Valencia d'inverno non è niente male. Essendo alla latitudine di
Palermo, il clima è ottimo e la visita è tranquilla perchè le strade
non sono affollate di turisti. Oltre a questo, il costo del
soggiorno è molto basso: nel nostro caso 90 euro a testa comprensivo
di volo A/R e 3 notti in appartamento, prenotando con Volagratis.it.
Le attrazioni fondamentali sono il centro storico, decisamente
piccolo e visitabile a piedi e la "Città dell'Arte e della Scienza,
meravigliosa opera di Calatrava che si raggiunge in autobus senza
difficoltà.
12 martedì:
atterrati a Valencia verso le 12:30, ci siamo rivolto all'ufficio
turistico dell'aeroporto per acquistare la "Valencia Turist Card"
di 72 ore. Ne esistono anche per 24 e 48 ore. Con una spesa di 25
euro ci siamo assicurati i trasporti gratuiti (metro e bus),
l'ingresso gratuito o ridotto nei musei, alcuni buoni per
consumazione gratuita in ristoranti specifici e sconti in vari
negozi. Assolutamente da fare.
Usciti dalla Metro presso la stazione ferroviaria, abbiamo raggiunto
l'agenzia Living Valencia in Plaza Merced. L'appartamento, situato
nello stesso edificio, si è dimostrato molto grande e con ogni
dotazione (fornelli, frigo, lavatrice, lavastoviglie), una bella
camera, un soggiorno e un grande bagno. Si trova nei pressi del
Mercato Centrale, in stile liberty, che siamo andati a visitare
subito (chiude verso le 14:00). Abbiamo pranzato con paella nei mini
ristoranti accanto al mercato (10 €, qualità molto scarsa) e poi
abbiamo raggiunto la Lonja de la Sede***, patrimonio UNESCO,
un favoloso palazzo che ospitava un antico mercato. Si visita in
circa 2 ore con audioguida in italiano, molto dettagliata ma un po'
noiosa.
Percorrendo le vie caratteristiche del quartiere** ci siamo
imbattuti in Plaza Redonda*, rigorosamente rotonda, con bei
negozietti, purtroppo rovinata da una copertura moderna in vetro e
acciaio. In pochi minuti, passando davanti al campanile della chiesa
di Santa Catalina (visitabile ad orari), siamo arrivati in Plaza
de la Reina, sulla quale si affaccia la Cattedrale**. Da
non perdere la cappella* che custodisce un presunto Santo
Graal.
Dietro la Cattedrale è Plaza de la Virgen*, con una bella
fontana, il cuore della città storica. Da un lato si accede alla
Basilica Virgen de Los Desamparados*, luogo di grande
devozione. Nella piazza dietro la basilica sorge il Museo
Archeologico de L'Almoina** (ingresso gratuito con la card).
Costituisce l'accesso agli scavi che permisero di recuperare
l'antica città romana di Valencia, in una presentazione interattiva
decisamente interessante.
Dopo una ricerca internet, abbiamo localizzato un discreto
ristorante, Arroceria La Valenciana** che consiglio per il
livello buono con spesa contenuta. In pochi minuti siamo ritornati
al nostro appartamento.
13 mercoledì:
con l'autobus, in 15 minuti, siamo arrivati alla Città delle Arti
e della Scienza*** dell'architetto Calatrava, un vero capolavoro
di architettura moderna. Gli edifici, vetro, cemento e acciaio,
hanno un fortissimo impatto estetico e naturalmente diventa
inevitabile scattare foto da ogni angolatura. La prima struttura, a
forma di elmo è il Palau de les Arts Reina Sofia*** (palazzo
delle arti), il palazzo dell'Opera. Consiglio vivamente la visita
per ammirare le vaste sale realizzate da Calatrava con risultati
architettonici superbi. La visita è guidata, ad orari. Si visitano
le sale ma anche i camerini, gli spogliatoi, i meccanismi per
modificare le scenografie. L'Hemisferic è una enorme cupola
nella quale vengono proposti spettacoli multimediali ad orari.
Abbiamo scelto Viaggio su Marte che non si è rivelato un gran ché,
forse perchè in altre occasioni abbiamo assistito a spettacoli di
questo genere decisamente superiori. Non abbiamo visitato né il
Museo della Scienza né il Museo Oceanografico sui quali
avevamo avuto informazioni poco favorevoli. Sicuramente sono
esperienze molto valide per chi ha bambini, ma meno per chi ha
visitato luoghi analoghi.
Nel primo pomeriggio siamo ritornati nel centro storico e , a piedi,
abbiamo raggiunto la Torre de Quart*, la porta ovest della
città, attraversando un quartiere caratteristico per la presenza di
magnifici murales. Verso le 18 siamo ritornati alla Città delle Arti
per le inevitabili foto notturne. Complice un magnifico tramonto e
le illuminazioni artistiche degli edifici, è stato possibile
realizzare scatti di grande impatto estetico. Da segnalare che in
inverno le luci vengono fortemente ridotte verso le 20:00. Abbiamo
cenato in centro, nel ristorante Bodegò da la Sarieta**,
assaggiando il riso al forno, un piatto valenciano tipicamente
invernale che proviene dalle tradizioni familiari ed è raramente
proposto nei ristoranti. Prezzo contenuto.
14 giovedì:
Abbiamo visitato l'Ajuntamento*, il municipio della città,
con belle sale e, successivamente, in autobus, abbiamo raggiunto il
villaggio El Palmar, a 20 km a sud di Valencia, prospiciente
all'oasi naturalistica La Albufera. Era prevista una
escursione in barca a cui abbiamo dovuto rinunciare per il forte
vento. Abbiamo passeggiato ai bordi della laguna e per le povere vie
del paese e pranzato in un ristorante centrale, Llar del Pescador**,
con una magnifica grigliata di pesce a 20 €.
Tornati in città, abbiamo raggiunto il Mercato Colon*, un
vecchio edificio liberty che ora ospita un centro commerciale. Si
trova nel quartiere Ensanche. Bello l'ingresso
liberty della stazione centrale. Ritornati nel centro storico,
abbiamo raggiunto il Museo della ceramica, nel palazzo del
Marques de Dos Aguas***. La facciata è stupenda, come pure le
innumerevoli sale che ospitano la collezione. La visita richiede un
paio d'ore. A nord la città era delimitata dalla Torre del
Serrans*, al di là della quale si raggiungono i Giardini del
Turia*, che delimitano il centro storico, seguendo il letto del
fiume, il cui corso è stato deviato negli anni '60 per evitare
inondazioni. I Giardini sono percorribili a piedi o in bicicletta in
un itinerario di circa 8 Km.
Dopo un aperitivo (gratuito grazie alla Valencia Card), abbiamo
sostato in Plaza de la Virgen e in Plaza del la Reina, molto animate
verso sera e abbiamo cenato in uno dei tanti ristoranti senza storia
del centro.
15 venerdì:
raggiunto l'aeroporto in mattinata, siamo ripartiti per l'Italia. |