Se qualcuno cerca dei motivi per fare una vacanza
alle Canarie è presto detto. I motivi fondamentali, per me
estremamente convincenti, sono due: a) il gasolio costa € 0,74 al
litro, b) la birra costa anche € 0,60. Mi sembrano due motivi più
che validi. Scherzi a parte alle Canarie troverete mare, piccoli
paesi di pescatori, località molto turisticizzate di divertimento,
bellissimi paesaggi sulla costa e nell'interno. In tre settimane ho
potuto visitare abbastanza accuratamente tre isole: Tenerife,
Lanzarote e La Gomera.
Le isole che ho visitato sono di origine
vulcanica e questo condiziona moltissimo le possibilità di vita
balneare. Sulla costa infatti troverete molta scogliera, poche
spiagge scarsamente sfruttabili perché con sabbia nera oppure ghiaia
altrettanto nera o sassi di origine vulcanica. Oltre a questo le
spiagge spesso sono fortemente battute dal vento e l'acqua del mare
è abbastanza fredda per cui il bagno può non essere troppo
divertente. In generale sconsiglierei questo tipo di vacanza alle
persone che hanno dei bimbi perché farebbero fatica a collocarli.
Le eruzioni vulcaniche avvenute nel passato sono
state estremamente invadenti e la lava è arrivata tranquillamente
fino al mare, distruggendo tutto e condizionando il paesaggio. Per
chi ama la fotografia questo dato risulta estremamente positivo
perché in molte località della costa, ma soprattutto dell’interno,
si trovano ambienti suggestivi e stimolanti dal punto di vista
fotografico. E’ pertanto fondamentale avere un automobile, cosa non
complicata perché il noleggio di un'auto viene circa € 30 al giorno,
una somma abbastanza accessibile.
Per motivi tecnici il nostro viaggio è stato
organizzato in modo abbastanza irrazionale. Siamo infatti sbarcati
in aereo a Tenerife rimanendo sull’isola per alcuni giorni, poi, con
un volo interno, ci siamo spostati a Lanzarote dove siamo rimasti
per 4 giorni per poi ritornare a Tenerife. Il mio consiglio è di
arrivare direttamente in aereo a Lanzarote, rimanere sull'isola per
4 giorni e poi spostarsi con un volo a Tenerife per finire la
vacanza, ritornando in Italia da questa isola. Esistono anche dei
traghetti che collegano Tenerife e Lanzarote ma il viaggio dura
circa 10 ore per cui è preferibile l'aereo.
30 luglio sabato: Visto che la partenza da
Orio al Serio era prevista al mattino presto, abbiamo preferito
alloggiare in un hotel nei pressi dell'aeroporto. Una buona
soluzione si è dimostrata l'Hotel Airport situato in Via Don Uliali,
1 a Bagnatica, località Cassinone. Costo della stanza € 62.
L'automobile può essere lasciata gratuitamente per tutto il periodo
di vacanza nel parcheggio dell'hotel. È possibile utilizzare una
navetta per il trasporto all'aeroporto. Questa navetta è gratuita
nei giorni feriali mentre ha un costo di € 20 nei festivi. Il
riferimento per la navetta è Simone oppure il suo socio con il
seguente numero telefonico 371 1410168. La navetta è disponibile
anche al ritorno previo accordo con Simone.
31 luglio domenica: Ci siamo imbarcati
regolarmente alle ore 8:00 e siamo atterrati a Tenerife alle ore
13:00. Abbiamo incontrato l'amico Charles che per € 20 ci ha
trasportato all’appartamento di Chiara situato a Tarviscos
nei pressi di Playa Las Americas*. L'appartamento situato in
un residence con piscina si è dimostrato notevolmente carino.
Verso le 18:00 siamo andati alla spiaggia
(distante un paio di Km dal residence) per un sopraluogo. Notevoli
difficoltà a trovare il parcheggio. Le spiagge sono di sabbia nera
di tipo lavico non molto invitanti. L’ambiente è inoltre super
affollato. Per questo motivo dopo un po' ci siamo spostati a Playa
Las Americas per una passeggiata sul lungomare. E la località più
rinomata di questa zona di Tenerife. Il lungomare è molto gradevole
e le vie centrali sono larghi viali con alberghi e ristoranti,
talvolta con un'architettura molto pacchiana, che vuole ricordare
Las Vegas. Abbiamo cenato al ristorante messicano Hacienda Miranda
proprio in centro, spendendo € 18 a persona. Buono, ma con un
servizio estremamente lento.
