Durante le mie recenti peregrinazioni nel web, alla ricerca di
approfondimenti culturali, in questo caso sul tema del SUONO, mi sono
imbattuto nell’articolo IMMAGINI E SUONI della fotografa sarda Simona
Sanna e mi ci sono letteralmente immerso. Sono rimasto colpito dai
riferimenti storici, scientifici e artistici, frutto evidente di una
straordinaria capacità di ricerca e di approfondimento culturale su un
tema, il rapporto tra musica e immagini, che da “vecchio” autore di
audiovisivi, mi ha sempre affascinato. Ho riconosciuto nel testo spunti
a me particolarmente cari che avvicinano fisica e neuroscienze, come la
“cimatica” a cui feci cenno nell’articolo “L’audiovisivo concettuale”
pubblicato nel Notiziario n 88 del 2021 (pag. 24-26)
https://fiaf.net/diaf/wp-content/uploads/sites/26/2021/01/NotAV88-10-M.pdf
Ho percepito, dalle esperienze di altri fotografi e artisti, raccontate
da Simona, che il nostro “mondo degli audiovisivi” è solo apparentemente
“piccolo” e non è per niente “di nicchia”. La fusione di immagini e
suoni ha affascinato per secoli grandi artisti ed è in grado di
espandere la creatività verso spazi sconfinati.
Simona, fotografa professionista, vicina alla FIAF, mi ha gentilmente
consentito di pubblicare il suo articolo che propongo integralmente.
Sicuramente non per tutti la fotografia è musica e non è
detto che la fotografia debba “essere musica”. Tuttavia, la
relazione fra fenomeni acustici e visivi ha da sempre
affascinato artisti, musicisti e scienziati.
Già Pitagora
sosteneva che “la geometria delle forme è musica solidificata” e nel
lontano 1725 il padre gesuita Louis Bertrand Castel immaginò uno
strumento, chiamato “clavicembalo oculare”, che producesse
contemporaneamente suoni e colori. Ma il primo vero esperimento sulla
correlazione tra suono, materia e forme risale al 1782 ed è di Ernst
Florens Friedrich Chladni, che descrisse le cosiddette “figure sonore”.
Egli mise un sottile strato di sabbia su una placca metallica e questa
fu fatta vibrare con l’archetto di un violino: quelle che ottenne furono
delle figure che si formavano in quanto la sabbia si spostava dalle zone
maggiormente sottoposte a vibrazione e si raggruppava in quelle dove la
vibrazione era assente.
In seguito, il
medico e musicista svizzero Hans Jenny proseguì lungo la strada iniziata
da Chladni e fu il teorizzatore della cosiddetta Cimatica (dal greco
κύμα, onda), che studia il rapporto tra suono e materia. Secondo questa
affascinante teoria (dai più critici definita “pseudoscienza”), le
vibrazioni delle onde sonore su materiali diversi (quali acqua, olio o
grafite), propagandosi nell’aria, avrebbero un effetto morfogenetico,
ossia riuscirebbero a generare delle forme visibili chiamate “figure di
Chladni”, in onore di colui che le aveva studiate per prime. Le forme
varierebbero al variare della frequenza emessa, il che porterebbe non
solo a sentire il suono della musica, ma anche a “vederlo”, tramite una
perfetta corrispondenza tra suono e forma.
Foto n° 1: Le figure di Chladni e la “Cimatica” – Autore sconosciuto
Esiste un curioso
e raro fenomeno, chiamato sinestesia, che riguarda una ristretta fascia
di popolazione (dallo 0,05% al 4%) per la quale una foto può produrre
suoni o una melodia essere colorata. Nella sinestesia un certo tipo di
stimolo determina la fusione della percezione di sensi distinti. Spesso
si associa a eccellenti doti mnemoniche e spiccate abilità creative ed è
frequente in artisti, letterati e poeti. Tra questi pare ci fosse anche
il pittore russo Vasilij Vasil’evič Kandinskij, uno dei primi autori di
arte puramente astratta, che raccontava di vedere la musica e di
trasferire le sue sensazioni sulla tela (Lo spirituale nell’arte, 1910).
A un certo punto, tale fu in lui il legame tra la pittura e la musica
che iniziò a intitolare le proprie opere con un linguaggio tipico dei
musicisti: Impressioni, Composizioni, Improvvisazioni.
In campo
fotografico, la musica spesso è stata utilizzata per accompagnare una
proiezione di immagini in sequenza e in questo caso parliamo di
“Immagini Sonorizzate”; quando in aggiunta esiste anche un progetto di
comunicazione, e creiamo dei veri e propri racconti foto-musicali,
allora parliamo di “Audiovisivi Fotografici o Diaporama”.
Tanti sono stati
i fotografi musicisti e tra questi Ansel Adams, ottimo pianista classico
durante gli anni giovanili; Weegee, che suonava egregiamente il violino
e accompagnava i film del cinema muto; Florence Henri, allievo di
pianoforte di Ferruccio Busoni a Parigi, e molti altri ancora come
“Chim” Seymour, Lisette Model, Eugene Smith. Anche Larry Towell,
famosissimo fotografo dell’Agenzia Magnum e cantautore affermato, ha
cantato e suonato dal vivo i suoi pezzi durante la proiezione in
contemporanea delle sue foto.
