Montegrotto
Terme – Abano Terme – Abbazia di Praglia – Arquà Petrarca
– Monselice – Este
Se
non si hanno molti giorni a disposizione e se la stagione non è
particolarmente favorevole le soluzioni migliori sono: 1) fare
pochi chilometri; 2) andar per terme.
Le
terme dei giorni nostri sono ben diverse da quelle degli antichi
romani, che pure la sapevano lunga. Vasche di tutte le forme e
tutte le misure con idrogetti di diversa altezza per tonificazioni
zonali, spalle, glutei, caviglie, dorso e di diversa portata, fino
a raggiungere pressioni inaudite per un idromassaggio estremamente
tonificante, direi quasi doloroso. L’acqua è naturalmente calda
e le piscine all’aperto, nei mesi freddi, sono avvolte da una
nuvola di vapore. Non importa se piove o nevica anzi, con la neve
l’ambiente è ancora più accattivante.
31/10
martedì:
Dopo una accurata ricerca in internet, ho identificato una vasta
area termale sui Colli Euganei per cui ci siamo imbarcati sul
camper verso le 17,30. Poco meno di due ore ed eccoci a MONTEGROTTO
TERME (119 Km.) alle 19,15. L’ingresso al paese, per chi
viene dall’autostrada è un po’ complicato, per la presenza di
un sottopassaggio ferroviario di altezza massima 3 mt. Non senza
difficoltà ho recuperato una specie di circonvallazione e, da una
rotonda all’altra, ho finalmente raggiunto l’Hotel Petrarca,
al quale è annesso il complesso termale più grande della zona.
Ci
siamo sistemati in un parcheggio libero e incustodito (guardando
l’ingresso dell’hotel, percorrere per 300 mt. la via che sta
sul lato sinistro). Poco dopo, con Mirco e famiglia, abbiamo
raggiunto il ristorante “Cencio”, Via E. Fermi, 11, tel.
049793470. Il ristorante si trova in uno stradello in salita per
cui è meglio lasciare il camper 300 mt. più indietro e salire a
piedi. Ottima soluzione se cercate un ambiente elegante ed una
cucina sofisticata con porzioni piccole ma ricercate (40
€ per persona). Evitatelo se preferite una abbuffata a base di
piatti tradizionali.
1/11
mercoledì: Le
terme dell’Hotel Petrarca sono le migliori della zona in quanto
a idrogetti e idromassaggi. Sono a disposizione sia degli ospiti
dell’albergo che di utenti estranei all’Hotel come noi. La
biglietteria è situata presso la portineria. L'ingresso costa 19
€ nei giorni festivi e 13 € nei feriali ed è obbligatoria la
cuffia. Sono sicuramente più fruibili nei giorni feriali perchè
meno affollate. Sono dotate di vasche interne e di ampie vasche
esterne. E’ presente un bar ma anche una saletta per pic-nic per
cui ci siamo attrezzati con panini e tramezzini. Non vi sono
limiti di tempo ma dopo alcune ore non se ne può più. Gli
idrogetti non sono molto numerosi per cui occorre fare una noiosa
fila. E’ prevista una interruzione dalle 12,30 alle 14,30 ma in
realtà non c'è stata. Siamo usciti verso le 16:00 per spostarci
ad ABANO TERME che si trova a 5 km. Abbiamo
parcheggiato con facilità presso il cimitero e con una breve
passeggiata abbiamo raggiunto il centro, elegante e con bei
negozi. Rientro in serata e cena in camper.
2/11
giovedì: Da
questo momento è iniziato un lungo elenco di cose interessanti
che non siamo riusciti a vedere per motivi di orario. Prima di
tutto la rinomata CASA DELLE FARFALLE di Montegrotto Terme, oltre
700 esemplari: chiude dal 1 novembre a primavera inoltrata. Per un
soffio l’abbiamo persa.
Poi
è stata la volta della ABBAZIA DI PRAGLIA: molto bello
l’esterno, con la chiesa dell’Assunta, preceduta da una vasta
scalinata, ma l’interno è visitabile solo al pomeriggio dalle
ore 14,30 (ora solare) o 15,30 (ora legale). Si tratta di una
vista guidata che comprende i 4 Chiostri, il Refettorio e la Sala
del Capitolo. Ci siamo accontentati di qualche acquisto presso la
piccola rivendita delle specialità dei frati benedettini.
