PRAGA - BRNO - TELČ - ČESKÉ BUDĔJOVICE
Sul Ponte Carlo troverete, sul parapetto del lato
destro, cinque stelle dorate. Se toccherete con le dita della mano
le cinque stelle contemporaneamente, siete sicuri di ritornare a
Praga. Noi l’abbiamo fatto nel 1996 e in effetti siamo ritornati.
Era inevitabile.
Mercoledì 4:
Siamo partiti alle 15,20 da Mirandola.
Per evitare il Ponte d’Europa (costo 8 €) occorre uscire
dall’autostrada a “Brennero centro” ed entrare così nella statale
182. L’adesivo autostradale costa 7,20 € per 10 giorni. Alle 20,20
abbiamo sostato in un’area di servizio dopo Innsbruck per la cena,
poi abbiamo viaggiato per un’altra ora, uscendo a “Wörgl Ost.”
(dall’uscita per circa 2 km poi a destra; alla rotonda scegliere
l’ultima uscita e procedere; vari piazzali per dormire). Ci siamo
fermati presso un vetraio. Notte tranquilla.
Giovedì 5:
Siamo ripartiti verso le 7,30 per arrivare alla frontiera alle
11,30, dopo 760 Km (da casa). Acquistato l’adesivo autostradale dal
costo di 10 € (possibile il pagamento in euro), siamo entrati in
Praga da ovest (950 Km percorsi da Mirandola). Raggiungere l’area
dei campeggi situati a nord della città, nel quartiere Troja non è
semplice. L’idea migliore è un buon navigatore satellitare. Una
alternativa è seguire le indicazioni Zoo di Praga visto che lo zoo
si trova proprio in questo quartiere. In ogni caso l’autostrada da
Piltsen prosegue con un intrico di autostrade tra le quali occorre
individuare la n° 6, verso il centro. Lungo la Via Trojska sono
situati cinque campeggi molto piccoli e ospitali. L’ultimo della
serie è il Sokol Camp, maggiormente pubblicizzato rispetto agli
altri. E’ comunque il più distante dalla fermata del tram n° 14. Non
ho avuto modo di confrontare le comodità degli altri, che mi sono
sembrati simili. A posteriori opterei per il primo della serie, il
Dana Troja Camp, proprio per la vicinanza ai mezzi pubblici. Alla
reception abbiamo acquistato il biglietto del tram, della durata di
3 giorni, valido per tutti i mezzi pubblici. Per i ragazzi conviene
invece il biglietto giornaliero.
Il tram porta in circa 20 minuti alla Piazza S.
Venceslao, circondata da palazzi in stile liberty e chiusa dal Museo
Nazionale, imponente edificio neo rinascimentale che conserva
dipinti, raccolte di zoologia e mineralogia. Tra le aiuole
antistanti la facciata del Museo una lapide ricorda il sacrificio di
Ian Palach che nel 1969 si diede fuoco in segno di protesta nei
confronti della occupazione sovietica. Obbligatoria una sosta presso
l’Hotel Europa, con facciata liberty e arredamento d’epoca.
In pochi minuti, a piedi, siamo entrati nel quartiere
di Staré Mĕsto (Città Vecchia), fino alla Piazza del Municipio
Vecchio, purtroppo letteralmente invasa da bancarelle, tanto da non
poter individuare le facciate di case e palazzi. Ho rimpianto il mio
primo viaggio a Praga e le fotografie, semplici ma efficaci,
scattate in quella occasione. Sempre spettacolari le due guglie
gotiche della Chiesa di Santa Maria di Tўn che spuntano dal profilo
delle case rinascimentali. Notevole la Chiesa di S. Nicola, in un
angolo della piazza, e la torre del Municipio Vecchio, con
l’orologio astronomico che, ogni ora, ripete la processione dei 12
apostoli, mandando in delirio i sensori di centinaia di macchine
fotografiche digitali. Molto interessante la salita alla Torre del
Municipio che consente vedute e riprese fotografiche di pregio.
