BIOGRAFIA
FOTOGRAFICA
Stefano Anzola nasce il 30 ottobre 1957 a Colorno, dove ancora oggi vive e
lavora. Fotografa dal 1980 ed è iscritto al circolo fotografico Color's Light
Presentare
il lavoro fotografico di Stefano Anzola risulta allo stesso tempo semplice e
complicato. Semplice, perchè l'opera complessiva si identifica talmente con la
personalità lineare, a tratti ruvida dell'autore; complicato, perchè la varietà
dei temi trattati e le diverse tonalità che qua e là affiorano incrinano
l'apparenza granitica dell'insieme. Anzola è un viaggiatore infaticabile,
curioso, onnivoro ai limiti del cannibalismo: il suo modo di fronteggiare la
realtà e soprattutto le persone che incontra rivela una forza che par quasi
plasmare i soggetti. Non si notano nel suo lavoro pregiudizi di tipo ideologico
o attitudini sociologistiche; la realtà è là, davanti alla macchina fotografica
che si trasforma quasi in una mano vigorosa che tocca, che afferra, che si
impossessa del mondo esterno. E' la vena realistica rifacentesi ad una secolare
tradizione artistica, tutta emiliana e padana, che determina la "facilità dello
sguardo d'insieme dell'opera, eppure ... eppure affiorano con discrezione, direi
quasi con umiltà, tonalità diverse, quasi velature che attenuano la vividezza
dei colori. Lo stupore sussurrato per uno spettacolo naturale, un'emozione
simpatetica davanti ad un gesto o uno sguardo, una commozione mai declamata di
fronte alla povertà; non c'è compiacimento voyeristico nè pauperismo corrivo.
Fotografando in Paesi in cui domina la miseria, l'autore non la trasforma in
soggetto pittoresco nè in "pesce in faccia" al fruitore, ma con animo positivo,
quasi fraterno, sa cogliere piuttosto la dignità con cui essa viene
quotidianamente affrontata, affidando magari al sorriso di un bimbo, insieme
alla speranza, il valore universale, malgrado tutto, di ogni vita vissuta.
G. Marchetti
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