Tonder - Ribe
- Esbjerg - Thyboron - Skagen - Ebetloft - Aahus - Odense - Ejeskov
- Tasinge - Roskilde - Hillerod - Helsingor - Copenhagen - Lubecca
Pensavo che la Danimarca fosse il Paese della "Sirenetta" ma in
realtà è il Paese della "bicicletta". Ne trovi dappertutto, un
esercito, di tutte le fogge e colori, sulle loro impeccabili e
ubiquitarie piste ciclabili munite di semaforo e talvolta larghe
quanto la corsia stradale. Pochi i marciapiedi: il pedone è
fastidiosamente sopportato e deve stare ben attento a non essere
investito, perchè le bici sopraggiungono da ogni angolo, sempre alla
massima velocità e sempre a sciame, a stormo o, meglio dire, "a
plotone di esecuzione". Pensando di fare la cosa migliore, mi sono
portato, dietro al camper, uno scooter che in effetti si è
dimostrato estremamente comodo e utile, ma ho dovuto sopportare gli
sguardi incarogniti dei ciclisti sotto i loro caschetti
aerodinamici.
Pensavo che la Danimarca fosse un Paese di belle donne ma in agosto
le belle donne sono probabilmente tutte in vacanza in Italia. Ho
visto per lo più ragazze tarchiate, obese ma tutte rigorosamente
bionde con occhi azzurri. La Natura non ha certo brillato per
fantasia, l'ingordigia ha fatto il resto.
Rimane un'oasi felice: la popolazione del Veneto (5 milioni di
abitanti o poco più), 4,6% di disoccupati, confini rigorosamente
chiusi ai migranti per legge dal 2015, nella Comunità Europea ma con
la corona danese (cambio 1 €=7,4 CD), il gasolio a 1,080 € al litro,
autostrade gratuite, ingressi gratuiti fino a 18 anni e naturalmente
LEGOLAND. Cosa vorremmo di più?
Giovedì 3 agosto:
siamo partiti alle 10:15 e siamo arrivati al Brennero alle 15:30
dopo una fermata a Bolzano per il pranzo. Dal Brennero abbiamo
evitato le autostrade per non incorrere nei famigerati controlli di
peso che subiscono random i camper in Austria (e in Svizzera). Siamo
entrati in Germania, riprendendo finalmente l'autostrada, e alle
18:45 ci siamo fermati dopo Monaco di Baviera, a Garching, un
paesino dove abbiamo trovato un parcheggio molto silenzioso
(48,2453871 11,6586941) avendo percorso 534 km da casa.
Venerdì 4 agosto:
l'attraversamento della Germania si è dimostrato più faticoso del
previsto, per i numerosi rallentamenti dovuti a chilometri di lavori
in corso. In un caso, Google Maps ci ha consigliato un lungo
percorso alternativo fuori autostrada. Finalmente alle 21:30 abbiamo
attraversato il confine con la Danimarca avendo percorso da casa
1511 Km. A Tønder, la nostra prima tappa, c'e un area camper a
pagamento con luce ma abbiamo preferito raggiungere il vicino borgo
di Mogeltonder, a 4 km, per sostare in un bellissimo parcheggio nel
verde (54,941777; 8,808248), totalmente gratuito, più che
sufficiente per la notte.
Sabato 5 agosto:
Møgelønder*** è piccolo villaggio, patrimonio UNESCO,
assolutamente da non perdere. Si sviluppa sulla via principale con
abitazioni a un piano, facciata a graticcio e tetto di paglia. E'
uno standard abitativo che ritroveremo molto spesso. La Slotsgaden
conduce alla Mogeltonder Kirke, chiesa bianca, circondata da
un piccolo cimitero nel verde. All'altra estremità del paese la vera
attrazione del villaggio è il castello Schackenborg Slot* che
abbiamo visto purtroppo solo all'esterno, causa una manifestazione
con concerto. In scooter ci siamo spostati a Tønder* dove
siamo incappati in una festa con bancarelle e un piccolo spettacolo
che ospitava una controfigura ridicola di Trump. Il centro storico è
chiuso al traffico e la visita è gradevole. Da segnalare fantastiche
paste a bassissimo prezzo.
