non può condividere questa felicità: sono milioni di uomini, donne, fanciulli ben lontani dal nostro mondo opulento. E’ nella culla di uno di questi fanciulli che Cristo ha voluto incarnarsi.

   
IL CIRCO, IMMAGINI DEL PRESENTE, RICORDI DEL PASSATO
  Durata: 4’ 27” – 2007 – digitale

   

 

L’edizione 2007 del Carnevale di S. Felice sul Panaro, dedicata al CIRCO diviene una occasione di riflessione. Le immagini del circo e dei suoi figuranti richiamano alla mente i ricordi e le emozioni semplici dell’infanzia.

 

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Lunedì 17 dicembre '07 - h 21

ERMANNO FORONI

SIERRA LEONE: Scarpette Bianche
Nasce a Reggio Emilia nel 1958 e si accosta alla fotografia intorno al 1985. Da subito pone particolare attenzione ai temi sociali, dell'emarginazione, dello sfruttamento del lavoro minorile, della condizione femminile e più in generale del disagio in cui vivono le popolazioni dei cosiddetti terzo e quarto mondo. Il primo materiale fotografico raccolto in Brasile nel 1986 è emblematico: la scoperta della realtà delle Favelas e l’incontro con i Garimperos, i cercatori d’oro della Sierra Pelada, nella miniera d'oro a cielo aperto. Da quel viaggio l’interesse per la fotografia si trasforma in passione ed impegno sociale. A seguito di questa esperienza brasiliana, intraprende un gran numero di viaggi lunghi ed avventurosi, da cui scaturiscono reportage fotografici di grande intensità espressiva e di notevole valore documentario. I reportage di viaggio di Ermanno diventano così diari di viaggio, suggestivi racconti che si dipanano attraverso le immagini.

1992: SARAJEVO in pieno evento bellico; 1994: SUD AFRICA la difficile convivenza tra bianchi e neri; 1995: INDIA le difficoltà del vivere quotidiano e il rito della cremazione; 1996: IRIAN JAJA la testimonianza sulle tribù primitive dei Dani e dei Korowai. 1997:  BANGLADESH è in questo paese che matura la sua predilezione per la fotografia in bianco e nero. Realizza la sua prima mostra ottenendo subito un successo di critica e pubblico. 1998: EL SALVADOR la processione del santo Patrono della capitale; 1999: ROMANIA la valle dei minatori; 2000: BOLIVIA prosegue la sua ricerca sulla vita dei minatori. Dopo le miniere di carbone della Romania si cala nelle miniere d'argento di Potosi; 2001: ROMANIA a Bucarest fotografando la vita di persone che vivono nei tombini; 2002: AFGHANISTAN E PALESTINA; 2003: KENYA la discarica di Korogocio; 2003: CONGO Uganda la vita di un piccolo paese; 2004: MADAGASCAR le miniere di zaffiri; 2005: CONGO miniere per l'estrazione del coltan.

   
SIERRA LEONE: Scarpette Bianche
  Immagini in bianco e nero sonorizzate - Anno 2007 – analogico
 
  Oggi è il primo paese al mondo per mortalità infantile sotto i 5 anni, con 283 decessi su 1000 prima del quinto anno di vita. La già grave situazione socio-economica del paese si è ulteriormente aggravata con la guerra civile che ha avuto luogo dal 1991 al 2002, quando la guerra in corso in Liberia sconfinò nel paese innescando tensioni interne latenti e gli interessi economici legati alle compagnie di diamanti.
  Una guerra spaventosa, combattuta a colpi di machete anche per mano di soldati bambini, ha causato almeno 75000 vittime con migliaia di persone deliberatamente mutilate.
  Oggi, nonostante i progressi in termine di stabilità politica interna ed assistenza umanitaria alla popolazione, le condizioni di vita restano molto gravi e la popolazione della Sierra leone non ha accesso ai servizi base.
 

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Lunedì 11 gennaio '08 - h 21

ANDREA PIVARI

PRECIOUS WATER
CRITTERS (CREATURE)

www.andreapivari.com

Andrea Pivari è nato a Ferrara il 9 Febbraio 1945. Attualmente risiede a Colà di Lazise in provincia di Verona. È istruttore FIPS dal 1977 e per molti anni si è dedicato all'insegnamento. Appassionato di mare e di Fotografia ha unito queste due passioni e ciò gli ha consentito di attenere pregevoli risultati nel campo della Fotografia subacquea.

Collabora da alcuni anni con riviste del settore; ha partecipato a concorsi nazionali ed esteri conseguendo importanti riconoscimenti. Usa la fotografia come espressione delle proprie emozioni che cerca di trasmettere allo spettatore. Per questo si dedica frequentemente a sperimentare tecniche diverse o utilizzare angoli di ripresa che meglio gli consentano di esprimersi.

   
PRECIOUS WATER
  5’ 31” - anno 2006 - Wings Platinum

    

 

In Florida esistono più di 700 sorgenti calde. Esplorarne alcune ha significato vivere esperienze completamente diverse tra loro. La trasparenza di Rainbow Spring si contrappone a Ginnie Spring, dove i tannini in decomposizione rendono le acque rosse e inquietanti. La lenta discesa in corrente dei fiumi porta ad incontri con pesci incuriositi e l’incontro con i Lamantini di Cristal River è veramente emozionante.

  Terzo posto al festival mondiale dell’immagine subacquea di Antibes.
   
CRITTERS (CREATURE)
 

5’ 58” - anno 2007 - Wings Platinum

 
 

Lo Stretto di Lembeh

  L’Indonesia è il più vasto arcipelago del mondo e le sue 17.000 isole si distendono tra l’Oceano Indiano e il Pacifico, in una vastissima zona di mare da sempre teatro della complessa storia dell’uomo. Il Sulawesi, la Celebes dei navigatori spagnoli e portoghesi, è una di quelle isole. Lembeh è un canale che s’insinua tra la terraferma e un’isola da cui prende il nome. Lungo circa 12 km e largo da 200 fino a 1200 metri, è paragonabile a una enorme pass in cui si mescolano le acque del Mar di Celebes con quelle del Mare delle Molucche, creando un habitat particolarmente ricco di vita endemica.
  Fino ad alcuni anni fa….
  Fino ad alcuni anni fa, se si domandava ad un fotografo subacqueo, cosa volesse significare la parola “Critter”, avrebbe risposto spalancando gli occhi in modo interrogativo o, nel caso conoscesse l’americano, avrebbe detto “Creatura”, ma avrebbe continuato a guardarti e a non capire. Fino ad alcuni anni fa, “Creature” o meglio “Critters” come Frogfish, Pigmy Sea Horse, Dragonet, Ghost Pipefish, Leaf fish, Bleu ring Octopus e molti altri, erano conosciuti solo da chi si interessava di biologia marina. Il loro incontro era raro e per studiarli nelle loro diverse forme erano costretti a ricercarli in luoghi diversi. Fino ad alcuni anni fa, pochi conoscevano lo Stretto di Lembeh e la sua particolare concentrazione di queste forme di vita.
 

