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ANTONIO MANGIAROTTI

 

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BIOGRAFIA FOTOGRAFICA

Milanese di nascita, lomellino di adozione, Antonio Mangiarotti scopre la fotografia nel 1970. Da allora ha saputo ritagliarsi un importante spazio nel campo amatoriale nazionale ed internazionale.

Innumerevoli affermazioni nei concorsi nazionali e soprattutto internazionali, lo portano al conseguimento, nel 1983, del titolo di AFIAP (artiste de la fédération internazionale de l'art photographique), della prima stella nella sezione stampe a colori della PSA (società fotografica Americana), della prima stella FIAF sempre nella sezione stampe a colori.

Dopo avere lavorato per 15 anni  in camera oscura con metodi tradizionali, stampando in bianco e nero su carta baritata e il colore su carta Cibacrome, ora sta sperimentando quanto offre la elaborazione digitale del negativo e del positivo fotografico.

Quindi riprese su pellicola, che rimane l'unicum fotografico, scansione della stessa, se necessario regolazione del contrasto, della luminosità, della tonalità, della saturazione e pulizia.

 Dal 2004, il nostro si interessa agli audiovisivi, essendo dell'opinione che la unione immagine e suono dia un impatto maggiore della singola foto. Gli audiovisivi di Mangiarotti non raccontano di viaggi, ma vogliono solamente comunicare sensazioni ed emozioni

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

ARCHITETTURA LIQUIDA

Anno di realizzazione 2012

M-Object - 1' 53"

 
 

PUPPETS

Anno di realizzazione 2010

M-Object

 
 

SWING

Anno di realizzazione 2011

M-Object

 
 

BULERIAS

Anno di realizzazione 2010

M-Object - 1' 53" - 116 MB

La Bulerias e un Palos de Flamenco, cioè uno dei generi di cui è formato il Flamenco. Il cante por buleria è di solito formato da tre o quattro versi di otto sillabe. La buleria è un una delle forme più complesse e più difficili da eseguire. Quanto al compas (tempo) si sviluppa in cicli di 12 battute con accenti sulla 3, 6, 8 10 e 12 battuta. La progressione armonica è tipica di quella andalusa in Re minore/Do/Si bemolle/La.

NOI ..... BURATTINI ?

Anno di realizzazione 2010

M-Object - 3' 20" - 83 MB

Siamo dei burattini ? Molti di noi probabilmente si. Solamente se riusciamo a salvare la nostra dignità, potremo non esserlo. Purtroppo ci sarà sempre qualcuno che vorrà fare il burattinaio.


QUEL GIORNO ...

Anno di realizzazione 2007

M-Object - 3' 22" - 22,8 MB

Quel giorno in cui tutto ebbe inizio, il cielo era color piombo fuso e soffiava un vento gelido. Così mi hanno raccontato, poiché io non c’ero.

LA CORTE DEI MIRACOLI

Anno di realizzazione 2007

M-Object - 2' 30" - 35,7 MB

Non vi racconto quello che ho visto, né quello che ho udito, ma quello che ho immaginato di vedere e di udire.

TOCCATA

Anno di realizzazione 2008

M-Object - 2' 30" - 45,8 MB

La musica, quando la senti, la vedi. Scompare l’immagine dopo l’ultima nota o dopo l’ultimo accordo. Ti rimane nel cuore tanta, tanta emozione. Forse queste immagini sono passate per la mente di Giovanni Sebastiano quando componeva BWV 565.


FRAZIONE CAMPALESTRO

Anno di realizzazione 2008

M-Object - 3' 50" - 68,2 MB

Sono nato per caso a Milano, ma sono sempre vissuto in Lomellina. Ho visto le cascine quando erano al massimo del loro splendore e della loro opulenza. Perfettamente conservate e pulite. Quasi borghi indipendenti. Popolati da moltissima gente. Per non parlare del tempo del trapianto e della monda del riso. Ricordo le mondine in lunghe file nelle risaie, piedi e mani nell’acqua. Lavoravano tenute d’occhio dal padrone sempre appoggiato a un bastone. Ci si chiedeva come facessero, nella calura, quando la risaia pareva metallo fuso, a trovare la forza di cantare. Noi, giovanotti indigeni, a sera dicevamo di  “andar per mondine”. Quest’anno ho ripercorso le strade e le cascine della mia gioventù e ho visto e ho provate le emozioni che cerco di trasmettere a voi con questo mio lavoro.


