Lunedì 8:
partenza ore 8:00 e arrivo al Fréjus ore 12:20, 390 km. Al tunnel
abbiamo trovato un po' di fila. Il traforo è costato 64 euro. Ci
siamo incontrati poi con i nostri amici di viaggio e abbiamo
pranzato in una area di sosta dell'autostrada. Nel pomeriggio
abbiamo percorso senza grandi difficoltà altri 400 km e verso le
19:00 ci siamo fermati in un'area autostradale per la cena. Abbiamo
cenato sul prato utilizzando tavolino e sedie. Notte tranquilla.
Martedì 9:
sveglia alle 7:00 per partire verso le 8,00, diretti nella zona
dello Champagne. Percorsi circa 300 km siamo approdati a Epernay*,
la località più importante di quest'area. Dopo varie ricerche ci
siamo sistemati in una area sosta camper denominata Aire de camping
cars Epernay, ben organizzata, con attacco luce, wi-fi,
carico dell'acqua e scarichi al prezzo non certo modesto di 16 euro
per 24 ore. L'area dispone di solo 6 posti camper e per combinazione
ce n'erano due liberi. Si effettua un pagamento con il bancomat
all'ingresso e ti viene rilasciato un biglietto con i codici utili
per i servizi descritti.
Nel pomeriggio con
lo scooter siamo andati all'ufficio turistico dove ci hanno
rilasciato alcune mappe della zona. Purtroppo non siamo riusciti a
partecipare alle visite delle cantine perché occorreva prenotare
qualche giorno prima. Un breve percorso di circa 8 km ci ha portato
a Hautvillers, una località di collina tra i vigneti dello
champagne dove nell'Abbazia di San Pierre è sepolto Dom
Pierre Pérignon**, il frate che ha avuto l'intuizione di produrre lo
champagne. L'abbazia è carina e il paese è poco caratteristico ma,
dalla collina, è molto bella la veduta sulle vallate ricoperte di
vigneti. Ritornati a Epernay, abbiamo percorso le vie del centro e
in particolare Rue De Champagne* con le stupende ville
appartenenti alle varie case produttrici del vino. Abbiamo cenato
nell'area camper.
Mercoledì 10:
prima di partire abbiamo utilizzato i servizi dell'area camper che
si sono dimostrati veramente di basso livello perché il rifornimento
dell'acqua richiede un attacco a jack molto insolito e lo scarico
delle acque grigie non è possibile. Da Epernay a Verzenay
sono 26 km, attraverso il parco regionale delle colline di Reims. Il
paese è dominato da un faro situato su una collina con un bellissimo
panorama* sull'area circostante. Il faro non è attualmente
visitabile e il giro vale solo per il paesaggio.
Da Verzenay a
Reims sono circa 20 km. Avevamo identificato un'area camper
municipale (Motorhome Aire) molto piccola, con pochissimi
posti disponibili. Per fortuna abbiamo trovato una sistemazione e ci
siamo incamminati per raggiungere la meravigliosa Cattedrale di
Reims**, patrmonio UNESCO. Accanto alla cattedrale è situato il
palazzo di Tau, antico edificio episcopale, anch'esso
patrimonio UNESCO, ma purtroppo totalmente rivestito di impalcature
per il restauro. Un lungo percorso a piedi, sotto un sole bollente,
ci ha portato fino alla Basilica di Saint-Remi**, pure
patrimonio UNESCO, assolutamente da non perdere.
Ritornati al camper
abbiamo pranzato e verso le 16 siamo ripartiti alla volta di
Amiens, 175 km di autostrada. Bd. Faidherbe è un grande viale
che, da un lato dispone di un enorme parcheggio sotto gli alberi in
grado di accogliere con grande comodità molte decine di camper. Dal
parcheggio abbiamo raggiunto la cattedrale a piedi, distante un
chilometro e mezzo circa. Abbiamo ammirato solo l'esterno per l'ora
tarda. A poche centinaia di metri abbiamo visitato il quartiere
di Saint-Leu*, il più antico della città, con le caratteristiche
case che si affacciano sui canali. Abbiamo cenato in un ristorante
sul fiume e poi siamo ritornati al camper.