1 agosto lunedì: La costa occidentale di
Tenerife è percorsa da una ottima autostrada che arriva fino nei
pressi di Santiago del Teide. Una deviazione porta alla località di
Masca* raggiungibile con una strada molto tortuosa. Si
tratta di un piccolissimo villaggio situato su un costone, in una
situazione paesaggistica veramente molto interessante. È possibile
raggiungere il villaggio a piedi anche se la difficoltà maggiore è
costituita dalla collocazione della automobile visto che il
parcheggio è estremamente piccolo. Abbiamo raggiunto Buenavista del
Norte e di qui abbiamo percorso la costa verso est fino a
Garachico*, un piccolo villaggio sul mare dove abbiamo pranzato
con paella spendendo 9 € a testa. Poco distante si trova Icod de
los Vinos dove è possibile visitare un piccolo parco rinomato
per un albero secolare denominato il Drago*. E’ una Dracaena
Draco che sembra avere oltre 1000 anni. L'ingresso del parco è a
pagamento ma è molto meglio ammirare gratuitamente l'albero da Plaza
de la Iglesia. Si ha una visione complessiva e dall'alto.
Proseguendo verso est lungo la costa abbiamo
raggiunto Port de la Cruz*. Parcheggiare è estremamente
difficoltoso ma ci siamo sistemati nel parcheggio sotterraneo di un
supermercato e di qui a piedi abbiamo raggiunto il centro. Il nucleo
storico della cittadina è estremamente animato. Si possono visitare
alcune belle chiese e alcune case coloniali. Percorrendo il
lungomare si raggiungono le famose piscine di Manrique*
situate sul mare. La presenza di piscine sul mare è abbastanza
caratteristica alle Canarie e si trova in varie località. Non
potendo sfruttare adeguatamente la costa, causa le rocce, sono state
realizzate piscine di acqua salata. Questo garantisce una facile
l'accessibilità e una buona temperatura dell'acqua. L’ingresso alle
piscine è a pagamento ma i prezzi sono estremamente bassi, intorno
ai € 3 per persona. In serata siamo rientrati per la cena in casa.
2 agosto martedì: Relax in casa e piscina.
A circa 15 km verso ovest, nei pressi dell'aeroporto, in località
El Médano** viene praticato il surf. È una località
caratterizzata da un vento molto forte con onde molto alte che si
prestano a questo sport. Il tratto di mare è super affollato di
esperti di windsurf o di surf e lo spettacolo è veramente
assicurato. Inevitabile una sosta prolungata in una churreria dove
vengono prodotti i churros, biscioloni di pasta fritta al momento.
Poi a cena al Ristorante Los Abrigos**, in riva al mare per
l’appunto a Los Abrigos, un bel paesino di pescatori. 19 € a testa
per ottimo pesce.
3 agosto mercoledì: Abbiamo dedicato
l'intera giornata alla gita al vulcano Teide**. La strada si
inerpica sul bordo della montagna, tra paesaggi estremamente
suggestivi. Lungo il percorso è possibile sostare in piazzole da cui
partono itinerari a piedi molto semplici ma decisamente
interessanti.
Si sale con l'auto fino alla partenza della
funivia. L'ultimo tratto è a piedi, perché non è facile trovare il
parcheggio accanto alla biglietteria. La fila alla funivia è
estremamente lunga ed è possibile attendere anche diverse ore.
Collegandosi con il sito www.volcanoteide.com è possibile acquistare
un biglietto online e usufruire così di una fila privilegiata molto
più breve. A/R 27 € a testa. La funivia sale in 8 minuti fino a
circa 3000 metri di quota. Dalla punto di arrivo parte un sentiero
facile che nel giro di un'ora porta ad un interessante Belvedere. La
salita in cima al vulcano è consentita solo a 150 persone al giorno
con guida e le prenotazioni sono da effettuare molti mesi prima. È
consigliabile avere scarpe comode e una felpa leggera perché a
quella quota è possibile che ci sia freddo. Siamo rientrati in
serata e abbiamo cenato in casa.