A
2 Km da Abano sorge il SANTUARIO DELLA VERGINE DI MONTEORTONE.
Dall’esterno la chiesa non è un gran chè ma all’interno si
possono ammirare alcuni famosi affreschi di Jacopo da Montagnana.
Li abbiamo solo intuiti perchè siamo capitati durante una
funzione religiosa e non ci sembrava il caso di percorrere le
navate tra la gente in preghiera. Per fortuna la sorgente
miracolosa risalente al 1400 era agibile: una piccola cappella di
fianco alla chiesa, molto suggestiva, con tanti ex voto appesi.
Ci
siamo inoltrati tra le colline e in 20-30 minuti abbiamo
parcheggiato nei pressi dell’EREMO DI RUA, un monastero
di clausura di monaci camaldolesi. Una breve passeggiata in un
superbo bosco di castagni conduce alla ripida gradinata, ma
abbiamo trovato la porta sbarrata perchè l’ingresso è
consentito solo al pomeriggio del giovedì e della domenica.
Oltretutto non è consentito alle donne, per via della clausura.
Abbiamo
attraversato i colli Euganei, con belle vedute, e pranzato in
località Valle San Giorgio nei pressi di Baone. Un pranzo
generico per 15 € a persona. Le distanze tra un paese e
l’altro sono molto modeste e nel pomeriggio abbiamo raggiunto ARQUÀ
PETRARCA. Al centro del paese, sulla piazza, un grande
sarcofago accoglie le spoglie del poeta. Il paese ha una struttura
medioevale e, seguendo le piccole vie, si arriva alla Casa del
Petrarca, piccola ma suggestiva, circondata da un giardinetto.
All’interno stanze affrescate e cimeli del poeta. In
poco meno di due ore siamo rientrati. Per una serie di coincidenze
la visita non è stata completa ma questo sarà un buon motivo per
ritornare.
Naturalmente
i Colli Euganei non sono solo rappresentati dalla località
elencate. Le cittadine più interessanti sono state oggetto di una
precedente visita. A MONSELICE abbiamo sistemato il camper
in una piazzetta nei pressi del Canale Bisatto, dietro ad un
supermercato, posto tranquillo anche per la notte. A piedi, attraversando
parte del borgo medioevale, abbiamo raggiunto Piazza Mazzini,
circondata da antichi palazzi, tra i quali sorge la Torre Civica,
con il grande orologio. Siamo capitati durante una sagra, con
bancherelle e figuranti in costume. Dalla piazza si sale lungo la
Via al Santuario, una passeggiata molto suggestiva tra antichi
edifici. Si incontra per primo il Castello che abbiamo visitato
con una guida. Belle le sale, in gran parte affrescate e arredate.
Poco più avanti la Villa Nani-Moncenigo, preceduta da una
gradinata, ma non visitabile. Si sale ancora fino al Duomo
Vecchio, con una bella facciata. Segue poi un viale denominato
Santuario delle Sette Chiese, affiancato da sei cappelle
affrescate e dalla chiesetta di S. Giorgio. Il viale termina con
la scenografica Villa Duodo, circondata da un parco
all’italiana. Lungo il percorso erano stati allestiti vari stand
gestiti da figuranti in costume medioevale che presentavano i
mestieri e le antiche usanze. Abbiamo pranzato in uno di questi
stand.
Rientrati
al camper, in breve tempo (è a 9 Km.) abbiamo raggiunto ESTE,
sistemando il mezzo in Via Martiri delle Libertà, in un
parcheggio vicinissimo al castello. Il Castello dei Carraresi è
il pezzo forte della città. E’ circondato dalla mura e da un
vasto parco all’italiana, ora giardino pubblico, che si inerpica
fino ai bastioni, in gran parte distrutti. Nei pressi un museo
archeologico che non abbiamo visitato. Molto piacevole la
passeggiata per le vie del centro, attraverso il Ponte Vecchio,
sul Canale di Este, fino al Duomo, dall’interno imponente ma non
particolarmente interessante.