HOME PAGE

 

Torna a DIARI DI VIAGGIO

 

      ABRUZZO in camper

Agosto 2001 

  Scarica il DIARIO in formato PDF
 

Niente di meglio che un inaspettato periodo di ferie a fine estate. Il primo programma formulato (Berlino) ci sembra un po’ ambizioso per l’eccessiva distanza, per cui optiamo per una parte di Italia che non conosciamo: i Parchi dell’Abruzzo.

Domenica 26: Partiamo col mezzo alle 16:50 diretti a SUD sulla A14, incontrando poco traffico. Una sosta per la cena in un grill presso Ancona e alle 23:30 raggiungiamo l’ABBAZIA DI S. CLEMENTE IN CASAURIA,  la nostra prima tappa. L’area sosta di fronte al sito è impraticabile, perché situata sulla strada principale, per cui optiamo per un parcheggio a TORRE DE’ PASSERI, il paese vicino. Nonostante il luogo apparentemente isolato, la scelta si rivela alquanto sciagurata: appena entrati nei sacchi a pelo, esordiscono i fuochi d’artificio, per una buona mezz’ora. Seguono sgommate e frenate di motorini e auto. Poi un concerto infernale di cani, capeggiati da uno di quei botoli dalla abbaiata stridula, cui fanno coro tutti i randagi del vicinato. Notte infernale!

Lunedì 27: L’Abbazia si rivela interessante ma non straordinaria. Colpisce l’interno romanico, estremamente spoglio, quasi fosse una chiesa sconsacrata. Seguendo alcune indicazioni ricavate da altri diari, ci inerpichiamo sulle colline per raggiungere l’EREMO DI SANTO SPIRITO, uno dei numerosi luoghi di eremitaggio frequentato da fra Pietro da Morrone, Celestino V°. Gli ultimi quattro chilometri di strada sono da panico. Il fondo, pur asfaltato, è molto sconnesso e la strada è estremamente stretta. Ha  una pendenza notevole, che costringe alla prima. La visita ricompensa lo sforzo: in una ambientazione naturale piena di fascino, la chiesa e le cellette sono inerpicate sulla roccia e si raggiungono grazie a ripide scalette. Verso le 12:30 ripercorro, nel panico, i quattro Km dannati, raggiungendo il piazzale del ristorante MACCHIE DI COCO, ove ci premiamo con un pranzo di buon livello. Lasciato il camper nel vasto piazzale, seguendo le indicazioni della cameriera, seguiamo a piedi un sentiero, avendo come meta L’EREMO DI S. BARTOLOMEO. Le indicazioni sono poco chiare e solo grazie ad un gruppo di Scout in Route riusciamo a raggiungere l’Eremo. Occorre seguire il sentiero fino a quando questo non attraversa una sterrata. Ora a destra fino alla croce di ferro, poi a sinistra per il sentiero piccolo nei campi. Si giunge sul bordo di un canyon nel quale scendiamo grazie a gradini scavati nella parete rocciosa. Attraversando uno stretto cunicolo appare finalmente l’Eremo. Anche in questo caso l’ambientazione naturale è veramente straordinaria. E’ possibile scendere fino al ruscello in fondo al canalone. Fa decisamente caldo e la salita risulta ripida e faticosa. Al ristorante non c’è nessuno, per cui ne approfittiamo per fare una doccia rigenerante sul piazzale e il nuovo carico d’acqua. Alle 17:00 si riparte verso SULMONA, città d’arte molto vivace. Per i golosi è famosa per la produzione di confetti, ben esposti nei numerosi negozi artigianali. Notevole il Palazzo dell’Annunziata e  l’Acquedotto, che attraversa, con le sue arcate una vasta piazza. Un comodo parcheggio, situato nei pressi della Cattedrale, permette la sosta vicino al centro storico. Alle 19:30 ci incamminiamo (A25-A24) verso L’Aquila, cenando in un grill autostradale. L’AQUILA è una città estremamente caotica e trafficata. Nonostante l’ora tarda, il transito è estremamente difficoltoso e risulta impossibile trovare un parcheggio. Le numerose aree sosta indicate da Plain Air sono introvabili. Dopo un attraversamento alla disperata, usciamo dal centro, raggiungendo un parcheggio, in un quartiere di condomini verso nord.  Il rumore di auto e motorini prosegue purtroppo  fino a tardi. 