MOLTO IMPROBABILE PRATICAMENTE IMPOSSIBILE

Anno di realizzazione 2005

PTE - 2' 30" - 10,5 MB

Due amici anziani, un poco rincoglioniti, quando si incontrano di cosa parlano ?

LA FORMA DELLA MUSICA

Anno di realizzazione 2006

M-Object - 1' 20" - 10,5 MB

La forma della musica è come la forma dell’acqua. Come l’acqua prende la forma del suo contenitore, così la musica prende la forma dell’immagine che ha ispirato.


IL CANTO

Anno di realizzazione 2006

M-Object - 4' 40" - 18 MB

Il canto, quando lo vedi, lo senti. Va, colorandosi e colorando, per prati e per boschi fin verso il cielo. Scompare quando non lo senti più, ma ti rimane nel cuore l’emozione.


KARNEVALE

Anno di realizzazione 2007

M-Object - 3' 41" - 34,5 MB

Karnevale perché non è un carnevale. Non è festa, sembra afflizione. Non è baraonda, è calma, è quiete. Non è allegro, è triste, è malinconico, è mesto. Non è festoso, è cupo. Non è mascherato, è scoperto, solo pittato.


 

ALTRI AUDIOVISIVI IN FORMATO DIGITALE NON SCARICABILI

 
 

Sciur padrun

 (2104 x 683 durata 4’ 20’’  syncro m.objects)

C’era una volta un Re ……………….. no, c’era una volta un padrun con delle belle braghe bianche. Ma sopra tutto c’erano loro, le mondine. Le ricordiamo in lunghe file nelle risaie, piedi e mani nell’acqua. Lavoravano tenute d’occhio dal padrone sempre appoggiato ad un bastone. Ci si chiedeva come facessero, nella calura, quando la risaia pareva metallo fuso, a trovare la forza di cantare. Noi, giovanotti indigeni, a sera dicevamo di “andar per mondine”. Questa è la storia di una parte della loro annata di monda.

 
 

Il guardone

(1024 x 683 durata 2’ 00’’ - syncro PTE)

Il mio amico Pierfranco Aimo, barbiere in quel di Rosasco (Pv), alcuni anni fa ha avuto una crisi mistica: per un paio di estati, ha fotografato i fondo schiena di tutte le fanciulle che incontrava,poi si è ravveduto e mi ha raccontato la cosa. Ho preso le sue immagini e ho modificato leggermente i “visi” per renderli difficilmente riconoscibili.

 
 

Stardust

(1024 x 683 durata 3’ 00’’  syncro m.objects).

Un poco di bianca polvere di stelle e molte belle fanciulle.

 
 

 La carne degli angeli

(1024 x 683 durata 2’ 30’’ syncro PTE)

Provate ad ascoltare Mariangela Melato che recita Alda Merini. Alla fine vi rimane nel cuore una emozione indicibile.

 
 

Ad occhi chiusi

(1024 x 683 durata 3’ 00’’  syncro PTE).

La musica quando la senti la vedi. Ecco le mie emozioni ascoltando Anton Brukner.

 
 

 Il volume del canto

(1024 x 768  2’ syncro m.objects)

Ancora l’emozione nell’ascoltare Mariangela Melato che recita Alda Merini

 
 

 La notte trasfigurata

(1024 x 768) syncro m,object 2’

Da un poema sinfonico di Arnold Schonberg ispirato ad un testo del poeta simbolista Richard Dehmel: una Donna confessa all’Uomo che ama di aspettare un figlio non suo, l’Uomo la accoglie tra le sua braccia e la colpa si trasforma nella splendore di una notte trasfigurata. 


 

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