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Lunedì 3 marzo '08 - h 21

STEFANO NEGRI

ASPETTANDO IL NIRVANA
 

Nato a Rio Saliceto (RE). Pittore-decoratore di professione, fotografo per hobby, viaggiatore per passione, ha collaborato in passato con alcune riviste. Autodidatta, è socio e assiduo frequentatore del GAD di Reggio Emilia.

I suoi audiovisivi sono di tipo emozionale, con una particolare attenzione per l’abbinamento tra musica ed immagini; trasmettono allo spettatore la curiosità e l’entusiasmo vissuti, e soprattutto la voglia di partire al più presto, per ricercare l’emozione provata.

   
ASPETTANDO IL NIRVANA
  10' - anno 2005 - Analogico
 
 

In questo audiovisivo cerco di spiegare, agli altri come a me stesso, il magnetismo che suscita l’India nei miei confronti, e cerco la ricchezza di questo popolo, che sta nell’accettare gli accadimenti solo perché sono, e la soluzione che ci sarà, in questa vita o nella prossima. Questa mia ricerca avviene a Calcutta. Cito un articolo trovato sulla rivista Gulliver:

(…) E’ il mistero di un popolo che malgrado tutto e malgrado tutti vive e ancora spera. E’ l’eterno miracolo dei diseredati che ogni giorno arrivano magari ai bordi di una strada, magari nel fango e nello sterco. E’ la magia che ha il sorriso di un bambino nudo, forse senza famiglia, certamente senza futuro né passato, ma che riesce ancora a sorridere e a giocare con il niente che possiede.

E’ il volto di una donna ancora bambina, con il corpo che sembra quello di una centenaria, carico di offese, dove persino la maternità si è inscritta come un’ennesima violazione, ma dove gli occhi sono ancora capaci di luce. Di una luce che ci racconta di una umanità sofferente che con tutto il suo essere grida il diritto di esistere. (…..) La ragione non ha risposta, ma il cuore la risposta crede di averla trovata nei volti degli abitanti di quel paese, volti che parlano di un destino che trova nella lotta la sua dignità, nello slancio verso valori universali la sua ragione, nella sofferenza la speranza.
 
   
 

Recensione

 

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Lunedì 31 marzo '08 - h 21

CLAUDIO TUTI

1976 ...
SPAVENTAPASSERI
   

Claudio Tuti è nato e vive a Gemona, nel cuore del Friuli. Dopo alcune esperienze nel campo della pittura, ha iniziato a fotografare nel periodo del post terremoto testimoniando soprattutto la ricostruzione e la rinascita del tessuto sociale. Da una ventina d’anni è socio del Gruppo Fotografico Gemonese dove si è distinto per impegno e risultati ottenuti anche con riconoscimenti a livello internazionale.

Amante della natura e dell’avventura, da alcuni anni ha intrapreso a viaggiare in vari paesi del mondo documentando con grande interesse luoghi e popoli misteriosi. Le sue immagini fotografiche parlano un linguaggio semplice e immediato: realizzate con passione, guardano con attenzione e rispetto a quanto lo circonda. Dal 2000 si dedica alla multivisione con la quale cerca di trasmettere allo spettatore le emozioni provate durante i suoi viaggi o nell’affrontare tematiche naturalistiche e sociali

   
1976 ...
 

9' 58" - anno 2006 - digitale

 
 

6 maggio 1976, ore 21. In Friuli la terra trema. Nulla da quel momento è stato come prima: non la terra, non le cose, non le persone. In un minuto si è cancellato il passato e arreso il presente; ma con coraggio quasi testardo, la gente ha ricominciato a vivere, a sperare, a ricostruire, a credere in un possibile futuro.

15 settembre 1976. In Friuli la terra trema, ancora. Fu allora che i friulani pensarono che non solo il loro presente, ma anche il loro futuro fossero vinti. Oggi sappiamo che non è stato così.

   
SPAVENTAPASSERI
  8' 50" - anno 2005 - digitale
 
 

Tutto su questa terra viene contaminato. Gli spaventapasseri vengono deturpati dagli agenti atmosferici fino ad essere distrutti; l’uomo dalla voglia di potere e possedere il mondo da parte dei potenti con conseguenze che conducono alla guerra e all’autodistruzione.

   
 

Recensione

 

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Lunedì 21 aprile '08 - h 21

DAVIDE NIGLIA

QUANDO FU IL GIORNO DELLA CALABRIA ...
... QUESTO DOVREBBE ESSERE UN FUNERALE ?
   

Nato nel 1980 a Varese, consegue nel 1999 la maturità presso il Liceo Artistico della stessa città. Da sempre appassionato di arte – pittura e scultura in primo luogo – si avvicina, adolescente, alla fotografia, imparando da subito le basi per lo sviluppo in camera oscura, che utilizza a tutt’oggi.

Partecipa da alcuni anni a concorsi nazionali, alternando tecniche antiche a metodi tradizionali, preferendo alla fredda rappresentazione la più suggestiva trasmissione delle emozioni. Predilige foto paesaggistiche e reportage di viaggio; recenti esperienze lo hanno spinto ad intraprendere il linguaggio degli audiovisivi.

E’ attualmente studente in Architettura, presso il Politecnico di Milano – Bovisa, saltuariamente collabora con fotografi della provincia di Varese.

   
QUANDO FU IL GIORNO DELLA CALABRIA ...
  11' 30" - anno 2005 - digitale
 
 

L'audiovisivo trae ispirazione da una poesia di un autore Calabrese: Leonida Repaci. Vengono affrescati angoli della Calabria, la "creatura prediletta" da Dio al momento della creazione. Come tasselli di una vasto quadro di insieme, le immagini sono notazioni varie di carattere storico, artistico, culturale e antropico.

