Una vacanza per chi vuole abbrustolirsi al sole, su spiagge bellissime,
facendo il bagno in acque cristalline, dai colori indimenticabili. Le
spiagge sono numerosissime, non c’è che l’imbarazzo della scelta e,
tranne qualche caso, poco affollate. Le attrazioni non balneari sono
scarse: qualche monastero, bei paesaggi, le grotte di Melissani. I paesi
sono stati tutti ricostruiti dopo il grave terremoto del 1953, perdendo
così le connotazioni caratteristiche.
I prezzi sono stupefacenti: ombrellone e sdraio per la giornata a 8-10
€, pesce di qualità a 15€ nelle taverne caratteristiche. La cucina
tradizionale greca è molto economica ma anche un po’ ripetitiva. Il
noleggio dell’auto costa circa 50€ al giorno. Le strade sono
inevitabilmente tortuose e strette ma in buono stato, facilmente
percorribili per lo scarso traffico. I parcheggi delle spiagge sono per
lo più liberi e, se si arriva verso le 10 del mattino è molto facile
trovare posto. Gli hotel sono di vari livelli ma si trova uno standard
accettabile dagli 80 ai 120€ a notte. Non rimane che andarci senza
esitazioni.
DIARIO DEL VIAGGIO
Sabato 7: abbiamo preferito soggiornare nei pressi dell’aeroporto
di Venezia per una notte visto che l’imbarco per Cefalonia era previsto
molto presto al mattino. Siamo arrivati verso le 19:00 all’hotel Ca'
Tessera Venice Airport (68€ senza colazione) e abbiamo cenato nella
vicina Pizzeria Eden.
Domenica 8: sistemata l’auto al parcheggio Marco Polo (75€ per 15
giorni), il pulmino ci ha condotti all’aeroporto e siamo atterrati ad
Argostoli alle 10:00, ora locale (un'ora di fuso orario). Ci attendeva
l'addetto della agenzia Mercury che ci ha accompagnato a recuperare la
Panda prenotata (rossa), dopo abbondanti pratiche burocratiche.
In una decina di Km siamo arrivati all’appartamento Casa di Sonia (Liostasi
retreat) e ci siamo sistemati. Il residence si trova in collina ed è
circondato da un bellissimo parco con la veduta sulla laguna di Koutavos.
Abbiamo pranzato alla Trattoria Ladokolla**, molto nota tra i turisti
per l’elevata qualità e i prezzi contenuti. L’ambiente è abbastanza
caratteristico e si viene serviti su carta oleata. Pita ghiros fuori di
testa a soli 2,80€.
Dopo un meritato riposo, ci siamo spostati nella periferia nord di
Argostoli* per visitare alcuni luoghi caratteristici. I
Katavothres consistono in un rarissimo fenomeno geologico costituito
da un fiume sotterraneo che nasce in questo luogo e attraversa tutta
l’isola dopo un percorso di 17 km, terminando nella grotta di Melissani
e poi nel lago di Karavomilos prima di fuoriuscire nuovamente in mare.
Sulla collina prospiciente si visita il Monumenti ai caduti della
divisione Acqui e, poco distante, la fossa comune dove molti soldati
uccisi vennero sepolti. Molto bello il tramonto al Faro di San
Teodoro**. Abbiamo cenato al ristorante Ammos sul lungomare,
eccellente.
Lunedì 9: dopo una colazione abbondante nel residence, ci siamo
diretti al Sacro Monastero of Agios Gerasimo, distante 20 km di buona
strada. Una piccola deviazione lungo il percorso, costeggiando un canyon
molto suggestivo, porta alla chiesetta di Agia Barbara in the Cave*.
Arrivati al ponte che attraversa il Canyon conviene parcheggiare e
scendere una scala con i gradini imbiancati che passa sotto il ponte e
permette di raggiungere questa piccola chiesa scavata nella roccia.
Secondo la tradizione, nel 1912 un bambino cadde dalla strada giù nel
burrone, ma atterrò a terra senza il minimo danno perché sorretto da una
donna in bianco. Gli abitanti entrarono nella grotta e trovarono l'icona
di Santa Barbara. Le attribuirono il miracolo e portarono l'icona ad
Argostoli, dove secondo la tradizione fermò una grave epidemia. Dal 1953
in poi, l'icona miracolosa è scomparsa, probabilmente rubata.