Giovedì 11:
ritornati in centro abbiamo visitato la stupenda Cattedrale di
Amiens**, dedicata a San Firmino, con il caratteristico e
misterioso labirinto sul pavimentazione della navata
centrale. Diretti a nord, abbiamo raggiunto lo storico centro
minerario di Lewarde, elencato come patrimonio mondiale dall'
UNESCO. Abbiamo effettuato la visita ai vari padiglioni del museo,
abbastanza interessante utilizzando un audioguida in lingua italiana
e, preso l'appuntamento, abbiamo partecipato alla visita di alcune
gallerie minerarie di carbone ricostruite. Quest'ultima parte della
visita è stata molto deludente sia per la ricostruzione veramente
elementare sia per le spiegazioni della guida del gruppo più adatte
ad una scolaresca che ad un gruppo di adulti.
Abbiamo pranzato nel
parcheggio e nel pomeriggio ci siamo spostati nei pressi di
Saint-Omer per organizzare un'escursione nell'oasi naturalistica
delle paludi e i canali del Parco Regionale delle Paludi di Opale,
patrimonio naturalistico UNESCO. Dopo una prima tappa nei pressi
della Maison du Marais, che peraltro dispone di un grande parcheggio
adatto anche alla sosta notturna, abbiamo preferito rivolgerci
all'organizzazione di Isnor, altra agenzia distante pochi
chilometri, ove è stato possibile parcheggiare gratuitamente ai
bordi di un canale, nel verde.
Venerdì 12:
l'appuntamento per l'escursione in barca era per le 13.00 per cui
abbiamo utilizzato la mattinata per fare provviste in un
supermercato di Saint-Omer, per poi pranzare. Il giro in barca
percorre in un'ora e mezza, vari canali, alcuni tra le abitazioni,
altri tra i terreni coltivati e altri nelle paludi. Un giro
interessante ma complessivamente molto modesto.
Nel pomeriggio
abbiamo proseguito verso nord raggiungendo Calais perché,
nella periferia ovest, è segnalata una vasta area camper. Abbiamo
sostato per l'approvvigionamento dell'acqua (2€) e gli scarichi. La
sosta di 24h ha il costo di €10. Abbiamo proseguito verso ovest
seguendo la costa per 15 km fino a Cap Blanc-Nez**, un punto
panoramico con un grande obelisco situato sulle falesie poco lontano
dalla strada. Il piccolo parcheggio ha una sbarra a 2,10 mt. per cui
siamo stati costretti a sostare sul bordo della strada raggiungendo
il belvedere a piedi in pochi minuti. La veduta è molto
spettacolare.
Speravamo di trovare
una sistemazione nel paese successivo, Wissant, dotato di un area
camper ma essendo la vigilia di Ferragosto non abbiamo reperito
alcuna sistemazione. Abbiamo deciso di cercare un parcheggio verso
l'interno in direzione Guines e per fortuna siamo riusciti a trovare
il Camping La Bien Assise, con bellissime piazzole ombreggiate, una
grande piscina e tutti i confort. Costo molto elevato per lo
standard francese (44 euro). Peccato non aver potuto sfruttare tutte
le comodità.
Sabato 13:
ritornati verso la costa abbiamo superato il piccolo villaggio di
Tardingen e dopo una passeggiata di una ventina di minuti siamo
arrivati in riva al mare in una località rinomata per la presenza
del relitto di una imbarcazione. È denominato Relitto di Lord
Grey**. È possibile vederlo affiorare solo con la bassa marea,
cioè verso le 9:00 del mattino o della sera. Sulla spiaggia sono
presenti grossi pali per l’allevamento delle cozze. L'ambiente è
veramente spettacolare e da non perdere. Rimanendo un paio d'ore si
nota la progressiva risalita dell'acqua che ricopre il relitto.
Un brevissimo tratto
di strada, superata La Sodit, conduce al parcheggio del faro di
Cap Gris-Nez**, molto comodo per i camper. Alcuni sentieri si
diramano dal parcheggio e permettono di raggiungere i punti di
belvedere che dominano la costa. Complice la bellissima giornata,
abbiamo potuto fotografare le bianche scogliere di Dover, sulla
costa inglese.
Abbiamo pranzato nel
parcheggio e, dopo uno spostamento di 75 km, siamo arrivati a
Berk**, cittadina rinomata per la possibilità di avvistamento
delle foche. È presente un area camper proprio nei pressi della
spiaggia delle foche, ma non abbiamo trovato posto. Non avendo
alternative ci siamo sistemati nel vasto parcheggio di un Carrefour
in compagnia di diverse decine di altri camper. Con lo scooter
abbiamo percorso un paio di chilometri fino alla spiaggia.