Una regione contro la quale il Diavolo - invidioso della predilezione divina - ha voluto scagliare tutta la sua rabbia concretizzandola in umiliazione, privazioni e calamità. L’audiovisivo si chiude sulla note della speranza…
   
... QUESTO DOVREBBE ESSERE UN FUNERALE ?
  6' 20" - anno 2007 - digitale
 
 

L’idea ironica fa da collante ad immagini di un evento, quello del Carnevale di San Felice sul Panaro. L’Audiovisivo si concretizza in un racconto personale caratterizzato dal gioco ossimoro morte-festa.

 

Recensione

 

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 Lunedì 26 maggio '08 - h 21

Giancarlo Bartolozzi

SOGNO
AETERNA MONUMENTA
 
Nasce fotografo: stampa da sé utilizzando la propria camera oscura, partecipa con successo a diversi concorsi nazionali. Presto passa alle ricerche con diapositive in dissolvenza attraverso la multivisione. Approda all'Officina di Arti Visive nel 2000 per scambiare interessi, opinioni, esperienze.

Il linguaggio della multivisione, la manipolazione delle immagini unite a brani musicali, gli è particolarmente consona per la libera espressione. La sua ricerca si basa su emozioni talvolta dettate da un brano musicale, talvolta dal vissuto quotidiano, o da immagini che passano nella mente suggerendogli idee da elaborare.

Ama viaggiare per avere maggiori stimoli visivi, ma trova ispirazione anche dal mondo che lo circonda o dall'introspezione. Conoscitore del mezzo, cura personalmente , attraverso l'attrezzatura in suo possesso, ogni fase di realizzazione delle opere. Ha iniziato da poco a produrre audiovisivi col sistema digitale.

   
SOGNO
 

6’ 56” anno 2005 - M-Object

   

  Quando il Mondo diventa Sogno, Il Sogno diventa Mondo.
   
AETERNA MONUMENTA
  5’ 38” anno 2006 – M-Object
 
  Le Chiese rupestri sono grotte scavate sui fianchi della gravina, o nella roccia tufacea dei Sassi di Matera da monaci provenienti prevalentemente dall’oriente tra l’VIII e il XII secolo. Gli affreschi e gli elementi architettonici interni delle chiese, hanno contribuito a rendere preziose queste povere, buie e umide grotte, trasformandole in luogo di culto e di vita. Oggi sono testimonianza di un antico passato in un contesto paesaggistico aspro e incontaminato.
   
 

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Lunedì 6 Giugno '08 - h 21

Roberto Santini

COS'E' MAI LA VITA
LA MELA
   
Curriculetto (autobiografia a cura dell’autore)
Prof. Roberto Santini,  medico dermatologo, sardo di nascita, parmigiano di adozione e di animo e lecchese per una condanna lavorativa a oltre 30 anni di Primariato Ops-e-daliero. Attualmente continua caparbiamente ad esercitare, senza infamia e senza loden, (possiede infatti solo uno sdrucito impermeabile), la libera professione. Non tutti però lo conoscono in una delle sue vesti più brillanti di creativo e musicofilo.
Il Prof. Santini è affetto da AIF, che non è AIDS, ma è lo stesso una grave malattia, purtroppo scarsamente contagiosa: per quanti sforzi abbia fatto, non è infatti riuscito ad attaccarla neppure alla sua  famiglia che, sentendosi trascurata per il registratore, lo ha perciò…emarginato e diseredato!      Grazie all’AIF (eponimo che significa Associaziona Italiana Fonoamatori)  ha vinto numerosi premi nazionali ed internazionali Audio e, per ben 12 volte, ha conquistato il 1° premio al CIMES, vero e proprio campionato europeo di registrazione creativa, che si svolge ogni anno in ottobre presso la sede di una radio nazionale  (BBC, Radio France, Radio Praga, Monteceneri, Radio Tedesca, ecc…eccetto mamma RAI ! )

Come fotografo invece NON VALE UNA CICCA

Tuttavia dal 1980 ha la faccia tosta di dedicarsi anche al Diaporama, sopperendo però, con indubbia fantasia, alle sue vistose carenze tecniche. Severamente mazzolato dalle compassate giurie dei fotografi, egli prosegue ostinatamente a profanare la nobile arte diaporamistica, ottenendo indubbiamente miglior fortuna presso il pubblico più indulgente e meno pretenzioso. Come potete ben capire, questo povero Prof. Santini è quindi costretto a fare una vera e propria… vita da cani !
   
COS'E' MAI LA VITA
  2' 49" - digitale
 
  Vicissitudini di una normale coppia di coniugi, simbolicamente rappresentati,  in maniera un po’ inaspettata e del tutto originale e curiosa.  Lampante dimostrazione della forza espressiva dell’ idea che in questo caso,  con intento decisamente provocatorio, prevale nei confronti della pura estetica fotografica ironizzando su un tema di sempre viva attualità.
   
LA MELA  
  10' 35" - digitale
 
 

La mela è un frutto decisamente mitico e leggendario che fa intima parte della storia e della cultura dell’uomo: da Adamo ed Eva a Ercole, da Paride a Guglielmo Tell,  da Newton a Napoleone, e via via fino ai nostri giorni, tutti -chi più, chi meno-  hanno avuto a che fare con qualche mela…!

Questa lunga storia viene compendiata nei 10 minuti di questo strabocchevole Diaporama, modesto omaggio ad un frutto così umile e popolare, ma, allo stesso tempo, così ricco di tradizioni e di storia. La Mela ha anche vinto la seconda edizione del concorso IdeaDia  che, da allora, non si è più ripreso!

   
 

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Lunedì 13 Ottobre '08 - h 21

RAL '81

LIBERA USCITA
DASTIN
 

RAL’81 è una sigla formata dai nomi degli autori – Roger, Alessandro Bencivenni, Loris Fontana – e dall’anno – il 1981, appunto – nel quale fu realizzato il loro primo audiovisivo fotografico.