In
Danimarca il tempo cambia in modo repentino e in un attimo ci siamo
trovati sotto la pioggia. Il danese non si pone problemi e si bagna:
non abbiamo visto un ombrello. Ci siamo spostati a
Hojer*,
distante solo 6 km, dove si trova il mulino a vento più
antico della Danimarca, visitabile. È un grazioso paesino con le
case dei tetti di paglia. Poco distante abbiamo cercato il negozio
di salumi Hojer Polster, il più grande produttore danese di
insaccati, per fare acquisti. Abbiamo imparato a nostre spese che la
maggior parte dei negozi sono rigorosamente chiusi il sabato dopo le
12 e tutta la domenica, per cui ci siamo consolati pensando al
Felino di Parma e allo zampone di Modena che sicuramente hanno poco
da imparare dagli insaccati danesi.
A Ribe,
distante 48 km, abbiamo sostato in un campeggio (€ 21 due persone e
camper, docce con tessera a scalare da richiedere). La cittadina si
trova a 2 km. Meglio entrare in Ribe e cercare il parcheggio Sud che
ha un area camper con bagni gratuiti e un percorso pedonale per il
centro storico.
Ribe**
è molto bella. Si visita il Duomo e poi si passeggia per le
tipiche vie, con case a graticcio e mattoni, gialle e bianche,
alcune del '600. Non abbiamo visitato il museo vichingo nè il
villaggio vichingo che dista 3 km dal centro. Occorre misurare bene
i tempi: musei, chiese, mulini, fari e aree turistiche aprono alle
10 e chiudono alle 17, senza deroghe. Siamo rientrati al campeggio
alle 19:00 per la cena.
Domenica 6 agosto:
Da Ribe a Esbjerg sono 29 Km. La
città non è particolarmente attraente ma il punto di interesse è
rappresentato dal gruppo scultoreo che si trova sulla spiaggia
intitolato Man at sea*, ovvero "L'Uomo incontra il mare",
costituito da quattro gigantesche statue bianche di uomini seduti
con lo sguardo rivolto al mare. Abbiamo localizzato il luogo tramite
internet (55.487783 - 8.411247). C'è un piccolo parcheggio anche per
i camper. E' molto suggestivo e si presta a belle foto. Non è certo
Abu Simbel, ma vale la pena una breve (1/2 ora) sosta lungo
l'itinerario.
Abbiamo
proseguito lungo la costa verso nord, dirigendoci al faro denominato
Blavandshuk Fyr*, visitabile con un ingresso di 50 corone.
Caso unico per la Danimarca: la gente passa il cancello senza
pagare! Tranne noi ovviamente. La veduta dalla cima del faro è molto
bella. Dall’alto la spiaggia si perde in lontananza e l’entroterra è
costellato di splendide abitazioni residenziali con tetto di paglia,
ben mimetizzate in mezzo alle dune. La visita richiede circa 1 ore.
Il parcheggio è adeguato al camper.
Sulla
strada del ritorno, a 4 km, una deviazione a destra porta ad un
altro parcheggio ove abbiamo pranzato. Lasciato il camper, abbiamo
raggiunto la spiaggia per vedere i caratteristici bunker che,
da una artista estroso e di pessimo gusto, sono stati rivestiti con
teste di mulo di legno dipinto. Immancabili i selfie dei turisti.
Ripreso il percorso sulla costa, abbiamo fatto tappa a Strand
una spiaggia rinomata per il ritrovamento della ambra.
Ovviamente di ambra nemmeno l’ombra e la località si limita ad una
gran spiaggione ventoso, decisamente poco attraente.
Abbiamo
continuato sulla strada 181 che passa tra il mare e un lungo
fiordo. In realtà il mare non si vede mai perché è nascosto dalle
alte dune che formano una specie di argine. Il fiordo è in parte
navigabile. L’insieme non è molto panoramico. Verso sera abbiamo
fatto tappa a Sondervig*, rinomato per il Sand Sculpture
Festival (sculture di sabbia) che si rinnova ogni anno da maggio
a settembre, richiamando tantissimi visitatori. Un tappa molto
interessante che richiede massimo un paio d’ore di visita.
