San
Sebastian – Loyola – Getaria – Zumaia – Mutriku – Guernica - Bermeo –
Bilbao – Burgos – Segovia – Avila – El Escorial
NOTE: Abbiamo percorso circa 4200 km. Le città più importanti sono
dotate di ampie aree di sosta per i camper, a volte a pagamento ma
spesso anche gratuite, con scarico e carico d'acqua. La maggior parte
delle autostrade non sono a pagamento. Sono tenute molto bene ma
attenzione alle aree di rifornimento perché spesso si trovano in paesini
distanti alcuni chilometri dall'autostrada. Le chiese sono spesso chiuse
e non vi sono indicazioni sull'orario di apertura. Sono aperte solo le
chiese da visitare a pagamento.
Domenica 14 aprile: siamo partiti da Cassolnovo verso le 8 e dopo
la sosta per il pranzo, abbiamo proseguito il viaggio entrando in
Francia e sostando in un grill dell'autostrada tra Narbonne e
Carcassonne.
Lunedì 15 aprile: in mattinata abbiamo superato il confine per entrare
in Spagna e in breve, raggiunto San Sebastian**, ci siamo
sistemati nell'area camper denominata per l'appunto San Sebastian. Si
raggiunge facilmente con il navigatore e conterrà una quarantina di
posti camper. All'ingresso occorre pagare con il bancomat un prezzo
veramente irrisorio, cinque euro per notte. La procedura di pagamento è
alquanto complicata ma è meglio pagare perché passano per il controllo
delle targhe. Nell'area c'è la possibilità di scaricare e di caricare
l'acqua ma non c'è la luce elettrica. A trecento metri dall'area è
possibile prendere l'autobus numero 33 che porta in centro, molto
comodo.
Noi siamo scesi fino al mare a piedi (poco più di un chilometro) e
abbiamo percorso il lungomare fino alla città vecchia, una passeggiata
molto piacevole. L'insenatura è splendida. Nella città vecchia abbiamo
visitato la basilica di Santa Maria del Coro**, con una bellissima
facciata barocca. Interno a pagamento. Poco distante la chiesa di San
Vicente** in stile gotico basco, una struttura architettonica un po'
particolare e un bellissimo interno. Abbiamo bighellonato per i vicoli
fino alla piazza della Costituzione, rettangolare, circondata da
portici. Poco distante in un'altra vasta piazza, si trova il Chiosco
della Musica, un gazebo in stile barocco e, in un vicolo adiacente,
l'antico Mercato Coperto, ora in restauro. Altri bei palazzi e piccoli
parchi si trovano a breve distanza verso Avenida della Libertad dove
abbiamo preso l'autobus 33 per ritornare al camper.
Martedì 16 aprile: mattinata decisamente piovosa. Ci siamo
spostati verso l'interno fino a Loyola per visitare la basilica
di Sant'Ignazio*. Ci siamo sistemati in un ampio parcheggio. La basilica
del 1600 di stile barocco è decisamente monumentale. Molto bella la
cupola realizzata da un allievo del Bernini. Accanto alla basilica si
visita la torre ove era nato Sant'Ignazio**. L'ingresso è gratuito e
all'interno su tre piani è ricostruito l'arredamento dell'epoca mentre
vari pannelli illustrano l'intensa vita del Santo, un condottiero del
1500, poi convertito alla fede, fino alle predicazioni in Cina e in
Giappone.
Siamo ritornati sulla costa a Getaria*, un piccolo borgo molto
caratteristico. L'unica sistemazione possibile è il Parking Aparkalekua,
con posto per 12 camper sistemati a pettine, di fronte al mare. A piedi,
salendo con un sentiero pedonale, si raggiunge il borgo in pochi minuti.
Molto famoso il ristorante Elkano, una stella della guida Michelin.
Abbiamo preferito pranzare nella più modesta taverna Giroa, peraltro
molto bene e a prezzo umano. Abbiamo passeggiato per i vicoli
caratteristici e fotografato la baia dall'alto. La chiesa di San
Salvador era inevitabilmente chiusa. Elkano era il timoniere di una
delle cinque navi di Magellano che aveva effettuato il giro del mondo.
Nel pomeriggio, dopo pochi chilometri di costa, siamo arrivati a
Zumaia* e ci siamo sistemati nel Camping Zumaia, un campeggio ben
organizzato con piazzole dotate di luce e acqua potabile. C'è anche una
piccola piscina. Belli i bagni e ben organizzati gli scarichi.
