Da molti anni desideravo ritornare nel Parco dell’Uccellina,
in Maremma, visitato in età giovanile, quando ancora era sconosciuto al
grosso turismo. Il periodo scelto sembrava buono, a cavallo tra la fine
delle scuole e l’inizio degli scrutini.
Domenica
11: L’inizio
del viaggio non è dei più promettenti. Festeggiato a mezzodì il
compleanno di Maurizio, come tradizione in campagna, ci avviamo verso
Modena, per raggiungere l’autostrada ma, dopo pochi chilometri, ci
rendiamo conto di aver dimenticato il prezioso materiale fotografico a
Concordia. Tutto il resto senza particolari intoppi, se si eccettua la
pioggia battente, fino a Grosseto, raggiunto verso mezzanotte. In
periferia, in un quartiere di palazzoni, recuperiamo energie per il giorno
successivo.
Lunedì
12: La
giornata è splendida. Albarese, il piccolo paesino da cui partono le
escursioni, dista pochi km. e, di fronte alla biglietteria del Parco, un
ampio parcheggio consente la sistemazione del mezzo. Le visite seguono
numerosi itinerari, più o meno facili, illustrati da una cartina
dettagliata, ma il primo tratto di 7-8 Km, viene percorso in autobus.
Abbiamo pochissimo tempo per preparare zainetti, panini e quant’altro ed
eccoci sbalzati nel cuore del Parco, alla ricerca del sentiero che ci
condurrà al mare. Lungo l’itinerario, punti di rilievo sono costituiti
da antiche torri di avvistamento e da una bellissima pineta attraversata
da un ruscello (o canale) nel quale si annidano pesci voluminosi e piccole
tartarughe. Giunti accaldati sulla spiaggia siamo pronti per il meritato
tuffo ma Maria Rosa scopre di aver dimenticato, nella confusione dei
preparativi, il costume da bagno. Si rimedia con un topless abbinato ad un
costume di papà, con evidente disapprovazione di Elena. Ma tanto la
spiaggia è semideserta ! Nel pomeriggio raggiungiamo a piedi, sotto il
sole, il punto di ritrovo: l’autobus ci riporterà alla biglietteria. E’
ora possibile un’altra escursione che parte dalla periferia del paese e
conduce ad un’area di fauna protetta. Attraversato il recinto, seguiamo
i sentieri tracciati, nella speranza di fotografare qualche animale. Nei
pressi di un ruscello avvistiamo un CERBIATTO che si fa pedinare e poi
fugge lontano. Poi un cervo e numerosi altri cerbiatti. Elena ed io
scattiamo numerose foto e cerchiamo di inseguire nella boscaglia alcuni
animali che fuggono spaventati. Ma
il pezzo forte viene più tardi quando, percorrendo un sentiero, ci
imbattiamo improvvisamente in un CINGHIALE. E’ magro e spelacchiato ma
mi tengo, per prudenza, a debita distanza, scattando numerose fotografie.
Poco dopo ne incontriamo un altro e, con la complicità di alcuni alberi,
mi avvicino di più. Ottima serata di caccia fotografica !
Nei pressi di Albarese un’area camper vasta e attrezzata ci
ospita per la notte.
Martedì 13: Purtroppo notizie telefoniche
di ordine scolastico ci costringono al rientro. Puntato il mezzo verso
nord, costeggiamo il litorale tirrenico alla disperata ricerca di una
località balneare per l’ultimo bagno della vacanza. Ci sistemiamo in un
parcheggio nei pressi di MARINA DI CECINA, con pineta e spiaggia. La tappa
pomeridiana è VOLTERRA. Dispone di numerose aree di parcheggio situate in
prossimità del centro storico. Notevole la Piazza dei Priori, il Duomo,
il Battistero. Scuriosando nelle viuzze, scopriamo una piccola bottega per
la lavorazione dell’alabastro, una delle poche rimaste. L’artigiano,
gentilmente si mette all’opera, illustrando così il sistema di
lavorazione e regala alcuni animaletti ad Elena e un meraviglioso GUFETTO
a Maria Rosa che può così dimenticare l’amarezza del rientro
anticipato.
|