Le foche sono
numerosissime, almeno un centinaio. Se ne stanno sulla riva di una
lingua di sabbia circondata dal mare nel quale ogni tanto si
immergono. Un vero spettacolo. Siamo rimasti fino al tramonto per
poi rientrare per la cena in camper.
Domenica 14:
una quarantina di chilometri ed eccoci a Le Crotoy* sulle
estuario della Somme. Non è stato facile trovare la sistemazione. Ci
siamo riusciti con l'aiuto di un francese, pure lui camperista.
L'area camper è a nord del paese nella via denominata Chem du Marais.
Il costo è €10 più €2 per il carico dell'acqua. Ancora una volta ci
siamo serviti degli scooter per gli spostamenti.
Le Crotoy si trova
sul lato a nord-est dell'estuario mentre le località più
interessanti si trovano sull’altra riva, ad ovest. Dopo un percorso,
peraltro molto trafficato, di 23 km per aggirare l'estuario, abbiamo
parcheggiato gli scooter presso il faro di Pointe du Hourdel**.
Anche qui paesaggi sconfinati con foche all'orizzonte. Molto
suggestiva la rapida crescita della marea che, in un paio d’ore, ha
fatto galleggiare le imbarcazioni che in precedenza erano in secca.
Abbiamo pranzato in un ristorante nei pressi del faro.
Nel pomeriggio
abbiamo fatto tappa nella località più rinomata delle estuario,
Saint-Valery-sur-Somme**, un villaggio molto animato, con un
bellissimo centro storico medioevale completamente chiuso al
traffico. Siamo poi ritornati al porto di Le Crotoy dove era in
corso una sagra molto vivace, La Fête de la Mer. Ci siamo
persi nella folla tra le bancarelle. Abbiamo anche percorso piccoli
vicoli e visitato la chiesa prima di rientrare al camper.
Lunedì 15:
lasciato Le Crotoy, in pochi km abbiamo raggiunto Abbeville, una
città dell’interno dove, lasciati in camper in una piazzetta in
centro, proprio accanto all’antica torre municipale Beffroi d’Abbeville,
patrimonio UNESCO, non visitabile all’interno. A poca distanza si
raggiunge la abbiamo visitato la Chiesa Collegiale di Abbeville* in
gotico fiammeggiante.
Ritornati sulla
costa ci siamo fermati a Caieux**, un piccolo paese balneare
situato a ovest dell'estuario del fiume Somme, noto per la fila di
cabine colorate, lunga oltre 400 mt, situate sulla spiaggia. Una
bella occasione per scattare foto interessanti. Nei pressi della
piazzetta del paese abbiamo trovato una banda che suonava canzoni
tradizionali francesi davanti ad un numeroso pubblico per
festeggiare il giorno di Ferragosto. Siamo riusciti a parcheggiare
in un tratto di sterrata tra le case, proprio all’ingresso del
paese.
Nel pomeriggio
abbiamo percorso 260 km in tre ore per arrivare a Ouistreham,
la località più orientale dello sbarco in Normandia, nei pressi
della spiaggia di Sword Beach. Ci siamo sistemati in un parcheggio
per camper sul porto, senza alcun servizio (10€).
Martedì 16: A
poche centinaia di metri dal parcheggio si raggiunge a piedi il
Museo del muro dell'Atlantico** (8€) uno dei più importanti
bunker che costituiva il centro di comando tedesco dell'area.
All'interno una ricostruzione dettagliata permette di comprendere le
funzioni operative negli angusti ambienti suddivisi nei vari piani.
All'esterno cannoni e mezzi da sbarco. Tra questi il mezzo da sbarco
utilizzato per girare alcune scene del film Salvate il soldato
Ryan.
Dopo la visita, a
una decina di km, nei pressi di Benouville si trova il Pegasus
Memorial**, una delle tappe imperdibili del nostro tour. Qui si
ricordano i soldati inglesi che, paracadutati con alianti,
riuscirono a conquistare il ponte Pegasus, importantissimo per la
buona riuscita dello sbarco. Nel memorial si trova il ponte
originale, la copia di un aliante e i resti di un velivolo
dell'epoca, oltre a numerosi oggetti legati ai paracadutisti. Un
bellissimo filmato, con video originali, racconta l'impresa dei
soldati e degli alianti. Di fianco al ponte il Caffè Gondrée,
esistente al tempo dello sbarco, è ancora gestito dalla anziana
signora che, allora ragazzina, vide i primi inglesi la notte del 6
giugno.
