Niente
di meglio che un inaspettato periodo di ferie a fine estate. Il
primo programma formulato (Berlino) ci sembra un po’ ambizioso
per l’eccessiva distanza, per cui optiamo per una parte di
Italia che non conosciamo: i Parchi dell’Abruzzo.
Domenica
26:
Partiamo col mezzo alle 16:50 diretti a SUD sulla A14, incontrando
poco traffico. Una sosta per la cena in un grill presso Ancona e
alle 23:30 raggiungiamo l’ABBAZIA
DI S. CLEMENTE IN CASAURIA,
la nostra prima tappa. L’area sosta di fronte al sito è
impraticabile, perché situata sulla strada principale, per cui
optiamo per un parcheggio a TORRE DE’ PASSERI, il paese vicino.
Nonostante il luogo apparentemente isolato, la scelta si rivela
alquanto sciagurata: appena entrati nei sacchi a pelo, esordiscono
i fuochi d’artificio, per una buona mezz’ora. Seguono sgommate
e frenate di motorini e auto. Poi un concerto infernale di cani,
capeggiati da uno di quei botoli dalla abbaiata stridula, cui
fanno coro tutti i randagi del vicinato. Notte infernale!
Lunedì
27:
L’Abbazia si rivela interessante ma non straordinaria. Colpisce
l’interno romanico, estremamente spoglio, quasi fosse una chiesa
sconsacrata. Seguendo alcune indicazioni ricavate da altri diari,
ci inerpichiamo sulle colline per raggiungere l’EREMO
DI SANTO SPIRITO, uno dei numerosi luoghi di eremitaggio
frequentato da fra Pietro da Morrone, Celestino V°. Gli ultimi
quattro chilometri di strada sono da panico. Il fondo, pur
asfaltato, è molto sconnesso e la strada è estremamente stretta.
Ha una pendenza
notevole, che costringe alla prima. La visita ricompensa lo
sforzo: in una ambientazione naturale piena di fascino, la chiesa
e le cellette sono inerpicate sulla roccia e si raggiungono grazie
a ripide scalette. Verso le 12:30 ripercorro, nel panico, i
quattro Km dannati, raggiungendo il piazzale del ristorante
MACCHIE DI COCO, ove ci premiamo con un pranzo di buon livello.
Lasciato il camper nel vasto piazzale, seguendo le indicazioni
della cameriera, seguiamo a piedi un sentiero, avendo come meta L’EREMO
DI S. BARTOLOMEO. Le indicazioni sono poco chiare e solo
grazie ad un gruppo di Scout in Route riusciamo a raggiungere
l’Eremo. Occorre seguire il sentiero fino a quando questo non
attraversa una sterrata. Ora a destra fino alla croce di ferro,
poi a sinistra per il sentiero piccolo nei campi. Si giunge sul
bordo di un canyon nel quale scendiamo grazie a gradini scavati
nella parete rocciosa. Attraversando uno stretto cunicolo appare
finalmente l’Eremo. Anche in questo caso l’ambientazione
naturale è veramente straordinaria. E’ possibile scendere fino
al ruscello in fondo al canalone. Fa decisamente caldo e la salita
risulta ripida e faticosa. Al ristorante non c’è nessuno, per
cui ne approfittiamo per fare una doccia rigenerante sul piazzale
e il nuovo carico d’acqua. Alle 17:00 si riparte verso SULMONA,
città d’arte molto vivace. Per i golosi è famosa per la
produzione di confetti, ben esposti nei numerosi negozi
artigianali. Notevole il Palazzo dell’Annunziata e
l’Acquedotto, che attraversa, con le sue arcate una vasta
piazza. Un comodo parcheggio, situato nei pressi della Cattedrale,
permette la sosta vicino al centro storico. Alle 19:30 ci
incamminiamo (A25-A24) verso L’Aquila, cenando in un grill
autostradale. L’AQUILA
è una città estremamente caotica e trafficata. Nonostante
l’ora tarda, il transito è estremamente difficoltoso e risulta
impossibile trovare un parcheggio. Le numerose aree sosta indicate
da Plain Air sono introvabili. Dopo un attraversamento alla
disperata, usciamo dal centro, raggiungendo un parcheggio, in un
quartiere di condomini verso nord.
Il rumore di auto e motorini prosegue purtroppo
fino a tardi.