Poche centinaia di metri nel dedalo di viuzze
sovraffollate di turisti, ci hanno portato al Ponte Carlo che unisce
la Città Vecchia a Malá Strana (Piccolo Quartiere). E’ sicuramente
il monumento più famoso della città, preceduto da una imponente
torre gotica che funge da portale e decorato da 30 statue a tema
religioso. Lo abbiamo percorso alla luce del tramonto, fotografando
il profilo delle statue e, sullo sfondo, il Castello. Abbiamo
ritrovato le cinque stelle dorate e le abbiamo toccate ancora una
volta, perchè a Praga si deve sempre ritornare.
Al di là del
ponte, sulla piazza della chiesa di S. Nicola, ci siamo concessi una
birra prima di raggiungere il ristorante Valdstejnska hospoda
(Taverna Valdstein – Delle tre cicogne), situato in Valdstejnska
námĕsti, una piazzetta a due passi. Grande delusione perché una
recente ristrutturazione ha trasformato una taverna caratteristica
in un locale supermoderno, guastando l’atmosfera che speravamo di
trovare. Ottima la cena con cinghiale e galletto. Tragico epilogo è
stato la insistente e sfacciata richiesta della mancia da parte del
troppo sollecito cameriere, nonostante la spesa elevata (22 € a
testa) e il servizio lento.
Venerdì 6:
Il solito tram 14 ci ha riportato in centro e questa volta siamo
scesi alla fermata di Piazza della Repubblica, per fotografare la
gotica Porta delle Polveri e percorrere la via Celetna, con bei
negozi di cristalleria. Nei pressi della Piazza del Municipio
Vecchio abbiamo visitato una interessante mostra fotografica di
Jan Saudek,
noto fotografo praghese. La Chiesa di S. Maria di Tўn, le cui guglie
dominano la città vecchia conferendole un fascino irripetibile, ha
un interno molto suggestivo.
Il quartiere ebraico si raggiunge a piedi senza
difficoltà. La Sinagoga Vecchia-nuova è la più antica d’Europa ed
uno dei primi monumenti gotici di Praga. L’interno a due navate è
riccamente arredato. Nei pressi della Sinagoga Klausen una lunga
fila di persone permette di identificare la biglietteria. Conviene
un biglietto cumulativo, per noi tre costato circa 28 €. Con
ulteriori 30 corone si ha il permesso di fotografare all’interno del
cimitero ebraico. L’ingresso del cimitero è dal lato opposto
dell’isolato, preceduto dalla Sinagoga Pinkas, sulle cui pareti sono
scritti i nomi dei 77297 ebrei di Praga morti nei campi di
concentramento. Si accede quindi al Cimitero che risale al 1400 e
ospita circa 12000 lapidi, l’ultima posta nel 1787. E’ uno dei pezzi
forte di Praga, assolutamente da non perdere. All’uscita del
cimitero si sale la rampa della Casa delle Cerimonie che contiene
disegni dei bimbi ebrei deportati a Terezin e, di fianco, si entra
nella Sinagoga Klausen, con interno barocco, che contiene una
esposizione di manoscritti e oggetti di culto.
Abbiamo pranzato su una panchina, nei pressi del
Municipio Ebraico, il cui orologio ha le lancette che girano in
senso antiorario. A poche centinaia di metri, la Sinagoga Spagnola,
in stile moresco, da cui il nome. Un bellissimo interno con una
esposizione di tessuti. Abbiamo passeggiato per le viuzze del
quartiere, raggiungendo poi il Convento di Santa Agnese di cui
abbiamo esplorato il bel chiostro con le annesse sale e la chiesa di
S. Salvatore, del tutto disadorna. I piani superiori ospitano una
Galleria Nazionale che non abbiamo visitato. A piedi siamo ritornati
nella piazza centrale, e poi a S. Venceslao per lo shopping. In
serata siamo rientrati al campeggio.
