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DINTORNI DI ROMA

in camper - APRILE 2001

LEONESSA-TORVAIANICA-SEZZE-TERRACINA

SPERLONGA-GAETA-SABAUDIA-CIRCEO-NETTUNO-ANZIO

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Una breve vacanza all’insegna del maltempo. Mirco come al solito ha preparato un programma dettagliato e ricco di spunti interessanti, in una zona della penisola (i dintorni di Roma) abbastanza lontana e pertanto poco conosciuta.

Giovedì 12 aprile: Alle 9,30 i potenti mezzi ricreazionali sono diretti verso SUD, con molti incertezze per la possibilità di trovare colonne, rallentamenti etc.: è il grande esodo pasquale! Inaspettatamente il viaggio fila liscio, percorrendo la E 45 e, grazie alle indicazioni del navigatore satellitare di Mirco, pilotati dall’alto in incredibili attraversamenti metropolitani, raggiungiamo la nostra prima tappa, LEONESSA, un piccolo paese tra Terni e Rieti. Ci aspetta un grande area camper a due passi dal centro, di fronte alla caserma dei Carabinieri (non fa mai male), silenziosa e totalmente a nostra disposizione. Il borgo ha una struttura medioevale, fondato nel 1200 per ordine di Carlo D’Angiò, ed è particolarmente “fornito” di chiese. Di particolare interesse S. Francesco (presepe policromo) e S. Pietro (Pietà in legno, Deposizione e Madonna del Parto). Ceniamo al ristorante da Peppino (buona la carne e il prezzo). Ci aspetta una notte di tutta tranquillità.

Venerdì 13 Aprile: Da Leonessa a TORVAIANICA con il satellitare è un gioco da ragazzi. Molto più difficile è invece vedere il mare nella cittadina balneare, sbarrato com'è da un muro di brutte villette stile anni ’60, di dubbia legalità. Siamo sul mare senza vederlo, ma per fortuna sentiamo lo scroscio delle onde dietro le case. visto che è possibile mangiare all’aperto, con tavolo e veranda aperta.  Siamo a pochi chilometri da SEZZE, una delle mete principali del nostro itinerario perché sede di una famosa PROCESSIONE PASQUALE. Il tempo peggiora pian piano e, dopo esserci sistemati in un enorme e comodo parcheggio, siamo costretti a trascorrere il resto del pomeriggio in camper, per la pioggia insistente. La manifestazione inizia alle 21:00 e scorre per le vie del paese in una fortunosa tregua del maltempo. Troviamo un ottimo punto di osservazione in una piazzetta vicino alla chiesa, dietro alle sedie di alcune vecchiette. Si susseguono varie scene (41 per l’esattezza) dell’Antico e del Nuovo Testamento, rappresentate da figuranti in costume, con spiegamento di cavalli, trombe e abiti dell’epoca. Proprio nella nostra piazzetta le scene si animano e gli attori recitano con enfasi brevi frasi che ricordano le tappe della vita di Cristo e della Passione. L’insieme è molto coreografico ma solo in pochi casi le scene perdono il loro carattere di spettacolo, riuscendo a colpire più in profondità.

Sabato 14 Aprile: Trascorriamo la notte e la mattina all’insegna dei lampi e dei tuoni ed è impossibile uscire dal camper per il diluvio che imperversa. I bambini ne approfittano per fare i compiti, poi ci incamminiamo verso TERRACINA. Il viaggio viene interrotto da un problema di mal funzionamento del tergicristallo di Mirco che risolviamo in breve grazie all’aiuto di un meccanico del paese. Evidentemente è destino che la vigilia di Pasqua sia funestata da guasti meccanici (vedi Ungheria). Nella sventura veniamo però ricompensati, perché il meccanico ci accompagna personalmente all’Hostaria del Vicoletto, un locale molto famoso e frequentato da politici (D’Alema) e gente di spettacolo (Castagna). Ci abbuffiamo con manicaretti deliziosi a base di pesce, spendendo il giusto (75.000 L. a testa). Visitiamo poi il paese, con un gradevole giro per i negozi, e ceniamo in camper, nel parcheggio del Tempio di Giove, ove trascorriamo la notte, disturbati da gruppetti di ragazzi poco romantici e molto rumorosi.

Domenica 16 Aprile – Pasqua: Giornata splendida, l’ideale per visitare le rovine del TEMPIO DI GIOVE, situate sulla rupe che sovrasta Terracina. Assistiamo poi in paese alla Messa, funestata da un coro di voci bianche accompagnate da organo e da TROMBA. Pranziamo sul porto, in un tranquillo parcheggio e nel pomeriggio cerchiamo di raggiungere SPERLONGA, poco più a sud. E’ impossibile trovare un parcheggio per i camper e ci accontentiamo di una veduta d’insieme. A GAETA invece la sistemazione dei mezzi è più semplice, sul lungomare vicino al porto. A piedi raggiungiamo la Fortezza, nella parte alta del paese e ci inoltriamo nei suggestivi vicoli di Gaeta Medioevale. Dopo un buon gelatone risaliamo coi camper verso nord, oltrepassando il Circeo e accampandoci sul lungomare di SABAUDIA, in un’area già “colonizzata” da un gruppo di 11 camper di Firenze.

Lunedì 17 Aprile: Piove tutta notte e al mattino fa molto freddo. Nonostante il clima invernale alcuni coraggiosi tentano di esibirsi sui cavalloni con il surf, con scarso successo. Decidiamo di percorrere la strada litoranea, e la costa del PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO si rivela molto selvaggia e incontaminata. Sostiamo a NETTUNO, ove visitiamo il CIMITERO MILITARE AMERICANO, creato nel primo dopoguerra. Accoglie le salme dei numerosi militari morti durante lo sbarco di Anzio e Nettuno. Il luogo è semplice, ordinato e silenzioso, uno stile completamente diverso da quello cui siamo abituati. Lungo la costa pranziamo in un piccolo parcheggio sul mare con annessa fontanella di acqua potabile. Ritorna il sole e la sosta ad ANZIO è l’occasione per coricarci sulla sabbia, nonostante il vento gelido. Il clima ricorda le spiagge della Polonia. Dalla spiaggia si raggiungono i resti della VILLA DI NERONE, chiusi ad una visita completa. In serata raggiungiamo TODI ma, scoraggiati dal maltempo e dalla pioggia, sostiamo solo per la notte, ripartendo al mattino per Mirandola.

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