Martedì 31 ottobre: Puntiamo il mezzo ricreazionale
verso Sud, con la prospettiva
di una Purificazione Giubilare e di un successivo meritato ristoro alle
Terme di Saturnia. Il classico rallentamento della famigerata
Bologna-Firenze non ci consente di completare in serata la Marcia su Roma,
per cui facciamo tappa nei pressi dell’uscita di Chianciano (ottima
sosta nel vasto parcheggio di un supermercato, a poche centinaia di metri
dal casello) e raggiungiamo la capitale il mattino successivo.
Mercoledì
1 Novembre: L’ingresso in Roma ha ben poco di trionfale: sbagliamo
di brutto l’uscita sul raccordo anulare e veniamo respinti verso Nord
ove, seguendo segnalazioni particolarmente ambigue, giriamo più volte in
tondo prima di riuscire a localizzare la giusta direzione, verso il
Camping Flaminio, naturalmente sulla via Flaminia. Il campeggio, pur
essendo periferico, dispone di ottimi collegamenti, mediante autobus e
treno, con luoghi strategici del centro. Raccolte le debite informazioni e
acquistati i biglietti alla reception, in due fermate di autobus siamo in
Via della Conciliazione e in breve raggiungiamo Piazza S. Pietro ove,
presso la classica edicola (non sacra ma di giornali) incontriamo
nientemeno che Enzo e Carla. Con le loro classiche metodiche oscure e
misteriose sono riusciti a procurare alcuni PASS per entrare nell’AREA
BOX, ove si può assistere alla Messa in pool position. Ed eccoci pertanto
a poche centinaia di metri dal Papa. La funzione può essere seguita anche
da un Maxi schermo, situato di lato. Al termine della cerimonia, di nuovo
una grande occasione: il Papa passa tra le transenne sulla
PAPAMOBILE, a pochi metri da noi.
Terminata la cerimonia, presso la solita edicola troviamo al completo
i nostri compagni dell’ <<
abitar viaggiando >> Claudio, Anna Maria & C. che, partiti più
tardi, hanno raggiunto Roma con il loro nuovo (è tutto relativo) mezzo
ricreazionale. Ci concediamo
un lauto pranzo, mollemente sistemati in un angolo della piazza di dubbia
igiene. Ed eccoci ammassati nell’orda di pellegrini che attraversano la
PORTA SANTA. L’ interno della Cattedrale è sempre maestoso ed
emozionante. Poco dopo assistiamo al cambio delle guardie svizzere, una
modesta cerimonia, veramente deludente. Ed iniziano ora le nostre
peregrinazioni per le vie di Roma: CASTEL S.ANGELO, PIAZZA NAVONA, il
PANTHEON, la FONTANA DI TREVI, con l’immancabile getto di monetine, fino
a PIAZZA DI SPAGNA. Fondamentale è l’acquisto in blocco di una intera
partita di palloncini colorati, riempiti di farina e modellabili secondo
fisionomie di dubbio gusto. Rappresentano sicuramente la nota di colore
del viaggio. Le camminate per Roma sono sempre micidiali per cui torniamo
al campeggio stravolti. Utilizziamo un trenino molto furbo che parte nei
pressi di Piazza del Popolo, in direzione Viterbo, con fermata nei pressi
del campeggio. Si rivela particolarmente complicata l’uscita dalla
stazioncina tanto da creare brevi momenti di panico.
Giovedì
2 Novembre: La prima tappa della mattinata è rappresentata dai MUSEI
VATICANI. La nostra intenzione sarebbe stata di dare “ un occhiata
generale “, soffermandoci poi sulla parte egizia e visitando la CAPPELLA
SISTINA. Pia illusione, visto che l’itinerario da percorrere non
permette scorciatoie. Le sale sono vaste e i corridoi sono lunghissimi e
ricchi di materiale di grande interesse. Ovviamente la sezione egiziana,
pur piccola, risulta sempre affascinante. Usciamo
dal Museo all’ora di pranzo e ci avventiamo sui panini che vengono in
parte divorati da noi e in parte sbriciolati per alcuni piccioni
invadenti. Con la metropolitana siamo in un attimo al COLOSSEO, accolti da
veri e propri antichi romani in attesa di qualche turista giapponese
disposto a farsi spennare da un gladiatore. Visitiamo interno ed esterno,
scattando foto all’impazzata. La visita ai Fori Imperiali non è
possibile perché la chiusura dei cancelli avviene molto presto, a
sottolineare la nota propensione per il lavoro dei discendenti di Cesare.