Foto n° 2: Larry Towell, fotografo della MAGNUM, accompagna
musicalmente la proiezione delle sue foto alla Sem Presser Lecture,
durante la cerimonia di premiazione del World Press Photo ad Amsterdam
nel 2013
Se immagini e
suoni s’incontrano in ambito creativo, lo spettacolo può diventare
veramente suggestivo, sia quando vengono prodotti brani musicali
ispirati dalla visione di alcune immagini (traduzione in suoni), sia
quando si crea una sorta di flusso di idee generato dalla musica, una
“visualizzazione musicale” (traduzione in immagini).
In Sardegna, dove
il fervore culturale e artistico ha mantenuto alto il livello di
sperimentazione, Alex Pinna, pittore e scultore, disegnando su una
tavoletta grafica durante i concerti di Time in Jazz a Berchidda (con
Paolo Fesu, Uri Cane e altri grandi del jazz), ha dato vita a
espressioni perfettamente riuscite di note e colori. Unendo le sue
improvvisazioni grafiche alle improvvisazioni jazz dei musicisti, ha
realizzato con loro un vero e proprio “dialogo” artistico.
Foto n° 3: Time in jazz Berchidda 2012, Progetto Drawing jazz - autore
sconosciuto
E quante volte
noi fotografi abbiamo restituito la musica attraverso una fotografia!
Essendo un’arte che parla attraverso la nostra sfera emotiva, possono
essere tante le risonanze interiori legate all’ascolto di un brano
classico, rock o pop, e altrettante le diverse rappresentazioni visive
evocate mentre, per esempio, contempliamo un paesaggio, durante la
rappresentazione di un ritratto etc.
Vorrei concludere
segnalando un bel lavoro dal titolo “Omofonie silenziose” del fotografo
oristanese Giuseppe Tamponi, che si occupa di fotografia musicale da
oltre 20 anni. É un work in progress, in cui le intense immagini in
bianco e nero (per ora 22 omofonie silenziose) sono state scelte con
l’intento di evidenziare le similitudini espressive dei cantanti
ritratti.
Foto n° 4: Omofonia n° 6 da “Omofonie Silenziose” di Giuseppe Tamponi
BIOGRAFIA DI SIMONA
SANNA
https://www.simonasanna.it/2021/02/01/immagini-e-suoni/
Sono fotografa
professionista e affianco al lavoro fotografico l'attività' didattica.
Ho esposto in mostre collettive e personali, sono docente di
composizione e linguaggio fotografico presso Istituti pubblici e privati
e attualmente realizzo e conduco Laboratori di fotografia creativa per
la conoscenza e la narrazione di sè, che prevedono l'utilizzo di
mediatori artistici come fotografie, testi scritti e suoni. Ho iniziato
a fotografare da bambina e sono stata autodidatta durante il Liceo
Classico e l’università presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia a
Cagliari. Da più di venti anni ho intrapreso un percorso di formazione
in tecnica, composizione e linguaggio fotografico con fotografi
regionali e nazionali.
Sono interessata
in particolar modo al legame della fotografia con la psicologia che mi
ha portata a specializzarmi in "Fototerapia, fotografia terapeutica e
sociale" a Roma, per l'utilizzo della fotografia in ambito
socio-educativo e in equipe con professionisti nelle relazioni d'aiuto.
Nella sala pose del mio studio fotografico a Oristano, "Oltre Lo
Specchio – Salotto Fotografico", mi occupo principalmente di Ritratti
introspettivi, femminili e generazionali.
RIFERIMENTI
FOTOGRAFICI E BIBLIOGRAFICI
1 - Le figure di
Chladni e la “Cimatica” – Autore sconosciuto
(fonte:
http://www.pellegrinoconte.com/2017/09/23/le-figure-chladni-la-pseudoscienza-definitacimatica/)
http://www.pellegrinoconte.com/?s=chladni
2 - Larry Towell,
fotografo della MAGNUM, accompagna musicalmente la proiezione delle sue
foto alla Sem Presser Lecture, durante la cerimonia di premiazione del
World Press Photo ad Amsterdam nel 2013
(fonte:
https://ilfotografo.it/primopiano/larry-towell-il-fotografo-magnum-che-fa-concerti-evende-dischi/)
https://ilfotografo.it/primopiano/larry-towell
3 - Time in jazz
Berchidda 2012, Progetto Drawing jazz - autore sconosciuto
(fonte:
http://www.alexpinna.org/special)
4 – Omofonia n° 6 da
“Omofonie Silenziose” di Giuseppe Tamponi
“Simona
Molinari, Dromos Festival Tharros 2016 e Dee Dee Bridgewater, Dromos
Festival Tharros 2014”
(fonte: http://www.giuseppetamponi.com/omofonie_silenziose-p2420 0 ) |