Mirandola –
Waterloo – Bruxelles – Lovanio – Mechelen – Anversa – Gand – Bruges
– Koksijde-Bad – Marcinelle – Bois du Luc – Metz (Francia) –
Mirandola
La parola
Belgio mi ha sempre richiamato cieli cupi carichi di pioggia, case
austere grigie, miniere di carbone, spiagge spazzate da vento gelido
e in realtà è proprio così. A questo occorre aggiungere una discreta
mancanza di parcheggi comodi (tranne che ad Anversa), l’assenza di
indicazioni per i più comuni siti turistici o per i campeggi e una
scarsa propensione per la gente nei confronti di chi non ha una
targa rossa su sfondo bianco (ma perché non hanno ancora uniformato
le targhe alla comunità Europea?).
Per fortuna le
località d’arte sono particolarmente affascinanti, caratterizzate da
palazzi in stile gotico con facciate riccamente decorate. I Belgi
devono avere una particolare propensione per le bandiere, esibite su
ogni monumento. Numerose città sono attraversate da romantici canali
e le chiese, spesso trasformate in veri e propri musei, ospitano
capolavori dei principali pittori fiamminghi. Alcune località poi
hanno un interesse storico (Waterloo) e culturale (aree minerarie).
Per i camper
massima tolleranza senza particolari divieti. Indispensabile
l’impiego di biciclette e a tale proposito si nota, in ogni città,
una fanatica presenza di piste ciclabili. Evidentemente il ricordo
di Eddy Merckx è ancora vivo nelle amministrazioni comunali.
Mercoledì 13 luglio
Siamo partiti
da Mirandola puntuali alle 17:30 percorrendo la A14, la A4, la A8 e
la A9 fino al confine di Chiasso con la Svizzera (256 km). La
Vignette autostradale costa 40 €. Una deviazione dalla autostrada
per una frana ha rallentato notevolmente la nostra marcia. Ci siamo
sistemati per la cena e la notte verso le 22:30 in un tranquillo
parcheggio a Rivera, un paesino poco dopo Lugano.
Giovedì 14 luglio
Alle 8:30
siamo ripartiti sulla A2 in direzione Basilea (545 km). La A35 è
gratuita fino a Strasburgo poi il costo si aggira sui 15 €, seguendo
Metz e Thionville fino al confine con il Lussemburgo. Da segnalare
che il gasolio in Svizzera è caro: conviene in Lussemburgo o in
Belgio fuori dall’autostrada. Siamo arrivati nei pressi di Città del
Lussemburgo (895 km) verso le 16:30 tra una schiarita e un
acquazzone poi ci siamo impantanati nel traffico della tangenziale
per cui siamo arrivati a Waterloo** (1150 Km da
Mirandola) verso le 19:30. In realtà abbiamo parcheggiato ai piedi
dell'altura detta Butte du Lion (collina del leone),
edificata nel luogo ove si svolse la famosa battaglia. E’ un
parcheggio gratuito, vasto, silenzioso e piano. L’ideale per una
notte tranquilla.
Venerdì 15 luglio
La collina,
rigorosamente conica, è alta 45 metri e sulla cima troneggia un
enorme leone di 28 tonnellate rivolto verso la Francia che commemora
l’eroe vincitore della battaglia, il Duca di Wellington. Ai piedi
della collina, alla biglietteria, vengono proposte varie soluzioni
di visita. La più conveniente (12 € per gli adulti) comprende tre
pacchetti. Il primo è costituito dalla salita alla Butte
du Lion* da cui si gode un discreto panorama della
pianura in cui si svolse la battaglia, dalla visione di due
filmati evocativi**, interessanti e molto
coinvolgenti, dalla visita ad una struttura all’interno della quale
è stata sistemata una tela circolare lunga 10 metri che
illustra in modo un po’ infantile il panorama della celebre
battaglia e dalla visita al Museo delle Cere, situato di
fronte alla biglietteria, decisamente modesto.
Il secondo
pacchetto è costituto dalla visita al quartier generale di
Napoleone, nella Ferme (fattoria) du Calliou*, situato 4 Km.
a sud. Occorre quindi tornare sulla strada percorsa e in breve si
trova la fattoria, segnalata da vistose bandiere. Il museo,
suddiviso nelle varie stanze che ospitarono Napoleone e la sua
guarnigione, è molto interessante, ricco di informazioni e di
cimeli.