Non ci resta che risalire, lungo la VIA DEI FORI IMPERIALI, verso PIAZZA
VENEZIA. C’è tanto da vedere comunque anche in questo viale. Nei pressi
della COLONNA TRAIANA, con la vista sull’ALTARE DELLA PATRIA, ci
concediamo un momento di
meritato riposo, con annesso massaggio dei piedi. Saliamo la scalinata del
CAMPIDOGLIO che ormai fa sera. Non c’è Rutelli ad accoglierci! Forse è
impegnato con D’Alema. Cerchiamo la Rupe Tarpea, dalla quale, secondo la
tradizione, venivano gettati i “ neonati
difettosi “ e ci imbattiamo in uno splendido panorama serale sui
Fori Imperiali, che viene inevitabilmente fotografato. E’ ora la volta
della BOCCA DELLA VERITÀ. Litighiamo il set fotografico con un intero
pullman di giapponesi, smaniosi come noi di farsi riprendere con la mano
nella apertura, correndo il rischi di rimanere per sempre monchi. La
passeggiata prosegue, costeggiando i resti del CIRCO MASSIMO, fino alla
fermata della metropolitana, che ci permette di ritornare ai mezzi
ricreazionali senza ulteriori danni alle già provate piante dei piedi.
Venerdì 3 Novembre: Il tentativo di visitare
le esposizioni presso il Museo di Villa Borghese va completamente a
pallino perché avremmo dovuto prenotare per tempo. Ai bimbi non par vero
di poter visitare lo ZOO DI ROMA che impegnerà tutta la mattinata. Alcuni
padiglioni risultano particolarmente interessanti, in quanto rappresentano
un tentativo di ricostruire l’ambiente naturale dando agli animali il
giusto spazio. Per il resto si tratta delle solite squallide gabbie, con
belve oramai rassegnati. Usciti dallo Zoo, attraversando il parco di Villa
Borghese, ci imbattiamo nelle riprese cinematografiche di un film comico:
uno strano personaggio che cavalca alla rovescia fa la corsa con un tizio
in bici; segue il capitombolo di quest’ultimo su un mucchio di cartoni.
Ancora più comici i commenti del pubblico che assiste alle riprese. Ed
eccoci finalmente sulla Scalinata di TRINITÀ DEI MONTI. Successiva tappa
è rappresentata dal MUSEO DI ARTE PREISTORICA, situato all’EUR. Le
nostre bimbe sono innamorate della Preistoria per cui la visita è
doverosa. Si parte con una analisi accuratissima di ogni vetrina, di ogni
reperto e di ogni filmato, per poi aumentare progressivamente la velocità
di visita, fino ad arrivare a passaggi “simbolici” nelle ultime sale,
con la scusa che qui l’uomo è un po’ meno preistorico e un po’ più
moderno.
Sabato 4 Novembre: La ricerca in camper della
VIA APPIA ANTICA e delle relative CATACOMBE DI S. CALLISTO si rivela un
vero rompicapo automobilistico. Sono più numerosi i cartelloni
preelettorali col faccione di Berlusconi
delle indicazioni. Almeno promettesse meno tasse e più segnaletica
stradale ! ! ! Aggregati ad un gruppo di italiani ci immergiamo tra le
gallerie di tufo, in un vero labirinto di cunicoli. Non ci perdiamo solo
grazie alla guida. Visita esauriente, seguita da folle acquisto di
cartoline e ricordini per i nonni. A poche centinaia di metri è possibile
rendere omaggio ai Caduti delle FOSSE ARDEATINE. Non c’ero mai stato.
Molto suggestivo l’ambiente e di estremo interesse la ricostruzione
storica del fatidico 1943, anno in cui gli italiani, come per incanto,
sono diventati tutti eroi. E’ il momento del meritato riposo per cui,
dopo un pranzo Plein Air nel parcheggio delle Catacombe, dirigiamo i mezzi
ricreazionali verso il Nord produttivo e laborioso, diretti alle TERME DI
SATURNIA. Qui è possibile sostare in una mega area- camper a pagamento,
con annesso pulmino che, ad orari, conduce alle Terme e alle sorgenti.
E’ tardi, giusto il tempo di sistemarci e di prepararci per la cena al
ristorante. Scegliamo il classico ristorante dove mangi male e spendi
molto. Capita !
Domenica 5 Novembre: Veniamo abbondantemente
ripagati della modesta cena dalla full immersion nelle acque termali della
località Cascatelle. Si tratta di una successione di cascate di acqua
calda, sulfurea, che rimbalza tra vasche naturali di calcare bianchissimo.
La bassa temperatura esterna è nettamente mitigata dal calore
dell’acqua, tanto che è possibile rimanere in costume da bagno senza
particolari problemi. Immersi nell’acqua fino al collo e circondati dal
vapore dimentichiamo Mirandola, il lavoro, il
mutuo della casa, la maestra Loretta, la nonna Bianca.
Dimentichiamo perfino l’orario del pulmino che ci deve riportare ai
camper e solo grazie al mio scatto fulmineo riesco a raggiungerlo mentre
è già in partenza. Col camper recupero poi rapidamente tutta la banda.
Con profonda tristezza ripartiamo, lasciando alle nostre spalle gli ozi e
i piaceri. Nuvolosi minacciosi ci accolgono verso Siena. Siamo per ora
risparmiati dalla pioggia e, nel parcheggio di MONTERIGGIONI, ci
concediamo una sosta pranzo, ancora una volta all’aperto. La visita del
paese è breve, viste le ridotte dimensioni del borgo medioevale. Le mura,
il pozzo, la chiesa e poi di nuovo in camper, verso nord, verso i cieli
cupi e la nebbia della nostra Emilia che ci sta aspettando.
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