Appassionati da molti anni di fotografia (dal reportage di viaggio, alle immagini di manifestazioni, come il Carnevale, in diverse città europee, alla documentazione dell’architettura), con l’avvento delle tecnologie digitali hanno intensificato negli ultimi due anni la realizzazione di audiovisivi, sempre prodotti in collaborazione.

Se gli audiovisivi fotografici sono, in prevalenza, opera di singoli, ritengono, invece, che la complessità di lavori nei quali hanno rilevanza la scelta del soggetto, la sceneggiatura, la qualità della fotografia, le tecniche dell’elaborazione e del montaggio, la colonna sonora, la regia dell’insieme, ecc., richieda  contributi e competenze diversificate. Lavorare insieme è per loro molto divertente; interagire costantemente nel corso della preparazione di un’opera arricchisce le possibilità e può stimolare la creatività.

   
LIBERA USCITA
  7' 30" - 2007 - digitale
 
 

Siviglia, notte, davanti alla Plaza de Toros della Maestranza. Immaginare che il toro, durante la sua ‘ultima’ corrida, esca dall’arena …

   
DASTIN  
  5' 52" - 2008 - digitale
 
 

Dalla teoria dei figuranti, le ‘maschere’ del carnevale di San Felice, si stacca un personaggio-guida, una star

   
 

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Lunedì 24 Novembre '08 - h 21

Antonio Mangiarotti

LOMELLINA 2008
TOCCATA
   

Milanese di nascita, lomellino di adozione, Antonio Mangiarotti scopre la fotografia nel 1970. Da allora ha saputo ritagliarsi un importante spazio nel campo amatoriale nazionale ed internazionale.

Innumerevoli affermazioni nei concorsi nazionali e soprattutto internazionali, lo portano al conseguimento, nel 1983, del titolo di AFIAP (artiste de la fédération internazionale de l'art photographique), della prima stella nella sezione stampe a colori della PSA (società fotografica Americana), della prima stella FIAF sempre nella sezione stampe a colori.

Dopo avere lavorato per 15 anni in camera oscura con metodi tradizionali, stampando in bianco e nero su carta baritata e il colore su carta Cibacrome, il nostro sta sperimentando quanto offre la elaborazione digitale del negativo e del positivo fotografico.

Dal 2004 si interessa agli audiovisivi, essendo dell'opinione che la unione immagine e suono dia un impatto maggiore della singola foto. Gli audiovisivi di Mangiarotti non raccontano di viaggi, ma vogliono solamente comunicare sensazioni ed emozioni.

Ha partecipato a molti concorsi e manifestazioni di audiovisivi, anche all’estero, salendo qualche volta sul podio. Dal 2008 scatta anche in digitale.

 
LOMELLINA 2008
  4' 00" - 2008 - digitale
 
 

Sono nato per caso a Milano, ma sono sempre vissuto in Lomellina. Ho visto le cascine quando erano al massimo del loro splendore e della loro opulenza. Perfettamente conservate e pulite. Quasi borghi indipendenti. Popolati da moltissima gente.

  Per non parlare del tempo del trapianto e della monda del riso. Ricordo le mondine in lunghe file nelle risaie, piedi e mani nell’acqua. Lavoravano tenute d’occhio dal padrone sempre appoggiato a un bastone. Ci si chiedeva come facessero, nella calura, quando la risaia pareva metallo fuso, a trovare la forza di cantare.
  Noi, giovanotti indigeni, a sera dicevamo di  “andar per mondine”. Quest’anno ho ripercorso le strade e le cascine della mia gioventù e ho visto e ho provate le emozioni che cerco di trasmettere a voi con questo mio lavoro.
   
TOCCATA  
  2' 30" - 2008 - digitale

     

 

La musica, quando la senti, la vedi. Scompare l’immagine dopo l’ultima nota o dopo l’ultimo accordo. Ti rimane nel cuore tanta, tanta emozione.

   
 

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Lunedì 15 Dicembre '08 - h 21

Andrea e Paolo Colleoni

X-MAS FAILURE
CANENERO
   

Andrea Colleoni, bergamasco, classe 1979, curioso. Appassionato di fotografia fin da bambino, ho cominciato a fotografare attivamente solo nel 2002 sul finire degli studi in Scienze Ambientali e poco dopo comincio a frequentare il Gruppo Fotoamatori Sestesi dove mi si aprono nuovi orizzonti fotografici e dove assorbo come una spugna da quelli che considero i miei maestri.

Fotograficamente sono per lo più interessato alla fotografia di ricerca ed al reportage che realizzo sia con tecniche analogiche (e stampa in camera oscura) che digitali. Raramente penso a foto singole, preferisco lavorare a progetti più complessi come i portfolio e gli audiovisivi cercando di andare oltre la mera espressività estetica mosso sempre dalla voglia di “raccontare” un qualcosa.

Fra i portfolio realizzati, particolarmente apprezzato da critica e pubblico è stato “il frigochimico” un lavoro realizzato per la manifestazione fiaf “le immagini del gusto”, pubblicato sull’ omonimo volume ed esposto presso il centro della Fotografia di Bibbiena insieme ad Artefatti di Cybo, un audiovisivo realizzato in collaborazione con gli amici del GFS.

L’audiovisivo come modalità espressiva l’ho scoperto più o meno inconsapevolmente un paio di anni fa a quattro mani con mio geniale fratello Paolo (classe 1981, curioso pure lui e appassionato di tutto). Da un gioco è nato X-mas failure, un audiovisivo poco convenzionale sia per la tematica che per la tecnica impiegata che ha fatto molto discutere la comunità diaporamista Italiana con diverse critiche ed apprezzamenti. E’ seguito poi “Canenero”, dove finalmente ho trovato un accompagnamento musicale perfetto ad un’idea che da un po’ avevo in mente. Il tema non è dei più semplici, la pedofilia, ma viene affrontato un aspetto che poco si conosce: l’incubo continuo che perseguita negli anni.

   
X-MAS FAILURE 2' 02" - 2007 - digitale
   
 
 

X-mas Failure è una riflessione in chiave ironica sull’odierno Natale decadente dove addobbare l’albero può essere ancora un piacere divertente (anche se sempre più spesso vissuto in solitudine) ma fine a se stesso.

  La “classica” e stereotipata atmosfera natalizia è rivista in chiave odierna (ormai altrettanto stereotipata) dove il Natale, come quasi tutto, lascia spazio e ruota attorno alla TV.
   