Abbiamo pranzato nel
parcheggio di un Carrefour. Lungo l'itinerario sulla costa abbiamo
fatto tappa nei pressi di Luc-sur-Mer, raggiungendo un
pedonale per osservare la bella Falesia des Confessionnaux*.
A
Courseulles-sur-Mer si trova il Museo di Juno Beach* dedicato
allo sbarco delle truppe canadesi. Il museo è stato realizzato con
fondi privati di società canadesi. Gradevole la visita alla vicina
spiaggia dello sbarco.
Ci siamo sistemati
nell'area camper di Arromanche** nei pressi del Cinema
Circolare, sulla falesia che domina il villaggio e la spiaggia
Gold beach. Il costo del parcheggio è 10€ per 24h. I servizi
sono scarsi e tenuti male: il carico dell'acqua (2€) è molto lento e
lo svuotamento delle acque nere è sporco e difettoso. Abbiamo
comunque fatto numerose foto al bellissimo tramonto.
Mercoledì 17:
verso le 9:00 stiamo scesi a piedi dall'area camper alla spiaggia di
Arromanches, Gold beach**, dove ancora affiorano alcuni cassoni di
cemento che erano serviti per costruire un porto galleggiante,
Mulberry Harbour, destinato ai rifornimenti della forze alleate
sbarcate in Normandia. Grazie alla bassa marea è possibile
raggiungerli e girargli attorno camminando sulla sabbia. Il piccolo
paese è molto caratteristico. Nel Museo dello sbarco** è possibile
assistere ad un filmato che descrive le dinamiche dello sbarco e
come è stato creato il porto artificiale, con un'audioguida in
italiano. Lo avevamo già visitato nel viaggio precedente. Siamo
risaliti in pochi minuti per assistere al video a 360° sullo
sbarco**, proiettato nel Cinema Circolare.
Dopo aver pranzato,
abbiamo proseguito sulla litoranea facendo tappa a
Longues-sur-Mer. Una breve deviazione permette di raggiungere
un’area di bunker tedeschi** ben conservati, visitabili anche
all’interno, con i cannoni minacciosi puntati verso il mare. La
visita richiede circa un’ora. In 15 km abbiamo raggiunto, nei pressi
di Colleville, il cimitero americano**, estremamente
suggestivo. Migliaia di croci bianche, allineate, sulla riva del
mare, un colonnato semicircolare con un monumento ai caduti e un
memorial. Il parcheggio è molto ampio ma sempre pieno, per cui non è
facile trovare la sistemazione. L’ultimo ingresso è alle 17:4. Il
parcheggio non è utilizzabile di notte per cui abbiamo trovato, poco
distante, un'area camper sul prato al prezzo di €10.
Giovedì 18:
verso le 9.30 siamo ritornati nel parcheggio del cimitero americano
e, a piedi, abbiamo visitato uno dei punti di veduta di Omaha
beach** che permette di osservare dall'alto la falesia sia a est
che ad ovest. Un cippo commemora i soldati caduti. Il memorial
annesso al visitor center** (ingresso gratuito) è ricco di
informazioni, cimeli, racconti, foto e video molto toccanti.
Ad una quindicina di
km si trova Pointe Du Hoc** che domina Utah beach,
un'altra spiaggia famosa, dove sbarcarono i Rangers americani,
scalando poi, con rampini e scale di corda, l’alta falesia. Abbiamo
pranzato nel vasto parcheggio adiacente al centro informazioni. Il
Cimitero tedesco** si trova in località La Cambe. Un
piccolo museo illustra alcuni avvenimenti drammatici della seconda
guerra. La struttura del cimitero è molto semplice: le croci nere
hanno un significato simbolico mentre le tombe sono costituite da
piccole lapidi sul terreno. Verso le 16:00 ci siamo incamminati per
il ritorno. Abbiamo trascorso la notte in autostrada prima di le
Mans.
Venerdì 19:
l'intera giornata è stata dedicata al viaggio di ritorno e verso
sera abbiamo fatto tappa a poche decine di chilometri dalla galleria
del Frejus.
Sabato 20:
partiti alle 8, siamo arrivati a Mirandola verso le 16.00.
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