HOME PAGE

Torna a DIARI DI VIAGGIO

Torna a DIARI DELLE MARCHE

Vai alle foto del viaggio

 
  MARCHE
 

MACERATA - URBINO

Novembre 2007 in camper

  Scarica il DIARIO in formato PDF
 

MACERATA - TREIA - SAN GINESIO - LORETO - RECANATI - URBINO - S.ANGELO IN VADO

Le Marche sono una grande scoperta: un’infinità di angoli tutti da scoprire. Poche le località clamorose ma innumerevoli angoli da godere. Per questo motivo, dopo poche settimane ho nuovamente diretto il mezzo ricreazionale verso questa regione.

Giovedì 1 novembre: Un viaggio senza intoppi lungo la A14, con gli amici Pozzetti camperizzati. Partiti verso le 8:40, dopo la doverosa sosta-pranzo in un grill autostradale, percorsi 345 Km da Mirandola, via Civitanova Marche, siamo approdati a MACERATA* verso le 15:00 (l’itinerario scelto, via Civitanova, benché più lungo, permette di sfruttare la superstrada SS 77 che conduce all’interno). 

Ci attendevano gli amici Alberto e Stefania, conosciuti in Egitto, che ci hanno permesso di sistemare i mezzi presso la loro abitazione in Via Borghi, collocazione utile anche per la notte. Assieme a loro abbiamo visitato il centro storico di Macerata, circondato da alte mura medioevali.

Il nucleo della città è Piazza della Libertà, sulla quale si affacciano il Palazzo del Comune, la Chiesa di S. Paolo, la Torre Civica o dell’Orologio e la scenografica Loggia dei Mercanti*, una elegante costruzione rinascimentale che risale agli inizi del 1500. Dalla piazza partono i diversi percorsi urbani. Di grande interesse Corso Matteotti, con antichi palazzi quattrocenteschi, tra cui il Palazzo dei Diamanti, caratterizzato da una facciata in pietre a punta di diamante che riprende l’omonimo palazzo di Ferrara.

Lungo via don Minzoni sorgono antichi palazzi, ora sede di facoltà universitarie. La via termina nella piazza del Duomo, molto suggestiva soprattutto per lo splendido SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA MISERICORDIA**, con un interno ricco di stucchi, affreschi, dipinti e marmi pregiati. Fu edificato per allontanare il flagello della peste.

Il monumento più caratteristico di Macerata è costituito dallo SFERISTERIO*, una vasta arena che risale all’inizio dell’ottocento, edificata per il gioco del “pallone al bracciale”, e utilizzata attualmente per importanti spettacoli di musica lirica, visto che ha una perfetta acustica. Purtroppo l’interno è visitabile solo nel periodo estivo.

A Macerata è possibile sostare con il camper in Via dei Velini, presso lo stadio Helvia Recina, non troppo distante dal centro. Entrare nel centro storico con il camper è sconsigliabile. Abbiamo cenato in pizzeria.

Venerdì 2 novembre: A pochi km da Macerata (4 km circa), nei pressi di Villa Potenza, in direzione Treia, si trova la zona archeologica di HELVIA RECINA. La visita non può essere effettuata perché da tempo vi sono lavori di restauro che impediscono l’accesso ai turisti. Viene segnalata una visita su appuntamento solo nel periodo estivo, ma il complesso è piccolo e veramente deludente. Una minuscola area sterrata consente il parcheggio dei camper.

Da Villa Potenza a TREIA** sono circa 15 Km. Verso le 9:30 ci siamo sistemati in un parcheggio nei pressi delle mura in via del Campo Sportivo (N 43°18’46,8” – E 13°18’33,8”). Il borgo è arroccato su di un colle ed è circondato da alte mura. Attraverso la porta turrita si accede alle strette e tortuose strade che portano a Piazza della Repubblica**, circondata da tre lati da splendidi palazzi medioevali, tra cui il Palazzo Comunale. L’altro lato è chiuso da una balaustra, dalla quale si domina la vallata e si gode di un indimenticabile paesaggio* di colline ondulate.

Le strade del borgo sono un dedalo di viuzze collegate da vicoli e scalette. Molti antichi palazzi sono abitati e penetrando negli androni si scoprono vecchie scale con pareti decorate da affreschi o da stucchi.

SAN GINESIO* dista 36 Km, percorsi in circa 50 minuti. E’ possibile parcheggiare comodamente nei pressi di Porta Picena (N 43°06’25,6” - E 13°19’26,5”) che costituisce l’accesso al borgo. Sulla Via Roma si incontra dopo poco l’Ospedale dei Pellegrini con una loggia del ‘400. Di grande interesse è la Collegiata, in Piazza Alberico Gentili, caratterizzata da una singolare facciata* di stile germanico. Molto bello anche l’interno e in particolare la cripta**, con affreschi del ‘400 di Lorenzo Salimbeni, riguardanti la vita di S. Biagio.

Sugli stretti vicoli si affacciano altre chiese e palazzi con notevoli facciate. La via Capocastello conduce all’altra estremità del paese, alla Porta Ascarana, accanto al monastero delle Clarisse (non visitabile).

Abbiamo tranquillamente pranzato nel parcheggio di Porta Picena e nel pomeriggio ci siamo diretti a CINGOLI, distante solo 16 Km. Purtroppo non siamo riusciti ad entrare in città per l’incredibile traffico determinato da una importante fiera. Si era creato un notevole ingorgo dovuto alle auto parcheggiate malamente e pertanto abbiamo preferito ritornare sui nostri passi. Siamo stati compensati da un magnifico tramonto con scure nubi attraversate dai raggi di sole che ci ha costretto a numerose foto.

