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OLANDA in camper

APRILE 2003

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MERCOLEDì 16: Siamo partiti da Mirandola alle 16:50 e percorrendo la A 22, questa volta senza alcun intoppo, ci siamo fermati al Brennero per la cena. Abbiamo superato Innsbruck e abbiamo trovato un paesino per la sosta notturna da tener presente: si esce a Kramsach, voltando a destra e poi ancora a destra. Nel piccolo paesino c’è persino un rubinetto con l’attacco giusto.

GIOVEDì 17: Partenza di primo mattino (alle 6:50), visto il lungo itinerario.  Fino a Norimberga non ho trovato molto traffico ma dopo pranzo è andata un po’ peggio, per la grande quantità di camion e per lavori in corso. Abbiamo superato il confine alle 17:20 trovando poi numerosi rallentamenti in autostrada. Abbiamo raggiunto Alkmaar alle 19:40, avendo percorso da Mirandola ben 1385 Km. Il campeggio si trova sulla A9, seguendo la direzione Bergen. Abbiamo speso 15 € in 3 con la luce. Gli autobus 160 o 162 portano vicino al centro (biglietto sul bus – molto caro).

VENERDì 18: Ci siamo sistemati nella piazza del Mercato del Formaggio verso le 9:15, ben piazzati dietro le transenne. La compravendita delle forme di formaggio è iniziata puntualmente alle 10:00. Un gruppo di esperti, con un cavaturaccioli, estrae piccoli trucioli di formaggio e finge di assaggiare. Le forme vengono portate sulla pesa e da qui trasportate sui carretti mediante gondole colorate portate a braccia da personaggi vestiti di bianco con cappello di paglia delle stesso colore. Questo andirivieni è risultato molto ripetitivo per cui dopo poco abbiamo preferito passeggiare per le vie del centro, molto animate e con bei negozietti. Ritornati al campeggio, siamo ripartiti verso le 12:30 alla volta di ENKHUIZEN, noto per il Villaggio-Museo all’aperto. Dopo l’inevitabile pranzo al Mc Donald, abbiamo parcheggiato presso la biglietteria del museo. Idea malaugurata perché comporta ben 5 € di parcheggio che non si pagherebbero parcheggiando nei pressi della stazione. Un battello conduce al villaggio. La visita è risultata molto interessante. Nelle antiche abitazioni, provenienti da varie parti dell’Olanda, sono stati ricostruiti ambienti dell’epoca e in talune “botteghe” si trovano artigiani in costume alle prese con lavorazioni tipiche. Per la prima volta mi sono cimentato con i trampoli, devo dire con un certo successo. Il biglietto consente anche la visita al Museo della Marina ma abbiamo rinunciato, un po’ per il poco tempo a disposizione e un po’ per i commenti poco lusinghieri rilevati dalla documentazione. Abbiamo percorso la grande diga interna (HOUTRIBDIJK), portandoci sulla riva orientale del Markermeer. Siamo risaliti a nord fino a URK. Il paese è molto carino. Abbiamo parcheggiato nel porticciolo e a piedi abbiamo percorso le strette vie del centro storico, fino al faro. Le basse casette sono dotate di giardinetti arredate con disparati oggetti, di gusto molto chic. Attraverso le finestre rigorosamente senza balconi o tendaggi, si può vedere l’arredamento degli interni. Seguendo la nazionale 712 e la 359, siamo arrivati a HINDELOOPEN. Il minuscolo villaggio sul mare è percorso da piccoli canali. Viene considerato, a ragione, uno dei paesi più belli dell’Olanda. Le ville sono circondate da grandi giardini ben arredati. Dappertutto piccoli negozi e ristoranti. La visita è stata in parte limitata dal vento forte e freddo, davvero fastidioso. Ci siamo sistemati, a 17 €, in un campeggio vicino, di livello decisamente modesto.