Contrariamente a quanto pensavamo, l’area non è situata sul mare ma
nell’interno, sulla strada principale, nei pressi di un parcheggio.
Verso le
19:00 siamo arrivati a Thyboron*, un villaggio di pescatori
situato dove il fiordo si immette nel mare. Abbiamo parcheggiato
senza difficoltà nei pressi di un museo che ricorda una
battaglia navale della prima guerra mondiale. Nell’area prospiciente
al museo numerose steli ricordano i caduti della battaglia, in un
insieme molto suggestivo. Dopo aver scattato numerose foto al
tramonto sul mare, abbiamo cenato e trascorso una notte tranquilla.
Lunedì 7 agosto:
Ci siamo svegliati con la pioggia e siamo andati a visitare l’unica
vera attrazione del villaggio, la casa con le conchiglie* (Sneglehuset).
Un fanatico collezionista per anni ha raccolto le più strane varietà
di conchiglie con le quali ha letteralmente tappezzato i muri
esterni e interni della sua vasta abitazione, disponendole come un
ricamo colorato. Un’idea sicuramente originale con un risultato
abbastanza pacchiano. Una parte dell’interno è adibita a museo di
conchiglie e di altri reperti del mare (10:30 - 17:00). Carino ma
non di più. La visita costa 20 corone e richiede circa mezz'ora.
Abbiamo visitato anche la chiesa moderna che è lì vicino.
In
mattinata abbiamo raggiunto il castello di Spottrup*, piccolo
e circondato da un fossato pieno d'acqua al centro di un parco non
particolarmente interessante. L’ingresso costa 50 corone. Il
castello è bello all'esterno ma l’interno è arredato solo
parzialmente e varie stanze sono vuote. Dista
85 Km da Thyboron.
Per trovare la strada è meglio utilizzare Google Maps perché il
Garmin non contiene le indicazioni giuste.
Dopo
pranzo abbiamo fatto un lungo percorso di circa 170 km arrivando a
Lonstrup. Non senza fatica abbiamo raggiunto un faro di
Rubjerg Knude*, ora abbandonato, alcuni km a ovest del centro
abitato. Per reperirlo è meglio utilizzare Google Maps. Dal
parcheggio il percorso a piedi in mezzo alla sabbia e alle dune in
salita non sarebbe troppo faticoso ma lo è diventato per la pioggia
battente e il forte vento. L’escursione comunque è interessante
perché il faro domina una scogliera con una bella visuale della
costa.
Ritornando
verso il paese, siamo andati a cercare una chiesetta (Maarup
Kirke) segnalata dalla guida del Touring: vana ricerca perché la
chiesa è franata nel 2015 ed è rimasto solo il cimitero. Sarà bene
che il TCI aggiorni le sue guide, come pure internet. Percorrendo la
strada verso la successiva tappa verso est abbiamo incontrato un
mulino a vento che abbiamo fotografato.
Abbiamo
raggiunto in serata Skagen* il paese più a nord-est dello
Jutland. I parcheggi abbondano ma sono poco accoglienti per i
camper, prevedendo una spesa di 150 corone, circa € 20 per la notte,
senza nessun servizio. Di giorno invece si può sostare pagando a
ore. Dopo aver girato a lungo siamo andati a parcheggiare a
Grenen, una minuscola località caratterizzata da un faro e da
una lingua di sabbia, rinomata perchè è il punto di incontro di due
mari, lo Skagerrak a nord e il Kattegat a est. La serata si è
conclusa con un bellissimo tramonto e un arcobaleno.
Martedì 8
agosto:
al mattino siamo ritornati col camper a Skagen dove finalmente
abbiamo trovato un parcheggio libero e gratuito dietro le piscine (57.723480,
10.581674).
Con lo scooter siamo tornati a Grenen e, a piedi, abbiamo raggiunto
la spiaggia dove si uniscono i due mari. E’ una lingua di terra del
tutto insignificante, costellata di turisti con i loro selfie.
