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Alta Francia e Normandia 2022

8 – 21 agosto

 Epernay – Reims – Amiens – Lewarde – Saint-Omer – Calais – Cap Blanc-Nez – Tardingen – Cap Gris-Nez – Berk – Le Crotoy – Pointe du Hourdel – Saint-Valery-sur-Somme – Abbeville – Caieux – Ouistreham – Courseulles-sur-Mer – Arromanche - Longues-sur-Mer – Colleville – Pointe Du Hoc – La Cambe

 

 
 
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Lunedì 8: partenza ore 8:00 e arrivo al Fréjus ore 12:20, 390 km. Al tunnel abbiamo trovato un po' di fila. Il traforo è costato 64 euro. Ci siamo incontrati poi con i nostri amici di viaggio e abbiamo pranzato in una area di sosta dell'autostrada. Nel pomeriggio abbiamo percorso senza grandi difficoltà altri 400 km e verso le 19:00 ci siamo fermati in un'area autostradale per la cena. Abbiamo cenato sul prato utilizzando tavolino e sedie. Notte tranquilla.

Martedì 9: sveglia alle 7:00 per partire verso le 8,00, diretti nella zona dello Champagne. Percorsi circa 300 km siamo approdati a Epernay*, la località più importante di quest'area. Dopo varie ricerche ci siamo sistemati in una area sosta camper denominata Aire de camping cars Epernay, ben organizzata, con attacco luce, wi-fi, carico dell'acqua e scarichi al prezzo non certo modesto di 16 euro per 24 ore. L'area dispone di solo 6 posti camper e per combinazione ce n'erano due liberi. Si effettua un pagamento con il bancomat all'ingresso e ti viene rilasciato un biglietto con i codici utili per i servizi descritti.

Nel pomeriggio con lo scooter siamo andati all'ufficio turistico dove ci hanno rilasciato alcune mappe della zona. Purtroppo non siamo riusciti a partecipare alle visite delle cantine perché occorreva prenotare qualche giorno prima. Un breve percorso di circa 8 km ci ha portato a Hautvillers, una località di collina tra i vigneti dello champagne dove nell'Abbazia di San Pierre è sepolto Dom Pierre Pérignon**, il frate che ha avuto l'intuizione di produrre lo champagne. L'abbazia è carina e il paese è poco caratteristico ma, dalla collina, è molto bella la veduta sulle vallate ricoperte di vigneti. Ritornati a Epernay, abbiamo percorso le vie del centro e in particolare Rue De Champagne* con le stupende ville appartenenti alle varie case produttrici del vino. Abbiamo cenato nell'area camper.

Mercoledì 10: prima di partire abbiamo utilizzato i servizi dell'area camper che si sono dimostrati veramente di basso livello perché il rifornimento dell'acqua richiede un attacco a jack molto insolito e lo scarico delle acque grigie non è possibile. Da Epernay a Verzenay sono 26 km, attraverso il parco regionale delle colline di Reims. Il paese è dominato da un faro situato su una collina con un bellissimo panorama* sull'area circostante. Il faro non è attualmente visitabile e il giro vale solo per il paesaggio. 

Da Verzenay a Reims sono circa 20 km. Avevamo identificato un'area camper municipale (Motorhome Aire) molto piccola, con pochissimi posti disponibili. Per fortuna abbiamo trovato una sistemazione e ci siamo incamminati per raggiungere la meravigliosa Cattedrale di Reims**, patrmonio UNESCO. Accanto alla cattedrale è situato il palazzo di Tau, antico edificio episcopale, anch'esso patrimonio UNESCO, ma purtroppo totalmente rivestito di impalcature per il restauro. Un lungo percorso a piedi, sotto un sole bollente, ci ha portato fino alla Basilica di Saint-Remi**, pure patrimonio UNESCO, assolutamente da non perdere.

Ritornati al camper abbiamo pranzato e verso le 16 siamo ripartiti alla volta di Amiens, 175 km di autostrada. Bd. Faidherbe è un grande viale che, da un lato dispone di un enorme parcheggio sotto gli alberi in grado di accogliere con grande comodità molte decine di camper. Dal parcheggio abbiamo raggiunto la cattedrale a piedi, distante un chilometro e mezzo circa. Abbiamo ammirato solo l'esterno per l'ora tarda. A poche centinaia di metri abbiamo visitato il quartiere di Saint-Leu*, il più antico della città, con le caratteristiche case che si affacciano sui canali. Abbiamo cenato in un ristorante sul fiume e poi siamo ritornati al camper.