CANENERO 3' 11" - 2008 - digitale
   
 
 

Appena chiudi gli occhi "canenero" ritorna. Quando li riapri è solo schifo e vergogna.

   
 

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Lunedì 19 Gennaio '09 - h 21

Arrigo Barbieri

GENOVAGANDO
PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E DELLA MAJELLA
   

Fotonaturalista. E’ vicepresidente del Circolo Fotografico “L’IMMAGINE” di Castelnuovo Rangone (Modena), socio del G.A.D. di Reggio Emilia e del fotoclub COLIBRì di Modena. Da alcuni anni svolge una attività di ricerca sul paesaggio: Forma, Colore, Luce, Essenza. Ha ricevuto lusinghieri consensi nell’ambito di diversi incontri col mondo fotoamatoriale e presso Circoli Fotografici. Una galleria delle sue immagine è presentata nei siti internet www.focherini.it, www.valledeidossi.it, www.fotoclubcolibrì.it.

Attrezzatura usata: fotocamera Contax RTS III; obiettivi Carl Zeiss dal 15 mm. al 300 mm. con Mutar II2X. Pellicole di bassa sensibilità: 50 ASA.

   
GENOVAGANDO

7 minuti - Anno 2007 - Analogico

 
 

Una città bellissima ed altrettanto caotica, dove l'uomo ha perduto-è questa la sensazione che ho provato- la propria entità, come un manichino ai supermercati,entra, acquista senza avere la consapevolezza del perchè lo fa e di ciò che gli serve veramente. Troppo in fretta, tutto corre e tutti corrono, incuranti,indifferenti di chi gli passa vicino. E' il trionfo dell'effimero.

   
PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E DELLA MAJELLA                     5 MINUTI ANNO 2008 DIGITALE
 
  Immensi spazi, assordanti silenzi. Tra l'infinitamente grande
e l'infinitamente piccolo,incredibilmente, l'essere uomo quasi spaventato ed intimorito, ritrova, riscopre se stesso, ed i valori più alti del vivere. Tempi e -soprattutto modi-. Dall'essere che è, diviene uomo. 
   
 

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Lunedì 16 Febbraio '09 - h 21 Giorgio Alloggio - Sauro Fiorani

Giorgio Alloggio

 
Nasce a Torino nel 1947, attualmente risiede in Giaveno. Si dedica alla fotografia dagli anni ’70; ha iniziato scattando immagini in bianco/nero che sviluppava e stampava in proprio; il bianco/nero è tuttora una delle sue grandi passioni.Negli anni ’80 ha iniziato a realizzare alcuni “diaporama” avvalendosi di attrezzature autocostruite.
Il digitale è la tecnica che utilizza attualmente per la realizzazione di immagini e di proiezioni. Non predilige un genere particolare di fotografia; ma è pronto a catturare qualsiasi soggetto desti la sua curiosità. Nel 2001 è entrato a far parte del Circolo Fotografico “Il Mascherone” di Giaveno (FIAF 688).
   
IL ROSSO 3' 17" - 2006 - digitale
 
  Sul crescendo della musica le immagini, tutte rosse, si susseguono a ritmo incalzante.
 

Recensione

 


Sauro Fiorani

 

Nato a Frontone (PU), classe 1958. Appassionato di fotografia sin dall’adolescenza, inizio a scattare all’inizio degli anni 80. Agli inizi del 1990, con altri amici abbiamo effettuato un reportage nella Romania post Ceausescu. Con quelle immagini ho realizzato il mio primo audiovisivo che ha vinto uno dei pochi concorsi che si tenevano allora, ad Orciano di Pesaro. Dal quel momento la mia attenzione si è spostata, prevalentemente, verso il reportage, in quanto mi dava modo di raccontare e di esprimere meglio le mie sensazioni e le mie emozioni.  Il digitale aumenta considerevolmente le mie possibilità creative, lo scatto diventa così solo il momento di nascita dell’immagine, che poi può completarsi con riflessioni successive. Nel 2006 realizzo un reportage sull’archeologia industriale, che parteciperà al primo circuito nazionale audiovisivi FIAF classificandosi al 9 posto finale. Nel 2007, a seguito di un viaggio nei luoghi dell’olocausto, realizzo un audiovisivo su questo argomento. Questo lavoro partecipa al 2 circuito nazionale audiovisivi FIAF, classificandosi al 7 posto finale con due tappe vinte. Il 2008, è stato un anno di ottime soddisfazioni fotografiche, sempre con le foto dei campi di sterminio abbinate a riflessioni poetiche, realizzo due mostre ed un libro fotografico, inoltre vinco il concorso nazionale di fotografia organizzato dal CRAL dell’azienda dove lavoro e mi classifico al 3 posto nel concorso fotografico abbinato al Ferrara Balloons festival.

   
NEL VENTRE DEL MOSTRO
  2006 - digitale
 
 

Realizzato nel 2006, questo reportage è stato ideato inizialmente con l’intento di ricercare luce, forme e colori all’interno di vecchi stabilimenti industriali abbandonati. Gli scatti sono stati effettuati nell’arco di diverse settimane, durante questo periodo il filo conduttore dell’opera è stato modificato fino a farlo diventare una vera e propria presa di coscienza dei pericoli che queste strutture nascondono neanche tanto segretamente. ecco allora che queste costruzioni si trasformano in mostri ancora pericolosamente vivi e che in alcuni casi diventano anche uteri ospitali per dei disperati che non hanno altro. E’ poi il destino che, purtroppo, mi dà la possibilità di scrivere un finale quasi preannunciato.

 

Recensione

 

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Lunedì 16 Marzo '09 - h 21 IMERIO RAFFAINI
  JOHAN WERBROUCK (Belgio) 


Imerio Raffaini

 

Nato in provincia di Bergamo, da qualche anno risiede in quella di Milano pur continuando a far parte del Circolo Fotografico Greppi di Bergamo. La sua passione per la fotografia nasce vent’anni fa, si dedica inizialmente alla fotografia di ritratto e di reportage a colori e in bianco e nero stampato in proprio.

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti partecipando a concorsi nazionali e internazionali, ha realizzato diverse mostre fotografiche personali e collettive. Fotografo che ama sperimentare a trecentosessanta gradi il mondo della fotografia, negli ultimi quindici anni si è specializzato anche nella realizzazione di audiovisivi fotografici.