Francamente un po' caro, 29 euro per notte, fuori stagione. A piedi,
seguendo il lungo fiume, abbiamo raggiunto il centro storico distante
quasi 2 km. Dopo una ripida salita tra le case, siamo arrivati al mare
in un punto molto strategico. La baia è stupenda, circondata da un'altra
scogliera di rocce sedimentate in modo obliquo. Con una lunga gradinata
si scende alla spiaggia di Itzurun**. Di qui si può ammirare la
struttura molto particolare delle rocce. Tra le alte onde c'erano
numerosi surfisti. Siamo risaliti e attraverso stradine e sentieri siamo
arrivati all'Eremo di San Telmo*. La chiesetta è chiusa ma dall'alto si
può ammirare la splendida costa con le alte scogliere e le larghe
spiagge. Al ritorno abbiamo visitato la chiesa del borgo finalmente
aperta per il rosario e dopo una sosta per una birra, pian piano siamo
ritornati al campeggio costeggiando il fiume.
Mercoledì 17 aprile: sistemati gli scarichi siamo ripartiti
seguendo la costa fino a Mutriku*. L'area camper si trova in
un'ottima posizione, sul mare, in alto rispetto al porto. Un sentiero e
una serie di gradinate consentono di scendere al porto e di raggiungere
di qui il borgo antico. I vicoli del borgo sono costeggiati da torri e
da antichi palazzi con enormi portoni sovrastati da stemmi araldici
giganteschi in bassorilievo. Una visita molto interessante purtroppo
interrotta da fastidiosi e improvvisi scrosci di pioggia.
Dopo pranzo ci siamo diretti verso Guernica** che si trova a 50
km all'interno e si raggiunge con strade molto tortuose. Ci siamo
sistemati in un enorme parcheggio con tantissimi camper e roulotte
stanziali, il San Cristobal Parking, in leggera pendenza.
In
poche decine di minuti a piedi si raggiunge il centro storico per
visitare il Museo della Pace**, molto interessante perché ricostruisce
il bombardamento avvenuto il 26 aprile 1937 ad opera dei tedeschi
durante la guerra civile. In una piazza è stato riprodotto il famoso
quadro di Picasso mediante piastrelle applicate ad una grande parete sul
bordo della strada. Abbiamo visitato la chiesa di Santa Maria
dell'Assunzione* e il parco, con il Vecchio Albero sotto il quale nel
1700 si riuniva il Parlamento Basco. L'Antica Quercia è stata sostituita
con un giovane albero piantato nel 2015.
Giovedì 18 aprile: siamo partiti al mattino diretti verso
Bermeo. Esiste un'area camper denominata Aparcamiento publico
gratuito - Autocaravanas Aparkalekua ma, visto che eravamo solo di
passaggio, ci siamo fermati in un parcheggio sul lato della strada e da
lì a piedi siamo scesi tra i vicoli e le case colorate con forti colori
pastello verso la piazza della Cattedrale che abbiamo visitato. Non
l'abbiamo trovata particolarmente interessante. Arrivati vicino al porto
siamo entrati all'ufficio del turismo e abbiamo chiesto informazioni per
il santuario di San Juan Gabriel. Sul porto si affaccia una vasta piazza
alberata e dietro questa c'è un monastero con chiostro che abbiamo
naturalmente visitato. Abbiamo recuperato il camper e ci siamo diretti
verso la collina. La strada segue la costa fino ad un parcheggio da
dove si vede il santuario San Juan*. Un sentiero poteva condurci a piedi
al santuario ma ci è parso un po' lungo e difficoltoso. Il tempo era
intanto peggiorato e c'era a rischio di pioggia perciò abbiamo provato
ad avvicinarci arrivando all'ultimo parcheggio che è risultato vietato
ai camper e comunque pieno. Abbiamo ripiegato su un altro parcheggio e
dal mirador abbiamo di nuovo visto il santuario su uno sperone di
roccia. Abbiamo pranzato e fatto una sosta.
Guardando le previsioni metereologiche abbiamo scoperto che nella Spagna
centrale il tempo era ottimo per cui abbiamo deciso di modificare il
nostro itinerario.