Il Monastero di Agios Gerasimo** conserva una bellissima chiesa
affrescata, ricostruita dopo il terremoto del ‘53. Poco distante
un'altra chiesetta, pure riccamente affrescata, accoglie le spoglie del
Santo Gerasimo, in una bara che alle 11:00 viene aperta per i
pellegrini. Nella stessa chiesa, attraverso una stretta botola, si
scende nella grotta dove viveva il santo. Un piccolissimo pertugio
percorribile solo strisciando conduce nella seconda grotta. Non c'è
niente da vedere. Abbiamo pranzato alla taverna Platanos nei pressi del
monastero spendendo pochissimo.
Nel pomeriggio ci siamo spiaggiati a Makris Gialos Beach** dove
siamo rimasti fino verso le 19. E’ la spiaggia principale di Argostoli,
molto frequentata perché di sabbia, con un’acqua meravigliosa. Il
parcheggio sotto gli alberi è gratuito ma affollato. Abbiamo cenato al
ristorante del residence, con tonno, pita e kebab, ma il servizio è
risultato estremamente lento e il prezzo elevato.
Martedì 10: lungo la strada per andare alla spiaggia Platis
Gialos Beach** abbiamo trovato l'indicazione per la grotta di
Agios Gerasimo* che evidentemente aveva un rifugio anche sul mare.
La grotta si trova nella zona di Lassi ed è indicata da una tabella.
Si tratta di una cappella suggestiva visitabile in pochi minuti, ma la
deviazione vale la pena. Abbiamo poi raggiunto la spiaggia, molto bella,
di sabbia, circondata da scogli e con mare stupendo. Pranzo in camera
con frutta.
Nel pomeriggio, in auto, abbiamo visitato la costa sud di Cefalonia
percorrendo una quarantina di km fino a Skala, cittadina balneare
con una lunga spiaggia di sabbia, nota per una antica casa romana e per
i resti del tempio di Apollo, con chiesetta a fianco. Rigorosamente da
evitare. Poi, a 15 km, Poros, con due belle insenature chiuse
dalla montagna, ghiaia bianca, un porticciolo e pochissima gente. Al
rientro ci siamo fermati nei pressi del mercato del pesce e abbiamo
visitato la Chiesa di San Spiridona*, cenado alla trattoria
Ladokolla con un’enorme grigliata di carne mista (40€ in due).
Mercoledì 11: verso le 10:00, all'aeroporto, abbiamo intercettato
Franco e Teresa che abbiamo accompagnato all'appartamento. Dopo un
doveroso pranzo alla trattoria Ladokolla, abbiamo trascorso un
pomeriggio riposante a Makris Gialos beach. Cena nella taverna da
Patriko, molto affollata. Pesce fritto abbondante a prezzi decisamente
contenuti.
Giovedì 12: abbiamo attraversato l’isola raggiungendo Sami*,
sulla costa est, in circa 40' di strada discreta. Lungo la strada, una
breve sosta per visitare la grotta di Dogarali*. Una
visita interessante di 30'. Poco distante dal centro si visita il
lago Katavomilos, un piccolo stagno ove arrivano le acque
sotterranee provenienti da Argostoli. Ci siamo concessi un bagno
mattutino sotto gli eucalipti.
Verso le 12.30 abbiamo visitato la stupenda Grotta di Melissani**.
La fila è lunga ma molto veloce. Il percorso interno è in barca e dura
10-15 minuti ma ne vale la pena perché la grotta è molto bella. Il
terremoto del 1953, fece crollare la volta della grotta, permettendo ai
raggi del sole di illuminare il lago sottostante, creando incredibili
giochi di luce.
Abbiamo pranzato con polipo grigliato al top al ristorante Faros**, sul
porto, spendendo 15€ a testa. Nel pomeriggio ci siamo spostati nella
rinomata spiaggia di Antisamos**, distante 8-10 km, molto
rinomata ma anche molto affollata. Merita comunque la sua fama. Cena
ottima ad Argostoli, al ristorante Ampelaki.
Venerdì 13: sistemata la pressione delle gomme, abbiamo lasciamo
Argostoli diretti a nord e, dopo 1 ora circa, siamo arrivati alla mitica
spiaggia Myrtos**. Prima di scendere, dalla strada si gode una
bella veduta della spiaggia con colori stupendi e sassi bianchi.