Giovedì 11: ritornati in centro abbiamo visitato la stupenda Cattedrale di Amiens**, dedicata a San Firmino, con il caratteristico e misterioso labirinto sul pavimentazione della navata centrale. Diretti a nord, abbiamo raggiunto lo storico centro minerario di Lewarde, elencato come patrimonio mondiale dall' UNESCO. Abbiamo effettuato la visita ai vari padiglioni del museo, abbastanza interessante utilizzando un audioguida in lingua italiana e, preso l'appuntamento, abbiamo partecipato alla visita di alcune gallerie minerarie di carbone ricostruite. Quest'ultima parte della visita è stata molto deludente sia per la ricostruzione veramente elementare sia per le spiegazioni della guida del gruppo più adatte ad una scolaresca che ad un gruppo di adulti. 

Abbiamo pranzato nel parcheggio e nel pomeriggio ci siamo spostati nei pressi di Saint-Omer per organizzare un'escursione nell'oasi naturalistica delle paludi e i canali del Parco Regionale delle Paludi di Opale, patrimonio naturalistico UNESCO. Dopo una prima tappa nei pressi della Maison du Marais, che peraltro dispone di un grande parcheggio adatto anche alla sosta notturna, abbiamo preferito rivolgerci all'organizzazione di Isnor, altra agenzia distante pochi chilometri, ove è stato possibile parcheggiare gratuitamente ai bordi di un canale, nel verde. 

Venerdì 12: l'appuntamento per l'escursione in barca era per le 13.00 per cui abbiamo utilizzato la mattinata per fare provviste in un supermercato di Saint-Omer, per poi pranzare. Il giro in barca percorre in un'ora e mezza, vari canali, alcuni tra le abitazioni, altri tra i terreni coltivati e altri nelle paludi. Un giro interessante ma complessivamente molto modesto.

Nel pomeriggio abbiamo proseguito verso nord raggiungendo Calais perché, nella periferia ovest, è segnalata una vasta area camper. Abbiamo sostato per l'approvvigionamento dell'acqua (2€) e gli scarichi. La sosta di 24h ha il costo di €10. Abbiamo proseguito verso ovest seguendo la costa per 15 km fino a Cap Blanc-Nez**, un punto panoramico con un grande obelisco situato sulle falesie poco lontano dalla strada. Il piccolo parcheggio ha una sbarra a 2,10 mt. per cui siamo stati costretti a sostare sul bordo della strada raggiungendo il belvedere a piedi in pochi minuti. La veduta è molto spettacolare.

Speravamo di trovare una sistemazione nel paese successivo, Wissant, dotato di un area camper ma essendo la vigilia di Ferragosto non abbiamo reperito alcuna sistemazione. Abbiamo deciso di cercare un parcheggio verso l'interno in direzione Guines e per fortuna siamo riusciti a trovare il Camping La Bien Assise, con bellissime piazzole ombreggiate, una grande piscina e tutti i confort. Costo molto elevato per lo standard francese (44 euro). Peccato non aver potuto sfruttare tutte le comodità.

Sabato 13: ritornati verso la costa abbiamo superato il piccolo villaggio di Tardingen e dopo una passeggiata di una ventina di minuti siamo arrivati in riva al mare in una località rinomata per la presenza del relitto di una imbarcazione. È denominato Relitto di Lord Grey**. È possibile vederlo affiorare solo con la bassa marea, cioè verso le 9:00 del mattino o della sera. Sulla spiaggia sono presenti grossi pali per l’allevamento delle cozze. L'ambiente è veramente spettacolare e da non perdere. Rimanendo un paio d'ore si nota la progressiva risalita dell'acqua che ricopre il relitto.

Un brevissimo tratto di strada, superata La Sodit, conduce al parcheggio del faro di Cap Gris-Nez**, molto comodo per i camper. Alcuni sentieri si diramano dal parcheggio e permettono di raggiungere i punti di belvedere che dominano la costa. Complice la bellissima giornata, abbiamo potuto fotografare le bianche scogliere di Dover, sulla costa inglese.

