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LE MACCHINE CI OSSERVANO |
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Dagli anni ’60 è in atto un sistema di
codifica degli esseri umani attraverso sistemi
tecnologici sofisticati in grado di classificare gli
aspetti somatici, fisionomici, espressivi e di
comportamento. |
Queste tecnologie d’Intelligenza
Artificiale misurano le espressioni facciali delle
persone per valutare una molteplicità di fattori: la
loro salute mentale, la loro sfera affettiva, la loro
affidabilità come possibili utenti fino alla loro
tendenza a commettere atti criminali. |
La macchina penetra così la sfera
individuale e affettiva dell’Uomo per ricavarne
informazioni logistiche o di mercato, arrivando a
trasformarsi in strumento di giudizio e di
discriminazione politica e morale. |
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Venerdì 18
- Domenica 20 settembre 2020 |
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Orari: Venerdì e
Sabato 9:00 - 23:00; Domenica 9:00 - 21:00 |
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PANOPTICON è un carcere
ideale progettato nel 1791 dal filosofo e giurista Jeremy Bentham. La
struttura del Panopticon è composta da una torre centrale, all'interno della
quale staziona l'osservatore, circondata da una costruzione circolare, dove
sono disposte le celle dei prigionieri, illuminate dall'esterno e separate
da spessi muri |
Questo permette a
un'unica guardia di osservare (OPTICON) tutti (PAN) i carcerati, senza
permettere a questi di capire se siano in quel momento controllati o no. I
carcerati, sapendo di essere costantemente osservati, dovrebbero assumere
comportamenti disciplinati e mantenere l'ordine in modo quasi automatico. |
I prigionieri non hanno
modo di osservare o comunicare, poiché sono separati dai compagni di cella
attraverso muri spessi. La forma carceraria del PANOPTICON prevedeva che ad
ogni singolo detenuto fosse assegnato un lavoro, e così si avviava il
processo di passaggio tra una formula carceraria contenutiva ad una formula
produttiva. |
In seguito a diversi
problemi con le prigioni di Londra, il governo inglese finanziò la
costruzione di una prigione a Millbank, ispirata al PANOPTICON. Nonostante
le aspettative fossero alte, all’interno della prigione di Millbank i
detenuti svilupparono malattie mentali e casi di schizofrenia a causa del
costante controllo a cui erano sottoposti. |
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