Ritornati a Skagen abbiamo visitato il vivace centro cittadino e ci
siamo fermati a pranzo in un ristorante sulla piazza principale. Nel
pomeriggio con lo scooter abbiamo raggiunto la chiesa di San
Lorenzo che si trova a 4 km fuori dal paese. È carina ma non il
massimo. C'è un vasto parcheggio per i camper.
Siamo
ripartiti verso ovest e a circa 15 km da Skagen, con una breve
deviazione ben indicata, siamo andati a visitare la piccola area
delle dune di Rabjerg Mile*. Dal comodo parcheggio alla cima
delle dune occorrono circa 20 minuti a piedi. Dalla cima il
paesaggio è insolito e suggestivo.
Ci siamo
diretti poi a sud, verso Aarhus e, dopo 130 km, abbiamo fatto una
breve fermata al Castello di Rosenholm* il cui interno non
era visitabile per motivi di orario. Pertanto solo qualche foto
all'esterno. Un breve deviazione verso il mare ci ha portati a
Ebeltoft** dove è possibile parcheggiare gratuitamente nei
pressi del museo (56.198845,
10.675137)
che
accoglie la famosa nave fregata Jylland del 1800. Il paese è
veramente caratteristico. Alle 20:00 escono due guardie in costume
del '700 che fanno una breve esibizione per i turisti nella piazza
principale davanti al municipio cantando una nenia tipica.
Mercoledì
9 agosto:
Alle 10:00 abbiamo iniziato la visita al museo della Fregata**
del 1800. L'ingresso costa 130 corone, ma ne vale veramente la pena.
La nave è enorme, tirata a secco e si percorrono i vari ponti
mediante anguste scalette, visitando le sale degli ufficiali, le
aree dei cannoni, le cucine, i dormitori. Terminata la visita in
circa 2 ore, siamo andati Aarhus dove abbiamo trovato posto in un
piccolo parcheggio a pagamento vicino alla stazione. In realtà
continuando lungo la via del porto c'è anche un altro grande
parcheggio molto più comodo.
Aarhus
ci ha francamente deluso. Abbiamo visitato la
Domkirke
e la Vor Frue
Kirke
famosa per la cripta. Niente di ché. A piedi abbiamo raggiunto un
vasto parco in cui è stato creato un museo all'aperto,
Den Gamle By*,
formato da piccoli quartieri con abitazioni danesi di varie epoche
storiche, dal medioevo ai tempi più moderni. Forse è l'unica vera
attrazione della città, particolarmente adatta per famiglie con
bambini. Si trovano per i viottoli personaggi in costume d'epoca. Le
abitazioni sono arredate e visitabili. Ritornati al parcheggio
abbiamo trovato una multa. Il biglietto del parcheggio non era stato
messo sufficientemente in evidenza.
Da Aarhus,
in 78 Km., siamo andati a Jelling** dove, presso una piccola
chiesa, si trovano due grandi monoliti, pietre runiche, appartenenti
all'epoca di Aroldo Dente Blu, quindi al 1000 dC. Sono ricoperte di
iscrizioni francamente poco leggibili. La chiesa era aperta, per cui
abbiamo potuto visitare il piccolo interno. Nei pressi c'è un
interessante museo**, totalmente gratuito, in cui viene
descritta con modalità multimediale la storia del re Aroldo e delle
pietre runiche, in generale la storia del popolo vichingo. Il museo
dovrebbe chiudere alle 17:00 ma inspiegabilmente era ancora aperto,
forse perché di mercoledì prolungano l'apertura.
Dopo 100
Km siamo arrivati a Odense**, a nord dell'Isola
di Fyn,
e abbiamo cercato il parcheggio nei pressi della stazione, segnalato
nelle relazioni. In effetti c'è un parcheggio a pagamento
(55.400382, 10.382468), ma, essendo muniti
di scooter, abbiamo preferito allontanarci dal centro per
trascorrere la notte nel parcheggio gratuito del Lidl.