MOTHER EARTH 9 min 31 sec - Anno 2007 – Digitale – m.objects
 
 

La danza dei Nativi d’America si faceva in cerchio, i tepee erano di forma circolare, come la luna, il sole, la madre terra, come il cerchio che tra loro formano la vita e la morte.



Johan Werbrouck (Belgio) 

 

Fin da giovane Johan dimostra un particolare interesse fotografia e completa i suoi studi presso la Ghent Academy, prestigiosa scuola di fotografia e di cinematografia in Belgio. E’ uno dei fondatori del Diaclub Kordial, un circolo che cerca di realizzare un interessante confronto tra il mondo della fotografia amatoriale e l’arte della fotografia.  Dimostra presto un grande interesse per gli audiovisivi fotografici, un mezzo espressivo che gli consente di condividere con il pubblico sentimenti e idee. I suoi lavori esprimono il suo grande interesse per la letteratura, l’arte  e la musica.

Dal 2004 realizza proiezioni in digitale e la maggiore libertà creativa di questo metodica gli consente di realizzare opere di grande successo come "The Vanishing Race", "Room 17" e soprattutto "Sirja Lamia, The Night Born Vampire”, con il quale si classifica al primo posto nel Supercircuito Internazionale del 2007. E’ uno dei maggiori promotori del diaporama e fa parte del Consiglio del DCB (Diaporama Club of Belgium).

   
SIRJA LAMIA, the Night Born Vampire
  12 min - Anno 2006 – Digitale – m.objects
 
 

Un articolo di giornale della scrittrice Inez Descheemaecker che descrive i turbamenti di una diciassettenne morbosamente attratta dalla cultura del gotico oscuro, costituisce il filo conduttore di questo audiovisivo. Appare un mondo misterioso, popolato di ombre, creature della notte e morte.

 
Il testo originale dell'audiovisivo, in lingua inglese, è scaricabile cliccando l'icona PDF col tasto destro del mouse e scegliendo "Salva oggetto con nome".


Lunedì 20 Aprile '09 - h 21

Gigi Montali

MIRAGGIO BLU'
QUETZAL

Nato a Parma nel 1962, si avvicina alla fotografia solamente a 26 anni, ma l'amore per la stessa diventa instancabile e ancora adesso appena ha un attimo di tempo prende la macchina e va in cerca di immagini. Presidente del G.F. Color's Light Colorno, con lo stesso organizza mostre fotografiche e proiezioni estive cercando di promuovere la cultura fotografica. Fa parte del consiglio nazionale A.N.A.F. ed è anche iscritto al D.I.A.F, per una fotografia senza bandiere dove lo spirito deve essere solamente fare cultura e promuovere attività. Vuole fotografare la vita quotidiana e la natura nella sua bellezza, senza modificare cose o persone. Utilizza pellicole diapositive a colori. Ama conoscere altre culture per cui, quando è possibile, trascorre le ferie in altri Paesi, raccogliendo immagini per poter raccontare poi i suoi viaggi attraverso le proiezioni di diapositive.

MOSTRE FOTOGRAFICHE PERSONALI: Casalmaggiore (CR), Colorno (PR), Cremona, Ravenna, Catania e Parma.

MOSTRE FOTOGRAFICHE COLLETTIVE: Reims (F), Milano, Cremona, Graz (A), Fidenza (PR), Salsomaggiore (PR) e Colorno (PR).

AUDIOVISIVI: Il mito Harley; Un mare di tulipani; Highlands Scozia '99; Sul molo di Santa Maria (CapoVerde; Souvenir du Maroc; Passaggio a Cuba; Autunno (immagini padane); Madonnari a Curtatone; Sicilia di mare e di terra; Un giorno a Pompei; Perù Rail; L'altro Egitto; Acuna Matata (Zanzibar); Atmosfere bretoni; Vi racconto il  Rajasthan; Hanoi; Puzzle Vietnamita; Un anno dopo (Londra '06).

Ha realizzato uno splendido sito internet di cui lui stesso è webmaster: www.gigimontali.it

   
MIRAGGIO BLU' 4 min 35 sec - Anno 2009 – Digitale – m.objects
 
 

Lungo la RN 7 del Madagascar sorge Iliakaka un villaggio nato dal nulla dalla febbre dello Zaffiro, la voglia di uscire dalla povertà ha portato schiere di disperati a rischiare la vita alla ricerca di un sassolino colorato.

   
QUETZAL 3 min 10 sec - Anno 2008 – Digitale – m.objects
 
 

Secondo un racconto azteco Quetzalcoatl fu sedotto dalla sorella gemella Tezcatlipoca mentre era ubriaco, ma poi si uccise dandosi fuoco per il rimorso. Il suo cuore divenne la stella del mattino.

 

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Lunedì 25 Maggio '09 - h 21 PENDOLANDO
Vincenzo Fileccia INDIAN MARKET

Nato a Palermo nel 1949, vivo a Padova. Ho iniziato a fotografare da giovane e da qualche anno sono passato al digitale. Il mio particolare interesse è sempre stato la foto di reportage centrata sull’uomo e il suo ambiente. Utilizzo l’audiovisivo per aggiungere maggior forza alle mie immagini, unendovi musiche e suoni ambientali.

Il mio obiettivo è porre lo spettatore in una condizione in cui egli abbia la sensazione di vivere l’evento, di essere presente. Ho ottenuto diversi riconoscimenti nazionali con i miei lavori, tra cui il migliore è stato il quarto posto, ex-equo, alla 7° Coppa DIAF con l’AV “Pendolando”. Ho esposto le mie foto in diverse mostre nella città di Padova.

Sito web: http://www.flickr.com/photos/studio_fileccia/

Email: studio_fileccia@libero.it  
   
PENDOLANDO 7 min 25 sec - Anno 2007 – Digitale
 
 

Da pendolare, quale ero, ho voluto fissare alcuni aspetti della mia vita di ogni giorno tra le stazioni ferroviarie di Padova e Mestre. Con la macchina fotografica ho cercato di riprendere le attese, le corse, la solitudine, le ansie… lo stress dei pendolari.

