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  PERCORSI DI GIURIA  
     
 

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Nel menù del sito web del Dipartimento AV è possibile raggiungere la sezione "Modulistica DiAF" (http://www.fiaf.net/diaf/modulistica-diaf/) che contiene un testo di grande interesse per tutti coloro che si troveranno a ricoprire il ruolo di giurati in un concorso DiAF. Mi riferisco alla voce ISTRUZIONI PER LE GIURIE PER LA VALUTAZIONE DI AV. E' visualizzabile e scaricabile in PDF direttamente dal sito ma può essere raggiunta anche da questo link: http://www.fiaf.net/diaf/wp-content/uploads/2018/02/Istruzioni-per-le-Giurie-dei-Concorsi-AV-4-febbraio-2018.pdf

Sono istruzioni consigliate ai giurati, un tentativo di uniformare e aggiornare le procedure, nella consapevolezza che nessun metodo potrà risolvere in modo radicale le disparità di giudizio che, come sappiamo, sono legate ad una forte quota di elementi soggettivi che inevitabilmente scaturiscono dalla visione di un audiovisivo. Suggerisco di stampare il documento per comprendere meglio i contenuti di questo articolo.

Rispetto alle precedenti stesure sono comparse alcune nuove considerazioni e sono stati introdotti percorsi diversi che fanno riferimento alla esperienza maturata nel tempo sia nelle giurie italiane che in quelle internazionali. Il documento contiene una prima parte che sottolinea la necessità di analizzare con molta attenzione la scheda DiAF che accompagna l'AV, ottenendo così informazioni in grado di valorizzare l'opera o, nel caso l'autore abbia attinto a piene mani e in modo prevalente da fonti preformate tipo internet, ridimensionarne il valore.

Grande importanza viene attribuita al titolo e all'analisi delle componenti fondamentali dell'audiovisivo (Idea/Soggetto; Regia/Montaggio; Fotografia; Colonna sonora, che possono diventare punti di forza o punti di debolezza.

La Dinamica comunicativa, come diceva Franco Bertolani, "può essere paragonata ad una comunicazione radio: l'intensità di questa comunicazione dipende dalla potenza di trasmissione, (ovvero la capacità comunicativa del fotografo) …. dalla sensibilità del ricevitore  (cioè la capacità di lettura e comprensione dell'osservatore) … dalla corretta sincronizzazione di frequenza, che può considerarsi come una metafora di quella affinità che si crea tra la sensibilità del fotografo e quella dello spettatore" (da La bellezza sotto casa di F. Bertolani). Più di una volta abbiamo apprezzato AV che, utilizzando una canzone arcinota, servendosi di una fotografia mediocre, sfruttando un soggetto ben conosciuto, ci hanno coinvolte per una fortissima dinamica comunicativa.

La seconda parte del documento (pag. 4) suggerisce una possibile procedura consigliata alla giuria. Secondo questo schema, la valutazione preliminare delle opere avverrà al proprio domicilio e, in questa fase, sarà di aiuto una scheda di valutazione del giurato (pag. 7), da intendersi semplicemente come pro-memoria personale di ogni opera visionata. Questo pro-memoria potrà essere utile per identificare e ricordare meglio l'opera in sede di giuria.

Una novità è rappresentata dalla assenza di un punteggio per ogni elemento che compone l'audiovisivo, come invece era in passato. Questo cambiamento vuole eliminare fastidiosi ed irritanti equivoci rappresentati, ad esempio, da alti punteggi attribuiti a colonne sonore costituite da un'unica canzone di autore noto. Oltre a questo, si è osservato che il sistema del punteggio numerico, con le relative somme, semplifica il lavoro ma rischia di annullare la discussione e il confronto tra i membri della giuria.

Lo schema di valutazione è solo un pro-memoria ad uso personale per cui ogni giurato lo compila a sua discrezione. Esempio: sono previste caselle per punti di forza e punti di debolezza ma, se l'AV non ne presenta, ovviamente rimarranno in bianco.

Come già viene effettuato in giurie italiane e, da molto tempo, all'estero, le opere vengono suddivise in quattro gruppi A-B-C-D (tra gruppi per concorsi con basso numero di opere iscritte). Da questi raggruppamenti nascerà il confronto in sede di giuria, fino alla stesura di una classifica finale. Il documento è molto esplicito al riguardo. Si raccomanda una analisi attenta di tutte le opere sulle quali sono state rilevate criticità di giudizio. Una serena discussione, al di là di obsolete somme algebriche, appianerà ogni divergenza.

La Scheda DiAF - Anno 2018, propone una suddivisione in categorie e sottocategorie, in uniformità con le schede dei concorsi internazionali. E' evidente che non tutte le fattispecie sono contemplabili, per cui si dovrà considerare che gli autori avranno identificato, per il proprio AV, la categoria più affine. Queste categorie non sono finalizzate alla attribuzione dei premi speciali che vengono invece definiti nel bando di concorso.

 
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