Giovedì 10
agosto:
Il centro storico è chiuso al traffico e presenta edifici di scarso
interesse. Alle 10:00, al momento della apertura, abbiamo visitato
la Domkirke* e a piedi abbiamo poi raggiunto la casa di
Andersen* (HC
Andersen Hus).
E' stata trasformata in un museo, abbastanza confuso, nelle cui sale
viene descritta la vita del poeta. Circa 1 ora. Abbiamo visitato il
quartiere limitrofo alla casa, con edifici dell'epoca, forse il
luogo più caratteristico di Odense. Siamo andati a visitare anche
l'abitazione dove Andersen ha vissuto parte della sua infanzia.
Dopo
pranzo ci siamo diretti verso il centro dell'isola (32 km da Odense)
per visitare
Egescov
Slot***,
decisamente il
più bel castello della Danimarca.
E'
circondato da un grande parco e da un largo fossato pieno d'acqua.
E' suddiviso in vari padiglioni, con stanze riccamente arredate.
Alcuni padiglioni raccolgono bellissime collezione di auto antiche,
di moto e di biciclette d'epoca. Nel parco sono state realizzate
varie attrazioni per i bambini e una famiglia potrebbe trascorrere
qui una intera giornata. I giardini sono molto belli. In conclusione
è una tappa da non perdere.
Nel tardo
pomeriggio siamo scesi a Faaborg, sulla costa meridionale,
con l'intenzione di trovare un imbarco per l'isola di Aero.
Purtroppo nel paese ci sono molte difficoltà a parcheggiare il
camper per cui ci siamo allontanati di qualche chilometro e
finalmente abbiamo trovato un parcheggio comodo nei pressi della
bella chiesa luterana HorneKirke* nei pressi di Horne, 6 km a
ovest di Faaborg.
Venerdì 11
agosto:
Al mattino siamo ritornati a Faaborg e abbiamo sistemato il camper
ancora una volta nel parcheggio del Lidl. Avviandoci a piedi verso
il centro abbiamo scoperto che gli uffici per acquistare i biglietti
del traghetto erano chiusi. Solo più tardi abbiamo trovato un
ufficio turistico nel quale ci hanno spiegato che c'è un solo
traghetto per Aero, alle 11:30, ma lo stesso rientra alle 15:30.
Abbiamo pertanto escluso questa escursione.
Ci siamo
diretti verso Svendborg, altro porticciolo a sud dell'isola
di Fyn. Lungo la strada abbiamo fotografato un bel mulino a vento.
Attraverso un lungo ponte abbiamo raggiunto l'isola di Langeland,
ma purtroppo siamo incappati in un incidente con una lunga colonna
che ci ha fatto perdere molto tempo. Una breve deviazione ci ha
portato nei pressi di Tasinge a visitare il castello Valdemars
slot**, con stanze splendidamente arredate e circondato da un
parco. Comodissimo il parcheggio. Ci siamo poi fermati a
Rudkobing, il paese principale dell'isola di Langeland,
abbastanza interessante, ma non straordinario. Abbiamo trovato un
parcheggio gratuito vicinissimo al centro e abbiamo visitato le vie
principali e la piazza.
Nel
pomeriggio siamo risaliti verso nord-est e, mediante un ponte
decisamente costoso, siamo entrati nell'Isola di Sjaelland
per raggiungere la fortezza vichinga di Trelleborg, dopo 62
km. Nell'area è stata allestita una ricostruzione di villaggio
vichingo. C'è anche un museo, irrimediabilmente chiuso dopo le
17:00. Dopo un'ora di vista, abbiamo proseguito verso Roskilde*
(a 70 km) dove ci siamo sistemati nel parcheggio gratuito del Museo
delle Navi Vichinghe, dotato di rifornimento d'acqua.
Sabato 12
agosto:
A piedi abbiamo raggiunto la Domkirke***, la cattedrale che
conserva le tombe dei sovrani di Danimarca. Una visita estremamente
interessante e spettacolare che richiede circa un paio d'ore. Apre
alle 10:00 e il biglietto costa 60 corone. Il paese intorno è
abbastanza anonimo.