Martedì 28: Riattraverso la città, alla ricerca di una sistemazione e riesco a identificare un vasto parcheggio di un supermercato, nei pressi di Porta Roma. Telefono al responsabile del Camper Club (0862/411601) che ci segnala che il parcheggio da me scelto è utilizzabile anche di notte. Ci indica l’area camper assegnata dal comune, nei pressi di Porta Napoli: si rivela angusta, scomoda e con pochissimi posti a disposizione, in parte occupati da automobili abusive. Visitiamo la FONTANA DELLE NOVANTANOVE CANNELLE, simbolo della città, situata nei pressi della stazione ferroviaria. E’ lontana dal centro, presso le mura ovest. Parcheggio in uno slargo sulla strada, in divieto di sosta. Del resto la visita si riduce a qualche foto della piazzetta. A piedi, seguendo via Roma, raggiungiamo il centro storico, attraversando numerose piazzette, visitando chiese (belle facciate ma interni modesti) e il CASTELLO SPAGNOLO, a nord, in un vasto parco. Il Castello è in gran parte occupato da vari musei (archeologico, numismatico, di arte sacra) ma il pezzo forte è rappresentato dallo SCHELETRO DI UN MAMMUT. Pranziamo con pizza al taglio e proseguiamo l’itinerario, addentrandoci nei quartieri più caratteristici. Alle 15:30 ci disponiamo sulla via principale per assistere alle cerimonie  della PERDONANZA. E’ la rievocazione storica della Bolla Pontificia emanata nel 1200 da Celestino V° proprio a L’Aquila, presso la Basilica di S. MARIA DI COLLEMAGGIO. Il corteo sfila lentamente tra ali di folla, preceduto da numerosissi-me autorità e seguito da figuranti in costume medioevale, con trombettieri e sbandieratori. Qualche malore tra la folla mi costringe a reindossare i panni di medico. Ci spostiamo verso la Basilica, ma il prato antistante è occupato da una marea di pellegrini, turisti e curiosi. E’ molto difficile avvicinarsi. Assistiamo da lontano alla lettura della Bolla e alla successiva apertura della Porta Sacra. Ora possiamo entrare nella Basilica, che accoglie il Mausoleo di Celestino V°. Rientriamo a piedi al camper e, visto che è ora di cena, non troviamo di meglio che fermarci al Mc Donald, facendo felice Elena. Nei pressi della stazione avevo adocchiato un villaggio artigiano e, in una delle vie tranquille, trascorriamo la notte.

Mercoledì 29: Col senno di poi, vista la splendida giornata, sarebbe stato possibile salire con il camper a CAMPO IMPERATORE, presso il rifugio ad oltre 2.000 metri di fronte al GRAN SASSO. Sarà per un’altra volta. A pochi chilometri da L’Aquila, lungo la statale 17, poco dopo il paese di S. DEMETRIO, una deviazione sulla destra conduce alle GROTTE DI STIFFE. Occorre fare il biglietto presso il parcheggio (L. 16.000), prenotando l’orario della visita. Il parcheggio è anche un’ottima area camper, con acqua e scarichi. A piedi un sentiero nel bosco conduce ad un laghetto con cascate: veramente gradevole. Le grotte sono distanti 2 Km. e occorre parcheggiare sulla strada, percorrendo a piedi l’ultimo tratto. La visita dura circa 1 ora e lungo il percorso interno si costeggia un fiume con alcune cascate. Belle sale. Ritornati a S. Demetrio, facciamo sosta presso il LAGHETTO DI SINIZZO, ove pranziamo in una bella area sosta per camper e nel pomeriggio facciamo il bagno. Il lago è alimentato da due sorgenti di acqua potabile. L’ambiente è molto rilassante. Attraverso le gole di S. Venanzio ritorniamo a SULMONA, sostando e cenando questa volta nell’area camper indicata dalle frecce. E’ ampia, tranquilla e ben servita (L. 10.000/24 ore) e un ascensore conduce in breve al centro storico. A pochi Km. da Sulmona si trova PACENTRO, un borgo medioevale tra i più caratteristici dell’Abruzzo. Questa informazione ci viene fornita da amici conosciuti successivamente, mentre la guida non ne fa cenno. Da ricordare per il prossimo viaggio in Abruzzo.