Il terzo
pacchetto di visita, pure compreso nei 12 €, è il Museo di
Wellington*, proprio nel centro di Waterloo, verso nord, sulla
strada verso Bruxelles. Il Museo è sulla destra, di fronte alla
chiesa. Abbiamo trovato un comodo parcheggio per il camper nei
pressi di un supermercato alle spalle del museo. Viene fornita una
audioguida in italiano, ricca di informazioni. Decisamente
interessante. La visita complessiva ci ha impegnato per tutta la
mattinata, calcolando che la biglietteria apre alle 9:30.
Siamo
ripartiti alle 12:30 verso nord fino a Bruxelles** che dista
16 Km e, aiutati dal navigatore, abbiamo trovato un parcheggio non
troppo distante dal centro, appena fuori dalla zona a pagamento, in
Antewerpsesteenweg (Chaussee d’Anvers – coordinate N 50°51’31” E
04°21’15”), un strada larga dal nome impronunciabile. Ovviamente la
scelta è stata motivata dal fatto che avevamo con noi le bici. A
piedi il centro risulta discretamente lontano per cui altri
equipaggi hanno optato per i parcheggi di Quai aux
Pierres-de-Tailles o nei pressi di Piazza delle Erbe. Un’altra
soluzione è parcheggiare nella zona dell'Atomium, tanto prima o poi
lo si va a vedere, e da lì prendere la metropolitana. Attenzione ai
ladri, soprattutto di giorno.
Spostandoci in
bici abbiamo visitato la Chiesa barocca di S. Giovanni Battista
del Beghinaggio, del 1600. Nei pressi della chiesa in passato vi era
la più numerosa comunità beghina del Belgio, composta da 1200 donne.
L’ordine delle Beghine risale al 1100 d.C. pare creato dalle vedove
dei Crociati che, dopo la morte dei loro mariti, decisero di
condurre una vita pia e comunitaria, senza prendere gli ordini
religiosi. Si crearono cosi ampie comunità che disponevano di
abitazioni, luoghi di lavoro caritatevole, ricoveri per malati e
naturalmente una chiesa per le funzioni religiose. Varie città del
Belgio ospitarono per secoli queste comunità.
La Chiesa
di Santa Caterina non è visitabile perché in restauro. Di lato
alla chiesa, su una vasta piazza un tempo adibita al mercato del
pesce, si affacciano numerosi ristoranti rinomati.
Visitata la
piccola Chiesa di S. Nicola, a piedi abbiamo raggiunto la
Grand Place**, il cuore della città. La Grand Place,
straordinaria serie di facciate che tra barocco e gotico
fiammeggiante disegnano una delle più belle piazze d'Europa, è stata
ricostruita dopo l'assedio dei Francesi del 1694. Al mattino si
svolge nella bella stagione il Mercato dei Fiori.
Il
Municipio (Hotel de Ville)** è sicuramente il monumento più
celebre della piazza. In stile gotico è sormontato da una torre alta
96 metri. Purtroppo non abbiamo potuto visitare l’interno, aperto al
pubblico solo di mercoledì e di domenica. L’androne di un palazzo
ospita la statua funeraria di Everard’t Serclaes. Pare che
toccare il suo braccio porti fortuna. L’abbiamo fatto. Vedremo. A
poche centinaia di metri il Manneken-Pis, una statuetta di un
putto che fa pipì, è considerato il simbolo della città. Le strade
sono chiuse al traffico e molto animate. Numerosi i negozi che
vendono gaufre (waffle) con panna, fragole, nutella. Una specialità
belga oramai diffusa in tutto il mondo.
Abbiamo
attraversato la Galleria di St. Hubert, in stile liberty,
molto caratteristica, e abbiamo raggiunto la Cattedrale di St.
Michelle**, di forme gotiche e con interno solenne e grandioso.
Tra le grandi vetrate fa spicco il Giudizio Universale. Molto
interessante il pulpito in legno. Siamo ritornati alle biciclette
attraversando la Rue de Boucers (macellai) caratteristica viuzza con
numerosi ristoranti.
Con l’aiuto
del navigatore abbiamo raggiunto il campeggio di "Grimbergen" in
Località Grimbergen (N 50°56’ 6.9” E 4°22’53.2” Veldkanstraat 64),
situato 9 Km a nord-ovest di Bruxelles. Essendo l'unico campeggio di
Bruxelles è spesso pieno fino all'inverosimile. Il campeggio è
abbastanza piccolo, ma ordinato e pulito. Moderato il prezzo: 19 €
per camper e due adulti.