SABATO 19: Partiti presto al mattino, abbiamo attraversato la grande diga del Nord, denominata Afsluitdijk. Da notare che, lungo la diga, in piccoli terrapieni, abbiamo trovato numerosi camper che avevano trascorso la notte, evidentemente in barba ai divieti. Un lungo tragitto in autostrada ci ha portato fino a LISSE, nella zona rinomata per i campi di tulipani. Siamo usciti a SASSENHEIM e abbiamo tribolato un po’ per trovare la giusta direzione. Ci siamo addentrati lungo piccole strade verso la campagna dove finalmente abbiamo trovati estese coltivazioni di tulipani dai colori più vari, perfettamente allineate. Purtroppo abbiamo avuto la malaugurata idea di percorrere i sentieri a piedi: siamo presto ritornati al camper completamente ghiacciati dal forte vento. Abbiamo seguito le stradine col camper fermandoci ogni tanto per qualche foto e video. Non è stato possibile visitare il parco Keukenhoff per la grande quantità di turisti. La tappa successiva è stata DELFT. Dopo aver parcheggiato con difficoltà sotto il ponte ferroviario e aver pranzato, abbiamo deciso di evitare la visita della famosa piazza (a poche centinaia di metri) perché troppo stanchi. Ci siamo diretti a KINDERDIJK, la più nota area di mulini a vento dell’Olanda, nella lista UNESCO dei Patrimoni dell’Umanità. Stranamente il parcheggio dei visitatori è gratuito. E’ stato possibile visitare un mulino in funzione (pare siano in attività solo di sabato) e finalmente ho capito lo scopo di questi mulini, in grado di spostare grandi quantità di acqua a livelli più elevati, per bonificare il terreno. In questa area i mulini sono 19 e in effetti il colpo d’occhio paesaggistico è notevole. In un paio d’ore siamo risaliti a Nord, fino a VOLENDAM. All’ingresso del paese, con grande giubilo, abbiamo trovato un esteso parcheggio con poche auto e molti camper. Abbiamo immediatamente accertato che molti erano di targa olandese e ben intenzionati a dormire lì. Evidentemente anche in Olanda è possibile fare campeggio libero. Addirittura è passata una pattuglia di vigili perfettamente indifferente ai numerosi camper. Ci siamo comodamente sistemati, con la finestra del camper rivolta ad ovest come in una splendida cartolina, con tramonto e mulino a vento per sfondo. Una breve passeggiata ci ha portato al porto: coronato di splendide costruzioni in legno, è risultato una sequenza di negozietti di souvenir. Per fortuna abbiamo trovato un gufetto olandese per Maria Rosa e le cartoline a buon prezzo. Il paese vale comunque non per i negozietti del lungomare, ma per le viuzze e le case in legno e mattoni dell’interno. Piccoli canali dividono i gruppi di case, collegati comunque da minuscoli ponticelli. Ogni tanto piccoli giardinetti, arredati con gli oggetti più strani. Le finestre delle abitazioni paiono vetrine da mercatino dell’antiquariato. Passeggiando, ci siamo divertiti a fare commenti ironici. Abbiamo trascorso una splendida notte, finalmente all’insegna del plain air.