Trascorsa la mattinata nell’acqua, ci siamo spostati in 30' ad Asos,
piccolo porticciolo non all'altezza della sua fama. L’insenatura è
minuscola e non è facile parcheggiare. Abbiamo pranzo in taverna, con
yogurt alle banane e miele.
Nel pomeriggio ci siamo diretti a Fiskardo* porto situato
all’estremo nord dell’isola, per sistemarci a Villa Ireni, in un
appartamento molto luminoso e accogliente con ogni comodità. La villa è
sul mare e dispone di una spiaggia graziosissima a poche decine di
metri. Il porticciolo di Fiskardo, con grandi yacht ormeggiati, è molto
carino, ma non estremo. All'ufficio Nautilus ci siamo messi in lista
d'attesa per traghettare il mattino successivo per Lefkada. Abbiamo
cenato sul terrazzo con torte salate e altre leccornie offerte dalla
padrona di casa.
Sabato 14: ci siamo imbarcati alle 9:30 da Fiskardo con la
compagnia West Ferries e siamo sbarcati a Nydri, Lefkada, per
sistemarci poi all'hotel Ionion, situato in periferia, ma dotato di una
piccola piscina che abbiamo sfruttato nella mattinata. Abbiamo pranzato
in paese con ottima pita ghiros. Il paese è vivace ma poco
caratteristico.
Nel pomeriggio, con un breve itinerario di tornanti (bei panorami**)
abbiamo sostato a Karya, piccolo centro al centro dell'isola
decisamente deludente. Diretti a nord, abbiamo visitato il monastero
Feneromenis**, sulla collina adiacente alla città di Lefkada. E
molto bello e dal parco si gode di una bellissima veduta della laguna.
Merita una sosta. Siamo poi scesi alla spiaggia di Agios Ioannis*,
sempre battuta dal vento, e ci siamo persi a fotografare le evoluzioni
dei numerosissimi kitesurf. Lefkada**
è un centro vivace, con una strada pedonale piena di negozi, ristoranti
e taverne. Molto bello anche il lungomare al tramonto. Abbiamo cenato
lungo la via centrale.
Domenica 15: da Nydri, seguendo la strada del lungomare, ci siamo
spostati sulla costa ovest. Purtroppo non è stato possibile fermarci ad
Agios Nikitas, che ha una spiaggia molto rinomata, per
l'impossibilità di parcheggiare. Dopo qualche chilometro siamo arrivati
a Katisma beach**, una insenatura con scogli molto bella, e
abbiamo trascorso tutta la giornata a mollo. L’area è ben organizzata,
con un buon ristorante, docce gratuite e una piccola piscina che abbiamo
utilizzato prima di partire.
Verso sera siamo ritornati a Lefkada per visitare la parte est della
laguna, fino al forte Aghia Mavra Castle, e, dopo il ponte
mobile, i ruderi del castello Griva, sulla strada che conduce al
continente. Il castello è in abbandono ma dagli spalti la veduta è
notevole. Ritornati a Nydri, abbiamo cenato in un buon ristorante sulla
via pedonale. Dopo una passeggiata sul lungomare molto animato, siamo
ritornati all'hotel.
Lunedì 16: caricati i bagagli, ci siamo diretti a sud, sostando
nella spiaggia di Mikros Gialos**, una bellissima insenatura
circondata da scogli, dove abbiamo pranzato.
Nel pomeriggio, a Vassiliki*, abbiamo utilizzato due diverse
sistemazioni: noi due presso l'hotel Kalias vicino al mare, e Franco e
Teresa presso l'hotel Katirina, in collina, entrambi con piscina. La
baia è sempre percossa da un forte vento per cui è luogo ideale per gli
appassionati di windsurf. Al porto, molto vivace, si possono prenotare
belle escursioni con imbarcazioni o con taxi boat. Abbiamo cenato sul
porto al ristorante Penguins, serviti male dopo una lunga attesa.
Martedì 17: alle 10 ci siamo imbarcati per l'escursione a
Egremini beach**. Il tragitto dura circa 1 ora e costa 25€. Ci sono
anche altre soluzioni ma questa ci è sembrata la più adatta. La barca
conduce ad una spiaggia molto lunga, di ghiaia bianchissima, ai piedi di
un costone di roccia bianca. Non essendo raggiungibile via terra, era
totalmente vuota. Dopo circa un’ora sono arrivate altre due barche per
una breve sosta. Siamo rimasti tre ore e poi abbiamo pranzato sulla
barca con i residui della abbondante colazione. Durante il percorso di
rientro, abbiamo fatto un ulteriore bagno di fronte a Porto Katsiki
e, alle 16, siamo rientrati all'hotel. Riposo e bagno in piscina, poi
ottima cena al ristorante Ocean con successiva passeggiata sul porto.