Sabato 7:
La giornata è
stata dedicata alla visita del Castello, situato sulla
collina che domina la città, nel quartiere Hradcany. Scesi dal tram
14 a piazza S. Venceslao, con la metropolitana abbiamo raggiunto la
fermata Malonstranska. Di qui il tram n° 22 conduce sulla collina,
in una posizione strategica, vicino alle porte del Castello. Il
biglietto cumulativo per famiglie è molto conveniente. Naturalmente
bisogna fare i conti con un’orda di turisti e con le lunghe file,
specie all’ingresso della Cattedrale e del Palazzo Reale.
Abbiamo cominciato dalla Basilica di S. Giorgio,
romanica, del 921, con interno austero, per poi passare al Vicolo
d’Oro, con le piccole case dai vivaci colori (al numero 22 una
delle case di Kafka). Un angolo molto pittoresco ma del tutto
invivibile per l’enorme quantità di turisti. Il Palazzo Reale, con
interno gotico e rinascimentale, conserva numerosi ambienti
affrescati (molto belle le sale decorate con stemmi) e in parte
arredati. La Cattedrale di S. Vito, gotica, ha un interno molto
imponente, a tre navate, con grandi vetrate policrome e numerose
cappelle laterali, tra cui la Cappella di S. Venceslao,
sontuosamente decorata.
Un breve pranzo a base di tramezzini e poi, nel
pomeriggio, siamo saliti verso il Santuario Loreto, struttura
barocca, costruita per ospitare, al centro del chiostro, un piccolo
edificio che riproduce la casa della Annunciazione a Maria. La Santa
Casa, edificata nel 1600, aveva lo scopo di diffondere il culto
della Vergine nei Paesi del centro Europa, ricordando la originale
struttura situata nella Basilica di Loreto. Nei piani superiori si
visita un piccolo museo con il Tesoro del Loreto, una esposizione di
oggetti di culto, tra cui alcuni preziosissimi ostensori. Da non
perdere.
Le
piccole vie intorno, finalmente libere da turisti, ci hanno permesso
di assaporare momenti di tranquillità. Siamo scesi dal Castello
percorrendo la Via Nerudova, fino alla Chiesa di San Nicola e poi al
Ponte Carlo. Inevitabile perdersi tra bancarelle, suonatori e mimi.
Ormai al tramonto, ci siamo incamminati verso la
birreria U Flekù, che serve una cena standard ed una famosa
birra scura di sua produzione, su tavolacci. E’ una tappa d’obbligo
per tutti i turisti. L’ambiente è allietato da suonatori che
coinvolgono nei canti gli ospiti, surriscaldati dalla birra. La
birreria non è molto distante da una fermata del tram 14, con il
quale siamo rientrati al campeggio.
Domenica 8:
Sbrigate le
formalità di pagamento del campeggio (prezzi simili all’Italia) ed
effettuate le operazioni di carico/scarico, ci siamo allontanati da
Praga seguendo un lungo percorso periferico (nord-est, discretamente
indicato) e raggiungendo finalmente l’autostrada D1, in direzione
BRNO. Era nostra intenzione infatti visitare la seconda città
della Repubblica Ceca e in particolare la mitica Fortezza dello
Spilberg, resa tristemente celebre dal libro “Le mie prigioni” di
Silvio Pellico. Pur essendo la principale autostrada ceca, la D1 ha
un fondo stradale fortemente disastrato, essendo formato da
tavelloni di cemento che creano un continuo sobbalzo. 214 Km così ve
li raccomando.
Poco prima di entrare in città abbiamo deviato verso
la fortezza dello Spilberg, situata su una collinetta a ovest
della città. Non ci sono indicazioni, per cui mi sono servito della
guida del Touring e del buon senso. Sotto le mura della fortezza si
può sostare tranquillamente in un ampio parcheggio e abbiamo
pertanto pranzato. Abbiamo acquistato un biglietto complessivo che
consente l’accesso anche ai piani superiori in cui si visitano sale
storiche e gallerie di quadri. Questa parte è risultata poco
interessante per cui consiglierei il biglietto per la sola visita
delle prigioni e delle casematte. La fortezza è molto imponente ed
una recente ristrutturazione ne ha addolcito notevolmente le linee.