4 agosto giovedì: Ad una trentina di
chilometri verso est, a Gujmar, un paese vicino alla costa,
si trova un sito archeologico costituito da una piccola area con
alcune piramidi a gradoni di origine non chiara. Ci siamo limitati a
guardare il sito dall'esterno perché ci è sembrato di scarso
interesse e con costi del biglietto molto elevati.
Abbiamo trascorso la mattinata nella spiaggia di
Poris de Abona*, Un villaggio di pescatori con un piccolo
porto. Nonostante il vento e i ciottoli sulla spiaggia, abbiamo
potuto fare uno splendido bagno con onde giganti. Pomeriggio in
piscina e sera in casa.
5 agosto venerdì: Consiglio vivamente di
effettuare una escursione per l'avvistamento di delfini e balene**.
L'escursione si prenota in qualsiasi baracchino e il costo si aggira
intorno ai € 50 per persona, comprensivo anche del pranzo. La gita
dura circa 5 ore. È prevista anche una sosta per il bagno nei
pressi della località Los Gigantes. Siamo partiti verso le
9:00 e rientrati alle 14:00. L'avvistamento di delfini e balene è
decisamente garantito e questi incontri sono molto suggestivi. La
nostra barca era dotata anche di un fondo con vetrata e questo ha
consentito di effettuare fotografie dei balenotteri che nuotano di
fianco alla barca.
6 agosto sabato: Abbiamo festeggiato il
compleanno di Elena con un abbondante brunch al mattino. Elena e
Fabio si sono avventurati al Mojito Boat Party, una gita in barca di
circa 5-6 ore con musica a tutto volume, superalcolici e tanto
altro. Cena in casa con torta.
7 agosto domenica: Avevamo prenotato un
volo aereo da Tenerife a Lanzarote per cui di buon mattino siamo
partiti alla volta dell' Aeroporto di Tenerife Norte, situato nei
pressi di La Laguna, città alla estremità est dell'isola, a 100 Km
dal nostro residence. Al momento della partenza (compagnia Binter)
abbiamo dovuto cambiare velivolo per un guasto tecnico. Siamo
comunque arrivati a Lanzarote alle 9:00 del mattino.
Avevamo prenotato una automobile con la compagnia
Orlando con sede nel parcheggio della Terminal 1. Ci hanno
consegnato una Clio al costo di circa € 35 al giorno comprensivo
della assicurazione kasko. Abbiamo raggiunto in 10 Km. l'hotel
Montana, con piscina, situato a Puerto del Carmen. La cittadina più
importante di Lanzarote è Arrecife* che abbiamo visitato nel
pomeriggio. Il centro storico si trova nei pressi del laghetto
Charco de San Gines**. Da vedere il Castillo de San Gabriel**,
situato su un isolotto sul lungomare, la Chiesa de san Gines e gli
edifici coloniali del centro storico. Nella parte sud della
cittadina è opportuno raggiungere la Playa del Reducto**, una
delle poche spiagge di sabbia facilmente accessibili. Cena e
passeggiata sull’animato lungomare di Puerto del Carmen*.
8 agosto lunedì: Siamo partiti presto per
raggiungere il Parco Timanfaya**, la rinomata area vulcanica
di Lanzarote, assolutamente da non perdere. Conviene raggiungere il
parcheggio verso le 9:00 del mattino perché più tardi si trovano
lunghe file. L'ingresso del parco è a pagamento per veicolo. La
visita dell'area viene effettuata in pullman, purtroppo senza
possibilità di fermate per scattare foto ma lo spettacolo è
veramente stupendo. Dopo il giro in pullman, che dura circa un'ora,
si ritorna nel centro visitatori ove è possibile assistere ad alcuni
esperimenti straordinari: gettando una fascina in un foro del
terreno, questa prende rapidamente fuoco. Attraverso un altro foro è
possibile effettuare una grigliata di carne. Tutto questo avviene
perché a poche decine di centimetri sotto terra la temperatura è di
circa 400 gradi centigradi. Usciti dal parco abbiamo fatto una sosta
rigorosamente turistica, rappresentata da un giro di circa 20 minuti
in cammello.