Martedì
28:
Riattraverso la città, alla ricerca di una sistemazione e riesco a
identificare un vasto parcheggio di un supermercato, nei pressi di
Porta Roma. Telefono al responsabile del Camper Club (0862/411601)
che ci segnala che il parcheggio da me scelto è utilizzabile anche
di notte. Ci indica l’area camper assegnata dal comune, nei pressi
di Porta Napoli: si rivela angusta, scomoda e con pochissimi posti a
disposizione, in parte occupati da automobili abusive. Visitiamo la FONTANA
DELLE NOVANTANOVE CANNELLE, simbolo della città, situata nei
pressi della stazione ferroviaria. E’ lontana dal centro, presso
le mura ovest. Parcheggio in uno slargo sulla strada, in divieto di
sosta. Del resto la visita si riduce a qualche foto della piazzetta.
A piedi, seguendo via Roma, raggiungiamo il centro storico,
attraversando numerose piazzette, visitando chiese (belle facciate
ma interni modesti) e il CASTELLO
SPAGNOLO, a nord, in un vasto parco. Il Castello è in gran
parte occupato da vari musei (archeologico, numismatico, di arte
sacra) ma il pezzo forte è rappresentato dallo SCHELETRO
DI UN MAMMUT. Pranziamo
con pizza al taglio e proseguiamo l’itinerario, addentrandoci nei
quartieri più caratteristici. Alle 15:30 ci disponiamo sulla via
principale per assistere alle cerimonie
della PERDONANZA. E’ la rievocazione storica della Bolla
Pontificia emanata nel 1200 da Celestino V° proprio a L’Aquila,
presso la Basilica di S. MARIA DI COLLEMAGGIO. Il corteo sfila
lentamente tra ali di folla, preceduto da numerosissi-me autorità e
seguito da figuranti in costume medioevale, con trombettieri e
sbandieratori. Qualche malore tra la folla mi costringe a
reindossare i panni di medico. Ci spostiamo verso la Basilica, ma il
prato antistante è occupato da una marea di pellegrini, turisti e
curiosi. E’ molto difficile avvicinarsi. Assistiamo da lontano
alla lettura della Bolla e alla successiva apertura della Porta
Sacra. Ora possiamo entrare nella Basilica, che accoglie il Mausoleo
di Celestino V°. Rientriamo a piedi al camper e, visto che è ora
di cena, non troviamo di meglio che fermarci al Mc Donald, facendo
felice Elena. Nei pressi della stazione avevo adocchiato un
villaggio artigiano e, in una delle vie tranquille, trascorriamo la
notte.
Mercoledì
29: Col
senno di poi, vista la splendida giornata, sarebbe stato possibile
salire con il camper a CAMPO IMPERATORE, presso il rifugio ad oltre
2.000 metri di fronte al GRAN SASSO. Sarà per un’altra volta. A
pochi chilometri da L’Aquila, lungo la statale 17, poco dopo il
paese di S. DEMETRIO, una deviazione sulla destra conduce
alle GROTTE DI STIFFE.
Occorre fare il biglietto presso il parcheggio (L. 16.000),
prenotando l’orario della visita. Il parcheggio è anche
un’ottima area camper, con acqua e scarichi. A piedi un sentiero
nel bosco conduce ad un laghetto con cascate: veramente gradevole.
Le grotte sono distanti 2 Km. e occorre parcheggiare sulla strada,
percorrendo a piedi l’ultimo tratto. La visita dura circa 1 ora e
lungo il percorso interno si costeggia un fiume con alcune cascate.
Belle sale. Ritornati a S. Demetrio, facciamo sosta presso il LAGHETTO
DI SINIZZO, ove pranziamo in una bella area sosta per camper e
nel pomeriggio facciamo il bagno. Il lago è alimentato da due
sorgenti di acqua potabile. L’ambiente è molto rilassante.
Attraverso le gole di S. Venanzio ritorniamo a SULMONA, sostando e
cenando questa volta nell’area camper indicata dalle frecce. E’
ampia, tranquilla e ben servita (L. 10.000/24 ore) e un ascensore
conduce in breve al centro storico. A pochi Km. da Sulmona si trova PACENTRO,
un borgo medioevale tra i più caratteristici dell’Abruzzo. Questa
informazione ci viene fornita da amici conosciuti successivamente,
mentre la guida non ne fa cenno. Da ricordare per il prossimo
viaggio in Abruzzo.
Giovedì
30:
Raggiungiamo le GOLE DEL
SAGITTARIO che
iniziano dopo ANVERSA DEGLI ABRUZZI (avrebbe meritato una sosta).