Sabato 16
luglio
Siamo partiti
dal campeggio alle ore 9:30 diretti verso l’Atomium**, il
simbolo di Bruxelles (N 50°53’28” E 04°20’41”), riproduzione di una
molecola di ferro ingrandita 165 miliardi di volte, edificata in
occasione dell’expo del 1958. Accanto, un grande parco di
divertimenti con una Europa in miniatura in scala 1:25.
L'originale
costruzione in ferro ricoperto in alluminio consta di 9 sfere di 18
metri di diametro di cui la più alta, a cento metri da terra, è un
eccellente belvedere. Si sale con un ascensore molto veloce (11 €).
Effettuate le foto di prammatica dalla sfera più elevata, la visita
(11€) continua all’interno delle altre sfere che accolgono numerosi
allestimenti decisamente interessanti sul tema dell’unione dei
popoli e della integrazione tra le razze. Visto l’ambiente
suggestivo ho scattato molte foto, ideando un possibile audiovisivo
fotografico. Vedremo.
La visita si è
prolungata fino alle 12:15, poi abbiamo diretto il camper verso la
città alta per raggiungere il Palazzo reale e il Museo d’Arte Antica
e d’arte Moderna che ospita il museo Magritte** (Rue de la
Regence - Museè d'Art Anciene e Moderne). Purtroppo la zona è
rigorosamente a disco orario con costi abbastanza elevati (3 ore = 7
€) e dopo un andirivieni infruttuoso abbiamo deciso di tornare nel
parcheggio gratuito del giorno precedente, in Chaussee d’Anvers. Già
dal mattino il tempo era incerto e, dopo aver pranzato, è arrivata
la pioggia. Approfittando di un momento di tregua, con le bici
abbiamo raggiunto il museo (8 €). Il museo è suddiviso in tre piani
e raccoglie le opere più significative del pittore surrealista,
suddivise nei vari momenti della sua produzione artistica. Molto
bello e completo anche se mancano alcuni dipinti famosi che sono
ospitati in altri musei.
All’uscita dal
museo siamo incappati in una pioggia battente e in bici siamo
rientrati al camper completamente inzuppati. Ci siamo spostati nella
zona dell’Atomium che dispone di un piazzale ove i camper
abitualmente soggiornano. Abbiamo cenato poco distante (5 minuti a
piedi), al ristorante L’Aquarelle – Houba de Stropper, 73
(tartara e “americano”, macinato di manzo con salsa) spendendo 37 €
in due.
Domenica 17
luglio
Alla domenica
i parcheggi sono tutti gratuiti per cui abbiamo collocato il camper
proprio accanto al Museo del Fumetto*, il Centre Belge de
la Bande Dessinèe situato in un palazzo in stile liberty di
Victor Horta e, alle 10 esatte, orario d’apertura, abbiamo iniziato
la visita (8 €). In realtà si tratta di un museo dedicato al fumetto
del Belgio. Accoglie opere di famosi disegnatori di fumetti, tra cui
Hervé, autore di Tintin. La visita ha richiesto un paio d’ore.
A circa 30 Km.
a nord est di Bruxelles, percorrendo la A3 e in 32 km, si trova una
località molto interessante da non perdere. Lovanio** è sede
di una antica università e attualmente gli studenti dimorarono in
quello che fu dal Medioevo un grande beguinage (il quartiere
in cui risiedevano le beghine).
Abbiamo
trovato senza difficoltà un parcheggio poco distante dal centro in
Brouwers St. e, dopo pranzo in bicicletta siamo arrivati nella
piazza denominata Grote Markt**, circondata da splendidi
edifici tra cui spicca il Municipio tardo-gotico, Stadhauis,
la cui facciata è decorata in modo sfarzoso con 300 nicchie in cui
sono alloggiate altrettante statue raffiguranti figure allegoriche,
bibliche, dignitari e politici locali. Molto belli anche gli altri
palazzi che chiudono la piazza.
La visita
guidata delle sale del municipio (2 €) avviene alle 15 per cui
abbiamo approfittato per visitare St. Pieterskerk del 1400
con un bel pulpito barocco e per passeggiare nelle animate vie del
centro.
La visita al
municipio, poche sale affrescate, è aiutata da un testo in lingua
italiana che in effetti è risultato molto esauriente ma la guida si
è prodigata in lunghi sproloqui in francese, neerlandese, tedesco,
inglese aggiungendo qualche strafalcione in italiano per cui siamo
rimasti inchiodati nelle sale per più di un’ora.