Le distanze chilometriche a Lanzarote sono
davvero minime per cui in poche decine di minuti siamo arrivati in
località El Golfo**, nota per la Laguna Charco de Los
Clicos*. La laguna è separata dal mare da una striscia di sabbia
e il colore dell'acqua è intensamente verde. Il piccolo paese di
pescatori è veramente molto suggestivo.
Nel pomeriggio abbiamo proseguito lungo la costa
raggiungendo la località Los Hervideros dove il mare
burrascoso penetra all'interno di grotte. Qualche foto alle
saline*, che si incontrano lungo la strada. Molto carina
la cittadina di Playa Blanca*, con un bel lungomare, dove è
possibile fare il bagno nella baia. Poco distante si trova la famosa
Playa Papagajo**, ove finalmente abbiamo fatto il bagno.
Abbiamo cenato ad Arrecife al Lilum un ristorante molto
rinomato che però ci ha deluso.
9 agosto martedì: Cesar Manrique, famoso
architetto, pittore, scultore, nativo di Lanzarote, ha realizzato
nell'isola numerose opere architettoniche, nel rispetto assoluto
dell’ambiente. La sua abitazione fu costruita a Tahiche, nel
sottosuolo, all'interno di bolle e camere create dalla lava. Dopo la
sua morte la casa è stata trasformata nella Fondazione Cesar Manrique**.
L'ambiente è estremamente suggestivo.
A pochi chilometri più a nord abbiamo visitato la
cittadina di Teguise**, in stile coloniale, con case bianche
e piccole piazzette. Molto fotogenica. Abbiamo pranzato molto bene
da Loris**, di origine italiana. Nella punta più a nord di Lanzarote
è possibile visitare il Mirador del Rio*, un'altra opera di
Manrique scavata nella montagna, che consente una bellissima veduta
sulla piccola isola di Graciosa. Abbiamo terminato le visite della
giornata con la Cueva del Los Verdes, una serie di grotte
peraltro non particolarmente spettacolari. L'ultima grotta contiene
un lago nel quale si riflette la volta della grotta dando
l'impressione di un vero e proprio baratro. Abbiamo cenato molto
bene a El golfo, al ristorante Gamba Loca** con 17 € a testa.
10 agosto mercoledì: Ancora una volta alle
prese con la visita delle opere di Manrique. Si tratta del
Monumento al Campesino**, con annesso un bel Museo
dell'Artigianato e della civiltà contadina. In località Jameos
del Agua**, Manrique ha realizzato un complesso architettonico
con Centro Culturale, auditorium e magnifica piscina, sfruttando
grotte naturali. Assolutamente da non perdere. Dopo il pranzo in
pizzeria ad Arieta, abbiamo visitato il rinomato Giardino dei
Cactus**, favolosa opera di Manrique. Verso le 20:00 ci siamo
imbarcati per ritornare in aereo a Tenerife.
11 agosto giovedì: Mattino in casa e
piscina. Alle 13 Abbiamo accompagnato Elena e Fabio a El Medano per
due ore di surf. Rientro e cena in casa.
12 agosto venerdì: L'intera giornata è
stata dedicata ad una escursione sull'isola di La Gomera*,
prospiciente a Tenerife. Siamo partiti alle 8:30 dal porto di Los
Cristianos e in traghetto siamo arrivati a San Sebastian dove ci
attendeva un pullman con guida. Abbiamo effettuato varie soste lungo
la strada per visitare piccoli orti botanici o musei sulla storia
dell’isola. Abbiamo pranzato in un locale con esibizione di silbo
gomero, il linguaggio fischiato.
