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BIOGRAFIA FOTOGRAFICA

Sono nato ad Aosta, dove tuttora vivo e lavoro ed è certamente grazie alla passione per la montagna e all'ambiente naturale che mi circonda che mi sono avvicinato alla fotografia. Con il tempo ho iniziato ad approfondirne i molteplici aspetti; dapprima quelli puramente tecnici, in seguito anche quelli comunicativi.

Dalle diapositive a colori ho spaziato sino alle foto in bianco e nero, che stampavo personalmente in camera oscura, per arrivare oggi agli audiovisivi digitali, con i quali posso essere il regista delle mie esperienze e raccontarle attraverso la suggestione delle fotografie abbinate alla forza della musica. In seguito ai buoni risultati nei concorsi fotografici per audiovisivi, nel 2009 ho ottenuto dalla F.I.A.F. l’onorificenza A.V. – A.F.I. (artista fotografo italiano autore di audiovisivi).

Accanto ai panorami naturali offerti in ogni stagione dalla mia Valle, i viaggi sono diventati preziose occasioni per scoprire orizzonti diversi; nuove “luci” da raggiungere e da contemplare mentre, con la curiosità e lo spirito di sempre, le salvo nella memoria digitale attraverso un nuovo click. Ad essi aggiungo la voglia di indagare sulle tradizioni dell’uomo, sulla vita quotidiana e, occasionalmente, anche su eventi e manifestazioni pubbliche.

L’audiovisivo trae ispirazione dalla ricostruzione del rituale funebre romano attraverso il percorso espositivo della mostra “Agli Dei Mani”, allestita presso il Museo Archeologico Regionale di Aosta. Lungo il cammino nel regno dei morti le anime dei defunti riflettono sugli aspetti - a volte tristi, a volte bizzarri - con cui hanno affrontato la fine della loro vita terrena.

Una giornata trascorsa ad uno dei più grandi raduni internazionali che si svolge a Château d’Oex in Svizzera, raccontata attraverso immagini spesso divertenti, che raffigurano non solo le mitiche automobili Volkswagen ma anche i personaggi che animano questa grande festa, grazie alla quale ogni anno si ritrovano veri appassionati e semplici curiosi.

Quante volte le abbiamo osservate passare e trasformarsi? E quante volte avremmo voluto fotografarle, perché proprio in quel momento ci hanno affascinato con la loro effimera bellezza? Questa proiezione vuole ricordare allo spettatore che, spesso, per catturare un’emozione, basta rivolgere lo sguardo verso il cielo…

Suggestivi paesaggi innevati, fotografati nel corso di numerose escursioni con le racchette da neve lungo i percorsi più belli offerti dalle montagne della Valle d’Aosta, dove la presenza umana è sempre discretamente protagonista. Un inverno freddo ma al tempo stesso luminoso e riposante, nel quale addentrarsi in silenzio, accompagnati solo dal rumore dei propri passi che affondano nella neve.

Il desiderio di partecipare al Carnevale della “Coumba” è un sogno che si è trasformato in realtà per la protagonista di questa storia. Grazie ad essa il Carnevale di montagna più caratteristico della Valle d’Aosta viene vissuto attraverso gli occhi a volte misteriosi delle maschere. Una vera e propria festa, animata dai colori, dall’euforia, e dalla simpatia delle Landzette, i tipici costumi tradizionali della Valle del Gran San Bernardo.

Da una grande città come Boston inizia il viaggio verso Nord lungo le coste atlantiche degli Stati Uniti per raggiungere le foreste del Vermont, ai confini con il Canada, dove il sopraggiungere dell’autunno trasforma il paesaggio in una miriade di colori, dando origine al cosiddetto fenomeno del “foliage”.

Il Festival Internazionale dell’Aquilone, che ogni anno raduna a Cervia centinaia di spettatori, presentato attraverso i volti dei protagonisti che giocano e si divertono, colorando il cielo con le loro opere, ballando sul ritmo del vento come Ray Bethel, forse il personaggio più carismatico della manifestazione.

Il protagonista dell’audiovisivo ci introduce e ci accompagna alla scoperta dell’originalità e della suggestione di questi “giochi d’acqua alpini”. È un piccolo racconto di vita, una vita semplice, in un angolo di mondo molto vicino a noi ma quasi invisibile, proposto attraverso i gesti di chi, quotidianamente, lavora sul territorio in una realtà agricolo-pastorale spesso poco conosciuta ma ricca di tradizioni, di consuetudini che lasciano dentro di noi un’intensa sensazione di buono e di antico.

Un viaggio in treno a vapore attraverso le “alte terre scozzesi”, luoghi solitari dal clima a volte ostile ma comunque ricche di fascino, dove si respira l’odore dell’erba madida e le nuvole incontrano il mare.

Durante gli ultimi tre giorni del Carnevale di Ivrea, nella cittadina piemontese si svolge la tradizionale “Battaglia delle arance”, che affonda le sue radici intorno alla metà dell’ottocento e che attira ogni anno numerosi visitatori e sostenitori dei vari gruppi partecipanti.

Ancora oggi lo scontro si svolge nelle principali piazze della città e vede impegnati equipaggi sul carro (simboleggianti le guardie del tiranno) contro le squadre degli aranceri a piedi (i popolani ribelli), costituite da centinaia di tiratori. Si tratta indubbiamente del momento più spettacolare della manifestazione che ben evidenzia la lotta per la libertà, simbolo del Carnevale eporediese. La battaglia delle arance, insieme a tutti gli eventi storici presenti nella manifestazione di Ivrea, costituisce un incredibile patrimonio culturale e goliardico che posiziona la festa tra le più importanti nel panorama nazionale ed internazionale.