Abbiamo pranzato nel parcheggio e, dopo uno spostamento di 75 km, siamo arrivati a Berk**, cittadina rinomata per la possibilità di avvistamento delle foche. È presente un area camper proprio nei pressi della spiaggia delle foche, ma non abbiamo trovato posto. Non avendo alternative ci siamo sistemati nel vasto parcheggio di un Carrefour in compagnia di diverse decine di altri camper. Con lo scooter abbiamo percorso un paio di chilometri fino alla spiaggia.

Le foche sono numerosissime, almeno un centinaio. Se ne stanno sulla riva di una lingua di sabbia circondata dal mare nel quale ogni tanto si immergono. Un vero spettacolo. Siamo rimasti fino al tramonto per poi rientrare per la cena in camper.

Domenica 14: una quarantina di chilometri ed eccoci a Le Crotoy* sulle estuario della Somme. Non è stato facile trovare la sistemazione. Ci siamo riusciti con l'aiuto di un francese, pure lui camperista. L'area camper è a nord del paese nella via denominata Chem du Marais. Il costo è €10 più €2 per il carico dell'acqua. Ancora una volta ci siamo serviti degli scooter per gli spostamenti. 

Le Crotoy si trova sul lato a nord-est dell'estuario mentre le località più interessanti si trovano sull’altra riva, ad ovest. Dopo un percorso, peraltro molto trafficato, di 23 km per aggirare l'estuario, abbiamo parcheggiato gli scooter presso il faro di Pointe du Hourdel**. Anche qui paesaggi sconfinati con foche all'orizzonte. Molto suggestiva la rapida crescita della marea che, in un paio d’ore, ha fatto galleggiare le imbarcazioni che in precedenza erano in secca. Abbiamo pranzato in un ristorante nei pressi del faro.

Nel pomeriggio abbiamo fatto tappa nella località più rinomata delle estuario, Saint-Valery-sur-Somme**, un villaggio molto animato, con un bellissimo centro storico medioevale completamente chiuso al traffico. Siamo poi ritornati al porto di Le Crotoy dove era in corso una sagra molto vivace, La Fête de la Mer. Ci siamo persi nella folla tra le bancarelle. Abbiamo anche percorso piccoli vicoli e visitato la chiesa prima di rientrare al camper.

Lunedì 15: lasciato Le Crotoy, in pochi km abbiamo raggiunto Abbeville, una città dell’interno dove, lasciati in camper in una piazzetta in centro, proprio accanto all’antica torre municipale Beffroi d’Abbeville, patrimonio UNESCO, non visitabile all’interno. A poca distanza si raggiunge la abbiamo visitato la Chiesa Collegiale di Abbeville* in gotico fiammeggiante.

Ritornati sulla costa ci siamo fermati a Caieux**, un piccolo paese balneare situato a ovest dell'estuario del fiume Somme, noto per la fila di cabine colorate, lunga oltre 400 mt, situate sulla spiaggia. Una bella occasione per scattare foto interessanti. Nei pressi della piazzetta del paese abbiamo trovato una banda che suonava canzoni tradizionali francesi davanti ad un numeroso pubblico per festeggiare il giorno di Ferragosto. Siamo riusciti a parcheggiare in un tratto di sterrata tra le case, proprio all’ingresso del paese.

Nel pomeriggio abbiamo percorso 260 km in tre ore per arrivare a Ouistreham, la località più orientale dello sbarco in Normandia, nei pressi della spiaggia di Sword Beach. Ci siamo sistemati in un parcheggio per camper sul porto, senza alcun servizio (10€).

Martedì 16: A poche centinaia di metri dal parcheggio si raggiunge a piedi il Museo del muro dell'Atlantico** (8€) uno dei più importanti bunker che costituiva il centro di comando tedesco dell'area. All'interno una ricostruzione dettagliata permette di comprendere le funzioni operative negli angusti ambienti suddivisi nei vari piani. All'esterno cannoni e mezzi da sbarco. Tra questi il mezzo da sbarco utilizzato per girare alcune scene del film Salvate il soldato Ryan.

Dopo la visita, a una decina di km, nei pressi di Benouville si trova il Pegasus Memorial**, una delle tappe imperdibili del nostro tour. Qui si ricordano i soldati inglesi che, paracadutati con alianti, riuscirono a conquistare il ponte Pegasus, importantissimo per la buona riuscita dello sbarco. Nel memorial si trova il ponte originale, la copia di un aliante e i resti di un velivolo dell'epoca, oltre a numerosi oggetti legati ai paracadutisti. Un bellissimo filmato, con video originali, racconta l'impresa dei soldati e degli alianti. Di fianco al ponte il Caffè Gondrée, esistente al tempo dello sbarco, è ancora gestito dalla anziana signora che, allora ragazzina, vide i primi inglesi la notte del 6 giugno. 