Nella parte centrale dell’isola si visita un
bosco di laurisilva* abbastanza interessante. Sulla strada del
ritorno bellissime vedute sul cratere del vulcano** eroso dal
vento. San Sebastian è una cittadina abbastanza bella, dove
soggiornò anche Cristoforo Colombo. Verso le 19:00 siamo rientrati a
Tenerife. Se si ha poco tempo a disposizione la visita si può
evitare. Il percorso guidato in pullman comporta tante fermate
perfettamente inutili. Una delle attrazioni della isola è la valle
Gran Rey che però non era compresa nel giro. Probabilmente sarebbe
meglio evitare la visita guidata in pullman e prendere a nolo
un’auto per tutta la giornata.
13 agosto sabato: San Cristobal de La
Laguna**, denominata comunemente La Laguna è una splendida
cittadina, patrimonio UNESCO, situata nella parte est dell’isola,
nei pressi dell’aeroporto. È uno dei centri storici meglio
conservati di tutta l'isola. Passeggiando a piedi abbiamo raggiunto
la cattedrale*, ove era in corso un matrimonio e, lungo il
percorso, abbiamo potuto ammirare le facciate dei bei palazzi in
stile coloniale. È possibile anche entrare in alcune di questi per
visitare i chiostri che sono ricchi di verde ed estremamente
interessanti.
Da non perdere il Real santuario de Cristo de
La Laguna*, un luogo di pellegrinaggio particolarmente
interessante per gli interni della chiesa e per il parco intorno.
Nella stessa piazza vi è un mercato coperto molto frequentato. La
visita della cittadina richiede sicuramente una mezza giornata.
Ci siamo diretti in auto a Santa Cruz, la
città più importante di Tenerife, affacciata sul mare. Abbiamo
parcheggiato nei pressi dell'Auditorium di Calatrava** e
abbiamo pranzato a sacco. L'Auditorium ha una architettura veramente
straordinaria. Non abbiamo potuto visitare l'interno perché chiuso,
ma l'esterno è veramente spettacolare. A poche centinaia di metri ci
sono le piscine di Manrique**, articolate in varie vasche e
con una architettura straordinaria. L'ingresso ha un costo molto
basso e questo ci ha permesso di trascorrere un pomeriggio a mollo.
Abbiamo concluso la giornata spostandoci in auto verso nord ovest
lungo la costa fino alla rinomata spiaggia La Teresitas*.
Purtroppo non è stato possibile rimanere in spiaggia per il vento
fortissimo. Da segnalare che la sabbia dorata di questa spiaggia è
stata riportata dal deserto del Sahara. Rientro a casa per bagno in
piscina e cena.
14 agosto domenica: Ancora una volta
abbiamo fatto Il periplo dell’isola in senso antiorario per
raggiungere la località di Bajamare* che si trova nella zona
nord est. Durante il percorso abbiamo trovato la nebbia. In effetti
quando ci si sposta dalle zone sud ai contrafforti affacciati a
nord, il clima cambia notevolmente. A poca distanza è situata
Punta de Hidalgo. La costa è molto frastagliata e vi sono
piscine naturali tra le rocce. Purtroppo la giornata è stata
particolarmente deludente perché il cielo è sempre rimasto coperto.
Ci siamo consolati con degli ottimi churros.
Abbiamo pranzato a Santa Cruz nella rinomata
catena “100 montaditos” spendendo. 1 euro ogni panino. Nel
pomeriggio abbiamo fatto sosta a Candelaria*. Il santuario di
Candelaria attrae i pellegrini proprio in occasione del Ferragosto.
Molti pellegrini si spostano a piedi percorrendo diversi chilometri
per raggiungere il santuario. Era prevista una processione con
personaggi in costume da “gauci” ma non siamo riusciti a trovare il
parcheggio per cui abbiamo preferito ritornare a casa per cenare a
Los Cristianos.
15 agosto lunedì: Per i ragazzi la vacanza
era terminata per cui li abbiamo accompagnati in aeroporto. Nel
pomeriggio siamo ritornati a Candelaria e questa volta siamo
riusciti a sistemare l'auto. Abbiamo potuto così assistere alla
cerimonia e alla processione che sono risultate una vera delusione.
Nulla di spettacolare. In giro tantissime persone e bancarelle con
prodotti locali. Pomeriggio e cena in casa.