Mercoledì 18: con il taxi boat (7€ andata e ritorno), in 20'
siamo arrivati alla spiaggia di Aghifili**, una piccola
insenatura tra le rocce con una miriade di pesci. Pranzo, ancora una
volta, con i residui della colazione.
Siamo ripartiti con il taxi boat delle 13,30 e, recuperata la Panda,
siamo ritornati al porto di Nydri dove, alle 16,30, ci siamo imbarcati
per Itaca. La traghettata dura un'ora e mezza, fino al porto di Friked,
a est dell'isola. Da segnalare che da Nydri a Itaca è presente solo il
traghetto pomeridiano. Occorre un’ora di strada per arrivare a Vathi*,
il paese più importante dell'isola. Ci siamo sistemati all'hotel Itaca's
Poem, un complesso con varie scale di collegamento tra gli appartamenti,
situato sulla collina. Dopo una passeggiata per l'animato porticciolo,
abbiamo cenato bene presso l'Osteria da Zoes che si affaccia sulla
piazzetta.
Giovedì 19: in auto abbiamo raggiunto la rinomata insenatura di
Filiatro beach**, distante 7 km da Vathi. È una piccola spiaggia
di sassolini bianchi di fronte ad un boschetto di ulivi, molto
suggestivo. Abbiamo pranzato ottimamente nella taverna sulla spiaggia,
allietati da un bimbo alle prese con un gigantesco gelato.
Nel pomeriggio abbiamo visitato il monastero di Katara*, situato
in cima ad una ventosa collina dalla quale è possibile ammirare uno
splendido panorama** della frastagliata costa di Itaca. Proseguendo
verso nord, abbiamo fatto sosta a Stavros, la località più
importante al centro dell'isola per fotografare il monumento ad
Ulisse. A pochi chilometri, seguendo le indicazioni "Scuola di
Omero", siamo arrivati al mitico palazzo di Ulisse ma l'area
recintata è risultata chiusa, forse in rapporto all'orario. Ritornati a
Vathi abbiamo cenato sul porto, nella Taverna Kantouni.
Venerdì 20: abbiamo raggiunto Pisitos Port, sulla costa ovest
dell'isola e, alle 9:30, ci siamo imbarcati per ritornare a Sami,
Cefalonia. Da qui, attraversando l'isola, abbiamo sostato ancora una
volta al monastero di Agios Gerasimos, sicuramente il più interessante è
il più bello dell'arcipelago. A fine mattinata ci siamo sistemati nella
zona Nord di Argostoli nell'hotel Egialion Iqia, situato di fronte alla
spiaggia Fanari Beach*.
Abbiamo pranzato nella Taverna Ta Didymakia, a 100 metri dall'hotel, e
nel pomeriggio abbiamo fatto il bagno in Fanari Beach. Abbiamo cenato
ancora una volta al ristorante Ladokolla, dopo una passeggiata nella
zona pedonale molto animata di Argostoli.
Sabato 21: costeggiata la laguna, abbiamo raggiunto la
spiaggia di Xi*, rinomata per il colore rosso della sabbia.
Da Argostoli occorre un'ora di strada discreta, attraversando Luxuri, il
secondo centro abitato di Cefalonia, decisamente insignificante. La
spiaggia è stretta e ordinata e in effetti la sabbia ha un colore
marrone cupo che colpisce. Ovviamente l'acqua del mare non appare
cristallina perché risente del fondale scuro.
Qualche foto, poi ci siamo diretti a nord-ovest alla rinomata Petani
beach che appare già molto bella vista dall'alto della collina. La
presenza di un'enorme quantità di alghe con mare molto mosso ci ha
scoraggiato per cui, ritornati ad Argostoli, ci siamo fermati alla
Makris Gialos beach fino alle 17. Ombrellone e lettini a 8€. Abbiamo
cenato in modo egregio al ristorante Ammos sul lungomare. Cena in
ambiente di qualità a 25€ a testa.
Domenica
22: restituzione dell'auto, questa volta con poche formalità, e imbarco
per Venezia in mattinata. |