Il getto delle arance rappresenta anche il momento in cui è più alta la partecipazione collettiva; tutti, infatti, possono prenderne parte, iscrivendosi in una delle nove squadre a piedi oppure divenendo equipaggio di un carro da getto e, forse, la particolarità di questi antichi riti e' proprio il momento della metamorfosi: da impiegato, commerciante, cuoco, insegnante, ci si trasfigura, si sperimenta un alter ego. Il Carnevale così perpetra il suo scopo: liberare per un giorno dall'oppressione delle caste...

L’audiovisivo descrive l’atmosfera che precede la Battaglia, attraverso un breve reportage lungo le vie della città e presso la sede degli Scacchi (uno dei gruppi di aranceri a piedi) e cerca di rappresentare le fasi salienti e più entusiasmanti degli scontri, dal campo di battaglia fino ai volti dei protagonisti, segnati dalla fatica e dai colpi subiti. Contrapposte ai combattenti sono infine le immagini raffiguranti i personaggi storici del Carnevale di Ivrea, che, al termine della giornata, precedono in corteo sui loro cavalli la Mugnaia, il personaggio più importante della manifestazione, l’eroina elevata a simbolo della libertà conquistata dal popolo in rivolta contro il tiranno feudale.

Un mosaico di case bianche affacciate sulla caldera, dove la luce regna sovrana ed esalta forme e colori con la sua straordinaria bellezza fino all’ora del tramonto, quando il fuoco e l’acqua sembrano incontrarsi…

Una gara di biathlon fotografata durante una fredda mattina d’inverno, nella quale la vittoria ha un’importanza relativa…

Situato in una riserva degli indiani Navajo, in Arizona, l’Antelope Canyon è probabilmente il più suggestivo dei cosiddetti “slot canyons”, nei quali le pareti rocciose si avvicinano le une alle altre sin quasi a toccarsi.

Il momento più spettacolare avviene verso mezzogiorno, quando una lama di luce trafigge il fondo del canyon, illuminandolo di un’effimera bellezza. Alcuni minuti dopo, infatti, dalle pareti poco prima divenute splendenti sipari di luce, ritornano ad allungarsi sinistre ombre dalle mille forme, le uniche vere abitanti di questo luogo.

“Go West!” Non è un caso che oggi i turisti seguano il vecchio richiamo di pionieri e colonizzatori, andando alla scoperta del sud-ovest statunitense. L’itinerario da Los Angeles attraverso la California, l’Arizona, il New Mexico, il Colorado, lo Utah ed il Nevada unisce straordinari paesaggi rocciosi, deserti, canyons spettacolari e megalopoli ad un viaggio indietro nel tempo lungo la storia millenaria dei nativi americani.

È il racconto fotografico della divertente avventura di otto amici, appassionati di montagna, che hanno organizzato una gita scialpinistica in Sicilia per raggiungere la cima del vulcano Etna.

Una giornata trascorsa nel Parco Nazionale di Plitvice, in Croazia, tra boschi e cascate, completamente immersi nell’atmosfera autunnale.

Non è necessario essere esperti alpinisti per vedere panorami di alta montagna che incantano con la loro austera bellezza. Grazie alla "Funivia dei ghiacciai" che collega l'Italia alla Francia con una serie di impianti a fune davvero audaci, è possibile compiere la traversata da Courmayeur a Chamonix restando sospesi nel vuoto ad ammirare l'intero massiccio del Monte Bianco, il "Gigante d'Europa".

I ricordi di un passato nemmeno troppo lontano rivivono attraverso le parole della poesia di Umberto Druschovic e le immagini di un vecchio villaggio di montagna, dove il tempo, inesorabile, non si è fermato.

La visita del centro spaziale di Cape Canaveral in Florida, concomitante con una missione dello Shuttle, è stata l’occasione per riflettere sulla corsa dell’uomo verso lo spazio. Sono passati tanti anni dalla storica conquista della luna, sono cambiate le tecnologie ed i mezzi ma il principio è sempre lo stesso: l’uomo deve partire, ritornare e partire nuovamente; una sfida senza limiti, che a volte oltrepassa anche la fantasia.

Una discesa con gli sci lungo uno dei più spettacolari itinerari di fuori pista europei, attraverso immensi spazi bianchi.

La Florida, lo "Stato del sole", posizionato sulla punta più meridionale della East Coast tra il Golfo del Messico e l'Oceano Atlantico, è ricco di contrasti. Partendo dai curiosi alberghi art-déco e dai movimentati locali di Miami, dopo un indimenticabile incontro con gli alligatori nel parco delle Everglades, ci si immerge nell'atmosfera rilassata e caraibica delle Isole Keys, a sole 90 miglia da Cuba.

Il 27° stato degli U.S.A.,  ha qualcosa da offrire a tutti: a chi vuole rompere i ponti con la società, agli arrivisti, a chi non riesce a trovare pace e a chi la pace la cerca, ai caratteri allegri e a quelli più introversi.

Si sa che in amore non esistono regole precise e non esistono nemmeno corsi o formule matematiche da imparare. L'amore travolge all'improvviso con la sua magia fatta di emozioni intense, di stati d’animo alterati e di irrazionalità. L’amore è dolcezza, fantasia, ironia, gioia ma anche dolore, malinconia, rabbia. Può essere per sempre oppure solo una bellissima illusione che rimane scritta nel cuore di chi l'ha vissuta e, a volte, sui muri della città.

Risalente al 1630 quale voto degli abitanti di Gignod per avere protezione dalla peste che decimò la popolazione valdostana, la processione alla punta Chaligne è ancora oggi molto viva e sentita. Un cammino che ogni anno, il 16 agosto, conduce gli abitanti delle comunità di Gignod, Arpuilles ed Excenex a ritrovarsi lassù, sulla montagna, per rinnovare la loro fede.

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