 

(4° posto ex-equo alla 7° Coppa Diaf del 2007)

   
INDIAN MARKET 5 min 00 sec - Anno 2008 – Digitale
 
 

Un viaggio nei mercati dell’India del Sud alla ricerca dei colori, delle atmosfere, della gente e dei particolari che rendono unico questo paese.

  (3° posto al Digital Slide Show 2009 di Merano)
 

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Lunedì 12 Ottobre '09 - h 21 OLTRE LA DUNA
Gaetano Pocetti LA CITTA' PERDUTA

‘ dovunque vai e qualunque cosa fai, fallo con il cuore ’

Fotografo professionista dal 1987. Si occupa di servizi per cerimonie, riproduzioni d’arte, ritrattistica, pubblicità e reportage di viaggio. E’ fotografo del MAEC Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona e del Museo Diocesano di Cortona. Le sue fotografie sono presenti in importanti pubblicazioni e cataloghi d’arte.

E’ socio fondatore del Fotoclub Etruria nato nel 1971. Con il Fotoclub è organizzatore di eventi fotografici, mostre e spettacoli di multivisione con il patrocinio del Comune di Cortona. Dalla FIAF Federazione Italiana Associazioni Fotografiche  ha ottenuto il riconoscimento AV-BFI (benemerito della fotografia) e AV_AFI (artista della fotografia) per i riconoscimenti ricevuti nella produzione di audiovisivi fotografici.

www.cortonaphotographer.com

   
OLTRE LA DUNA 7 min 07 sec - Anno 2007
 
 

Un viaggio nel deserto dell’Akakus libico per ritrovare sé stessi … rivivendo la favola del piccolo principe

   
LA CITTA' PERDUTA 5 min 15 sec - Anno 2009
 
 

Le immagini di ciò che resta di Angkor, splendida capitale dell’antico impero Khmer, sono l’occasione per una riflessione sul futuro del nostro pianeta.

  C’è una moderna teoria infatti che spiega il declino del ricco impero Khmer a causa di uno scellerato ed insostenibile sfruttamento del territorio, che venne intensamente irrigato da canali e bacini artificiali, e di uno sproporzionato complesso urbano che causarono un collasso ambientale.
  E’ la voce recitante della terra che ci fa riflettere…
 

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Lunedì 9 Novembre '09 - h 21 LAURA MOSSO
ROBERTO PUATO


Laura Mosso  

Nata a Torino nel 1954, arriva tardi alla fotografia: nel 1994 si iscrive a un corso di base. Di qui comincia a fotografare assiduamente condividendo la passione con un gruppo di amici fotoamatori. Si accosta da autodidatta alla tecnica della camera oscura e stampa personalmente le sue immagini in bianco e nero. Ha esposto le proprie fotografie in varie mostre personali e collettive.

Nel 1999 è tra i soci fondatori, insieme con gli amici di sempre, del gruppo fotografico Eikon di Moncalieri (Torino); attualmente ricopre la carica di segretario. Dopo il passaggio alla tecnica digitale nel 2006, si dedica principalmente alla produzione di audiovisivi fotografici. Nei suoi lavori, solo apparentemente semplici, vuole privilegiare l’aspetto dei contenuti, suggerendo al pubblico domande, spunti di riflessione e forse anche emozioni.

   
CAMMINI Durata: 5 min. 13 sec. – Anno 2008 – m.objects
 
 

Tre donne, tre esistenze che si incrociano: si condividono gioie, speranze, tristezze e angosce… Ma la brevità del tempo le separa. Si ritroveranno un giorno?



Roberto Puato  

Nato nel 1956, da sempre ama fotografare. Dal 1993 comincia ad approcciarsi al mondo della fotografia amatoriale, e si iscrive a un circolo fotografico. Nel 1999 è tra i soci fondatori del gruppo fotografico Eikon di Moncalieri (Torino) e nel 2006 ne diventa presidente. Dal 2002 al 2009 ha organizzato e diretto come docente responsabile dieci corsi di fotografia al circolo fotografico Eikon.

Da alcuni anni si interessa agli audiovisivi fotografici, che gli permettono di unire due grandi passioni: la fotografia e la musica. Si adopera con passione per diffondere questa forma d’arte e diventa nel 2007  il coordinatore e l’anima del Circuito Nazionale Audiovisivi Fotografici Digitali.

   
IL BRIVIDO DI ATOCHA
  Durata: 5 min. 29 sec. – Anno 2009 – m.objects
 
 

La stazione ferroviaria di Atocha a Madrid divenne tristemente famosa l’11 marzo 2004, giorno in cui un attentato causò la morte di 191 persone. L’inchiesta ufficiale accertò che la strage fu progettata e realizzata da una cellula terrorista di al Qaeda.

 

Trovandomi in quel luogo e visitando il monumento costruito per commemorare questa tragedia, ho provato un brivido di commozione e un senso di compartecipazione al dolore di tanta gente innocente. Ho provato a trasferire tali sentimenti in questo lavoro.

 

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Lunedì 14 Dicembre '09 - h 21 LE PASSANTI
Enrico Bernasconi INTIME PERCEZIONI

Lecchese, ex dirigente d'azienda ed ora pensionato, ha ripreso solo recentemente a fotografare, dopo 25 anni di sofferto distacco. Passato senza rimpianti al digitale, continua la sua personale ricerca fotografica affrontando temi diversi, ma con un approccio di superamento della semplice riproduzione del reale.

La fotografia per lui non è solo un documento, ma è soprattutto un linguaggio che adatta a quello che vuole esprimere. Per questa ragione spesso usa tecniche di ripresa meno “tradizionali”, ovvero con sfocati, mossi, messa a fuoco selettiva, dominanti di colore che creino una particolare atmosfera, ecc.

A volte non gli basta cercare di trasferire la sua idea con una serie di stampe fotografiche e quindi, ben volentieri, si lascia trascinare dalla coinvolgente lotta di mettere insieme immagini, musica e parole, nella speranza di provocare qualche emozione a chi vede l’audiovisivo.

   
LE PASSANTI 4 min 10 sec - Anno 2005
   
 

Viene illustrata l’omonima canzone di Fabrizio De André, su un nostalgico testo di Antoine Pol, che vuole trasmetterci il senso di ineluttabilità dello scorrere della vita.