16 agosto martedì: Seguendo le indicazioni
di Chiara abbiamo raggiunto in auto la località di mare Pal Mar,
Situata a pochi chilometri da Los Cristianos. Di qui a piedi abbiamo
effettuato un percorso lungo i sentieri sul mare fino a raggiungere
il faro. La passeggiata è priva di difficoltà è sicuramente molto
piacevole. Siamo tornati a casa per il pranzo e abbiamo trascorso il
pomeriggio in piscina. Abbiamo cenato presso il rinomato ristorante
El Cordero, specializzato in carne. Abbiamo assaggiato un
antipasto tipico di Tenerife denominato gofio. Si tratta di una
specie di farinaccio fatto con farina e brodo. Niente male. Poi ci
siamo dedicati a grandi porzioni di agnello e di coniglio, piatti
tipici di Tenerife ma nel complesso la cena è stata abbastanza
deludente. Abbiamo speso 24 € a testa.
17 agosto mercoledì: Per fortuna le
distanze a Tenerife sono abbastanza modeste. Ancora una volta
abbiamo effettuato il periplo dell'isola e abbiamo raggiunto nella
costa nord l'orto botanico* nei pressi di Puerto de la Cruz.
Ingresso 3 €. È abbastanza piccolo ma ricco di piante di vario
genere con piccole vasche di ninfee bambù e anche alberi giganti. È
una visita abbastanza interessante. A poca distanza si trova la
località La Orotava**. È un piccolo paese veramente
splendido, da non perdere. Abbiamo visitato due belle chiese e varie
case coloniali caratterizzate da balconi di legno intagliato. Una
di queste abitazioni del 1700 è denominata La casa dei balconi**
(ingresso 4 €). Interessante anche la visita del Municipio
con belle sale affrescate ed esposizione di oggetti d'epoca. Nei
pressi del Municipio si trova un orto botanico ma essendo chiuso non
lo abbiamo potuto visitare. Abbiamo pranzato al ristorante Liceo
Taoro*, assaggiando il Rancho canario e Queso asado. Ottimo. 8 €
a testa.
Nel pomeriggio abbiamo effettuato una gita nei
boschi sopra La Laguna. Seguendo una strada molto tortuosa, si
supera Cruz del Carmen. È possibile fare alcune delle soste nella
località Mirador Des Ingles e nei Monte de las Mercedes.
Abbiamo effettuato un itinerario a piedi In una ricca vegetazione
costituita da erica gigante e boschi di laurisilva. Molto
spettacolare è un Mirador dal quale è possibile vedere due mari,
cioè l'oceano a nord e a sud dell'isola. Cena in casa.
18 agosto giovedì: A ovest di Los
Cristianos, lungo la costa si può raggiungere una piccola località
poco turistica e particolarmente arretrata, denominata El
Puertito**. Da qui inizia una passeggiata lungo la costa sulle
rocce, seguendo sentieri abbastanza scomodi che portano fino a
Plaja Spaghetti. Questa zona della costa è stata insediata in
passato da giovani hyppies in cerca di spazi isolati per poter
fumare in tranquillità. Ora si trovano agglomerati di tende o di
capanne di canne e di paglia dove molti giovani stazionano in piena
libertà. Abbiamo pranzato molto bene a Palm Mar presso il
ristorante El Pescaito** spendendo 17 € a testa.
Abbiamo trascorso il pomeriggio in piscina e
verso sera siamo andati a Las Americas per una passeggiata sul
lungomare per fotografare i surfisti alla luce del tramonto. Cena in
casa.
19 agosto venerdì: Abbiamo visitato un
negozio di piante alla ricerca di qualche pianta grassa un po'
originale. Abbiamo pranzato a San Miguel de Tajao, al ristorante
La Gaviota** assaggiando un ottimo pesce pappagallo. 27 € a
testa. Pomeriggio in piscina e poi passeggiata ancora una volta sul
lungomare di Las Americas. Cena in casa.
20 agosto sabato: Mattinata in piscina e
pranzo a casa poi nel pomeriggio ci siamo imbarcati alle 18:30 per
ritornare in Italia.
|