Così, su due piedi, abbiamo cambiato completamente il programma e ci siamo diretti a LORETO** (circa 50 Km), sistemandoci in uno dei parcheggi destinati ai camper, al prezzo di 1,60 €/h.

Sabato 3 novembre: Abbiamo dedicato parte del mattino alla visita del Santuario** che accoglie all’interno la bellissima Santa Casa**, l’abitazione di Maria, portata dagli Angeli, secondo la tradizione. Molto scenografica la Piazza della Madonna, con la fontana ma anche le vie limitrofe sono di discreto interesse.

Ci siamo poi spostati a RECANATI*, distante 9 km. Abbiamo parcheggiato poco prima di Porta Marina e a piedi abbiamo raggiunto il palazzo Leopardi, situato nella Piazza del Sabato del Villaggio*. La casa ove visse Leopardi è visitabile solo ad orari, per gruppi di 30 persone con guida. La fila era troppo lunga, pertanto abbiamo rinunciato. Sulla piazza si affacciano anche la casa di Silvia e la chiesa si S. Maria. Dal piazzale un breve percorso conduce al Colle dell’Infinito (monte Tabor), legato ai noti versi del poeta, da cui si gode uno splendido panorama sui colli circostanti.

Abbiamo proseguito per il viale del Passero Solitario e abbiamo raggiunto così il centro cittadino, e in particolare la Piazza Leopardi, con il monumento a Giacomo Leopardi, il Palazzo Comunale e la Chiesa di S. Domenico con bella facciata. Purtroppo il mercato settimanale ha impedito di apprezzare del tutto questi edifici.

Lasciata Recanati in tarda mattinata, abbiamo pranzato in un grill autostradale e verso le 16:30 eravamo a URBINO** (119 Km). Nei pressi della circonvallazione abbiamo trovato un discreto parcheggio (N 43°43’33,9” E 12°38’25,0”) nei pressi di Viale di Vittorio. Era stipato di camper, suppongo perchè gratuito, ma siamo riusciti ugualmente a sistemarci. Da lì una navetta porta in centro ma in realtà questa fa servizio solo nei giorni feriali e gli orari non sono chiari. Comunque in dieci minuti a piedi si sale al centro. Il parcheggio più frequentato, e sicuramente più comodo, si trova in Piazzale del Mercatale. Da lì si sale in centro con un ascensore. Ha il difetto di essere a pagamento per cui è semivuoto.

Il centro storico di Urbino si sviluppa lungo un asse costituito da Via Raffaello, Via Vittorio Veneto e Piazza Rinascimento. Su quest’ultima si affaccia il Palazzo Ducale** che contiene la Galleria Nazionale delle Marche. La visita costa 8 € (gratuito per i ragazzi). Dal Cortile d’Onore si sale al primo piano ove si succedono sale, saloni, appartamenti che accolgono capolavori di Raffaello, di Piero della Francesca e di altri illustri pittori. Meritano una attenzione particolare gli arredi di alcuni appartamenti, con grandi camini, stucchi ed affreschi. La visita richiede un paio d’ore e può essere completata con i sotterranei, a cui si accede dal cortile, un dedalo di ambienti ben restaurati che ospitavano locali di servizio, cucine e scuderie.

Il Duomo, ricostruito dopo un terremoto del 1700, ha forme neoclassiche ed è meno interessante. Molto animata è la Piazza della Repubblica, nei pressi della quale si visita la Chiesa di S. Francesco*, preceduta da un portico con grandi arcate.

Dalla Piazza si segue Corso Garibaldi che termina in prossimità dei giardini del Palazzo Ducale. Di qui si domina il sottostante Piazzale del Mercatale e si ha una magnifica veduta** delle torri e delle logge sovrapposte del Palazzo Ducale. Siamo rientrati ai camper per la cena.

Domenica 4 novembre: Lasciata la figliolanza in camper per gli impegni scolastici, siamo risaliti nel borgo, per visitare i quartieri più a nord, lungo la Via Raffaello, fino a Piazzale Roma. Siamo incappati fortunosamente in una bellissima condizione meteorologica, con il sole sopra e la nebbia sotto. Da Piazzale Roma abbiamo attraversato il Parco della Resistenza fino alla Fortezza Albornoz e da questa posizione è stato possibile scattare una quantità industriale di fotografie con: il Palazzo Ducale visto da una bella angolazione, la nebbia, il sole sopra, i colli che spuntano dalla nebbia, gli alberi che fanno lo stesso e altre cose. Ritornati in centro attraverso contorti vicoli, abbiamo visitato la casa di Raffaello* in stile rinascimentale, in parte arredata e che sicuramente merita la sosta. Una ulteriore veduta del Palazzo Ducale si può avere dal Piazzale del Mercatale e anche in questo caso la foto si impone.

Dopo 20 Km di strada tortuosa eccoci a SANT’ANGELO IN VADO e alla sua Fiera del Tartufo. E’ un paese medioevale con un bel centro storico, vicoli suggestivi e antichi palazzi. Seguendo le indicazioni degli organizzatori della sagra, abbiamo agevolmente parcheggiato nei pressi del centro. La chiesa di S. Maria dei Servi naturalmente si visita solo su prenotazione.

Tutte le vie erano occupate da bancarelle, molte con prodotti di abbigliamento (cosa c’entra col tartufo?), poche con prodotti alimentari tipici della zona e pochissime destinate al tartufo, che comunque abbiamo attentamente evitato per i prezzi poco urbani. L’impressione è che mutande e calzini gestiti dagli extracomunitari stiano soppiantando il tartufo.

Abbiamo pranzato in un ristorante lungo il fiume Metauro, ricavato in una bella cantina. Naturalmente risotto con il tartufo per l’occasione. Siamo rientrati a Mirandola in serata non senza forti rallentamenti autostradali.

Inizio pagina