In
un'ora siamo arrivati a Bilbao**. L'area camper di Bilbao (Kobeta,
31, Basurtu-Zorrotza) comoda e attrezzata è veramente molto distante dal
centro. È disponibile un servizio autobus con fermata a un centinaio di
metri dall'ingresso dell'area ma purtroppo c'è stato comunicato che era
in corso uno sciopero. Bella giornata anche se molto fredda e ventosa.
Con lo scooter ci siamo avviati verso la città vecchia che si trova a
sud-est del centro cioè dal lato opposto rispetto all'area camper, ad
una decina di chilometri. Solo grazie al navigatore collegato con le
cuffie del casco è stato possibile trovare la strada nel labirinto di
tangenziali e arrivare a destinazione.
Attraversato il ponte a piedi, abbiamo visitato solo l'esterno della
chiesa di Sant'Antonio* situata a fianco del Mercato Coperto. Ci siamo
poi addentrati nei vicoli della città vecchia** che sono disposti in
modo parallelo e nell'antichità erano suddivisi per generi alimentari.
Molto bella la Cattedrale gotica** con ricchi altari dorati di stile
barocco. Durante l'esplorazione dei vicoli, siamo incappati nella chiesa
di San Nicola di Bari. Abbiamo poi proseguito fino alla Piazza Mayor*.
Ancora qualche vicoletto e poi siamo andati sull'altra sponda del fiume
attraversando un ponte pedonale. Abbiamo quindi raggiunto lo scooter,
siamo andati a fare benzina e abbiamo fatto rientro in campeggio.
Venerdì 19 aprile: Ci siamo diretti in scooter verso il museo
Guggenheim*** e siamo riusciti a trovare un parcheggio a poche decine di
metri dal museo. Costo del biglietto €9 a testa per over 65.
L'architettura è straordinaria, soprattutto all'esterno. Abbiamo
visitato la collezione permanente, distribuita su tre piani, e alcune
mostre estemporanee. Siamo quindi usciti per visitare il parco lungo il
fiume in una bellissima giornata di sole. Salendo sul ponte siamo
riusciti ad avere un'ottima veduta del Guggenheim dall'alto. Dopo pranzo
siamo andati a visitare la zona universitaria costituita da palazzi
moderni, dominata da un alto grattacielo di vetro e acciaio, non
visitabile. Abbiamo poi fatto un giro nella Gran Via, senza trovare
niente di particolare, quindi abbiamo ripreso lo scooter e ci siamo
diretti nel quartiere delle case colorate* (Las casas de colores). Le
case, allineate su un strada in salita, sono strette, a tre piani, con
la scala esterna, dipinte con colori vivaci. Abbiamo poi ripreso lo
scooter e siamo tornati in campeggio.
Sabato 20 aprile:
Da
Bilbao a Burgos*** sono 160 km, circa due ore. Ci siamo sistemati
nell'area camper Area de Autocaravanas de Burgos, che si trova in
periferia. È un grandissimo parcheggio asfaltato munito di carico e
scarico gratuito. Con lo scooter ci siamo diretti verso il centro. Siamo
prima saliti verso il castello da cui si gode di una splendida vista del
centro storico** con la bellissima cattedrale. La cattedrale***
(patrimonio UNESCO) è di stile gotico. È molto ricca di statue e guglie
all'esterno e l'interno è clamoroso. Contiene la tomba del Cid Campeador. Abbiamo
pranzato (si fa per dire) in un bar sulla piazza della Cattedrale,
pranzo decisamente squallido con tre enormi pezzi di una salsiccia di
sangue tipo boudin francese, immangiabile.
Dopo pranzo ci siamo diretti verso il paseo (parco) del Espolón** sul
lungo fiume e da qui abbiamo visto la porta di Santa Maria*** veramente
bellissima. Abbiamo approfittato della giornata di sole per fare un
riposino su una panchina. Il lungo fiume** è veramente molto bello e
godibile. A piedi abbiamo poi visitato il centro, la Plaza Major e altre
belle piazze. Abbiamo poi deciso di andare a visitare l’Abbazia di Las
Huelgas*", un antico monastero femminile fuori dalle mura della città a
qualche km. Raggiunto con lo scooter. Abbiamo fatto una visita guidata
molto interessante. Il monastero è decisamente molto bello e abbiamo
apprezzato tantissimo la visita. Ci siamo poi diretto diretti verso una
Certosa di Miraflores, sempre in periferia, che però abbiamo trovato
chiusa. C'era la possibilità di visitarla la mattina successiva ma noi
avevamo già previsto lo spostamento verso Segovia. Siamo tornati quindi
all'area camper per la notte.