DOMENICA 20: A pochi Km da Volendam, si trova MARKEN, forse il più noto villaggio dell’Olanda. In passato era raggiungibile solo via mare. Nei secoli, la grande opera di bonifica ha creato un argine di collegamento con la terraferma. Intorno è sorta una splendida oasi naturale. L’entusiasmo è stato raffreddato dal costo del parcheggio. Il paese si visita solo a piedi è non ci sono altre soluzioni. Poche centinaia di metri conducono al porticciolo. Tutte le abitazioni sono in legno, montate su palafitte e rigorosamente di colore verde scuro. C’era pochissime gente (i turisti a Pasqua sono dormiglioni) per cui ho potuto fotografare in tutta tranquillità. Il paese merita decisamente la sua fama. Abbiamo trovato una chiesa (protestante) ma le funzioni pasquali erano già iniziate per cui le porte erano state chiuse dall’interno. All’uscita dalla messa solo qualche anziana signora era nel bel costume tradizionale e certamente non era intenzionata a farsi fotografare. Volevo raggiungere il faro ma si trova molto lontano dal villaggio (1 ora a piedi). Recuperato il camper, abbiamo parcheggiato a BROEK IN WATERLAND, a pochi km. Questo paese, peraltro carino, è stato esaltato da un equipaggio di turismoitinerante.it senza delle grandi motivazioni. E’ una striscia di belle case di legno sulle rive di un piccolo canale. Al di là di questo, è dotato di una piazza ove, pare, si possa dormire senza timori di multe e da qui è possibile raggiungere con l’autobus il centro di Amsterdam, distante 13 Km. Non ci siamo informati sugli orari e sui percorsi, ma alcuni camper italiani erano già sistemati nella piazzetta. Il vero pregio di questa località è quindi del tutto logistico. Seguendo la strada nazionale 247, superato il ring, è facilissimo trovare il campeggio Vliegenbos, indicato dalla segnaletica. La sistemazione è decisamente precaria: siamo stati ammassati in una zona parcheggio, a 29 € senza la luce elettrica!! Alla reception è possibile fare un biglietto giornaliero da 5,9 € per l’autobus. Il 32 e il 36 partono a 100 metri dall’ingresso e conducono alla stazione centrale in pochi minuti. Scesi alla stazione, abbiamo preso al volo un battello per un giro preliminare per la città in battello, lungo i canali. La gita dura circa 1 ora e permette di capire la struttura della città, la cui nota caratteristica è data dalla rete di canali sui quali si affacciano antichi palazzi del seicento e del settecento. Dalla stazione al centro è un attimo, a piedi. La piazza centrale, il DAM, era in parte occupata da una ruota panoramica e da altre giostre. Abbiamo proseguito lungo le vie più caratteristiche fino al Begijnof, il quartiere antico ove le donne non maritate o vedove assistevano malati e anziani. Sulla Spui, la piazzetta adiacente, artigiani e artisti esponevano le loro creazioni. Percorrendo i canali siamo arrivati al Mercato dei Fiori, lungo il Singel. Elena è stata particolarmente attratta dalle piante carnivore, anche di grandi dimensioni. Maria Rosa, come al solito, ha perso la testa di fronte alle piante grasse. Mi hanno invece particolarmente colpito caramelle e chupa-chupa alla “cannabis”. Era possibile anche acquistare piccole piantine di cannabis ad uso domestico. Seguendo le indicazioni della guida TCI, abbiamo sostato nel ristorante Rapsody con cucina tipica olandese. La mia porzione di costine era enorme ed è servita anche per Mari e per Elena, visto che la loro scelta non era stata delle migliori. Al ritorno abbiamo sbagliato linea dell’autobus e questo ci è costato una notevole perdita di tempo.

LUNEDI’ 21: Il campeggio va lasciato entro le 11 del mattino, pena il pagamento di una seconda notte, per cui, dopo aver scaricato e caricato H2O (50 cent per 40 litri), siamo usciti, parcheggiando il camper sulla strada, vicino alla fermata dell’autobus. La prima tappa è stata il Museo Van Gogh: 9 € l’entrata, un po’ di fila. E’ una buona occasione per apprendere in modo organico le tappe della sua vita e della sua evoluzione pittorica, di fronte al nucleo della sua enorme produzione. Molte sue opere comunque sono esposte in altri musei e l’assenza di certi dipinti particolarmente noti può costituire una delusione. Un panino all’uscita ed una breve tappa alla fabbrica Coster, nota per la lavorazione dei diamanti, situata esattamente di fronte al museo. Tappa deludente, per fortuna gratuita. Abbiamo poi visitato il Museo di Anna Frank, (A = 6,5 €; B = 3 €) un percorso all’interno della casa ove la famiglia si era rifugiata per sfuggire alle persecuzioni dei nazisti, con una ricca documentazione di foto, scritti e testimonianze. Siamo ritornati al camper, per fortuna ancora intatto e, seguendo la A8, con non poche difficoltà per le scarse indicazioni, siamo arrivati al parcheggio del villaggio-museo di ZAANSE SCHANS. Si trova nei pressi del paese Zaandijk. Il parcheggio è molto caro per cui abbiamo preferito sistemare il camper dall’altra parte del canale e attraversare il ponte a piedi. E’ costituito da numerosi edifici provenienti da varie parti dell’Olanda, nei quali sedicenti artigiani in costume rappresentano i lavori del passato. Ci sono ben 7 mulini a vento sulle rive di un canale. Dopo le 17 naturalmente tutto chiude ma ugualmente si può visitare il villaggio passeggiando per le viuzze e tra i mulini. Il colpo d’occhio è notevole. Ho passeggiato anche tra le case del paesino di fronte, quello “vero” e abitato: decisamente bello. Dopo cena ci siamo spostati verso est con la A1 e abbiamo sostato in autostrada per la notte.

