MACERATA
- TREIA - SAN GINESIO - LORETO - RECANATI - URBINO - S.ANGELO IN
VADO
Le Marche sono una grande scoperta: un’infinità di
angoli tutti da scoprire. Poche le località clamorose ma
innumerevoli angoli da godere. Per questo motivo, dopo poche
settimane ho nuovamente diretto il mezzo ricreazionale verso questa
regione.
Giovedì 1
novembre:
Un viaggio senza intoppi lungo la A14, con gli amici
Pozzetti camperizzati. Partiti verso le 8:40, dopo la doverosa
sosta-pranzo in un grill autostradale, percorsi 345 Km da Mirandola,
via Civitanova Marche, siamo approdati a MACERATA* verso le 15:00
(l’itinerario scelto, via Civitanova, benché più lungo, permette di
sfruttare la superstrada SS 77 che conduce all’interno).
Ci attendevano gli amici Alberto e Stefania,
conosciuti in Egitto, che ci hanno permesso di sistemare i mezzi
presso la loro abitazione in Via Borghi, collocazione utile anche
per la notte. Assieme a loro abbiamo visitato il centro storico di
Macerata, circondato da alte mura medioevali.
Il nucleo della città è Piazza della Libertà, sulla
quale si affacciano il Palazzo del Comune, la Chiesa di S. Paolo, la
Torre Civica o dell’Orologio e la scenografica Loggia dei Mercanti*,
una elegante costruzione rinascimentale che risale agli inizi del
1500. Dalla piazza partono i diversi percorsi urbani. Di grande
interesse Corso Matteotti, con antichi palazzi quattrocenteschi, tra
cui il Palazzo dei Diamanti, caratterizzato da una facciata in
pietre a punta di diamante che riprende l’omonimo palazzo di
Ferrara.
Lungo via don Minzoni sorgono antichi palazzi, ora
sede di facoltà universitarie. La via termina nella piazza del
Duomo, molto suggestiva soprattutto per lo splendido SANTUARIO DELLA
MADONNA DELLA MISERICORDIA**, con un interno ricco di stucchi,
affreschi, dipinti e marmi pregiati. Fu edificato per allontanare il
flagello della peste.
Il monumento più caratteristico di Macerata è
costituito dallo SFERISTERIO*, una vasta arena che risale all’inizio
dell’ottocento, edificata per il gioco del “pallone al bracciale”, e
utilizzata attualmente per importanti spettacoli di musica lirica,
visto che ha una perfetta acustica. Purtroppo l’interno è visitabile
solo nel periodo estivo.
A Macerata è possibile sostare con il camper in Via
dei Velini, presso lo stadio Helvia Recina, non troppo distante dal
centro. Entrare nel centro storico con il camper è sconsigliabile.
Abbiamo cenato in pizzeria.
Venerdì 2 novembre:
A pochi km da Macerata (4 km circa), nei pressi di
Villa Potenza, in direzione Treia, si trova la zona archeologica di
HELVIA RECINA. La visita non può essere effettuata perché da tempo
vi sono lavori di restauro che impediscono l’accesso ai turisti.
Viene segnalata una visita su appuntamento solo nel periodo estivo,
ma il complesso è piccolo e veramente deludente. Una minuscola area
sterrata consente il parcheggio dei camper.
Da Villa Potenza a TREIA** sono circa 15 Km. Verso le
9:30 ci siamo sistemati in un parcheggio nei pressi delle mura in
via del Campo Sportivo (N 43°18’46,8” – E 13°18’33,8”). Il borgo è
arroccato su di un colle ed è circondato da alte mura. Attraverso la
porta turrita si accede alle strette e tortuose strade che portano a
Piazza della Repubblica**, circondata da tre lati da splendidi
palazzi medioevali, tra cui il Palazzo Comunale. L’altro lato è
chiuso da una balaustra, dalla quale si domina la vallata e si gode
di un indimenticabile paesaggio* di colline ondulate.