  Momenti di possibile felicità ci sono passati davanti senza che noi li potessimo cogliere, proprio come le passanti che come visioni evanescenti si sono proposte al nostro sguardo estasiato, restando però inafferrabili e sfuggenti. Ci hanno fatto sognare, ma poi ci hanno lasciato con i nostri amari rimpianti.
   
INTIME PERCEZIONI
  5 min 06 sec - Anno 2009
 

  La natura è un pozzo di stupende sensazioni, ancor più se ci lasciamo trasportare nei suoi più intimi dettagli, dove forme e colori, decontestualizzati, ci fanno vivere fantastiche emozioni.
 

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Lunedì 15 Febbraio '10 - h 21 PRESENZE (Canada)
Andrea Spaggiari POI IL GIORNO

Nasce nel 1937 ad Asmara (Eritrea) e presto eredita dai genitori l'interesse per il viaggio e per natura. Allievo di grandi alpinisti dell'epoca, e divenuto istruttore del Club Alpino Italiano di Parma, fonda con altri amici, le scuole di Alpinismo e Sci-Alpinismo di Parma. Riceve la qualifica di Aquila d'Oro del CAI (50anni di attività) il 1°Premio Leoni per la didattica svolta.

Ha viaggiato (soprattutto in camper ) in Europa, Turchia, Jemen, Nord Africa, California, Canada, ecc. E' socio attivo del Camper Club Italia di BO. Ha sempre fotografato (tra i primi in digitale) per documentare i viaggi e le attivita' svolte, dedicandovi il poco tempo disponibile. Organizza, per il CAI, proiezioni di audiovisivi.

E' da poco che si e' veramente appassionato all'audiovisivo, ha partecipato al 2° Workshop Mauriziano su M.Object, e dal 2008  è socio del GAD di Reggio Emilia. E' membro della Societa' Stereoscopica Italiana.

   
PRESENZE (Canada) 9 min 04 sec - Anno 2009
 
 

Forse, per meglio capire la filosofia dei Nativi Americani,
e' necessario, dopo un primo viaggio in Quebec, percorrere per due mesi, in camper e soprattutto a piedi, le montagne del West Canada.....a me e' successo.

   
POI IL GIORNO 4 min - Anno 2009
 
 

Improvvisamente, di notte, lo svelarsi di un paese sconosciuto.....

 

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Lunedì 22 Marzo '10 - h 21 LUNGO LE VIE DEL TINKAT (Etiopia)
Stefano Anzola TRACCE (Etiopia)
   

Stefano Anzola nasce  il 30 ottobre 1957 a Colorno, dove ancora oggi vive e lavora. Fotografa dal 1980 ed è iscritto al circolo fotografico Color's Light.

Sito web: www.stefanoanzola.it 

Presentare il lavoro fotografico di Stefano Anzola risulta allo stesso tempo semplice e complicato. Semplice, perchè l'opera complessiva si identifica talmente con la personalità lineare, a tratti ruvida dell'autore; complicato, perchè la varietà dei temi trattati e le diverse tonalità che qua e là affiorano incrinano l'apparenza granitica dell'insieme.

Anzola è un viaggiatore infaticabile, curioso, onnivoro ai limiti del cannibalismo: il suo modo di fronteggiare la realtà e soprattutto le persone che incontra rivela una forza che par quasi plasmare i soggetti. Non si notano nel suo lavoro pregiudizi di tipo ideologico o attitudini sociologistiche; la realtà è là, davanti alla macchina fotografica che si trasforma quasi in una mano vigorosa che tocca, che afferra, che si impossessa del mondo esterno.

E' la vena realistica rifacentesi ad una secolare tradizione artistica, tutta emiliana e padana, che determina la "facilità dello sguardo d'insieme dell'opera, eppure ... eppure affiorano con discrezione, direi quasi con umiltà, tonalità diverse, quasi velature che attenuano la vividezza dei colori. Lo stupore sussurrato per uno spettacolo naturale, un'emozione simpatetica davanti ad un gesto o uno sguardo, una commozione mai declamata di fronte alla povertà; non c'è compiacimento voyeristico nè pauperismo corrivo.

Fotografando in Paesi in cui domina la miseria, l'autore non la trasforma in soggetto pittoresco nè in "pesce in faccia" al fruitore, ma con animo positivo, quasi fraterno, sa cogliere piuttosto la dignità con cui essa viene quotidianamente affrontata, affidando magari al sorriso di un bimbo, insieme alla speranza, il valore universale, malgrado tutto, di ogni vita vissuta.

   
LUNGO LE VIE DEL TINKAT
 
  Analisi sulle  varie sfaccettature del Tincat, l'epifania copta.
   
TRACCE  
 
  La mia prima esperienza di proiezione  in bianco e nero è una riflessione di un bellissimo viaggio.
 

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Lunedì 19 Aprile '10 - h 21 CURANDEROS
Gianni Rossi VIVI NELLA MIA ASSENZA
   

Appassionato di audiovisivi fotografici e di viaggi, ha realizzato il suo primo diaporama nel 1984. A questo sono seguiti una cinquantina di altri lavori che ha proiettato con successo nel corso di rassegne pubbliche e manifestazioni culturali. Ha conseguito numerosi riconoscimenti in concorsi per audiovisivi a livello nazionale e internazionale.

E' stato per anni presidente del C. F. Mirandolese, promovendo iniziative culturale di grande interesse. Fa parte dello staff del G.A.D. (Gruppo Amatori Diapositive) di Reggio Emilia come organizzatore e moderatore delle serate. I suoi articoli sul tema dell’audiovisivo vengono pubblicati regolarmente sui notiziari del settore. Organizza workshops e tiene corsi didattici, con riferimento sia ai contenuti generali che all’allestimento con tecnologia digitale.

Cura personalmente il suo sito internet www.giannirossi-fotoviaggi.com ricco di immagini, articoli, recensioni. Un importante punto di riferimento per gli appassionati di fotografia.

   
CURANDEROS 5 min 30 sec - Anno 2010
 
 

Le cerimonie dei curanderos (guaritori) boliviani diventano una occasione di confronto tra la medicina moderna e quella tradizionale praticata delle popolazioni andine.

   
   
VIVI NELLA MIA ASSENZA
  1 min 50 sec - Anno 2009
 
 

Una personale interpretazione tratta dalla poesia di Pablo Neruda “Se muoio sopravvivimi”. Una riflessione di chi se ne va per chi rimane.

   
 

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