Domenica 21 aprile: da Burgos a Segovia*** sono circa 200
km e ci siamo sistemati verso le 12:00 nell'area camper Parking
autocaravana - Calle de los Procuradores del Común, 4, accanto all'arena
dei tori. L'area è gratuita e dispone di scarichi e carico d'acqua.
L'asfalto è in pendenza e non è facile trovare una sistemazione pari.
Sulla strada principale, a 200 mt si trova la fermata degli autobus n. 5
e n. 11. Entrambi portano alla fermata acquedotto.
L'acquedotto romano***, patrimonio UNESCO, è un vero capolavoro. Con le
sue altissime arcate scende dalla Città alta, tutta circondata dalle
mura, e si perde tra i vicoli e le case. Lo abbiamo percorso per un
lungo tratto poi, mediante le gradinate, siamo saliti alla cittadella**.
Percorrendo i vicoli tra antichi palazzi, siamo arrivati alla Plaza
Mayor*, di forma irregolare, con i portici e il gazebo della musica al
centro. Sulla piazza si affaccia la Cattedrale**, in stile gotico
spagnolo. La struttura interna è tipica delle cattedrali spagnole, con
il coro ligneo al centro e, di fronte, l'altare maggiore. Presenta volte
riccamente decorate, sostenute da pilastri portanti enormi, e grandi
vetrate. Numerosi gli altari in barocco spagnolo. Una bella sagrestia
con esposizione di oggetti sacri e il chiostro. Ingresso a pagamento. Ci
siamo poi diretti verso il Palacio Episcopale che è in sostanza un museo
con oggetti sacri e arredi.
Percorrendo qualche viuzza siamo arrivati all'Alcazar*** che si trova
all'altra estremità della cittadella. Si entra con biglietto. È un
bellissimo castello bianco con torri a cono, ubicato su un roccione
circondato da un profondo fossato. È simile a un romantico castello
delle fiabe, immerso in uno stupendo paesaggio naturale, arroccato su
una collina, con torri e torrette dalla caratteristica punta, che
ricorda un po’ il cappello di una strega. Si visitano varie sale, in
gran parte arredate, molto belle. In alcune sono esposte splendide
armature antiche per soldati e cavalli.
Terminata la visita ci siamo diretti verso il centro percorrendo viuzze
caratteristiche. Ci siamo seduti nella Piazza Major* per riposarci e
bere una birra con tapas quindi ci siamo diretti verso l'acquedotto. Sul
tragitto siamo passati davanti alla chiesa di San Martino purtroppo
chiusa. Incuriositi dai manifesti, abbiamo visitato una bellissima
mostra di fotografia etica. Abbiamo infine raggiunto la fermata del 5
per rientrare al parcheggio.
Dall'arena provenivano grida e una allegra musica a tutto volume.
Probabilmente c'era stata qualche manifestazione. Siamo entrati e ci
siamo seduti sulle gradinate. C'erano ancora degli spettatori. Al
centro dell'arena una ventina di ragazzi si facevano rincorrere da
poveri torelli annoiati.
Lunedì 22 aprile: partiti verso le 9:00 da Segovia, dopo una
breve sosta presso la chiesa di San Sebastian a Villacastin, con
tantissime cicogne sul tetto, siamo arrivati ad Avila*** verso le
11:30 e ci siamo sistemati in un enorme area camper a pagamento,
denominata Aparkarea - Parking de Autocaravanas. Si trova a 300 m dalle
splendide mura di Avila, raggiungibili pertanto a piedi. Le piazzole
sono ben delimitate e i servizi comprendono bagno, doccia, wi-fi,
elettricità oltre agli scarichi e ai carichi d'acqua. 18€ per notte.
Avila è una città medievale completamente circondata da mura altissime
ancora intatte, con un grandissimo effetto scenografico***.
Raggiunte le mura a piedi, dopo una gradinata, abbiamo attraversato una
delle porte della città, porta del Carmen, e, seguendo gli stretti
vicoli, siamo arrivati alla Piazza del Mercato Piccolo, circondata da
portici. Dopo poche centinaia di metri la Cattedrale**, del 1100. Bella
la facciata ma ancora più bello l'interno, diviso in tre navate, con
altari riccamente decorati. Molto interessante anche la zona delle
sagrestie con raccolte di oggetti sacri. Si visita anche un ampio
chiostro dove è allestito un sistema di visore tridimensionale a 360°
che racconta la storia della cattedrale.
