Colori,
forme e suoni arrivano alla nostra mente e vengono percepiti dal
cervello in territori precisi. Alcune di queste aree di percezione, le
aree della corteccia, sono in grado di sviluppare su questi stimoli una
attività di elaborazione. Nei territori corticali sono depositate la
maggior parte delle informazioni derivate dalle nostre conoscenze, dalla
nostra formazione culturale, e le categorie mentali che abbiamo
progressivamente maturato nella vita. Nella corteccia avvengono infatti
procedimenti di comprensione, di interpretazione, di deduzione
attraverso una analisi del nostro “database” con l'indispensabile
supporto della memoria.
Ne deriva
una interpretazione fortemente razionale di questi stimoli sensoriali
attraverso un meccanismo cognitivo. Caratteristico di questo meccanismo
e la relativa lentezza con la quale la corteccia realizza la sua
elaborazione.
È meno noto
che contemporaneamente colori, forme e suoni arrivano anche a territori
più profondi del nostro cervello: i territori del paleoencefalo, il
cervello primitivo, detto anche cervello emotivo. Questo è composto da
alcune aree che nel loro insieme costituiscono il sistema limbico. Qui
non avvengono rielaborazioni cognitive ma reazioni elementari, prive di
elementi razionali, con il tipico carattere della immediatezza.
Le
neuroscienze studiano i meccanismi del cervello per la percezione
sensoriale. la neuroestetica è una branca relativamente recente
delle neuroscienze che cerca di analizzare con metodi scientifici i
meccanismi di interpretazione della bellezza nelle opere d'arte.
La figura
illustra in modo molto schematico questi concetti: Una linea obliqua
divide idealmente il cervello in due parti: nell'area arancione il
neoencefalo, nell'aria blu il paleoencefalo, costituito dagli organi del
sistema limbico.
Schematicamente il cervello razionale “pensa” mentre il cervello emotivo
“sente”. Sono inevitabili due osservazioni: il neoencefalo ha
caratteristiche, sviluppo e informazioni fortemente diverse da individuo
a individuo mentre il paleoencefalo è sostanzialmente simile per tutti
gli appartenenti alla specie umana e accomuna anche gran parte dei
mammiferi. E noto che questi ultimi hanno uno scarsissimo sviluppo della
corteccia.
Questa
tabella cerca di riepilogare le caratteristiche delle due aree
cerebrali.
CERVELLO
RAZIONALE - PENSA
- Valuta ciò
che appare
- Si serve
delle conoscenze: cultura, esperienza, categorie mentali
- Rielabora
le idee
- Segue
percorsi logici e razionali
- Necessita
di tempo per registrare e reagire
- E’
condizionato da elementi contingenti: luoghi, convinzioni sociali,
religiose ecc.
CERVELLO
EMOTIVO - SENTE
Ha due tipi
di percezione:
·
Percezione
di categorie primarie:
-
VITA – MORTE: lavoro, cibo, pericolo, sofferenza, giustizia,
paura (caccia)
-
CONSERVAZIONE DELLA SPECIE: amore, sesso
-
SENSO DI APPARTENENZA: casa, famiglia, patria (tana, branco)
·
Percezione
profonda:
COLORE –
FORMA – SUONO – ODORE – GUSTO
-
Rielabora in modo elementare
-
Segue percorsi associativi
-
Reagisce immediatamente
-
E’ universale: NO barriere linguistiche, divisioni ideologiche,
di razza
Questo
schema si può applicare anche ai nostri audiovisivi. Gli audiovisivi che
hanno contenuti descrittivi o che sono dotati di messaggio vengono
interpretati attraverso la conoscenza con percorsi logici e razionali e
spesso richiedono un certo tempo di rielaborazione per una corretta
interpretazione, tanto che a volte abbiamo la necessità di vederli più
di una volta.
Gli
audiovisivi che amo definire estetico creativi, tipo quelli di Ivano
Bolondi, di cui ho già avuto modo di scrivere, mettono in atto i
meccanismi del cervello emotivo, in cui avviene una rielaborazione molto
elementare, in cui giocano percorsi associativi cioè abbinamenti
di forme con colori, accostamenti di colori, colori-forme-suoni insieme,
tutto questo senza che intervengono apparentemente meccanismi razionali.
La nostra reazione di piacere e armonia è immediata (IMPATTO) e sono
universali cioè possono essere percepiti in tutto il mondo senza
barriere linguistiche, divisioni ideologiche, religiose, di razza.
È
indispensabile per una migliore comprensione di questi aspetti,
visualizzare questo breve video che illustra l'Impiego di uno strumento
tecnologico denominato EYE TRACK applicato alla percezione estetica:
https://youtu.be/VuQz8EQOc48.
Questa tecnica mette in evidenza che la maggior parte delle persone, di
fronte alla visione un quadro astratto, reagiscono con identiche
modalità in quanto la impossibilità della comprensione mette in gioco la
percezione delle aree del sistema limbico.
Altri studi
di neuroestetica sono stati effettuati attraverso la Risonanza
Magnetica Funzionale. In base agli ordini impartiti o agli stimoli
proposti la RM evidenzia, mediante la produzione di un segnale colorato,
le aree encefaliche attivate.
Verso la
fine degli anni 90, Daniel Goleman, ricercatore della Università di
Stockton, California, nel suo libro INTELLIGENZA EMOTIVA sostiene che il
cervello emotivo e il cervello razionale in realtà interagiscono di
fronte alle espressioni artistiche.
Sostiene
infatti che l'esperienza estetica coinvolge i territori del sistema
limbico ma anche aree corticali, generando reazioni emozionali
“associative” che utilizzano simboli, metafore, similitudini e
permettono di entrare in un territorio estetico ove “tutto è possibile”,
anche al di fuori di ogni riferimento naturalistico e realistico.
Questi
aspetti diventano più facilmente comprensibili analizzando ad es. la
pittura impressionista. È evidente che queste opere sono prive di
precisi riferimenti realistici ma sono in grado di attivare meccanismi
che associano la percezione “di impatto”, quindi limbica, con una
elaborazione cognitiva, attraverso specifiche figure retoriche come
metafore, similitudini, sinestesie.
Abbiamo
osservato che il cervello emotivo è in grado di percepire categorie
primarie. Questo aspetto ha una discreta importanza nella
realizzazione delle nostre opere. Le categorie primarie sono presenti in
tutti gli uomini, ma, oltre a ciò, tendono ad accomunare gli uomini agli
animali e per questo hanno un carattere di universalità.
VITA -
MORTE: il lavoro ci procura il cibo che ci mantiene in vita;
l'animale va a caccia per lo stesso motivo; a questi elementi si
affiancano altri concetti di pericolo, paura, sofferenza,
giustizia
CONSERVAZIONE DELLA SPECIE: amore, sessualità
SENSO DI
APPARTENENZA: dell'uomo rappresentati dalla casa, dalla
famiglia, dalla patria, nell'animale rappresentati dalla
tana, dal branco.
Come già è
stato sottolineato da altri autori sul notiziario e in alcune
presentazioni ai seminari, sviluppare nei nostri audiovisivi tematiche
di questo genere è un modo per incidere in profondità, toccando le corde
più intime e creando opere universali in grado di essere percepite in
maniera positiva e armonica.
Nel
prossimo articolo cercherò di vedere come i concetti di neuroestetica
relativi al COLORE si possono applicare negli audiovisivi è più In
generale nella fotografia.
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