Le strade del borgo sono un dedalo di viuzze
collegate da vicoli e scalette. Molti antichi palazzi sono abitati e
penetrando negli androni si scoprono vecchie scale con pareti
decorate da affreschi o da stucchi.
SAN GINESIO* dista 36 Km, percorsi in circa 50
minuti. E’ possibile parcheggiare comodamente nei pressi di Porta
Picena (N 43°06’25,6” - E 13°19’26,5”) che costituisce l’accesso al
borgo. Sulla Via Roma si incontra dopo poco l’Ospedale dei
Pellegrini con una loggia del ‘400. Di grande interesse è la
Collegiata, in Piazza Alberico Gentili, caratterizzata da una
singolare facciata* di stile germanico. Molto bello anche l’interno
e in particolare la cripta**, con affreschi del ‘400 di Lorenzo
Salimbeni, riguardanti la vita di S. Biagio.
Sugli stretti vicoli si affacciano altre chiese e
palazzi con notevoli facciate. La via Capocastello conduce all’altra
estremità del paese, alla Porta Ascarana, accanto al monastero delle
Clarisse (non visitabile).
Abbiamo tranquillamente pranzato nel parcheggio di
Porta Picena e nel pomeriggio ci siamo diretti a CINGOLI, distante
solo 16 Km. Purtroppo non siamo riusciti ad entrare in città per
l’incredibile traffico determinato da una importante fiera. Si era
creato un notevole ingorgo dovuto alle auto parcheggiate malamente e
pertanto abbiamo preferito ritornare sui nostri passi. Siamo stati
compensati da un magnifico tramonto con scure nubi attraversate dai
raggi di sole che ci ha costretto a numerose foto.
Così, su due piedi, abbiamo cambiato completamente il
programma e ci siamo diretti a LORETO** (circa 50 Km), sistemandoci
in uno dei parcheggi destinati ai camper, al prezzo di 1,60 €/h.
Sabato 3 novembre:
Abbiamo
dedicato parte del mattino alla visita del Santuario** che accoglie
all’interno la bellissima Santa Casa**, l’abitazione di Maria,
portata dagli Angeli, secondo la tradizione. Molto scenografica la
Piazza della Madonna, con la fontana ma anche le vie limitrofe sono
di discreto interesse.
Ci siamo poi spostati a RECANATI*, distante 9 km.
Abbiamo parcheggiato poco prima di Porta Marina e a piedi abbiamo
raggiunto il palazzo Leopardi, situato nella Piazza del Sabato del
Villaggio*. La casa ove visse Leopardi è visitabile solo ad orari,
per gruppi di 30 persone con guida. La fila era troppo lunga,
pertanto abbiamo rinunciato. Sulla piazza si affacciano anche la
casa di Silvia e la chiesa si S. Maria. Dal piazzale un breve
percorso conduce al Colle dell’Infinito (monte Tabor), legato ai
noti versi del poeta, da cui si gode uno splendido panorama sui
colli circostanti.
Abbiamo proseguito per il viale del Passero Solitario
e abbiamo raggiunto così il centro cittadino, e in particolare la
Piazza Leopardi, con il monumento a Giacomo Leopardi, il Palazzo
Comunale e la Chiesa di S. Domenico con bella facciata. Purtroppo il
mercato settimanale ha impedito di apprezzare del tutto questi
edifici.
Lasciata Recanati in tarda mattinata, abbiamo
pranzato in un grill autostradale e verso le 16:30 eravamo a URBINO**
(119 Km). Nei pressi della circonvallazione abbiamo trovato un
discreto parcheggio (N 43°43’33,9” E 12°38’25,0”) nei pressi di
Viale di Vittorio. Era stipato di camper, suppongo perchè gratuito,
ma siamo riusciti ugualmente a sistemarci. Da lì una navetta porta
in centro ma in realtà questa fa servizio solo nei giorni feriali e
gli orari non sono chiari. Comunque in dieci minuti a piedi si sale
al centro. Il parcheggio più frequentato, e sicuramente più comodo,
si trova in Piazzale del Mercatale. Da lì si sale in centro con un
ascensore. Ha il difetto di essere a pagamento per cui è semivuoto.