MARTEDì 22:  Presso la località Otterlo è situato l’ingresso del PARCO DI HOGE VELUWE, il più esteso parco nazionale dell’Olanda, nel quale è situato il Museo Kroller-Muller, il Museonder e l’abitazione da caccia della famiglia, denominata St. Hubertus. Queste tre strutture sono distanti pochi Km. l’una dall’altra e sono collegate da sentieri nel bosco o da strada asfaltata. All’ingresso (25 € in 3) si possono utilizzare biciclette gratuite ma abbiamo preferito spostarci in camper, nonostante la splendida giornata, per essere più veloci nella visita. Il bosco è magnifico, con piante secolari, radure e addirittura aree con dune di sabbia. Il Museo raccoglie l’estesa collezione di quadri della famiglia Kroller-Muller, tra cui un considerevole numero di Van Gogh (disegni ed oli). All’esterno, sistemate qua e là nel bosco, vi sono numerose creazioni d’arte moderna, decisamente bizzarre e originali. Il Museonder è un museo dedicato alla natura, in particolare alla flora e alla fauna della zona. L’aspetto originale è lo sviluppo a tre piani sotterranei. Presso l’ufficio si può prenotare la visita guidata alla abitazione dei Kroller-Muller, edificata all’inizio del ‘900 in stile Liberty. Molto originali sia l’esterno, un po’ cupo, che gli interni. Siamo usciti dal parco verso le 18:00 e la A50 e la A28 ci hanno condotto a STAPHORST, piccolo paese con graziose abitazioni dal tetto di paglia e finestrelle coi cuoricini. Il paese è abitato da una comunità calvinista e già una passeggiata preliminare ci ha permesso di notare qua e là personaggi con strani abbigliamenti. Abbiamo dormito in un tranquillo parcheggio vicino al centro.

MERCOLEDì 23: Parte della mattinata è stata dedicata al tentativo di sbloccare il serbatoio delle acque nere (infruttuoso). Siamo poi andati al mercato settimanale che di per sé non ha alcun interesse se non chè è frequentato da donne in rigoroso abbigliamento calvinista. Sembrano uscite da un libro del 1800: gonnellone nero a pieghine, camicetta a fiorellini blu e neri con foulard sempre a fiori, solo di poco più vivace, cuffietta. Si mescolano alla gente comune e non è difficile fare qualche foto carina. A breve distanza da Staphorst si trova un altro splendido villaggio: GIETHOORN. Non è facile orientarsi tra le stradine per cui abbiamo dovuto chiedere ad un passante. Siamo stati sconvolti dalla insegna pubblicitaria di un ambulatorio odontoiatrico, costituito da un grosso molare sistemato sul marciapiede. Abbiamo parcheggiato in un’area camper (8 € per 24 ore con scarichi e luce) senza pagare nulla causa la  breve sosta. Affittata una barca elettrica (25 € per 2 ore), abbiamo percorso l’intrico di canali sui quali si affacciano meravigliose casette con il tetto di paglia. Sembra di entrare in una fiaba. Abbiamo raggiunto il lago e poi trovato (non senza difficoltà) un canale che si addentra tra le canne e gli alberi, in una magnifica oasi naturalistica. E’ una delle località più incantevoli di tutta l’Olanda. Lasciato Giethoorn, ci siamo diretti verso sud-est, cioè verso casa. Abbiamo dormito a circa 150 Km. dal confine olandese, in un tranquillo paesino presso l’autostrada.

GIOVEDì 24: Rientro tranquillo con poco traffico in una splendida giornata di sole. Arrivo a Mirandola alle 21:00. Segue cena con pizza.

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