Giovedì 30: Raggiungiamo le GOLE DEL SAGITTARIO che iniziano dopo ANVERSA DEGLI ABRUZZI (avrebbe meritato una sosta). Sono veramente affascinanti, specie nel primo tratto, fino al LAGO DI S. DOMENICO. Si parcheggia sulla strada e si attraversa un ponte, fino all’EREMO DI S. DOMENICO e alle rive del lago. Più avanti, il LAGO DI SCANNO appare decisamente turisticizzato, con alberghi, arenili e pedalò. Lo costeggiamo rapidamente sul lato destro (un sottopassaggio impedisce il lato sinistro ai camper) fino al paese di SCANNO. Seguendo le indicazioni del parcheggio per pullman (deviazione a sinistra), si può lasciare il veicolo in un vasto piazzale, salendo al paese a piedi, lungo le scalinate. Il borgo è molto caratteristico. Attraverso le strette viuzze si raggiungono piccole piazze e angoli caratteristici. Donne in costume tipico si fanno fotografare volentieri. Del resto qui fotografarono i grandi (Cartier-Bresson, Giacomelli etc.). Pranziamo ottimamente al ristorante “Il Mulino Vecchio” ove conosciamo una coppia che ci dà numerose informazioni e ci guida per le vie del paese. Più tardi, con i nuovi amici, saliamo al paese di FRATTURA, da cui si ha una visione dall’alto del Lago. Da Scanno a VILLETTA BARREA sono pochi chilometri. Non è possibile sostare nel Parco Nazionale, per cui dobbiamo adattarci ad una ampio parcheggio presso il paese, sulla strada. Per fortuna il traffico è molto limitato per cui dormiamo tranquillamente.

Venerdì 31: Il cuore del PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO è rappresentato da una vallata denominata la CAMOSCIARA. Lasciamo il camper nel vasto parcheggio (L. 7000) e a piedi percorriamo i 3 Km. che ci separano dal piazzale ove iniziano i sentieri. Il tempo non promette bene per cui decidiamo di salire verso il rifugio Belvedere di Liscio. La salita è ripida e faticosa ma veniamo appagati dal fortunato incontro con due camosci, a distanza ravvicinata. Foto e video si sprecano. Ritorniamo appagati al piazzale senza più pensare di raggiungere il rifugio e seguiamo l’altro brevissimo itinerario alle cascate delle NINFE e in particolare alla cascata delle TRE CANNELLE. Nel pomeriggio Elena ed io ci concediamo una passeggiata a cavallo nel bosco (1 ora L. 20.000), seguendo un magnifico itinerario nel bosco con attraversamento di alcuni guadi. Presso i giardini di Villetta Barrea è possibile il carico dell’acqua disponendo di un lungo tubo. Raggiungiamo poi PESCOCOSTANZO un rinomato borgo medioevale che si rivela moto bello. Visitiamo la Basilica e l’ex monastero ma tutti i palazzi del centro sono ben conservati. Ceniamo al ristorante Tre Frati, in un bell’ambiente. La cena non è comunque all’altezza. Dopo aver vagato a lungo alla ricerca di un parcheggio tranquillo, ci sistemiamo presso gli impianti sciistici, luogo comodo e silenzioso. 

Sabato 1 Settembre: Ci inoltriamo nel Parco della Maiella in una bella giornata di sole. L’Eremo della Madonna dell’Altare è costantemente chiuso. PALENA è una bella cittadina con un Museo Paleontologico veramente didattico per i bimbi. Pranziamo nel parcheggio delle GROTTE DEL CAVALLONE (o della figlia di Iorio) e ci imbarchiamo sulla cabinovia che percorre il vallone fino in alto, alle grotte. L’ambiente esterno è molto suggestivo mentre le grotte sono poco interessanti. Proseguendo il viaggio facciamo sosta a FARA S. MARTINO per inoltrarci nel suggestivo Canyon, una spaccatura di un metro e mezzo tra pareti alte 600-700 metri. Il breve itinerario è estremamente suggestivo. Troviamo i resti della antica Abbazia di S. Martino in uno scenario naturale molto selvaggio. Verso sera giungiamo a GUARDIAGRELE. E’ un borgo estremamente pittoresco ma l’attraversamento del paese si rivela molto difficoltoso perché nelle strette strade molte auto sono parcheggiate in modo irregolare. Meglio sostare nei pressi della stazione dei Carabinieri, fuori dalle mura, in un ampio parcheggio abbastanza silenzioso da cui si raggiunge il Centro Storico con scalinate. Percorriamo la via principale ammirando la stupenda chiesa di S. Maria Maggiore, diretti al ristorante S. Chiara, ove veniamo ricompensati da una favolosa cena.

Domenica 2: In giornata rientro tranquillo a Mirandola. 

Inizio pagina