Ritornati
al parcheggio, abbiamo visitato il Museo delle Navi Vichinghe*.
L'ingresso costa circa €10. Sono state recuperate e restaurate 5
navi vichinghe ed è stato allestito un piccolo museo che racconta la
storia del recupero e del restauro. Intorno al museo ci sono
allestimenti interessanti e interattivi per i bambini. È possibile
anche fare delle escursioni su navi vichinghe ma non ci siano
interessati del costo.
A 40 km a
nord est di Roskilde si raggiunge Hillerod dove si visita il
Frederiksborg slot*** un castello veramente stupendo, da non
perdere. C'è un parcheggio abbastanza comodo, ma non tanto grande.
Per fortuna abbiamo trovato un posto per il camper e abbiamo
pranzato. L'ingresso costa 75 corone. Abbiamo visitato le
numerosissime sale perfettamente arredate e con una esposizione di
stupendi oggetti di antiquariato. Le sale sono affrescate e con
stupendi soffitti. Abbiamo anche visitato il grande parco. Il
castello è patrimonio dell'Unesco.
Dopo 9 km,
lungo la strada verso Helsingor, abbiamo fatto una breve sosta per
vedere il Fredensborg slot*, un castello di cui si può
visitare solo l'esterno per motivi militari. È piantonato da soldati
in divisa. C'è un parcheggio piccolissimo in cui siamo stati
fortunati a trovare posto. La tappa è carina e richiede al massimo
mezz'ora. Abbiamo proseguito verso Helsingor, distante altri 14 km e
ci siamo sistemati nel porto, assieme a tanti altri camper. C'è
l'acqua ma non la possibilità di scarico né la luce elettrica. Dal
parcheggio si può ammirare il castello di Amleto.
Domenica
13 agosto:
Abbiamo raggiunto il vicinissimo al centro di Helsingor un po'
deludente. La cosa più bella che abbiamo trovato é il chiostro di
un'antica chiesa. Il castello di Amleto, Kronborg slot**, è
una vera e propria fortezza sul mare molto imponente. Nel cortile
interno vengono allestiti spettacoli con personaggi in costume che
recitano scene delle tragedie di Amleto. In fondo anche intorno al
nostro Colosseo ci sono i legionari romani in costume. C'è
addirittura uno spettacolo di burattini. In Danimarca viene sempre
posta una notevole attenzione agli interessi dei bambini. Le sale
del castello purtroppo sono arredate solo parzialmente. Di grande
rilievo la Sala degli Arazzi*. Non va persa la visita alle
casematte*, molto suggestiva. L'ingresso costa 140 corone, circa
€ 18 a testa.
Terminata
la visita al Castello che richiede 2-3 ore, abbiamo ripreso il
camper e dopo circa 15 km ci siamo fermati nei pressi del museo
Louisiana** di arte contemporanea. La visita è molto
interessante, ovviamente per gli appassionati, e richiede circa 2-3
ore. Sono esposti quadri, fotografie, allestimenti di arte moderna
nei padiglioni, e sculture nel vasto parco. Il parcheggio del museo
Louisiana è molto piccolo ed è impossibile utilizzarlo con il
camper. Abbiamo pertanto parcheggiato vicino alla stazione, a 800
metri dall'ingresso.
Seguendo
le indicazioni del navigatore, in poche decine di km, siamo arrivati
senza difficoltà al City Camp* di Copenhagen (55.660835,
12.558725). È un area camper abbastanza
piccola per cui è consigliabile prenotare un paio di giorni prima
mediante una email. È dotata di luce, carico acqua, scarico acque
grigie e acque nere anche per serbatoio nautico. Le docce sono
abbastanza comode mentre la connessione internet non funziona bene.
Dopo
esserci sistemati e aver scaricato, ci siamo spostati con lo scooter
verso il centro di Copenhagen**. che dista circa 5 km.
Abbiamo lasciato lo scooter nei pressi del parco divertimenti
Tivoli, un storico luna park adatto ovviamente per i bambini.