Recuperato il
camper, abbiamo trovato un parcheggio nei pressi del
Groot-Begjinhof **, il Beghinaggio più antico del Belgio
(1232); ha ancora la chiesa, l'infermeria, le case d'abitazione e
gran parte delle mura originarie ed è uno dei più belli del Belgio.
E’ chiamato "asilo della pace" e vanta una chiesa in stile gotico e
ben seicento costruzioni. Le casette sono basse, di mattone rosso,
con il tetto spiovente e sono circondate da giardinetti molto
curati. Il quartiere è circondato da mura e attraversato da piccoli
canali. Durante la visita siamo stati colti da un acquazzone e siamo
ritornati al camper.
Da Lovanio
siamo ripartiti in direzione Anversa prendendo la N26, ma abbiamo
effettuato una piccola deviazione per visitare Mechelen* che
si raggiunge dopo 28 km. Abbiamo piazzato il camper fortunosamente
in Keizer str. e a piedi abbiamo raggiunto l’ampia Grote Markt
per ammirare la bella facciata del municipio. Poco distante la
chiesa di St. Rombout, pure gotica, del 1200, dominata da una
stupenda torre alta 97 metri, il monumento più importante della
cittadina. Visto l’orario, non è stato possibile visitare
l’interno.
In 48 km siamo
arrivati ad Anversa**. Si parcheggia con estrema facilità sul
fiume Schelda (N51°12’57” E04°23’32”) senza alcun vincolo di tempo e
senza nessun pagamento. Abbiamo cenato di fronte ad un bel tramonto
sul fiume. Fortuitamente sono risuscito a trovare una connessione
libera ad internet e ho avuto modo di organizzare alcune successive
tappe del viaggio. Mi hanno sconsolato le pessime previsioni meteo
ma del resto si poteva immaginare.
Lunedì 18 luglio
A piedi ci
siamo avviati verso il centro che dista dal parcheggio pochi minuti.
Molto bella la Grote Markt** con il municipio (Stadhuis) di
aspetto rinascimentale (del 1500) e riccamente decorato. Al centro
della piazza una bella fontana dedicata a Silvius Brabo, e
intorno splendidi palazzi con le facciate a sormontate da statue
dorate**.
La cattedrale
gotica (De Kathedraal) ** è la più vasta del Belgio. E’
sormontata da un alto campanile e l’interno, slanciato e solenne (5
€), accoglie quattro grandi capolavori di Rubens**. Sono esposti
molti altri quadri, un vero e proprio museo, e la visita è
facilitata da una mappa descrittiva in italiano.
La passeggiata
nel quartiere ci a consentito di ammirare la facciata della Casa dei
Macellai, in restauro, e il castello (Steen) sul fiume Schelda,
molto imponente ma con interno poco interessante. Molto
caratteristiche ed animate le viuzze intorno alla cattedrale e la
Meir, chiusa al traffico e con negozi alla moda. Purtroppo non è
stato possibile visitare la casa-museo di Rubens (Rubenshuis),
chiusa di lunedì.
Proprio
accanto alla stazione ferroviaria, in Koningin Astrid Plein, abbiamo
visitato il Museo dei Diamanti** (8 € l’ingresso). Anversa è forse
il centro mondiale più importante del commercio dei diamanti e il
museo illustra in modo molto completo il processo di lavorazione,
dalla estrazione alla lavorazione con la possibilità di assistere
alla fresatura di piccoli diamanti. Sono inoltre esposte copie dei
gioielli più famosi. Poco distante abbiamo pranzato alla pizzeria
San Remo (15 €) e ci siamo poi persi per negozi.
Gand (Gent)**
dista da Anversa circa 60 Km di autostrada. La ricerca di un
parcheggio vicino al centro è risultata vana per cui abbiamo
sistemato il camper in periferia e ci siamo serviti delle
biciclette. E’ una delle mete turistiche più importanti del Belgio
per la straordinaria architettura ma il centro storico è risultato
letteralmente invaso da giganteschi allestimenti e da una quantità
enorme di bancarelle per il festival della musica rock e jazz. Senza
parlare della folla di persone assiepata nelle vie e della musica
assordante a tutto volume.
Impossibile
visitare la Cattedrale di Sint Baafs (San Bavone), la chiesa
di St. Jacobs: chiusi gli edifici e irraggiungibili le
facciate totalmente nascoste dai giganteschi palcoscenici del
concerto. Dal Pont Saint Michel normalmente si ammira uno
splendido colpo d'occhio cittadino: un canale fiancheggiato da due
strade, la Graslei e la Korenlei, considerate le più
belle di tutta la Fiandria ma anche in questo caso i palazzi
risultavano nascosti. Chiuso anche il Castello di Gravensteen,
eretto dai Conti di Fiandra verso la fine del XII secolo.