Sono veramente affascinanti, specie nel primo tratto, fino al LAGO
DI S. DOMENICO. Si parcheggia sulla strada e si attraversa un ponte,
fino all’EREMO DI S. DOMENICO e alle rive del lago. Più avanti, il LAGO DI SCANNO appare
decisamente turisticizzato, con alberghi, arenili e pedalò. Lo
costeggiamo rapidamente sul lato destro (un sottopassaggio impedisce
il lato sinistro ai camper) fino al paese di
SCANNO. Seguendo le indicazioni del parcheggio per pullman
(deviazione a sinistra), si può lasciare il veicolo in un vasto
piazzale, salendo al paese a piedi, lungo le scalinate. Il borgo è
molto caratteristico. Attraverso le strette viuzze si raggiungono
piccole piazze e angoli caratteristici. Donne in costume tipico si
fanno fotografare volentieri. Del resto qui fotografarono i grandi (Cartier-Bresson,
Giacomelli etc.). Pranziamo ottimamente al ristorante “Il Mulino
Vecchio” ove conosciamo una coppia che ci dà numerose
informazioni e ci guida per le vie del paese. Più tardi, con i
nuovi amici, saliamo al paese di FRATTURA, da cui si ha una visione
dall’alto del Lago. Da Scanno
a VILLETTA BARREA sono pochi chilometri. Non è possibile
sostare nel Parco Nazionale, per cui dobbiamo adattarci ad una ampio
parcheggio presso il paese, sulla strada. Per fortuna il traffico è
molto limitato per cui dormiamo tranquillamente.
Venerdì
31: Il
cuore del PARCO NAZIONALE
D’ABRUZZO è rappresentato da una vallata denominata la CAMOSCIARA. Lasciamo il camper nel vasto parcheggio (L. 7000) e a
piedi percorriamo i 3 Km. che ci separano dal piazzale ove iniziano
i sentieri. Il tempo non promette bene per cui decidiamo di salire
verso il rifugio Belvedere di Liscio. La salita è ripida e faticosa
ma veniamo appagati dal fortunato incontro con due camosci, a
distanza ravvicinata. Foto e video si sprecano. Ritorniamo appagati
al piazzale senza più pensare di raggiungere il rifugio e seguiamo
l’altro brevissimo itinerario alle cascate delle NINFE e in
particolare alla cascata delle TRE CANNELLE. Nel pomeriggio Elena ed
io ci concediamo una passeggiata a cavallo nel bosco (1 ora L.
20.000), seguendo un magnifico itinerario nel bosco con
attraversamento di alcuni guadi. Presso i giardini di Villetta
Barrea è possibile il carico dell’acqua disponendo di un lungo
tubo. Raggiungiamo poi PESCOCOSTANZO
un rinomato borgo medioevale che si rivela moto bello. Visitiamo la
Basilica e l’ex monastero ma tutti i palazzi del centro sono ben
conservati. Ceniamo al ristorante Tre Frati, in un bell’ambiente.
La cena non è comunque all’altezza. Dopo aver vagato a lungo alla
ricerca di un parcheggio tranquillo, ci sistemiamo presso gli
impianti sciistici, luogo comodo e silenzioso.
Sabato
1 Settembre:
Ci inoltriamo nel Parco della Maiella in una bella giornata di sole.
L’Eremo della Madonna dell’Altare è costantemente chiuso.
PALENA è una bella cittadina con un Museo Paleontologico veramente
didattico per i bimbi. Pranziamo nel parcheggio delle GROTTE
DEL CAVALLONE (o della figlia di Iorio) e ci imbarchiamo sulla
cabinovia che percorre il vallone fino in alto, alle grotte.
L’ambiente esterno è molto suggestivo mentre le grotte sono poco
interessanti. Proseguendo il viaggio facciamo sosta a FARA
S. MARTINO per inoltrarci nel suggestivo Canyon, una spaccatura
di un metro e mezzo tra pareti alte 600-700 metri. Il breve
itinerario è estremamente suggestivo. Troviamo i resti della antica
Abbazia di S. Martino in uno scenario naturale molto selvaggio.
Verso sera giungiamo a GUARDIAGRELE. E’ un borgo estremamente
pittoresco ma l’attraversamento del paese si rivela molto
difficoltoso perché nelle strette strade molte auto sono
parcheggiate in modo irregolare. Meglio sostare nei pressi della
stazione dei Carabinieri, fuori dalle mura, in un ampio parcheggio
abbastanza silenzioso da cui si raggiunge il Centro Storico con
scalinate. Percorriamo la via principale ammirando la stupenda
chiesa di S. Maria Maggiore, diretti al ristorante S. Chiara, ove
veniamo ricompensati da una favolosa cena.
Domenica
2: In
giornata rientro tranquillo a Mirandola.
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