L'ingresso per un adulto costa ben 360 corone. Abbiamo percorso a
piedi la via principale, chiusa al traffico, trovandola poco
interessante. Abbiamo visitato la Rundetarn**, una torre
circolare del 1600, utilizzata in passato come osservatorio
astronomico. L'interno è molto suggestivo: si sale mediante una
rampa a chiocciola fino alla cima e da qui si può avere una bella
veduta della città. Siamo poi ritornati al camper per la cena e la
notte.
Lunedì 14
agosto:
In scooter abbiamo raggiunto il centro, sostando di fronte al teatro
nella piazza Kongens Nytorv, impraticabile perchè totalmente
circondata da impalcature. Da qui, a piedi, abbiamo raggiunto la
Ved Stranden, via prospiciente un canale dove ci si imbarca per
la gita in battello**. La gita dura circa un'ora e permette
di esplorare vari canali, vedendo i monumenti e i quartieri della
città da un diverso punto di vista. Costa circa 10 € a testa.
Recuperato
lo scooter abbiamo raggiunto il ristorante Lynetten** che si
trova nel Club nautico (55.689294,
12.618706), nella parte nord dell'isola
Christiania. Non ci sono mezzi pubblici. E' molto frequentato dalle
famiglie danesi ed è consigliato per la cucina tipica. Abbiamo
pranzato ottimamente sul terrazzo, spendendo circa € 20 a testa.
Dopo pranzo abbiamo visitato Christianshaven. Interessante la Chiesa
che ha un organo stupendo. Poco distante Cristiania*, il
quartiere che il governo danese storicamente ha assegnato nel 1971
alle comunità hippies in una forma di autogestione. Attualmente è un
piccolo villaggio con edifici fantasiosamente colorati, chiuso alle
auto, dove girano vari tipi di droga venduta al pubblico sulle
bancarelle. E' animato da personaggi nostalgici, in età ormai
avanzata, con abbigliamenti estrosi e colorati, e da turisti
curiosi, frustrati dal non poter scattare foto. Poco distante si
trova un ponte pedonale (Cirkelbroen bridge*) molto
originale, costituito da cerchi rotanti che vengono spostati
elettricamente quando devono passare le barche.
Il famoso
monumento alla Sirenetta* simbolo della città è molto
piccolo. Si riesce a fotografare solo facendosi strada tra l'orda di
turisti alle prese con i selfie. Abbastanza deludente. Si trova
nella parte nord della città, sul mare, abbastanza lontano dal
centro per cui lo abbiamo raggiunto con lo scooter. Da lì, a piedi,
abbiamo fatto un itinerario molto piacevole intorno alle mura del
Castelletto**. Il castello ospita attualmente una guarnigione
militare ed è circondato da un bel parco con un mulino a vento.
Verso sera
abbiamo raggiunto il canale Nyhaven*** che abbiamo visitato a
piedi. L'area, circondata da edifici d'epoca caratteristici, da
ristoranti e negozi, è fortemente animata. Va fotografato al
pomeriggio in favore di luce. Siamo tornati al City Camp per la cena
e la notte.
Martedì 15
agosto:
Abbiamo dedicato parte della mattina alla visita del Museo
Nazionale**. L'ingresso costa circa €10. Il piano terra è
totalmente dedicato alle origini della Danimarca, dalla preistoria
ai vichinghi, e in effetti vi è una grande ricchezza di collane,
monili e oggetti di grande interesse in oro. Le zone successive del
museo sono divise per epoche storiche fino ad arrivare agli ultimi
piani ovvero ai giorni nostri. Vi sono anche aree del Museo dedicate
a reperti etnografici. Il biglietto consente di uscire dal museo e
di rientrare in un orario diverso. Noi abbiamo dedicato alla visita
circa due ore ma in effetti potrebbe essere impiegato più tempo.
Abbiamo
raggiunto la piazza Amalienborg* dove alle 12:00 abbiamo
assistito al cambio della guardia, abbastanza interessante poi, a
piedi, abbiamo attraversato il ponte pedonale che porta all'isola
Christianshaven e abbiamo raggiunto un locale denominato Street
Food (Papiroen) dove si trovano ristoranti etnici.