Dopo varie
peripezie in bici nelle contorte vie cittadine e sotto una pioggia a
certi tratti battente, siamo riusciti a ritrovare il parcheggio del
camper e, verso le 21:00, abbiamo lasciato la città a dir poco
avviliti.
Percorsi altri
55 Km siamo arrivati a Bruges** ma per pochi minuti non siamo
riusciti ad entrare nella area camper segnalata (chiude alle 22 ed
erano le 22:05). L’area è vicino alla stazione ferroviaria e risulta
stranamente ben indicata. Non è molto grande e viene fornita
l’elettricità. Costa però 22 €/24 ore, quindi più che un campeggio.
Abbiamo cercato una sistemazione nei dintorni e a sud, appena fuori
dal centro storico (delimitato da un canale), abbiamo parcheggiato
in un tranquillo e silenzioso quartiere di villette (N51°11’39”
E03°14’17” nei pressi di Baron Ruzettelaan), abbiamo cenato e
trascorso la notte. Da segnalare anche il Camping di Memling,
in località di Sint Kruis e un altro campeggio situato vicino a
Loppen, in località St. Michiels.
Martedì 19 luglio
Finalmente una
bella giornata di sole. In bicicletta, in pochi minuti abbiamo
attraversato il ponte sul canale e, a sinistra della
Kaatelijnestraat, abbiamo raggiunto il Begijnhof **, il
Beghinaggio di Bruges, situato in una bellissima area verde
circondata da piccoli canali. L'accesso avviene attraversando il
Ponte della Vigna, a tre archi, sul fiume Rei. Nella città in
miniatura, marcata dalle case disposte attorno al grande spazio
verde centrale, regna un atmosfera di profondo raccoglimento, come
doveva essere nel 1245, anno della fondazione dell’ordine, dovuta al
volere della contessa di Fiandra Margherita di Costantinopoli e al
vescovo di Tornai. L'ultima beghina di Bruges è morta nel 1918. il
beghinaggio, divenuto ora il Monastero della Vigna, ospita una
ventina di monache che vivono la loro religiosità in modo intenso,
così come avveniva nei secoli passati. Abbiamo visitato un piccolo
museo (apertura alle 10, costo 2 €) che consiste nella abitazione di
una beghina, con cucina, camera da letto, sala di ricevimento e
chiostro personale con orticello. Niente male. Molto interessante
anche la Chiesa del Beghinaggio, unica navata e stile semplice. La
visita richiede poco meno di un’ora.
Proseguendo
sulla Kaatelijnestraat, abbiamo parcheggiato nei pressi della
Chiesa Onze Lieve Vrouwekerk** che ospita una Madonna con
Bambino di Michelangelo e altri opere, quadri e sculture, di
pregio. E’ possibile accedere alla chiesa da due ingressi, uno
libero e uno a pagamento (5 €) per la visita alla parte museale.
L’interno è caratterizzato da diversi stili e conserva un altare e
un pulpito barocco. La Cattedrale di S. Salvatore è
attualmente in restauro. Bella facciata. La città è attraversata da
numerosi canali ed è stato inevitabile effettuare un giro in
barca* risultato peraltro molto interessante perché consente
vedute particolari dei palazzi e degli edifici storici della città.
La Markt
* è circondata da edifici antichi e tra questi spicca il Belfort,
l’alto e massiccio campanile simbolo della città. E’ possibile
salire in cima per una veduta della città dall’alto. A poche
centinaia di metri un’altra magnifica piazza denominata Burg**,
circondata su tre lati da stupendi edifici. Al centro lo Stadhuis**,
il municipio, con bella facciata gotica e interno (2 €) visitabile
con audioguida (noiosa) in italiano. Alcuni quadri e un bel salone (Sala
gotica**) al primo piano. Guardando il municipio, a destra vi è
l’ingresso della Cancelleria del Franc** che presenta una
magnifica facciata decorata con statue dorate in due ordini (non
visitabile l’interno). A sinistra il Palazzo di Giustizia, sede di
antiche corporazioni, con una sala arricchita di affreschi e di uno
splendido camino** (Sala degli Scabini). Per la solita
mancanza di indicazioni non siamo riusciti a trovare la Basilica del
Sangue Santo, forse chiusa per restauro.