Il centro storico di Urbino si sviluppa lungo un asse
costituito da Via Raffaello, Via Vittorio Veneto e Piazza
Rinascimento. Su quest’ultima si affaccia il Palazzo Ducale** che
contiene la Galleria Nazionale delle Marche. La visita costa 8 €
(gratuito per i ragazzi). Dal Cortile d’Onore si sale al primo piano
ove si succedono sale, saloni, appartamenti che accolgono capolavori
di Raffaello, di Piero della Francesca e di altri illustri pittori.
Meritano una attenzione particolare gli arredi di alcuni
appartamenti, con grandi camini, stucchi ed affreschi. La visita
richiede un paio d’ore e può essere completata con i sotterranei, a
cui si accede dal cortile, un dedalo di ambienti ben restaurati che
ospitavano locali di servizio, cucine e scuderie.
Il Duomo, ricostruito dopo un terremoto del 1700, ha
forme neoclassiche ed è meno interessante. Molto animata è la Piazza
della Repubblica, nei pressi della quale si visita la Chiesa di S.
Francesco*, preceduta da un portico con grandi arcate.
Dalla Piazza si segue Corso Garibaldi che termina in
prossimità dei giardini del Palazzo Ducale. Di qui si domina il
sottostante Piazzale del Mercatale e si ha una magnifica veduta**
delle torri e delle logge sovrapposte del Palazzo Ducale. Siamo
rientrati ai camper per la cena.
Domenica 4
novembre:
Lasciata la figliolanza in camper per gli impegni
scolastici, siamo risaliti nel borgo, per visitare i quartieri più a
nord, lungo la Via Raffaello, fino a Piazzale Roma. Siamo incappati
fortunosamente in una bellissima condizione meteorologica, con il
sole sopra e la nebbia sotto. Da Piazzale Roma abbiamo attraversato
il Parco della Resistenza fino alla Fortezza Albornoz e da questa
posizione è stato possibile scattare una quantità industriale di
fotografie con: il Palazzo Ducale visto da una bella angolazione, la
nebbia, il sole sopra, i colli che spuntano dalla nebbia, gli alberi
che fanno lo stesso e altre cose. Ritornati in centro attraverso
contorti vicoli, abbiamo visitato la casa di Raffaello* in stile
rinascimentale, in parte arredata e che sicuramente merita la sosta.
Una ulteriore veduta del Palazzo Ducale si può avere dal Piazzale
del Mercatale e anche in questo caso la foto si impone.
Dopo 20 Km di strada tortuosa eccoci a SANT’ANGELO IN
VADO e alla sua Fiera del Tartufo. E’ un paese medioevale con un bel
centro storico, vicoli suggestivi e antichi palazzi. Seguendo le
indicazioni degli organizzatori della sagra, abbiamo agevolmente
parcheggiato nei pressi del centro. La chiesa di S. Maria dei Servi
naturalmente si visita solo su prenotazione.
Tutte le vie erano occupate da bancarelle, molte con
prodotti di abbigliamento (cosa c’entra col tartufo?), poche con
prodotti alimentari tipici della zona e pochissime destinate al
tartufo, che comunque abbiamo attentamente evitato per i prezzi poco
urbani. L’impressione è che mutande e calzini gestiti dagli
extracomunitari stiano soppiantando il tartufo.
Abbiamo pranzato in un ristorante lungo il fiume
Metauro, ricavato in una bella cantina. Naturalmente risotto con il
tartufo per l’occasione. Siamo rientrati a Mirandola in serata non
senza forti rallentamenti autostradali. |