Ovviamente si cercava il ristorante danese che è risultato costoso,
abbastanza sporco e decisamente da sconsigliare, come del resto
tutto l'ambiente. Va bene giusto per personaggi "alternativi" che di
cibo non capiscono niente .... tanto sono anoressici.
Dopo
pranzo, con lo scooter, siamo andati al Rosenborg Castle*,
circondato da un fossato e da un bel parco. Abbiamo rinunciato alla
visita delle sale. Nel parco c'erano esercitazioni militari. Siamo
rientrati poi al City Camp dove ci siamo preparati per la partenza.
Circa 15
km a sud di Copenaghen c'è un noto acquario con un'architettura
molto moderna. L'acquario chiude come al solito alle ore 17:00. In
realtà eravamo interessati solo all'architettura che è meno
appariscente di quello che si sperava.
Da qui a
Rodbyhavn sono circa 150 km. Siamo arrivati verso le 20:45 e
il primo imbarco per il continente era alle 21:15. Abbiamo pagato
circa €100 per la traversata che dura un'ora.
Sbarcati a
Putgarden abbiamo continuato per altri 7 km fino a Burg
Auf Fenharm, un piccolo villaggio con vari centri commerciali
per cui abbiamo parcheggiato per la notte nell'immancabile Lidl.
Mercoledì
17 agosto:
Dopo circa 65 km siamo arrivati a Lubecca e ci siamo sistemati in
Willy-Brandt-Allee
(53.873049, 10.680618). È un insieme di
grandi parcheggi dove ci sono anche aree destinate i camper senza
nessun tipo di servizio. In soggiorno di 24 ore costa €10 mentre il
prezzo orario è di €2 per ora. Il parcheggio è molto vicino al
centro, raggiungibile pertanto a piedi.
Lubecca***,
patrimonio UNESCO, è una splendida città, visitabile a piedi senza
problemi, con edifici medioevali e rinascimentali. Per chi è di
passaggio come noi, merita sicuramente una sosta di una intera
giornata. Abbiamo visitato la chiesa Marienkirke**, il
Duomo**, il Municipio**, affacciato su una splendida
piazza, e la famosa porta della città, Holstentor***, con il
bel parco antistante e il ponte Puppenbrucke, ornato con
statue. Sul lato esterno della Marienkirche tutti i turisti
fotografano il "Diavoletto" in bronzo, risalente alla
costruzione della chiesa. Siamo stati al ristorante
Schiffergesellshaft**, uno dei più antichi ristoranti di Lubecca,
arredato in antico, in modo splendido. Abbiamo mangiato bene
spendendo 25 € a testa. Vale la pena anche solo per fotografare
l'interno.
Nel
pomeriggio abbiamo visitato la Buddenbrookhaus*, la casa di
Thomas Mann, ora trasformata in un museo e l'antico ospizio
Heiligen-Geist-Hospital***, affrescato e ancora parzialmente in
restauro. Una sosta merita il famoso
Niederegger*,
la pasticceria del marzapane, sulla via prinicpale di fronte al
municipio.
Dal
campanile (munito di ascensore) della chiesa evangelica
Petrikirche*, situata a breve distanza dalla storica porta della
città, si gode di una magnifica veduta della città dall'alto.
Abbiamo dormito nel parcheggio di Lubecca.
Giovedì 17
agosto:
Siamo partiti al mattino verso le 8:30 per il lungo viaggio di
ritorno. Abbiamo deciso di cambiare autostrada perché Google Map ci
segnalava meno interruzioni per lavori. Pertanto ci siamo diretti a
Ulm dove siamo arrivati verso sera e dove ci siamo sistemati nel
solito parcheggio di un supermercato.
Venerdì 18
agosto:
Da Ulm al
mattino verso le 8:00 siamo ripartiti e abbiamo varcato il confine
con l'Austria presso Fussen. Abbiamo percorso strade normali fino a
Innsbruck e poi fino al confine con il Brennero. Abbiamo pranzato
poco dopo il Brennero in un'area di servizio. Verso le 17:30 siamo
arrivati a Mirandola.
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