E’
stato il nostro primo viaggio con Mirco, Raffaella e i bimbi. In verità
non tutti, perché Seila e Giulia erano ad una attività con le
coccinelle. Era la prima volte che viaggiavamo in camper in compagnia. I
nostri amici erano ancora “roulottisti” : non sapevamo che si
sarebbero convertiti presto. Avevamo programmato il viaggio cercando una
meta abbastanza vicina e di impostazione “primaverile”: IL
PARCO DEL TICINO.
Venerdì 14 maggio: Siamo partiti verso le 16,30, percorrendo la A1 e poi la
Piacenza-Torino fino all’uscita di Broni-Stradello. Era necessario
sistemarci in un campeggio, causa la roulotte, per cui avevamo
identificato una Camping nei pressi di Pavia. Rintracciarlo non è stato
facile visto che non vi era alcuna indicazione. Un benzinaio ci ha
indirizzato verso Bereguardo ma siamo rimasti bloccati da una ponte di
barche sul quale non era consentito l’accesso a mezzi troppo voluminosi.
La fastidiosa deviazione ci ha permesso di avere un primo gradito assaggio
di questo strano territorio italiano fatto di pioppeti alternati ad estese
risaie. Siamo così arrivati
a PAVIA nord e ci siamo sistemati nel CAMPEGGIO TICINO, l'unico
aperto in questa stagione.
Sabato
15 maggio:
Purtroppo al risveglio abbiamo trovato un cielo nuvoloso, per cui abbiamo
optato per la visita alla CERTOSA
di PAVIA (15 KM dal centro, verso
nord), un bellissimo monastero
eretto dai Visconti e abitato dai monaci certosini. Abbiamo poi visitato
il CASTELLO di PAVIA e il PONTE COPERTO. Al
pomeriggio siamo andati a VIGEVANO.
E’ una piccola città con un centro storico veramente caratteristico.
La bellissima PIAZZA DUCALE, disegnata da Leonardo da Vinci, è un
vero salotto all’aperto, delimitata da edifici antichi e, da un lato,
dal Duomo, con la caratteristica facciata semiovale. Abbiamo poi visitato
la TORRE e il CASTELLO di Ludovico il Moro. Il tempo si era rasserenato
per cui abbiamo trascorso buona parte del pomeriggio nella piazza
affollata. Siamo poi ritornati al campeggio per la cena.
Domenica
16 maggio:
Ci siamo spostati dal campeggio, con il camper e l’auto di Mirco, verso
gli itinerari del PARCO DEL
TICINO, in una bellissima giornata. Parcheggiato il camper nel
piazzale di un ristorante, ci siamo addentrati in bici, sulle strade
sterrate, tra canali e pioppeti, seguendo le poche indicazioni. Elena e
Marco, sistemati ciascuno sul seggiolino attaccato al manubrio delle bici,
si sono ben presto addormentati. Per fortuna ci eravamo muniti di cuscini
che abbiamo opportunamente appoggiato sui manubri. Siamo così arrivati
alla bellissima ABBAZIA DI MORIMONDO
proprio nel bel mezzo di un matrimonio. Poco distante dalla Abbazia,
abbiamo pranzato (molto bene) in un ristorante, a base di rane fritte e
lumache, una specialità del luogo. Abbiamo poi continuato il percorso
ciclistico nel pomeriggio, fino al Lido sul Ticino. In riva al fiume, sul
greto di sassi bianchi, decine e decine di persone prendevano il sole in
tutto relax. Ci siamo trovati un angolino e abbiamo guardato i bimbi
giocare con i sassi. In questa zona il bosco è più fitto e gli itinerari
più numerosi e meglio indicati. Non era possibile però fermarsi a lungo,
per cui ci siamo riproposti di tornare in un’altra occasione.
Lunedì
17 maggio:
Siamo partiti dal campeggio di Pavia al mattino, con camper e roulotte,
arrivando in breve ad ABBIATEGRASSO. Fatta sosta a nord della cittadina,
abbiamo nuovamente recuperato le biciclette per seguire la pista ciclabile
asfaltata che costeggia il NAVIGLIO GRANDE. Il percorso permette di
ammirare le numerose ville del ‘700 e dell’800 costruite sulle sponde
del canale. Siamo anche passati davanti all'ANTICA
OSTERIA DEL PONTE a
CASSINETA DI LUGAGNANO, rinomato (e costoso) ristorante del nord Italia.
Ci siamo limitati a qualche foto davanti all’ingresso. Risaliti sui
nostri veicoli, verso mezzogiorno, abbiamo trovato una sistemazione in un
comodo parcheggio e ci siamo abbuffati senza criterio, non tenendo conto
del lungo itinerario di rientro. Siamo ripartiti verso le 15:00, ma, dopo
pochi chilometri di autostrada, ho lasciato andare Mirco e mi sono fermato
in un grill per una pennichella pomeridiana che mi ha permesso di smaltire
i residui di etanolo.
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