Siamo poi andati al ristorante El Rincón de Jabugo, all'esterno delle
mura, che si è dimostrato caro e al di sotto delle aspettative. Dopo
pranzo abbiamo raggiunto la vicina Piazza Mayor chiusa da un lato dalla
chiesa di san Pedro**. La facciata della chiesa è molto bella ma non è
stato possibile visitare l'interno.
Siamo rientrati nella città vecchia attraversando la porta dell'Alkazar
e abbiamo seguito piccoli vicoli fino a raggiungere un belvedere vicino
alla porta del Rastro che offre una visuale molto interessante di questa
parte delle Mura. A poche centinaia di metri c'è il convento e la
basilica di Santa Teresa d'Avila situata proprio nel luogo dove la santa
ebbe i natali*.
Appena fuori dalle mura, di fianco alla Cattedrale, si trova l'ingresso
per il tour delle Mura*. Ripidi scalini portano sulle mura e di lì
inizia il percorso sui camminamenti. La passeggiata consente di cogliere
alcuni scorci interessanti delle Mura e di alcuni monumenti della città
vecchia. Appena fuori dalle mura è possibile visitare a pagamento la
basilica di San Vincenzo*, in stile romanico con un bel altare ma
soprattutto con una struttura lignea*** che accoglie la tomba di San
Vincenzo. Interessante anche la cripta. La chiesa è patrimonio UNESCO. A
poche centinaia di metri si trova la chiesa di San Andrea, romanica, con
una facciata semplice e lineare* ma purtroppo chiusa come tante altre
chiese in Spagna.
Siamo ritornati poi in camper e, dopo cena con il buio siamo usciti per
qualche ripresa fotografica delle Mura con l'illuminazione notturna.
Martedì 23 aprile: sistemati gli scarichi del camper abbiamo
raggiunto un mirador che permette una veduta dall'alto del borgo
medievale. La veduta non è un granché perché il punto di osservazione al
mattino è totalmente in controluce. Per questo motivo, con un lungo
giro, abbiamo raggiunto un punto di veduta situato a nord est, molto
migliore, con la luce a favore.
Seguendo una strada tra le colline, dopo un'ora siamo arrivati in
prossimità di El Escorial per visitare il Monastero di San Lorenzo de
El Escorial**. Provenendo da Ovest, è sconsigliabile col camper
seguire le indicazioni di Google Maps perché propone piccole strade con
sottopassaggi massimo 3 metri. Conviene seguire la strada principale e
portarsi a ovest del paese e seguendo le indicazioni segnaletiche
arrivare al convento. Il parcheggio per il camper è un grossissimo
problema perché non ci sono spazi. L'unica possibilità è il Parking
Herrería, sulla strada di ingresso al campo da golf. Si può parcheggiare
solo da un lato della strada e non ci sono troppi posti. A piedi, a
poche centinaia di metri si raggiunge l'ingresso a pagamento del
monastero.
La
struttura, patrimonio UNESCO, è grandiosa, un vasto complesso di edifici
reali del '500, dimora di alcuni re cattolici di Spagna. Mediante
precise indicazioni si visitano il chiostro, la biblioteca, gli
appartamenti reali, la basilica, il pantheon, molto suggestivo, luogo di
sepoltura dei re di Spagna. Gran parte dei quadri esposti sono di
artisti sono italiani. Ritornando al camper, attraverso un arco, è
possibile visitare gratuitamente anche il bel parco. Per la visita
occorre calcolare 2-3 ore circa.
Abbiamo ripreso la strada del ritorno, costeggiando, in tangenziale,
Madrid, diretti poi verso Saragozza. Anche qui le autostrade sono
gratuite. Da El Escorial a Mirandola sono poco meno di 1.800 chilometri.
Poco dopo Saragozza, in un grill, ci siamo fermati per la notte.
Mercoledì 24 aprile: l'intera giornata è stata dedicata al
viaggio e, superato il confine con la Francia, abbiamo fatto tappa per
la notte in un grill tra Narbonne e Montpellier.
Giovedì 25 aprile: nel tardo pomeriggio siamo arrivati a
Mirandola.
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