Un panino per
pranzo e poi una passeggiata in bicicletta nei quartieri nord
orientali della città, poco frequentati dai turisti ma molto
affascinanti. Seguendo la Spinolarei e la St-Annarei abbiamo
visitato la St Annakerk* molto graziosa e la Jeruzalemkerk,
con uno strano campanile a torre. Una fila di basse casette bianche
in Balstraat ospita il museo del folklore. Pedalando verso
est siamo arrivati al parco che delimita la città, dove sorgono
alcuni mulini a vento.
Siamo
ripartiti verso nord, diretti al mare e abbiamo fatto un rapida
tappa nei pressi di Koksijde-Bad (80 Km da Bruges). Il mare è
decisamente poco interessante. Spiaggioni piatti preceduti da dune
erbose dove tira vento e spogliarsi non è molto consigliabile.
Qualche coraggioso faceva il bagno. Abbiamo raccolto la sabbia per
la nostra collezione.
La ricerca di
un campeggio è stata particolarmente difficoltosa. Molti campeggi
non ospitano tende o camper ma solo bungalow. La scelta d’obbligo è
ricaduta su una sistemazione di livello modesto e a costi molto
elevati (30 € per una notte con docce mal funzionanti a pagamento).
Mercoledì 20 luglio
Nei pressi di
Veurne si può visitare il Abdijmuseum Ten Duinen nei pressi
di Koksijde, abbazia cistercense tra le dune di sabbia, con annesso
museo (N51°06’34” E02°37’41”). Vi è una notevole difficoltà di
reperimento del luogo che comunque è privo di qualsiasi interesse.
Le dune non ci sono, la chiesa è ridotta a poche pietre. Tra i resti
della chiesa enormi ed incredibili conigli colorati di plastica. Il
museo annesso (5 €) invece è magnifico e racconta la vita dei monaci
con vari audiovisivi, multivisioni, sale allestite con manichini e
ricostruzioni dell’ambiente. E’ evidentemente possibile creare una
attrazione turistica dal nulla.
Siamo
ripartiti verso sud, diretti alla zona mineraria del Belgio, uno
spostamento di 200 Km. fino a Marcinelle**, in località
Bois du Cazier, nei pressi di Charleroi (Rue du Cazier, 80),
luogo di una tremenda tragedia mineraria ove, nel 1956, persero la
vita 262 uomini di cui 136 italiani.
Dopo pranzo
abbiamo intrapreso la vista (6 €) dell’area esterna e
successivamente dei vari padiglioni ove sono illustrate le modalità
di estrazione del carbone. Ma particolarmente commovente risulta un
padiglione dedicato alla tragedia, con foto, voci registrate e
filmati. Siamo rimasti fino all’orario di chiusura, le 17, poi, in
34 Km, abbiamo raggiunto la località Bois du Luc** (rue
Saint-Patrice, 2 – La Louviere), per visitare l’ecomuseo minerario.
Abbiamo cenato molto bene al ristorante Arlecchino con buffet e
carni varie, a La Louviere, spendendo 58 € in due.
Giovedì 21 luglio
L’apertura
(7,5 €) è alle 9 nei giorni feriali ma essendo il 21 una festa
nazionale abbiamo iniziato la visita guidata alle 10. La guida si è
dilungata in una dettagliata descrizione della complessa
organizzazione dell’area mineraria, strutturata come una piccola
città del tutto autosufficiente e con un sistema gerarchico molto
autoritario. Abbiamo poi visitato le varie aree di lavorazione con
interessanti ricostruzioni, foto, disegni e spettacoli di suoni e
luci.
Abbiamo
lasciato il museo quasi a mezzogiorno e siamo ripartiti verso sud,
diretti a Metz (Francia), distante 277 Km, per visitare il
nuovissimo Centre Pompidou-Metz* (Av. De Anphitheatre – 7 €).
Arrivati verso le 17 (parcheggio in un quartiere nelle vicinanze e
spostamento in bici), abbiamo prolungato la visita fino alle 19,
visto che il giovedì, venerdì e sabato il museo chiude alle 20. Non
straordinaria l’architettura del museo ma molto spettacolari gli
allestimenti. Siamo ripartiti ancora una volta verso sud e abbiamo
fatto tappa per la cena e la notte in un piccolo paese dopo
Strasburgo.
Venerdì 22 luglio
Siamo
rientrati in Italia percorrendo i rimanenti 858 Km, trovando
discrete file in Germania, al Gottardo e intorno a Milano.
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