Le prigioni dei nostri eroi del Risorgimento (Silvio Pellico, Piero
Maroncelli e Federico Confalonieri) risultano quasi accoglienti,
ampie luminose e ben affrescate. Una mostra permanente illustra
alcuni capitoli della nostra storia, ed espone ricordi di questi
personaggi, tra cui una ciocca di capelli di Silvio Pellico che,
ricordiamo, era ampiamente stempiato e con quegli strani occhialini
alla Beatles.
Le casematte sono situate nei sotterranei ed erano
destinate a prigionieri comuni. Una parte fu utilizzata dai tedeschi
come Quartier Generale. L’ambiente è cupo e terrificante per cui la
visita risulta molto suggestiva. Il tutto in circa 3 ore.
Ci siamo avvicinati al centro storico della città in
camper, parcheggiando senza difficoltà nei pressi di Komenského
námĕsti. Nelle vicina chiesa siamo capitati all’inizio di una strana
Messa pasquale, gestita da un giovane sacerdote chitarrista e con un
folto pubblico di ben 4 persone. Ci siamo uniti e loro devo dire che
l’insieme è stato molto suggestivo. La città si visita rapidamente.
L’ampia Piazza della libertà (námĕsti Svobody, la Piazza dei
Domenicani, il Duomo di S. Pietro e Paolo (Dóm na Petrovĕ),
con bella facciata e interno barocco. Questa parte della città è
forse la più suggestiva. Si scende verso il Mercato dei Cavoli con
una fontana-grotta centrale denominata Parnaso, del 1600 (bruttina).
Poi il Municipio Vecchio e infine le chiese di Sv. Jacub e Sv. Tomáš.
Usciti da Brno, abbiamo ripreso la D1 verso est per
circa 10 Km, poi ci siamo diretti verso TELČ, per una normale
strada nazionale (n° 23), in uno splendido paesaggio collinare.
Siamo arrivati verso sera (circa 90 Km da Brno) e ci siamo sistemati
in un ampio parcheggio molto vicino al centro, ove è consentita la
sosta notturna gratuita e diurna al prezzo di 20 K all’ora (poco
meno di 1 €). Non poteva mancare una romantica passeggiata notturna
nell’incantevole piazza.
Lunedì 9:
Abbiamo dedicato gran parte della mattinata alla visita di TELČ.
Prima di tutto il Castello che qualche anno fa avevamo
trovato chiuso, poi la chiesa e infine una lunga serie di fotografie
alla splendida piazza gotico-rinascimentale circondata da una lunga
sfilata di case dai pittoreschi frontoni.
Altri 96 Km. sulla statale n° 23 ci hanno portato a
ČESKÉ BUDĔJOVICE. Il parcheggio si trova con estrema facilità
proprio nei pressi del centro storico, appena fuori dal fossato che
circonda la città, in Mariánské námĕsti.
Pranzato in camper, a piedi in pochi minuti abbiamo
raggiunto la splendida piazza principale, dalla quale si diramano
belle vie con portici. Accanto alla chiesa di S. Nicola svetta
massiccia la Torre Nera. Una breve sosta nella tipica
birreria ci ha permessi di assaggiare la originale Budweiser nera,
nulla a che vedere con la Budweiser americana che ha solo copiato il
marchio.
La visita della cittadina richiede un paio d’ore.
Diretto il mezzo ricreazionale verso l’Italia, lungo la statale n° 3
siamo stati fermati da una sciocca pattuglia di poliziotti, causa
luci anabbaglianti. Il confine dista circa 40 Km. Poi Linz,
Salisburgo e il rientro a Mirandola entro la mattina del 10 aprile.
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Cambio: 1 euro si cambia intorno alle 25 corone, in
pratica 100 corone (K) sono 4 euro. I vari botteghini espongono un
cambio netto a 29 corone ma poi applicano una forte commissione
ugualmente. Vanno bene per turisti sprovveduti. Abbiamo cambiato
poco e pagato con la carta di credito ove possibile. Il cambio più
favorevole è stato 1 € = 28 corone, in un negozio presso il vecchio
cimitero ebraico. |