Abbiamo pranzato nel parcheggio di un Carrefour. Lungo l'itinerario sulla costa abbiamo fatto tappa nei pressi di Luc-sur-Mer, raggiungendo un pedonale per osservare la bella Falesia des Confessionnaux*.

A Courseulles-sur-Mer si trova il Museo di Juno Beach* dedicato allo sbarco delle truppe canadesi. Il museo è stato realizzato con fondi privati di società canadesi. Gradevole la visita alla vicina spiaggia dello sbarco. 

Ci siamo sistemati nell'area camper di Arromanche**  nei pressi del Cinema Circolare, sulla falesia che domina il villaggio e la spiaggia Gold beach. Il costo del parcheggio è 10€ per 24h. I servizi sono scarsi e tenuti male: il carico dell'acqua (2€) è molto lento e lo svuotamento delle acque nere è sporco e difettoso. Abbiamo comunque fatto numerose foto al bellissimo tramonto. 

Mercoledì 17: verso le 9:00 stiamo scesi a piedi dall'area camper alla spiaggia di Arromanches, Gold beach**, dove ancora affiorano alcuni cassoni di cemento che erano serviti per costruire un porto galleggiante, Mulberry Harbour, destinato ai rifornimenti della forze alleate sbarcate in Normandia. Grazie alla bassa marea è possibile raggiungerli e girargli attorno camminando sulla sabbia. Il piccolo paese è molto caratteristico. Nel Museo dello sbarco** è possibile assistere ad un filmato che descrive le dinamiche dello sbarco e come è stato creato il porto artificiale, con un'audioguida in italiano. Lo avevamo già visitato nel viaggio precedente. Siamo risaliti in pochi minuti per assistere al video a 360° sullo sbarco**, proiettato nel Cinema Circolare.   

Dopo aver pranzato, abbiamo proseguito sulla litoranea facendo tappa a Longues-sur-Mer. Una breve deviazione permette di raggiungere un’area di bunker tedeschi** ben conservati, visitabili anche all’interno, con i cannoni minacciosi puntati verso il mare. La visita richiede circa un’ora. In 15 km abbiamo raggiunto, nei pressi di Colleville, il cimitero americano**, estremamente suggestivo. Migliaia di croci bianche, allineate, sulla riva del mare, un colonnato semicircolare con un monumento ai caduti e un memorial. Il parcheggio è molto ampio ma sempre pieno, per cui non è facile trovare la sistemazione. L’ultimo ingresso è alle 17:4. Il parcheggio non è utilizzabile di notte per cui abbiamo trovato, poco distante, un'area camper sul prato al prezzo di €10.

Giovedì 18: verso le 9.30 siamo ritornati nel parcheggio del cimitero americano e, a piedi, abbiamo visitato uno dei punti di veduta di Omaha beach** che permette di osservare dall'alto la falesia sia a est che ad ovest. Un cippo commemora i soldati caduti. Il memorial annesso al visitor center** (ingresso gratuito) è ricco di informazioni, cimeli, racconti, foto e video molto toccanti.

Ad una quindicina di km si trova Pointe Du Hoc** che domina Utah beach, un'altra spiaggia famosa, dove sbarcarono i Rangers americani, scalando poi, con rampini e scale di corda, l’alta falesia. Abbiamo pranzato nel vasto parcheggio adiacente al centro informazioni. Il Cimitero tedesco** si trova in località La Cambe. Un piccolo museo illustra alcuni avvenimenti drammatici della seconda guerra. La struttura del cimitero è molto semplice: le croci nere hanno un significato simbolico mentre le tombe sono costituite da piccole lapidi sul terreno. Verso le 16:00 ci siamo incamminati per il ritorno. Abbiamo trascorso la notte in autostrada prima di le Mans.

Venerdì 19: l'intera giornata è stata dedicata al viaggio di ritorno e verso sera abbiamo fatto tappa a poche decine di chilometri dalla galleria del Frejus.

Sabato 20: partiti alle 8, siamo arrivati a Mirandola verso le 16.00.

 

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